Meteonotizie dal mondo...........

[h=1]Primavera addio: neve abbondante prevista sugli Stati Uniti Orientali![/h]
18 marzo 2016


Il weekend pre pasquale sembra riservare una bella sorpresa alla costa nord orientale statunitense, dopo un periodo di temperature tutto sommato piuttosto miti e temperature attuali che hanno raggiunto i +13-14°C all’aeroporto Kennedy di New York.
Il tutto causato da Aria Artica canadese che irromperà sulla zona assieme ad una profonda depressione proveniente da sud ovest, causando quindi abbondanti nevicate.
La situazione prevista viene mostrata da due mappe: la sinottica della notte tra domenica e lunedì prossimi mostrata dal centro di calcolo statunitense, e la quantità di neve prevista da accuweather tra sabato sera e lunedì, che può arrivare ad uno spessore di oltre 30 cm su di una vasta fascia, che comprenderebbe in parte anche la stessa città di New York.
Dunque, una nevicata tardiva proprio alle soglie dell’ingresso della Primavera astronomica!
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Meteoweb
 
[h=1]Forte ondata di gelo in Medio Oriente, -36° in Turchia![/h]
29 gennaio 2016


Le mappe mostrano chiaramente la portata di quella che è stata una pesante ondata di freddo che ha colpito, nella giornata di ieri, il Medio Oriente, dove le temperature sono andate sotto lo zero, anche di molti gradi, tra Turchia, Siria, Libano, Israele, Iraq e perfino in Arabia Saudita!
In Israele si segnalano -3,1°C a Zefat, in Iraq si sono raggiunti -5,1°C a Salahaddin, e -3,5°C a Tuz, raggiungendo i -0,5°C nella stessa Bagdad.
In Libano si segnalano i -6,4°C di Houche Al Oumara, a 920 metri di altezza, mentre in Siria si segnalano i -8,2°C dell’aeroporto internazionale di Damasco, ed i -5,8°C di Hama.
Come visibile dalla mappa in allegato, le temperature sono di diversi gradi al di sotto della norma su tutta la Turchia, colpita pesantemente dall’ondata di freddo (ieri minima di -35,8°C ad Agri, e di -35,0°C ad Erzurum, entrambe località montane), e su tutto il Medio Oriente.
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Freddofili
 
[h=1]Caldo senza precedenti, +54°C in Kuwait: è la temperatura più alta mai registrata sulla Terra da sempre[/h][h=2]Caldo record tra Iraq e Kuwait, temperature massime fino a +54°C: riscritto il nuovo record di caldo da sempre sulla Terra nella stazione meteo di Mitribah, oggi picchi ancor più elevati[/h][COLOR=#000000 !important]
22 luglio 2016
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Caldo record in Kuwait – Ieri, Giovedì 21 luglio 2016, è stato registrato il nuovo record mondiale di temperatura massima assoluta: lo ha misurato la stazione meteorologica di Mitribah, in Kuwait, dove la colonnina di mercurio ha raggiunto i +54,0°C, eguagliando il precedente record mondiale che risaliva al 30 giugno 2013 ed era stato registrato dalla stazione meteo di Furnace Creek nella Death Valley (in California, negli Stati Uniti d’America). La temperatura minima di Mitribah era stata di +33°C, con un’escursione termica giornaliera di 21°C.

Nella vicina Bassora, nel Sud dell’Iraq proprio al confine con il Kuwait, ieri la temperatura minima è stata addirittura di +36°C e la massima di +53,4°C (record storico nazionale di sempre in Iraq). Ma attenzione perchè la grande ondata di caldo tra Iraq e Kuwait raggiungerà il suo picco nella giornata odierna, e nelle prossime ore i +54°C di ieri potranno persino essere superati.Intanto è curioso da segnalare come entrambi i record di temperature più estreme del pianeta siano state registrate lo stesso giorno, cioè il 21 luglio. Era infatti il 21 luglio 1983 quando in Antartide, nella base di Vostok (territorio russo) veniva registrata la temperatura più bassa della storia sulla Terra, -89,2°C.
Meteoweb
 
