Meteonotizie dal mondo...........

[h=1]Previsioni Meteo: un anno dopo “Gonzalo” l’uragano “Joaquin” arriva in Europa[/h][h=2][/h]6 ottobre 2015
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[h=2]Previsioni Meteo: confermato l’arrivo in Europa dell’uragano Joaquin, dovrebbe colpire l’Irlanda nella giornata di sabato 10 ottobre[/h]E’ passato esattamente un anno da quando, nell’ottobre 2015, l’uragano Gonzalo colpiva in modo molto pesante l’Europa seminando morte e distruzione tra le isole Britanniche e la Germania per poi abbattersi sull’Italia alimentando una forte ondata di maltempo nella terza decade del mese. Anche Gonzalo, come l’uragano Joaquin, era diventato un “mostro” di 4^ categoria sulla scala Saffir-Simpson sull’arcipelago delle Bermuda, e da lì si era diretto verso il Vecchio Continente.
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Adesso, dopo appunto un anno esatto, è Joaquin a seguire lo stesso percorso: gli ultimi aggiornamenti confermano il suo arrivo in Europa nel weekend, con un vero e proprio landfall sull’Irlanda tra sabato 10 e domenica 11 ottobre, ancora con lo “status” di “tempesta tropicale”, più violento di “depressione tropicale”. Quando gli uragani atlantici riescono a raggiungere l’Europa (accade raramente), sono sempre delle “depressioni tropicali”. Stavolta invece la tempesta sarà ancora più forte, e rinvigorita dal flusso atlantico fresco e umido, la prossima settimana potrebbe attraversare la Francia da nord/ovest muovendosi verso il Mediterraneo.

Meteoweb
 
[h=1]Grande nevicata nella zona di Boston![/h]
11 febbraio 20150




Di nuovo bufere di neve nella parte nord orientale degli Stati Uniti, prima dell’arrivo dell’annunciata e pesante ondata di gelo della metà del mese di Febbraio.
Una foto mostra il livello raggiunto dalla neve nei pressi di Boston (from @ericfisher:), mentre la seconda foto mostra un’immagine satellitare al visibile con l’innevamento attuale statunitense (from NOAA).
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Freddofili
 
[h=1]Il tifone Mujigae si abbatte sulla Cina: 15 tra morti e dispersi, oltre 200 feriti[/h][h=2][/h]6 ottobre 2015
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LaPresse/Xinhua

[h=2]Almeno 3,16 milioni di persone in venticinque contee del Guangdong sono state interessate dal passaggio di Mujigae[/h]E’ di almeno quindici persone tra morti e dispersi e oltre duecento feriti l’ultimo bilancio del passaggio del tifone Mujigae nella Cina sud-orientale. Almeno tre persone sono morte annegate e altre quattro risultano disperse nella provincia del Guangdong, dove il tifone e’ atterrato nella giornata di domenica scorsa, dopo il capovolgimento di due pescherecci. Altre sei persone sono morte nella localita’ di Foshan. Almeno 3,16 milioni di persone in venticinque contee del Guangdong sono state interessate dal passaggio di Mujigae, scrive l’agenzia Xinhua, e il bilancio degli abitanti evacuati e’ salito a quasi 150mila. Le tempeste provocate da Mujigae hanno provocato forti danni anche a Canton, capoluogo del Guangdong e uno dei maggiori centri della Cina meridionale, con la distruzione di abitazioni e ingenti danni ad alcune infrastrutture. Il danno economico provocato dall’arrivo di Mujigae e’ stato stimato finora in 12,5 miliardi di yuan, poco meno di due miliardi di dollari, con 2800 abitazioni distrutte e quasi duecentomila ettari di terreno coltivabile danneggiato. Per i meteorologi locali, “non si vedeva da decenni” un tifone cosi’ forte e veloce, con venti che arrivavano a sessanta metri al secondo al momento dell’arrivo sulle coste cinesi. In poco meno di sessanta ore, Mujigae ha percorso oltre 1200 chilometri, provocando temporanei black-out nella regione, danni alla rete elettrica locale e la sospensione dell’acqua corrente in molte abitazioni delle aree colpite.


