I grafici e le immagini del tempo

I grafici e le immagini del tempo

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[h=1]Massima estensione nevosa autunnale di sempre![/h]
22 dicembre 20140


Malgrado gli allarmi sullo scioglimento dei ghiacci artici, in realtà al momento la salute di tali ghiacci marini è buona.
Attualmente l’estensione è ai livelli massimi degli ultimi dieci anni, ma un esame più approfondito rivela che, alla data attuale, il ghiaccio marino artico si pone al terzo posto, come estensione, dal 1979 ad oggi.
Contemporaneamente, la copertura nevosa autunnale dell’emisfero settentrionale, si è rivelata essere al primo posto della lunga serie che inizia nel 1968.
L’estensione è stata pari a 22,2 milioni di kmq, superiore al precedente record che risaliva al 1976, ed era pari a 21,8 milioni di kmq.
L’apporto maggiore è costituito dall’estensione del territorio innevato nel Nord America, che ha Novembre ha superato ogni indice storico.
La coincidenza di questi due fattori fa pensare ad un possibile inverno rigido sull’Emisfero Settentrionale, anche se al momento dicembre è stato abbastanza mite in Europa e Nord America.
Le mappe di previsione dei modelli matematici indicano però un rapido cambio di tendenza.
Da notare come la superficie innevata autunnale sia tendenzialmente in forte crescita negli ultimi trent’anni.
Grafico da Rutgers University.
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Freddofil
 
Molto interessante, come al solito il nostro Amico "Prete" ci aggiorna con puntualità sull'evolversi della situazione "meteo" in generale con riscontri scientifici non da poco. Grazie !!
Saluti
 
Varie polemiche stanno tempestando il web, sul fatto che, per il centro di calcolo GISS-NASA, il 2014 sarebbe stato l’anno più caldo di sempre, in contrasto con il fatto che i dati satellitari hanno invece decretato questo anno come un anno “nella norma” degli anni duemila.
Forse, non è stato precisato che i dati GISS hanno comunque un margine di incertezza.
Dal punto di vista statistico, infatti, i dati GISS hanno presentato un’anomalia di +0,69°C, ma l’incertezza nei dati è di + o – 0,09°C.
Dallo stesso sito della NASA, appare il grafico con il quale vengono confrontati i risultati delle anomalie termiche globali dal 1998 ad oggi, con le relative incertezze sui dati.
A questo punto, un esame dal punto di vista prettamente statistico, ci dice che l’anno 2014 è stato perfettamente nella norma degli ultimi 17 anni, senza alcuna differenza statisticamente significativa.
In questo riesame dei dati, solo gli anni 1999 e 2000 risultano statisticamente più freddi della norma.
Gli altri anni, considerata l’incertezza dei dati, risultano praticamente con lo stesso valore termico, senza che esista un anno “più caldo” degli altri, in modo statisticamente significativo.
Sempre sul sito della NASA, viene indicata una probabilità variabile appena tra il 33 ed il 50% che il 2014 sia stato l’anno più caldo, proprio a causa dell’incertezza sulla determinazione dei dati.
In realtà, per ammissione dello stesso direttore del GISS Gavin Schmidt la probabilità che il 2014 sia stato l’anno più caldo è di appena il 38%….
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Freddofil
 
[h=1]Il bimestre Gennaio – Febbraio più freddo di sempre nel Nord Est degli Stati Uniti![/h]
28 febbraio 2015





Sembrava impossibile che potesse ripetersi un inverno gelido come quello dello scorso anno, sul settore nord orientale statunitense, ma l’impossibile si sta rivelando reale, come mostrano i calcoli delle temperature medie per questo settore statunitense.
In particolare, dopo un gennaio abbastanza anonimo, è il mese di Febbraio che ha fatto la parte del leone.
I calcoli non considerano ancora gli ultimi giorni di questo mese, tuttavia il nord est degli Stati Uniti è al secondo posto, come freddo, per il bimestre Gennaio -Febbraio, ed è sicuramente al primo posto dai primi anni del Novecento ad oggi.
Negli ultimi giorni di Febbraio, potrebbe essere superato questo record storico di freddo (Grafico da Steve Goddard).
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Freddofil
 
[h=1]Clima Febbraio 2015: temperature in linea con la media in Italia ma mese notevolmente umido[/h]