[h=1]Prime nevicate in Russia![/h]
29 agosto 2016


La fine del mese di Agosto ha visto cadere le prime abbondanti nevicate sulla Russia, in particolare sulla zona di Magadan, dove l’evento della neve estiva è veramente raro.
L’Oblast si trova infatti sulla zona orientale della Russia, dirimpetto alla Penisola della Kamchatka, dove questa mattina le temperature sono sotto lo zero (nella zona di Magadan il termometro è sceso fino a -3°C).
L’evento nevoso è seguito a due settimane di piogge continue che hanno causato molti danni, interrompendo diverse strade tra cui l’autostrada federale.
Notizie ed immagine da Вести.Ru: новости, видео и фото дня
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Freddofili
 
Da alcuni giorni insiste sulla Scandinavia una considerevole ondata di freddo, e le temperature sono state particolarmente basse, infrangendo la barriera dei -40°C.
A Karasjok la temperatura è scesa fino ad un minimo di -41,9°C, che è stato raggiunto lo scorso 13 Gennaio, seguiti dai -40,4°C di Couvddatmohkki.
Questo filmato mostra, tra splendidi panorami ed aurore boreali, la località di Karasjok, posta a nord del Circolo Polare, ed una delle più fredde della Norvegia.

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=LxbXmIW6Xc0
 
[h=1]Russia: iniziano le prove del “Generale Inverno”![/h]

La situazione meteorologica di questi giorni è stata tale da determinare una specie di anticipo tardo autunnale sui Paesi dell’Est Europeo e della Russia, con una vasta cellula anticiclonica di blocco centrata tra Scandinavia e Baltico, e zero termico ad altezza inferiore ai 1500 metri.
Le prime temperature sotto lo zero si sono verificate così su diverse località della Scandinavia e della Russia (fino a -4,8°C a Foldall, in Norvegia).
Ma la situazione generale sembra evolvere verso un deciso avvio del Generale Inverno : le prime grandi nevicate sono previste sull’Asia centrale e su parte di quella Orientale.
Questo pone le premesse per il raffreddamento al suolo e lo stabilirsi così dell’Anticiclone Termico Russo.
I tempi sembrano in anticipo sulla norma stagionale, vedremo nelle prossime settimane l’evoluzione della situazione.
Mappe della quantità di neve prevista nei prossimi sette giorni, da weatherbell.
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Freddofili
 
[h=1]Bufere di neve in Sudafrica sorprendono la popolazione ed i meteorologi locali[/h]






Sono molto rare le tempeste di neve in Sudafrica nel mese di Aprile, quando ancora la stagione fredda non è praticamente iniziata sulla zona.
Ma, nei giorni scorsi, alcune tempeste di neve si sono scatenate sulla porzione meridionale africana.
La zona più colpita dalle nevicate è stata quella del Resort Africski Mountain in Lesotho, dove è anche mancata a lungo l’energia elettrica.
I meteorologi si attendono un Inverno 2015 molto duro, asciutto ma molto freddo, con frequenti gelate e temperature molto al di sotto dello zero.
Immagini tratte da Travellers24.
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[h=1]Pesanti nevicate e molto freddo in arrivo in Sud Africa![/h]
20 luglio 2016


Il centro di calcolo statunitense GFS prevede l’arrivo di una ondata di freddo in Sudafrica, accompagnata da pesanti nevicate in particolare nel Lesotho, dove si trovano le stazioni sciistiche principali, ad altitudini attorno ai 3000 metri di quota.
In particolare, stando alle previsioni di Africaski (Mountain Resort Lesotho), si prevede l’arrivo di temperature attorno ai -7-8°C sotto lo zero a quota 3000 metri, con zero termico in discesa fino a quota 2100 metri a partire dal prossimo 24 Luglio, oltre un metro di neve fresca, e manto bianco fino a 1700-1800 metri di altezza.
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Si tratta di una pesante ondata di maltempo e di freddo, che porterà le temperature al suolo, sul Sudafrica, fino a valori di 10-14°C al di sotto della norma, risultando una delle più intense ondate invernali degli ultimi anni.
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Freddofili
 