Meteoweb
 
[h=1]Maltempo negli Stati Uniti: alluvioni, tornado e grandine hanno colpito specie Texas e Kansas[/h]




05 maggio 2015 -

[h=2]Inizio di settimana all’insegna del maltempo negli Stati Uniti, dove ieri specie Texas e Kansas sono stati interessati da alluvioni, tornado e grandine grossa.[/h]Maltempo negli Stati Uniti: alluvioni, tornado e grandine hanno colpito specie Texas e Kansas – 05 maggio 2015 - Anche l’inizio del mese di maggio sta venendo segnato dal maltempo sugli Stati Uniti, specialmente tra Texas e Kansas, dove ieri si sono abbattute altre alluvioni, tornado e anche grandine grossa: questa tendenza si rinnoverà anche per oggi e per i prossimi giorni, con il maltempo che porterà ancora tempeste localmente violente. Infatti ancora in particolare sul Texas e sul Kansas c’è il 50% di possibilità che si possano sviluppare dei tornado specialmente domani, così come le precipitazioni torreziali attese potrebbero portare a nuove alluvioni. Intanto potete guardare le immagini delle tempeste e dei tornado che si stanno abbattendo da inizio aprile sugli Stati Uniti –>guarda qui.
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Inizio di settimana all’insegna del maltempo negli Stati Uniti, dove ieri specie Texas e Kansas sono stati interessati da alluvioni, tornado e grandine grossa. Fonte: weather.com
Non c’è pace per gli Stati Uniti, dove il maltempo continua ad essere protagonista specialemnte su Kansas e Texas, dove nella giornata di ieri si sono abbattute violente tempeste. In particolare dei tornado hanno toccato terra in serata vicino a Pierceville, Kansas, dove le precipitazioni hanno portato anche numerose alluvioni, con l’acqua nelle strade che ha raggiunto anche i finestrini delle auto. Alluvioni anche in Texas, dove la pioggia è caduta con un ritmo di anche 70 mm ogni ora, provocando la chiusura di diverse vie: l’interstatale 10, vicino a Fort Stockton, è stata ricoperta da più di 60 centimetri d’acqua e nella stessa zona la grandine è caduta con chicci grandi quanto delle palline da golf. Questo maltempo non si esaurirà nelle prossime ore, ma contniuerà anche nel proseguimento della settimana sugli Stati Uniti, portando altri tornado sempre su Texas e Kansas così come tempeste violente con grandine grossa, vento forte e precipitazioni intese, capaci di provocare ulteriori alluvioni.

Centrometeo
 
[h=1]La tempesta di Boston: i totali definitivi….[/h]
29 gennaio 20150



La delusione è stata grande per i “nevofili” newyorkesi, ma non lo è stata certamente per quelli di Boston, che hanno visto cadere 24,6 pollici di neve (67 cm di neve fresca), nuovo record assoluto per Gennaio su questa città.
New York si è limitata invece ad 11,7 pollici (quasi 30 cm di neve), nevicata certamente abbondante, ma lontana comunque dai record storici.
Le previsioni della “tempesta del Secolo” sono state errate, ma non di molto, prevedere una nevicata e la sua abbondanza è impresa ardua anche per i sofisticati modelli ad area limitata, ma alcune zone hanno realmente visto quantitativi molto grandi.
Il record storico assoluto di tutti i tempi si è infatti registrato poco a nord est di Boston, a Worcester, dove sono caduti 87,6 cm di neve, mentre il quantitativo massimo lo si è misurato a Lunenburg con 91,4 cm.
Immagine tratta dalla CNN
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[h=1]Grandine in Texas: chicchi enormi sfondano i parabrezza delle auto, il video[/h]




[h=2]Enormi chicchi di grandine sono caduti in Texas in seguito alle violente tempeste, arrivando anche a rompere i parabrezza delle auto.[/h]Grandine in Texas: chicchi enormi sfondano i parabrezza delle auto, il video – 28 aprile 2015 - Fenomeni forti e maltempo intenso negli Stati Uniti, con diverse tempeste che si sono abbattute negli ultimi giorni specialmente sul Texas: questo maltempo, risultato del contrasto tra aria secca e fresca con quella calda e umida proveniente dal Golfo del Messico, è stato generato dalla presenza di una bassa pressione superficiale che si è sviluppata proprio sul Texas occidentale, favorendo la formazione delle tempeste con enormi chicchi di grandine e diversi tornado che hanno interessato lo stato dalla zona di Abilene fino a Dallas e Fort Worth. Questa grandine, caduta con chicchi grandi come palline da tennis, è arrivata anche a sfondare i parabrezza delle auto come potete vedere dal video pubblicato di seguito. Guardate intanto le immagini delle incredibili tempeste che stanno flagellano da inizio aprile gli Stati Uniti con tornado ma anche temporali e grandine –>clicca qui.

