Re: BURIAN: come dove e perchè
il BURIAN !
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Nella Multi MTG vediamo il Burian scendere dalla Russia e puntare l'Italia, supportato a nord dal Ponte di Woejkoff.
Fonte:
www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo
Aldo Meschiari:
28-01-2012 ore 08:26
I principali Centri di Calcolo, stavolta tutti in perfetta armonia, sono concordi nel prevedere a distanze cronologiche comprese tra le 72 ore e le 168 ore il ritorno della storia meteo in Italia:
il Burian. Nonostante però la totale e assoluta coerenza di tutti i modelli, è necessario mantenere ancora quel fondo di incertezza che sempre va riservata a fenomeni meteo di rara o rarissima realizzazione. Chi ha un po' di familiarità coi modelli si sarà reso conto della portata dell'evento di cui stiamo parlando, ma anche della sua eccezionalità e vulnerabilità. Io stesso, sinceramente, faccio ancora fatica a crederci. Ora cercherò con parole comprensibili a tutti di spiegarlo.
Prima di tutto, dicevo, sarà
neve, anche copiosa al Nord-Ovest e soprattutto in
Piemonte. Infatti, una goccia fredda artica riuscirà a penetrare nel Mediterraneo attraverso il Golfo del Leone favorendo la formazione di un minimo in loco che porterà la neve a Torino, Cuneo e forse anche qualche fiocco a Milano. Il resto del paese, intanto, sarà in attesa dei grandi movimenti che si andranno allestendo sul comparto euro-atlantico e soprattutto su quello emisferico.
Per comprendere meglio quello che accadrà dal 30 gennaio al 5 febbraio, teniamo sotto occhio la Multi MTG modificata e riportata qui a fianco. Probabilmente, se avrete letto altri pezzi del MTG, avrete già confidenza con tale dinamica barica. L'alta pressione azzorriana andrà a congiungersi dapprima con l'alta scandinava e successivamente con quella siberiana, dando origine al tanto famoso quanto raro
Ponte di Woejkoff. Tale estesissima figura altopressoria favorirà la discesa verso l'Europa di masse d'aria gelide provenienti dal cuore dell'
Orso russo-siberiano, il grande anticiclone termico che staziona in inverno nelle steppe asiatiche.
L'Italia, quindi, inizierà ad essere spazzata dal 30 gennaio da venti gelidi, di Bora e di Grecale, ma anche di Maestrale. La loro componente continentale rende queste
masse d'aria fredde molto pellicolari, cioè aderenti al suolo: in parole semplici il freddo giungerà subito a tutte le quote.
Attenzione che i Modelli propongono valori incredibili a 850 hPa: fino a -20°C sulle Alpi, fino a -15°C al Nord, fino a-10°C al Centro-Sud.
Assieme ai venti gelidi giungeranno anche una serie di gocce fredde artiche, che potrebbero favorire
nevicate sino al piano al Nord e al Centro a partire dal 31 gennaio. Inoltre non è escluso che si formi una
depressione sull'alto Tirreno in movimento verso l'Italia meridionale. Tale area ciclonica mulinerà i gelidi venti di Bora e Grecale, favorendo anche
nevicate a quote basse e bassissime al Centro-Sud.
In definitiva stiamo parlando di un evento meteo quanto mai raro, che ha tempi di ritorno di almeno trenta anni. Non voglio fare paragoni col passato: quelli si faranno alla fine. Però quello che ci prospettano i modelli meteo ha davvero il sapore dell'eccezionalità.
Concludo ricordando che la eccezionalità della situazione impone massima prudenza: se i modelli dovessero avere ragione su tutto, si presenteranno scenari meteo di grande impatto ambientale, che richiedono grande cautela. Quindi seguiamo con attenzione gli aggiornamenti del MTG.
Aldo Meschiari -
da meteogiornale.it