[h=1]Neve a Mosca: in Russia e sull’Europa orientale è tornato l’inverno[/h]



[h=2]La neve è tornata ad imbiancare Mosca, grazie all’inverno che nuovamente è tornato a calare inaspettatamente sulla Russia e sull’Europa orientale.[/h]Neve a Mosca: in Russia e sull’Europa orientale è tornato l’inverno – 21 aprile 2015 - Siamo ormai a primavera inoltrata ma l’inverno non si è ancora dato per vinto, con intrusioni fredde sull’Europa che stanno riportando anche la neve a cadere fino a bassa quota: questo è il caso per esempio della Russia ed in particolare di Mosca, dove domenica un afflusso artico ha fatto crollare le temperature riportando i fiocchi di neve a cadere sulla capitale, imbiancado il paesaggio. Il ritorno dell’inverno durerà ancora per il proseguimento della settimana, con le temperature che sono attese in risalita a partire solamente da lunedì prossimo. Qui intanto potete trovare le immagini delle ultime nevicate che hanno imbiancato copiosamente l’Italia ad inizio mese specialmente la zona appenninica centro meridionale –> guarda qui.
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La neve è tornata ad imbiancare Mosca, grazie all’inverno che nuovamente è tornato a calare inaspettatamente sulla Russia e sull’Europa orientale. Fonte: Severe Weather RU
L’inverno quindi non ha ancora alzato bandiera bianca sull’Europa, con un nuovo afflusso di aria artica che ha fatto crollare le temeprature specialmente in Russia, riportando la neve a cadere fino nella capitale Mosca, che si è vista nuovamente imbiancata. Questo anomalo ritorno dell’inverno e della neve è dovuto al transito di una profonda depressione a cui va collegato un vasto fronte freddo che sta scivolando alle alte latitudini, facendo abbassare le temperature non solamente all’Europa orientale ma soprattutto alla Russia centro occidentale.
 
[h=1]Alluvioni in Paraguay: un morto dopo gli oltre 170 mm di pioggia caduti in sole 24 ore[/h]


05 maggio 2015

[h=2]Alluvioni in Paraguay: le precipitazioni torrenziali, con più di 170 mm caduti in sole 24 ore, hanno causato anche la morte di una persona.[/h]Alluvioni in Paraguay: un morto dopo gli oltre 170 mm di pioggia caduti in sole 24 ore – 05 maggio 2015 - C’è almeno un morto e più di 15000 persone coinvolte dalle alluvioni portate la scorsa domenica dalle precipitazioni torrenziali e dai temporali che si sono abbattuti sulla zona meridionale del Paraguay, con danni e disagi fino nella capitale Asunción. Questi rovesci intensi portati da un fronte freddo che ha fatto il suo ingresso sul Paraguay nello scorso weekend sono in parte da attribuire al fenomeno de El Niño, ufficialmente dichiarato all’inizio del mese di marzo, che porta con sé un incremento degli abituali livelli precipitazioni sul paese: in Paraguay infatti sono caduti in un solo giorno localmente più di 170 mm di pioggia. Guardate intanto le immagini delle alluvioni che hanno colpito il Messico a fine marzo –>clicca qui.
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Alluvioni in Paraguay: le precipitazioni torrenziali, con più di 170 mm caduti in sole 24 ore, hanno causato anche la morte di una persona. Fonte: ultimahora.com
Bilancio grave per le alluvioni causate dalle precipitazioni torrenziali che si sono abbatute sul Paraguay la scorsa domenica 03 maggio, con migliaia di persone coinvolte ed evacuate e purtroppo anche una vittima: un uomo è stato infatti colto di sorpresa dalle acque in piena di un piccolo fiume nel dipartimento di Caazapá, circa 300 km a Sud Est della capitale Asunción, che lo hanno travolto e fatto annegare. Molta gente presa dal panico ha abbandonato le macchine nelle strade alluvionate così come le proprie abitazioni, molte delle quali danneggiate o distrutte dalla furia delle acque. Sul Paraguay sono caduti fino anche a 173 mm di pioggia in sole 24 ore, e oltre alle alluvioni fino alle grandi città, hanno causato l’esondazione di diversi fiumi che si sono riversati nelle campagne devastando i campi ma anche le case. Queste precipitazioni torrenziali andranno a caratterizzare tutto il proseguimento della settimana sul Paraguay, con il rischio che possano generare altre alluvioni locali.