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Enormi chicchi di grandine sono caduti in Texas in seguito alle violente tempeste, arrivando anche a rompere i parabrezza delle auto. Fonte: Alerta Roja
Non c’è pace per gli Stati Uniti, dove il maltempo continua a generare tempeste violente in particolar modo sulle zone meridionali, con il Texas lo stato più colpito. Proprio qui, nella giornata di domenica si sono sviluppate diverse celle temporalesche, le quali sono state in grado di generare oltre che diversi tornado, almeno 20 classificati come EF0 oppure EF1, anche enormi chicchi di grandine, che hanno raggiunto anche le dimensioni di palline da tennis. Proprio queste grandinate incredibili sono state in grado di rompere perfino i parabrezza delle auto, come testimoniato dal video, provocando diversi danni anche ai tetti delle case e alle linee della corrente in tutto il Texas.


https://www.youtube.com/watch?v=djWm5mhlEuI&feature=player_embedded

Centrometeoitaliano
 
[h=1]Germania, straordinario effetto ghiaccio Amburgo[/h]



Anche il Nord della Germania è stato interessato dall’ondata di gelo, e dopo 6 giorni la temperatura ad Amburgo sale sopra gli 0°C, dopo esser scesa a -8°C, ma con forti venti da nord. Per giorni la città del Mare del Nord è stata interessata da una bufera di vento, con la temperatura sotto zero.
Il valore minimo della temperatura è stato di -8°C. Con l’aumento della temperatura, sabato in città c’è stato anche il gelicidio, ovvero la pioggia che gela, che ha coperto di una insidiosa patina di ghiaccio strade e marciapiedi.
Ma ecco in alcune foto come appariva Amburgo questi giorni, dove il vento in prossimità del fiume ha creato una patina di ghiaccio sulle auto parcheggiate, mentre il corso d’acqua (il fiume Elba) che scorre nella città si è gelato in superficie.
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FREDDOFILI
 
Re: Meteonotizie dal mondo...........

[h=2]Europa tempeste di neve: Sarajevo e la Bosnia Erzegovina danni per ingente nevicata[/h]


Follow @meteogiornaleit




[h=4]Pubblicato da:Redazione Mtg
[/h]20-04-2017 ore 17:44


Una tempesta di neve con venti di oltre 100 km orari ha interessato tutta la Bosnia-Erzegovina. La capitale, Sarajevo stamattina appare ammantata di circa 30 cm di neve.
La tempesta di neve ha causato ingenti danni alla vegetazione ormai in veste primaverile, inoltre molti danni si sono avuti alla rete elettrica con black out.
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La tempesta di neve ha interessato tutta la Bosnia-Erzegovina, ed i bollettini indicano meteo avverso, con forti gelate e altre nevicate sino al prossimo fine settimana.
In Bosnia-Erzegovina non si aveva una simile tempesta in Aprile da almeno un decennio. La bufera era stata prevista dai servizi meteo locali, ma la popolazione era abbastanza incredula dei bollettini che annunciavano una così furiosa tempesta di vento.
Da segnalare che anche da queste parti danni ingenti si hanno in agricoltura.
Pubblicato da Redazione Mtg

 
Mi sa tanto di si Barone...........con le previsioni di settimana prossima probabile week end buono.

"Prete"....Amico mio è successo ancora......un "non mi piace sbagliato"......perdonami sono una frana con il tablet.... volevo darti un concordo sul prossimo fine settimana, ma succedono gli incidenti ..... scusa ancora. Poi.... chiedo, perchè se uno sbaglia non può cancellare o modificare come succede per i messaggi?????

