[h=1]Prove d’inverno in Europa: nel weekend prime nevicate dai Carpazi all’Ucraina[/h][h=2]La prima vera ondata di freddo si versa sui paesi dell’est Europa, i terreni innevati favoriranno un deciso raffreddamento[/h]
[h=2]La prima vera ondata di freddo si versa sui paesi dell’est Europa, i terreni innevati favoriranno un deciso raffreddamento[/h]Era pure ora. L’inverno 2015/2016 comincia ad effettuare le prime importanti manovre anche sul continente europeo. Come avevo anticipato da tempo, una parte di quel vasto blocco di aria fredda, d’estrazione polare marittima continentalizzata, che in questi giorni scorsi si è depositato sull’Europa centrale, fra la Francia e la Polonia, nel corso dei prossimi giorni tenderà a muoversi, molto gradualmente, anche sui paesi dell’Europa orientale, dove il freddo proprio inizierà finalmente a sedimentarsi nei bassi strati, favorendo un primo significativo raffreddamento. Difatti, una parte di quest’aria molto fredda, d’estrazione polare marittima continentalizzata sopra i bassopiani della Germania e della Polonia, già dalle prossime 24-36 ore si muoverà in direzione della Romania, Moldavia, Polonia, Slovacchia e Ungheria, scivolando fino alla Bielorussia e all’Ucraina, dove le masse d’aria fredde farà il suo ingresso attraverso l’inserimento di una fredda ventilazione da Ovest e O-NO, particolarmente attiva nei bassi strati.L’avvento di questa circolazione di aria particolarmente fredda, ormai di origini marcatamente più continentali, sarà coadiuvato dalla traslazione, verso l’area carpatica e l’est Europa, della saccatura, quasi del tutto
“lasca” nei bassi strati, che in queste ore sta per transitare sul bacino centrale del Mediterraneo, ravvivando condizioni di instabilità, anche convettiva, sulle nostre regioni più meridionali e sulla Sicilia. Nel corso della giornata di domani quest’asse di saccatura, pur smorzandosi per la presenza in quota di valori di vorticità positiva non particolarmente elevati, progredendo verso le Repubbliche Baltiche, la Bielorussia e l’Ucraina, tenderà a richiamare, lungo il suo bordo più occidentale, quella parte di aria fredda polare marittima continentalizzata che nel frattempo è scivolata tra la Germania, la Repubblica Ceca e la Polonia, con isoterme prossime ai
-6°C -7°C alla quota isobarica di 850 hpa.
Nel frattempo, grazie alla ripresa del flusso zonale sul nord Atlantico, il riassetto dell’anticiclone delle Azzorre, con l’elongazione di un cuneo in direzione della Svizzera e dell’Italia settentrionale, la massa d’aria fredda sarà in grado di spingersi fin sui Carpazi, per penetrare sulle pianure di Bielorussia e Ucraina, dove si sono faranno strada le prime significative gelate di stagione, pronte a spianare il terreno per la caduta delle prime nevicate al piano. L’avvezione fredda, evolvendosi verso est sotto forma di una saccatura si assocerà anche ad un debole sistema frontale nei bassi strati, totalmente occluso (poiché riempito dall’aria fredda scivolata sull’Europa centro-orientale), che spostandosi fra Polonia, Slovacchia, Ungheria, nord della Romania, Moldavia, Ucraina, Bielorussia e Lituania sarà in grado di dispensare nevicate sparse, data la quota dello
“zero termico” a soli 300-200 metri, per lo più da nubi basse, che imbiancheranno per bene le pianure della Polonia orientale, l’est della Slovacchia, il nord della Romania, l’Ucraina centro-occidentale, da Leopoli fino a Kiev, la Bielorussia e l’est della Lituania.
Grazie allo spostamento verso levante della saccatura, entro la mattinata di domani, la neve dovrebbe imbiancare anche diverse città importanti dell’est Europa, come Cracovia, Minsk, Leopoli e Kiev, dove i termometri scendere di poco al di sotto dei
+0°C. Le nevicate più abbondanti dovrebbero coinvolgere soprattutto l’area carpatica, l’intero settore centro-occidentale dell’Ucraina, specie la Podolia e la Volinia, e il sud della Bielorussia, dove si potrebbero accumulare fino a più di
5-7 cm di neve fresca al piano. Il deposito di questo sottile manto di neve sulle campagne dell’Europa orientale contribuirà a raffreddare ulteriormente lo strato freddo già distesosi in prossimità delle pianure e dei bassopiani di questi paesi, favorendo la formazione di diffuse lastre di ghiaccio nelle aree recentemente innevate.
Ciò, già dai prossimi giorni, farà avvertire il gelo maggiormente nelle località a bassa quota, mentre in quota i valori termici potranno risultare anche un po’ più elevati. Nei prossimi giorni il deposito delle masse d’aria fredde nei bassi strati, assieme all’effetto
“Albedo” indotto dai terreni innevati, produrrà forti inversioni termiche che potranno far sprofondare i termometri, anche al di sotto dei
-7°C -9°C.
Meteoweb