Centrometeo
 
[h=1]New York: stavolta è record storico, la più grande nevicata in un singolo giorno![/h]
26 gennaio 2016


Si è detto che la “Grande Mela” non è riuscita a superare il record storico di neve risalente al 2006, per solo mezzo cm.
Con 68 cm, infatti, è stata la seconda maggiore tormenta di neve che abbia colpito la città dal 1869 ad oggi.
In realtà, in un solo giorno, il 23 Dicembre scorso, sono caduti 67,5 cm di neve, che rappresenta il massimo quantitativo mai registrato in 24 ore su New York!
Infatti i 68,3 cm di neve caduti nel 2006 caddero in due giorni, 10-11 Febbraio.
Altri record storici della tempesta Jonas si sono misurati in Pennsylvania, dove ad Harrisburgh sono caduti 86 cm di neve, e ad Allentown 81 cm, che sono i massimi quantitativi di neve mai caduti su queste città.
Anche a Baltimora, Maryland, si è raggiunto un nuovo record di neve caduta, con 74 cm.
La massima quantità è stata misurata a Sheperdsville, in Virginia occidentale, dove sono caduti 102,9 cm di neve.
Tuttavia, sembra che anche l’aeroporto di Washington DC, Dulles, abbia misurato 29,3 pollici di neve, cioè 74,4 cm di neve, che sarebbero record storico per la Capitale, mentre l’aeroporto di Ronald Reagan non ha superato i 45,2 cm.
L’aeroporto di Duelles si trova 29 miglia ad ovest della città, ma sembra che la misura dell’aeroporto di Reagan sia stata viziata da un errore, in quanto è stata effettuata alle ore 20 locali, mentre la nevicata è proseguita intensa per altre quattro ore!
In realtà, presso la Casa Bianca, sono stati misurati 55,9 cm di neve, che potrebbe essere la misura reale della neve caduta in città!
Questo farebbe sì che la tormenta a Washington si piazzi al secondo posto di sempre dopo i 71,1 cm caduti nel 1922.
Nelle foto, Neptune, nel New Jersey, ed i quantitativi caduti.
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Freddofili
 
Le nevicate che hanno colpito il Medio Oriente, hanno interessato anche i deserti dell’Arabia Saudita, come mostrano queste foto tratte da @Salah6499.
Le nevicate in Arabia Saudita sono un evento raro, ma, a partire dal Dicembre 2013, sono già accadute tre volte.
L’ondata di freddo ha causato anche la caduta di 25 cm di neve su Gerusalemme, ed inoltre l’isolamento di decine di villaggi sulle montagne libanesi.
A causa della troppa neve, è stata perfino interrotta, nei giorni scorsi, l’Autostrada Beirut – Amman, che collega il Libano alla Giordania.
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[h=1]Neve sulle coste della California![/h]
4 marzo 2015





L’evento è assolutamente eccezionale, ed ha colpito la località di Huntington Beach, spiaggia che si trova poco a sud di Los Angeles ed a nord di San Diego.
Il fenomeno è avvenuto ieri mattina, con il passaggio di un fronte freddo accompagnato anche dalla presenza di trombe marine segnalate presso Redondo Beach.
L’ultima volta che la neve aveva imbiancato questa località, tra gli sguardi attoniti degli abitanti, sembra essere accaduto nel 1987, quando anche allora la spiaggia si era presentata imbiancata.
Si discute se si sia trattato di neve vera e propria o di “neve tonda”, oppure grandine fine, certo è che l’ondata di freddo che ha raggelato gli Stati Uniti centro orientali ora è arrivata anche ad ovest, e già nei giorni passati si parlava del possibile arrivo della neve “Coast to Coast”, dal Pacifico all’Atlantico.
Questa previsione è stata dunque rispettata.
Foto @ DavidJBohm by twitter e surfmag.com
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Freddofil
 