Saluti
 
[h=1]Boston, adesso è il terzo inverno più nevoso della storia![/h]
16 febbraio 20150



A Boston le ultime nevicate hanno portato il totale della neve caduta a ben 235 cm, e questo dato porta l’inverno 2014-15 al terzo posto nella classifica assoluta degli inverni più nevosi di sempre.
E’ da notare che ben 226 cm sono caduti negli ultimi 23 giorni!
Altra particolarità, il grande freddo ha fatto sì che, a New York, ci non ci siano stati più omicidi, da 12 giorni a questa parte, un record davvero insolito per la Grande Mela!
Vent’anni fa, i più grandi esperti di Effetto Serra avevano previsto, per l’anno in corso, una Manhattan parzialmente inondata (in particolare la West Side Highway), e la diminuzione della criminalità a causa del troppo calore….
Foto di Boston tratte da Weather US.
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Freddofili
 
[h=1]Allerta Meteo, alluvione in Francia a Montpellier: è la “bomba” che sta arrivando al Nord Italia [LIVE][/h][h=2]Allerta Meteo, forti temporali in arrivo al nord/ovest dopo aver provocato un’alluvione nel Sud della Francia[/h]23 agosto 2015 20:08

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[h=2]Allerta Meteo, forti temporali in arrivo al nord/ovest dopo aver provocato un’alluvione nel Sud della Francia[/h]Il maltempo che sta arrivando sulle Regioni del Nord Italia ha già colpito duramente la Francia meridionale provocando nel pomeriggio di oggi un’alluvione a Montpellier. I dati pluviometrici sono eloquenti: in poche ore sono caduti 175mm di pioggia a Saint-Jean-de-Védas nella periferia sud/occidentale di Montpellier, 65mm a Le Grau-du-Roi sempre sul litorale ad est di Montpellier, 74mm a Laroque e 66mm a Valflaunès sulle colline a monte di Montpellier. Di conseguenza le inondazioni sono state estese e diffuse, come possiamo osservare nelle immagini a corredo dell’articolo.
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Adesso quei temporali si stanno muovendo verso il Nord Italia, e soprattutto sulla Liguria dove già nel corso della serata potremmo avere i primi fenomeni estremi, in attesa della giornata di domani, lunedì 24 agosto, quando il maltempo sarà più intenso in tutte le Regioni del centro/nord.


Meteoweb
 
[h=1]Turchia colpita da pesanti nevicate[/h]
19 febbraio 2015





L’ondata di freddo che ha colpito, nuovamente, la Turchia, ha provocato una tormenta di neve ad Instanbul, dove sono caduti oltre 30 cm di neve, ma il fenomeno bianco sta interessando vaste aree del centro nord dello Stato, comprese le coste del Mar Nero, dove si è verificato un imponente “Sea Lake Effect”, dovuto alle correnti artiche e secche che si sono riempite di umidità scorrendo sopra il più mite Mar Nero, come mostra l’immagine satellitare allegata:
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Migliaia di automobilisti hanno dovuto abbandonare le auto lungo le strade di Instanbul, dove è rimasto paralizzato anche il locale aeroporto.
In alcune zone della Turchia settentrionale sono caduti ben 150 cm di neve fresca.
Foto fatte da Severe Weather Turkey.
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Freddofil
 
[h=1]Il freddo Marzo tedesco del 2016![/h]
24 marzo 2016


Sta destando una certa sorpresa, mista a preoccupazione per l’esito sulle colture, il mese di Marzo decisamente freddo che ha colpito quest’anno lo stato tedesco.
Ripetuti afflussi di aria fredda artica hanno infatti mantenuto le temperature al di sotto della norma su gran parte dello Stato tedesco, tanto che i valori termici mensili sono al momento di circa -1,6°C rispetto al normale.
Nei prossimi giorni le temperature saranno piuttosto variabili, ma mediamente sotto la norma.
Il tutto però si inserisce in una tendenza di lungo periodo, che vede le temperature tedesche del mese di Marzo scendere costantemente negli ultimi 27 anni, a partire dal 1989.
Pur tra alti e bassi, caratteristica tipica di questo mese che vede alternarsi periodi freddi e caldi, notiamo come la linea di tendenza scenda costantemente verso il basso.
I mesi più freddi sono stati quelli del 1996 e del 2013.
Grafico da eike-klima-energie.eu
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Freddofili
 
[h=2]Manhattanhenge: lo spettacolo del sole al tramonto tra i grattacieli di Manhattan[/h]
[h=4][/h]