Un po' di fresco va .....:

[h=1]Ondata di freddo in Australia: neve vicino ad Adelaide![/h]
6 luglio 2016


Anche l’Australia sta sperimentando gli effetti di una possente invasione di aria Artica di origine Antartica, e questo è ben visibile dalle mappe delle anomalie termiche di questo Continente, e dove si misurano valori termici fino a 8-9°C in meno della norma stagionale.
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Il freddo si è spinto fino alla città di Adelaide, in Australia meridionale, dove la temperatura massima è stata di soli 11°C, la pioggia è stata la più abbondante degli ultimi 75 anni in Luglio, e la neve è caduta sulle colline alle spalle della città.
In particolare è rimasto imbiancato abbondantemente il Monte Lofty, un’altura panoramica di circa 710 metri di quota che si trova una quindicina di km ad est della città.
Raffiche di vento hanno raggiunto velocità di 102 kmh, causando il crollo di numerosi alberi.
Il freddo dovrebbe insistere nei prossimi giorni, in particolare sulla zona del Queensland, e sulla Tasmania.
Nel frattempo, la città australiana di Canberra ha vissuto il suo mese di Giugno più piovoso di sempre, con 144 mm, superando un record che risaliva al 1956.
Foto dal Dailymail.
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Freddofili
 
[h=1]Vietnam: prime nevicate nella storia di alcune località![/h]
27 gennaio 2016


Impossibile, in questi giorni, non parlare delle grandi nevicate e dell’ondata di freddo che ha sconvolto la parte sud orientale dell’Asia: sulla Cina Orientale sono scese delle isoterme di -36°C ad 850 hPa, e le temperature al suolo sono scese al di sotto della soglia dei -40°C.
Nel Vietnam del Nord è nevicato ufficialmente per la prima volta su diverse località che non avevano mai visto la “dama bianca”.
Una minima di +7°C è stata misurata ad Hanoi, mentre sul Passo montano di Pha Din la temperatura è scesa fino a -4°C, ed una punta minima di -5°C si è registrata a Moc Chau.
Gravi i disagi per lo strato di ghiaccio sulle strade che ha raggiunto i 6 cm di spessore, bloccando la circolazione, mentre gravissimi sono stati i danni alle coltivazioni ed all’allevamento del bestiame, dove c’è stata una vera strage di bufali e mucche.
Foto da vietnambreakingnews.com
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[h=1]Neve storica in Giappone, a Taiwan, in Cina, Laos, Thailandia![/h]
27 gennaio 2016


Contemporaneamente ai giorni della Grande Tormenta di neve negli Stati Uniti, si è verificata questa ondata di freddo e di neve da record sul Sud Est asiatico, veramente non avvezzo a questo tipo di situazione.
Nell’Isola meridionale giapponese di Okimnawa, resa celebre da alcuni episodi della Seconda Guerra Mondiale, è caduta la prima neve da quando è stata abitata la prima volta dal 1901!
Ugualmente, la città cinese di Guangzhou, ha visto nevicare per la prima volta dopo ben 88 anni!
Sull’Isola di Taiwan la neve ha intrappolato centinaia di persone sulle montagne della zona di Hinschu County, dove sono caduti oltre 30 cm di neve!
Gravi sono le perdite causate all’agricoltura dal grande freddo susseguente alla nevicata.
Anche il nord est del Laos è stato pesantemente colpito dal freddo: una temperatura minima di +0,2°C si è misurata a Xieng Khuan,.
In Thailandia si sono purtroppo registrate numerose vittime a causa dell’ondata di freddo, 0°C si sono misurati nella provincia di Phu Thub Berk.
Nella foto, la nevicata sull’Isola di Taiwan, da img1.cna.com.tw

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Freddofili
 
[h=1]Inverno in Grecia: forti nevicate in montagna, con grande anticipo sulla stagione![/h]
ott 29, 20140


L’ondata di freddo che ha colpito i Balcani si è spinta molto a sud, fino a coinvolgere anche la Grecia, sottoposta ad una forte ondata di maltempo, che ha riversato tanta neve sulle montagne settentrionali e centrali a quote superiori appena ai 1000 metri.
Ieri mattina la temperatura è scesa fino ad un valore minimo di +1,4°C all’aeroporto di Ioannina.
Nelle immagini, le nevicate sulle montagne greche
 
[h=1]Prove d’inverno in Europa: nel weekend prime nevicate dai Carpazi all’Ucraina[/h][h=2]La prima vera ondata di freddo si versa sui paesi dell’est Europa, i terreni innevati favoriranno un deciso raffreddamento[/h]

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[h=2]La prima vera ondata di freddo si versa sui paesi dell’est Europa, i terreni innevati favoriranno un deciso raffreddamento[/h]Era pure ora. L’inverno 2015/2016 comincia ad effettuare le prime importanti manovre anche sul continente europeo. Come avevo anticipato da tempo, una parte di quel vasto blocco di aria fredda, d’estrazione polare marittima continentalizzata, che in questi giorni scorsi si è depositato sull’Europa centrale, fra la Francia e la Polonia, nel corso dei prossimi giorni tenderà a muoversi, molto gradualmente, anche sui paesi dell’Europa orientale, dove il freddo proprio inizierà finalmente a sedimentarsi nei bassi strati, favorendo un primo significativo raffreddamento. Difatti, una parte di quest’aria molto fredda, d’estrazione polare marittima continentalizzata sopra i bassopiani della Germania e della Polonia, già dalle prossime 24-36 ore si muoverà in direzione della Romania, Moldavia, Polonia, Slovacchia e Ungheria, scivolando fino alla Bielorussia e all’Ucraina, dove le masse d’aria fredde farà il suo ingresso attraverso l’inserimento di una fredda ventilazione da Ovest e O-NO, particolarmente attiva nei bassi strati.L’avvento di questa circolazione di aria particolarmente fredda, ormai di origini marcatamente più continentali, sarà coadiuvato dalla traslazione, verso l’area carpatica e l’est Europa, della saccatura, quasi del tutto “lasca” nei bassi strati, che in queste ore sta per transitare sul bacino centrale del Mediterraneo, ravvivando condizioni di instabilità, anche convettiva, sulle nostre regioni più meridionali e sulla Sicilia. Nel corso della giornata di domani quest’asse di saccatura, pur smorzandosi per la presenza in quota di valori di vorticità positiva non particolarmente elevati, progredendo verso le Repubbliche Baltiche, la Bielorussia e l’Ucraina, tenderà a richiamare, lungo il suo bordo più occidentale, quella parte di aria fredda polare marittima continentalizzata che nel frattempo è scivolata tra la Germania, la Repubblica Ceca e la Polonia, con isoterme prossime ai -6°C -7°C alla quota isobarica di 850 hpa.Nel frattempo, grazie alla ripresa del flusso zonale sul nord Atlantico, il riassetto dell’anticiclone delle Azzorre, con l’elongazione di un cuneo in direzione della Svizzera e dell’Italia settentrionale, la massa d’aria fredda sarà in grado di spingersi fin sui Carpazi, per penetrare sulle pianure di Bielorussia e Ucraina, dove si sono faranno strada le prime significative gelate di stagione, pronte a spianare il terreno per la caduta delle prime nevicate al piano. L’avvezione fredda, evolvendosi verso est sotto forma di una saccatura si assocerà anche ad un debole sistema frontale nei bassi strati, totalmente occluso (poiché riempito dall’aria fredda scivolata sull’Europa centro-orientale), che spostandosi fra Polonia, Slovacchia, Ungheria, nord della Romania, Moldavia, Ucraina, Bielorussia e Lituania sarà in grado di dispensare nevicate sparse, data la quota dello “zero termico” a soli 300-200 metri, per lo più da nubi basse, che imbiancheranno per bene le pianure della Polonia orientale, l’est della Slovacchia, il nord della Romania, l’Ucraina centro-occidentale, da Leopoli fino a Kiev, la Bielorussia e l’est della Lituania.Grazie allo spostamento verso levante della saccatura, entro la mattinata di domani, la neve dovrebbe imbiancare anche diverse città importanti dell’est Europa, come Cracovia, Minsk, Leopoli e Kiev, dove i termometri scendere di poco al di sotto dei +0°C. Le nevicate più abbondanti dovrebbero coinvolgere soprattutto l’area carpatica, l’intero settore centro-occidentale dell’Ucraina, specie la Podolia e la Volinia, e il sud della Bielorussia, dove si potrebbero accumulare fino a più di 5-7 cm di neve fresca al piano. Il deposito di questo sottile manto di neve sulle campagne dell’Europa orientale contribuirà a raffreddare ulteriormente lo strato freddo già distesosi in prossimità delle pianure e dei bassopiani di questi paesi, favorendo la formazione di diffuse lastre di ghiaccio nelle aree recentemente innevate.Ciò, già dai prossimi giorni, farà avvertire il gelo maggiormente nelle località a bassa quota, mentre in quota i valori termici potranno risultare anche un po’ più elevati. Nei prossimi giorni il deposito delle masse d’aria fredde nei bassi strati, assieme all’effetto “Albedo” indotto dai terreni innevati, produrrà forti inversioni termiche che potranno far sprofondare i termometri, anche al di sotto dei -7°C -9°C.