Alcune volte l'anno, nell'isola di Manhattan, si può ammirare lo straordinario fenomeno che prende il nome di Manhattanhenge. Il 30 Maggio scorso il sole ha concluso il suo cammino sull'incrocio delle strade principali tra i due dei più noti grattacieli americani: l'Empire State Building e il Chrysler Building. Per osservare il fenomeno, ed ovviamente immortalarlo, turisti e newyorkesi si mettono in fila già alcune ore prima del tramonto.
Il fenomeno può essere osservato anche da altre vie parallele, ma è la strada in cui sorgono i due grattacieli che offre la vista migliore e più spettacolare. Il prossimo Manhattanhenge si potrà ammirare il 12 e 13 luglio. Concludiamo con una curiosità. Il nome Manhattanhenge deriva dal famoso sito britannico di Stonehenge. Qui, solo una volta all'anno, il sole sorge perfettamente tra le colonne.
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[h=1]Finlandia: si rischia l’Estate più fredda di sempre![/h]
31 luglio 2015





Il “grande freddo” del Nord Europa contrasta fortemente con il caldo presente sull’Europa Meridionale.
Quindi, se il mese di Luglio risulta il più caldo da oltre 60 anni su alcune zone del Nord Italia, in Scandinavia la situazione va all’opposto.
L’Ufficio Meteorologico Finlandese ha classificato, fino a questo momento, l’Estate 2015 come la più fredda degli ultimi 50 anni.
Dal 01 Maggio al 28 Luglio la stazione di Lahti, in Finlandia, ha presentato uno scarto termico di -1,24°C rispetto alla norma trentennale, con una sola breve ondata di caldo agli inizi di Luglio.
Più a nord è Murmansk, il porto russo sull’Artico, ad avere registrato uno storico mese di Luglio per il freddo, con uno scarto dalla norma di ben -2,9°C.
Il mese di Luglio è stato freddo anche in Norvegia ed in Svezia, seppure con anomalie termiche negative più limitate.
In questo caso, è da sottolineare l’impatto che ha avuto un Nord Atlantico molto freddo sull’andamento di questa strana Estate nord europea.
Da Climate Prediction Center, il grafico delle anomalie termiche del mese di Luglio a Murmansk.
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Freddofili
 
Con questo freddo non consono al periodo chissa' come si staranno comportando i ns. amici alati:

[h=1]Giugno scozzese: al momento uno dei più freddi degli ultimi 40 anni![/h]
22 giugno 20150



Freddo ed improvvisate gelate nel Giugno scozzese, stanno facendo di questo mese uno dei più freddi degli ultimi 40 anni, per la precisione dal 1972.
Un articolo dell’Herald Scotland parla di questo insolito freddo (Herald Scotland), con le ammissioni del Meteoffice britannico che parla di una temperatura media di appena +9,5°C, la più bassa per ogni mese estivo dal Giugno del 1972 in poi.
Ed anche le previsioni per i prossimi giorni annunciano pioggia e freddo.
E’ una delle possibili conseguenze di un Nord Atlantico molto freddo quest’anno?
Da weatherbell, la mappa delle anomalie termiche presenti sulle Isole Britanniche in questo freddo mese di Giugno 2015.
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Freddofil
 
[h=1]Neve di Luglio negli Stati Uniti![/h]
7 luglio 2016


Evento davvero molto raro, ma che può saltuariamente accadere, la neve è caduta su alcune zone statunitensi, nella zona nord occidentale, sulle vette delle Cascades nello stato di Washington.
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Il tutto in seguito ad un afflusso di aria fredda ed umida proveniente dal Pacifico Settentrionale.
Come visibile dalla mappa seguente, le previsioni dei prossimi giorni indicano delle intense nevicate previste sulle vette del Montana e soprattutto del Wyoming, anch’esso evento decisamente insolito per Luglio inoltrato, stando alle previsioni del centro di calcolo statunitense GFS!
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La massa d’aria si trasferirà infatti verso est, provocando, nella giornata di domenica, delle anomalie termiche straordinarie di 14-15°C al di sotto della norma sugli Stati Nord Occidentali statunitensi.
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Freddofili
 
Re: Meteonotizie dal mondo...........

[h=1]Spagna piomba l’inverno, neve a quote basse[/h]D-

Mar 23, 2017


La Spagna è piombata nel freddo, è in atto un colpo di coda dell’Inverno dopo che qualche settimana fa si erano raggiunti record di caldo per il mese di Marzo.
Questa è estremizzazione climatica, quelle che vediamo potrebbe essere un anticipo del clima che avremo nel futuro, con stagioni strozzate da quelle che le precedono o quelle che seguono, quindi con freddo fuori stagione e caldo estivo in Primavera, e così via.
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Neve a quote basse nei Pirenei.
Neve in provincia di Salamanca.
Meteosat, si nota la tipica nuvolosità da irruzione di aria artica in regioni oceaniche. Fonte SAT24.
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La mappa ECMWF con la situazione della scorsa notte, ci mostra un’irruzione di aria fredda di origine artica che interessa le Isole Britanniche, la Francia occidentale e la Penisola Iberica.
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Mappa delle anomalie termiche in quota che sottolinea che in Spagna, in quota ci sono sino a 10°C sotto la media.

Freddofili
 
[h=2]TORNADO di Malta: La tromba marina entra sulla terra ferma, danni e feriti (video e foto)
Pubblicato da:[/h]

[h=4]Andrea Meloni
[/h]09-08-2015 ore 17:14


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Quella che inizialmente è stata definita solo una gigantesca tromba marina (dalle dimensioni insolite), si è portata sulla terra ferma e può quindi essere definita tromba d'aria.
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Dalle cronache apprendiamo che ci sono danni e feriti per l'evento atmosferico davvero insolito. Non tanto per le trombe marine, bensì per il tornado.
La zona interessata è stata Mistra Bay, golfo a nord di Malta.
Pubblicato da Andrea Meloni


Notizie dal nostro Kunfors (Ivan)?


 
[h=1]Massima allerta a Taiwan per l’avvicinamento del super-tifone “Nepartak”, rischio alluvioni e violente mareggiate[/h][h=2]Il super-tifone “Nepartak” ora comincia davvero a fare paura, fra meno di 48 ore si avvicinerà alle coste orientali di Taiwan[/h][COLOR=#000000 !important]
7 luglio 2016
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Il super-tifone "Nepartak" visto dal satellite NASA



L’avevamo anticipato già diversi giorni fa, durante il passaggio dell’intensa “onda di Kelvin”, diretta al di là della linea di cambiamento data. Ora gli occhi sono tutti puntati su “Nepartak” che in poche ore è divenuto uno dei tifoni più potenti fino ad oggi osservati sul Pacifico occidentale. Scorrendo sopra un tratto di acque superficiali molto calde, sui +29°C +30°C, in un’area con debole “wind shear”, sul Pacifico occidentale, la tempesta si è velocemente evoluta in un impressionante super-tifone di 5^ categoria sulla scala Saffir-Simpson, con venti medi sostenuti violentissimi che sono stati capaci di superare la soglia dei 288 km/h. In poche ore “Nepartak” è divenuto un vero e proprio mostro, con un poderoso rafforzamento della forza centrifuga interna che ha agevolato lo sviluppo di un occhio centrale ben delineato, completamento libero dalle nubi.

Il considerevole rinforzo dell’attività convettiva attorno i lati del tifone, ha liberato una gran quantità di energia che oltre ad approfondire la già intensa circolazione ciclonica, nei medi e bassi strati, ha reso il “gradiente barico orizzontale” ancora più esplosivo, rendendo i venti ciclonici sempre più intensi e tempestosi attorno l’area perturbata, con violentissimi “venti di sbarramento” che hanno oltrepassato la soglia fatidica dei 250 km/h nell’area attorno l’occhio centrale.

Si è venuto cosi ad attivare il famoso processo di “autoalimentazione”, caratteristico dei cicloni tropicali, con il costante risucchio di masse d’aria calde e molto umide, marittime, dalla vicina periferia del tifone, che oltre a far esplodere la convenzione nella parte centrale del sistema, hanno contribuito a sviluppare imponenti bande nuvoloso spiraliformi che sono state ben alimentate dalle enormi quantità di vapore acqueo risucchiato dalle calde acque superficiali del Pacifico occidentale, nel tratto ad ovest delle isole Marianne.