Meteoweb
 
[h=1]E cadde la neve estiva sulle Isole Hawaii![/h]
20 luglio 2015





Le anomalie climatiche fredde di questo mese di Luglio sono apparse in tutto il mondo, ed è indubbia la presenza di forti alterazioni climatiche su molte zone.
Il gran caldo sull’Italia e sul Mediterraneo fa da contraltare al freddo presente sul Nord Europa, ad esempio, mentre la neve è caduta, a sorpresa, sulle vette delle Isole Hawaii, ma anche sulle vette della Nuova Guinea.
E, inoltre, la neve fresca è caduta in Siberia, tormente di neve sono state presenti in Sudamerica, con i fiumi congelati in Perù, in Australia, Nuova Zelanda, e Sudafrica.
Attualmente, il mese di Luglio presenta un’anomalia di +0,086°C, stando ai dati NCEP rielaborati da Weatherbell, ed è in predicato di diventare il mese più “fresco” dell’annata 2015.
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Meteogiornale
 
[h=1]Coas in Australia, tra strade chiuse, e mancanza di corrente elettrica per le forti nevicate[/h]
20 luglio 20150




Evento raro, tanto che si parla della peggiore tormenta di neve degli ultimi 31 anni, l’aria di origine antartica ha provocato incidenti, danni, interruzioni di corrente elettrica, chiusura di strade tra Sydney e Melbourne.
In particolare è rimasta chiusa la Hume Highway, la principale autostrada che collega le due grandi città dell’Australia.
La neve ha colpito tutte le località di altitudine superiore ad appena 600 metri di quota; sono state ben 2000 le utenze rimaste prive di energia elettrica sulle Blue Mountains, ed oltre 6000 in tutto il New South Galles.
Inutile ricordare che la neve abbondantissima ammanta le piste da sci delle Alpi Australiane, per la gioia degli amanti degli sport invernali!
Le seguenti foto sono tratte da News.com.au | News Online from Australia and the World | NewsComAu, e mostrano le grandi nevicate in atto nel Queensland e nel New South Galles.
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Freddofili
 
Re: Meteonotizie dal mondo...........

Eccezionale ondata di freddo in Marocco: da 50 cm a 2 metri di neve, strade e scuole chiuse.


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[h=2]In Marocco la neve ha bloccato 38 strade, secondo il Ministero dei Trasporti, e gli accumuli registrati andavano da 50 cm a 2 metri[/h]

A causa di un’ondata di freddo con nevicate che ha investito il Marocco, un totale di 43.896 famiglie in 22 province hanno finora ricevuto cibo e coperte. Secondo il ministero dell’Interno di Rabat, l’operazione riguarda una popolazione totale di 514 mila persone in 169 comuni.Il Ministero dell’Istruzione ha annunciato che circa 900 scuole rurali sono state chiuse. Le nevicate hanno bloccato 38 strade, secondo il Ministero dei Trasporti, e gli accumuli registrati andavano da 50 cm a 2 metri, soprattutto nell’area dell’Atlante.I vari dipartimenti del ministero si sono mobilitati per adottare le misure di emergenza attraverso tutti i mezzi logistici e delle risorse umane per fornire assistenza e aiutare i cittadini a far fronte agli effetti negativi del freddo e delle nevicate.
Meteoweb
 
[h=1]Ondata di gelo in Russia: rarissima neve di Luglio in Siberia![/h]
5 luglio 20150


L’Asia centro settentrionale sta attraversando un’ondata di freddo con pochissimi precedenti nel passato, ed è singolarmente contrapposta al grande caldo che invece sta investendo l’Europa Centrale in questi giorni.
Si registrano infatti delle anomalie termiche che raggiungono i 15-18°C in meno del normale nella zona ad est degli Urali, a causa di una imponente discesa di aria fredda che è giunta fino al Kazakistan.
La neve ha fatto la sua rarissima comparsa nella giornata di oggi sulla zona di Vorkuta, poco a sud del Mare di Kara, come mostrano queste immagini tratte da Severe Weather Ru.
La temperatura ha oscillato tra una minima di +0,3°C ed una massima di +2,3°C, mentre normalmente, in questo mese, i valori termici oscillano tra +8°C e +18°C.


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Freddofili
 
[h=1]Arriva la neve persino in Kuwait: “Non era mai successo prima” [FOTO e VIDEO][/h][h=2]Il freddo e il gelo hanno avvolto non solo il Kuwait ma anche la vicina Arabia Saudita[/h]Di Filomena Fotia -
30 gennaio 2016 - 15:01


Eccezionale nevicata ad Arar, in Arabia Saudita









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La neve sarebbe caduta per la prima volta in Kuwait la mattina di giovedì 28 gennaio, come testimoniano le foto e i video a corredo dell’articolo. Le temperature sono crollate nel corso degli ultimi giorni e le foto del deserto spruzzato di bianco hanno fatto il giro del web. Nei mesi estivi la colonnina di mercurio sale fino a 50°C e anche in inverno 20°C sono la norma: eppure giovedì la minima registrata era di 3°C. Secondo i media locali non nevica nel Paese da tempi immemorabili, anche se in passato si è avuta sia grandine che gelo nella stagione fredda. Un abitante del Kuwait ha riferito a Middle East Eye di non avere memoria di un tale evento nel Paese, e che tutti sono stati sorpresi dal vedere i fiocchi cadere dal cielo.Nonostante il giubilo dei residenti però, secondo Jon Erdman, meteorologo per weather.com, la “nevicata” in realtà non era altro che grandine che cadendo al suolo ha creato uno strato di ghiaccio, cosa che sembrerebbe confermata anche da Kuwait News Agency (KUNA). Secondo l’esperto quindi potrebbe trattarsi di piccoli chicchi di grandine, oppure di graupel.Fatto sta che il freddo e il gelo hanno avvolto non solo il Kuwait ma anche la vicina Arabia Saudita, dove giovedì, nella città di Rafha in particolare, le temperature sono scese fino a -2°C, com’è possibile notare nelle foto in basso.In entrambi i Paesi, comunque, ci si attende un’innalzamento dei valori fino a 19-20°C nei prossimi giorni.
Meteoweb
 
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