Il super-tifone durante la fase di sviluppo sopra le calde acque superficiali del Pacifico occidentaleLa forte intensificazione del processo di “autoalimentazione” del potente ciclone tropicale, contraddistinto dallo sviluppo di poderosi moti ascensionali che condensando in imponenti nubi temporalesche le grandi quantità di vapore acqueo risucchiato dalla superficie oceanica, aumentando in tal modo l’instabilità atmosferica, ha accompagnato il drastico tracollo della pressione barometrica nei pressi dell’occhio centrale di “Nepartak”, trasformandolo in un perfetto e pericoloso super-tifone di 5^ categoria Saffir-Simpson, con venti medi sostenuti violentissimi, che hanno raggiunto un picco estremo di ben 257 km/h, nel corso della mattinata odierna. I violentissimi e turbolenti venti ciclonici, spazzando una ristretta area di oceano a nord-est dell’isola filippina di Luzon, hanno alzato ondate di “mare vivo” davvero imponenti, che hanno raggiunto picchi di oltre i 9-10 metri, ma con “Run-Up” anche superiori a pochi di chilometri dal passaggio dell’occhio centrale del super-tifone.

Il moto ondoso creato dai violenti “venti di sbarramento”, che ruotano a grandissima velocità attorno il profondissimo minimo barico centrale, è molto confuso, con la formazione di grandi onde provenienti da più direzioni. Questo tipo di moto ondoso, piuttosto confuso, è tipico dentro i cicloni tropicali, dato l’andamento molto turbolento dei venti ciclonici e la considerevole forza centrifuga che caratterizza il ciclone, il quale presenta un potentissimo “gradiente barico orizzontale” molto ristretto che rende i venti ancora più furiosi.

Tali condizioni meteo/marine estreme rendono la navigazione marittima proibitiva per le navi di piccola e media stazza, alle quali sovente è consigliato un passaggio lungo la periferia della circolazione ciclonica, evitando di imbattersi nelle tempeste più violente che si concentrato a ridosso dell’occhio centrale. Purtroppo il super-tifone, mantenendo inalterata questa traiettoria, rischia ora di rappresentare una seria minaccia per l’isola-stato di Taiwan, dove in vista dell’impatto della tempesta le autorità locali cominciano ad effettuare le prime evacuazioni in diverse località della costa orientale, particolarmente esposte al rischio di inondazioni.
Con molta probabilità “Nepartak”, durante il suo lento movimento verso nord-ovest, continuerà a mantenere lo status di pericoloso super-tifone di 5^ categoria sulla scala Saffir-Simpson, mostrando una forza centrifuga a dir poco impressionante. Solo poco prima dell’impatto del bordo occidentale del potente ciclone tropicale sulle coste orientali di Taiwan “Nepartak” potrebbe cominciare lentamente a perdere forza, a causa del ciclo di sostituzione dell’occhio centrale che lo declasserà alla 4^ categoria, con venti pur sempre violenti, ad oltre i 200 km/h attorno l’occhio centrale. Ma fino al pomeriggio di domani il super-tifone, continuando a muoversi sopra un ambiente umidissimo nei bassi strati, su acque molto calde che si estendono a grandi profondità, dovrebbe mantenere la 5^ categoria.
Il tifone, pur indebolendosi prima di effettuare il “landfall” sulle coste taiwanesi, causerà precipitazioni molto intense, soprattutto sulle coste orientali, e l’arrivo di venti molto forti, generalmente da E-SE ed Est in successiva rotazione a E-NE e NE, sulle coste orientali e settentrionali di Taiwan, inclusa l’area della capitale Taipei che rischia di essere spazzata da forti raffiche da N-NE e NE, ad oltre i 120-130 km/h, e intensi scrosci di pioggia con elevatissimi indici di rain/rate. Le coste settentrionali e nord-orientali invece verranno flagellate da potenti mareggiate con ondate alte più di 7-8 metri che potranno determinare anche intensi fenomeni erosivi sui tratti maggiormente esposti alle onde da E-NE, quelle alzate dai fortissimi venti ciclonici orientali presenti sul lato nord di “Nepartak”.
Le precipitazioni più intense dovrebbero colpire proprio il settore orientale dell’isola, data l’intensa ventilazione da E-NE di ritorno che sbatterà masse d’aria molto umide verso i contrafforti montuosi del vicino retroterra, dando così origine ad un notevole effetto “stau” (sbarramento orografico). Ma localmente data l’aspra conformazione orografica taiwanese, soprattutto sui versanti montuosi dell’isola maggiormente esposti a nord e nord/est, il notevolissimo “forcing” orografico rischia di produrre accumuli pluviometrici eccezionali, con possibili picchi di oltre 400-500 mm in 24 ore. Si tratta di precipitazioni di carattere alluvionale che rischiano di provocare l’onda di piena di gran parte di fiumi e torrenti, originando anche eventi franosi e colate di fango nei pendii più ripidi che caratterizzano la geografia di Taiwan.
Meteoweb
 
[h=1]Andamenti termici per la prossima settimana: trend generale negativo, ma caldo in Italia![/h]
10 aprile 2016


Possiamo osservare quelli che sono gli andamenti termici di trend per la prossima settimana, grazie alle mappe del centro di calcolo statunitense GFS.
Generalmente, le temperature globali tenderanno a scendere, di quasi 1 decimo di grado (-0,09°C).
Il calo sarà vistoso soprattutto sull’Artico, (calo termico di oltre 2°C), mentre al contrario un leggero riscaldamento interesserà l’Antartico.
Il calo termico sarà forte in Groenlandia, in Cina, sull’America settentrionale occidentale, sulla zona che va dal Centro Africa al Medio Oriente (dove sono nel contempo previste forti precipitazioni!).
Riscaldamento accentuato sul Nord Africa e sul Mediterraneo, dalla Spagna, all’Italia centro meridionale, fino alla Turchia.
Situazione del tutto particolare sull’Europa, dove, accanto al riscaldamento del Mediterraneo, avremo un sostanziale crollo termico sulla parte centro settentrionale.
Da notare che, contemporaneamente al calo del Nino, abbiamo avuto un forte calo delle temperature globali terrestri: siamo passati da una punta massima di +1,1°C di anomalia raggiunta al 27 Febbraio scorso, ad un’anomalia attuale di circa +0,5°C, un crollo dell’anomalia di 0,6°C in poco più di un mese, che ha scarsi precedenti nel passato recente.
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Freddofili
 
[h=1]Maltempo, grandinata apocalittica in Arabia Saudita: chicchi grandi 10cm uccidono centinaia di cammelli e pecore.[/h]
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[h=2]Scene incredibili dall'Arabia Saudita: violentissime tempeste si abbattono sul Paese, provocando grandinate apocalittiche che uccidono centinaia di animali nel deserto[/h]
In Arabia Saudita è arrivata la stagione delle tempeste: in questa parte del mondo, le nubi temporalesche salgono ad altitudini molto elevate e producono dei fenomeni molto violenti, come forti grandinate, piogge torrenziali e raffiche di vento oltre i 100 km/h.

Ed è quello che è successo proprio negli ultimi giorni: l’Arabia Saudita è stata investita da tempeste particolarmente violente e intense, che hanno generato fiumi di grandine e chicchi fino a 10 cm, che si sono accumulati fino a 50-70 cm in alcune zone, come mostrano le incredibili immagini a corredo di questo articolo.

L’apocalittica grandinata ha ucciso centinaia di cammelli, pecore e agnelli nel bel mezzo del deserto. I video postati sui social mostrano le persone alla ricerca di un riparo e alcune che tentano addirittura di salvare gli animali portandoli all’interno delle auto.

Meteoweb
 
[h=1]Ondata di freddo negli Stati Uniti Nord Orientali, una delle più intense in Giugno degli ultimi 70 anni![/h]
10 giugno 2016


Continuano i segnali di intenso raffreddamento in atto sul nostro Pianeta, dopo l’impennata di riscaldamento registrata a causa del Nino nel corso dell’ultima stagione invernale.
Adesso gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti, in particolare sul settore nord orientale, dove si è verificata una delle peggiori ondate di freddo dal dopoguerra ad oggi in questo mese.
La mappa delle anomalie termiche mostra infatti valori di temperatura compresi tra i 10 ed i 12°C in meno rispetto alla norma, su gran parte degli Stati orientali.
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Nel Vermont, sul Mount Mansfield, è caduta la neve, ed è solamente la quarta volta dal 1954 ad oggi che si verifica un accumulo di manto bianco in questa zona delle Green Mountains, che è alta circa 1330 metri.
Da notare che, nei prossimi giorni, le temperature si abbasseranno molto anche sul lato occidentale statunitense, in seguito all’arrivo di aria oceanica umida e fresca, mentre il freddo resterà intenso sul lato nord orientale.
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Freddofili
 
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