08 marzo 2015 -

[h=2]Febbraio 2015 si concluso con temperature in linea con la media climatica ma è stato uno dei mesi più umidi di sempre con un incremento del 100% delle precipitazioni.[/h]Clima Febbraio 2015: temperature in linea con la media in Italia ma mese notevolmente umido – 08 marzo 2015 - Dopo un 2014 che si è rilevato come l’anno più caldo di sempre nella storia d’Italia e il 2015 che si è aperto anch’esso con temperature in generale oltre la media climatica, febbraio 2015 è stato il primo mese, dopo molto tempo, che si è chiuso con temperature che non hanno segnato un’anomalia positiva, ovvero temperature più alte della media. L’anomalia è stata invece registrata per quanto riguarda le precipitazioni, con un incremento notevole delle piogge, che hanno reso questo febbraio 2015 uno dei più umidi degli ultimi anni, precisamente l’undicesimo in assoluto.
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Clima Febbraio 2015: le temperature sono state in linea con la media in Italia ma è stato anche un mese notevolmente umido, con un incremento delle precipitazioni del +100% rispetto alla media. Fonte: isac.cnr.it
Per la prima volta dalla scorsa estate, le temperature durante questo febbraio 2015 sono state in linea con la media climatica del periodo, calcolata nel periodo che va dal 1971 al 2000: l’anomalia è infatti stata del +0.00°C. Ricordiamo che le anomalie sono calcolate in media per tutta Italia e proprio così bisogna considerarle: non significa che le temperature siano state in linea con la media su tutte le zone d’Italia, ma bensì che in generale l’Italia, considerando tutto il periodo che va dall’01 al 28 febbraio 2015, ha registrato temperature che, mediamente, sono risultate in linea con la media. Stesso discorso anche per le massime e le minime, che hanno rispettivamente segnato un’anomalia negativa di -0.26°C, ovvero che le temperature sono state più “fredde” di quello che si era in media registrato nello stesso periodo mediamente negli anni scorsi, e una positiva di +0.27°C. Per quanto riguarda la quantità di precipitazioni invece, la nostra Penisola ha segnato un incremento delle piogge del 100% rispetto alla media: febbraio 2015 anomalamente umido sull’Italia, con quasi tutte le zone che hanno sperimentato un mese più bagnato del solido con scarti anche del 500%, come nel caso della Sicilia. Il Nord Est al contrario, è l’unico settore dove le precipitazioni hanno segnato un decremento rispetto alla media climatica.
 
[h=2]Radiosondaggi in Italia: le medie del mese di Marzo per alcune località italiane[/h][h=4][/h]

Sono disponibili le medie delle temperature in quota, e dell'altezza dello zero termico, per questo mese di Marzo, per alcune località aeroportuali italiane, dove si effettua questo tipo di analisi dei parametri atmosferici tramite il lancio di radiosonde, alle ore 00 ed alle ore 12 UTC di ogni giorno.
Tali medie si riferiscono al periodo che va dal 1963 al 1986, un periodo un po' lontano nel tempo, ma comunque significativo, in quanto riguarda 25 anni circa di osservazioni.
In tabella viene indicata la temperatura media ad 850 hPa, ed l'altezza media dello zero termico per il mese considerato (in questo caso, il mese di Marzo).
Da qui possiamo capire se una massa d'aria in arrivo sarà più calda o più fredda rispetto alle medie climatiche.
Viene indicato anche il valore Delta, cioè la normale oscillazione della temperatura ad 850 hPa.
Ad esempio, se ad Udine il valore medio per marzo è di 0,0, ed il Delta di 3,9°C, significa che, normalmente, la temperatura ad 850 hPa può variare da -3,9°C a +3,9°C.
Il valore medio dello zero termico è espresso in metri.
Possiamo dire che lo zero termico presenta un'altezza normale attorno ai 1500 metri sul Nord Italia, 1800-1900 metri sull'Italia Centrale, 2200 metri in Sicilia, e 2000 metri in Sardegna.
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Redazioneitalia
 
[h=1]Ghiacci artici: una previsione per l’Estate prossima[/h]






Si tratta delle indicazioni del modello CFSv2, che, tra le sue caratteristiche, mostra anche la possibile estensione dei ghiacci prevista per i prossimi sei mesi.
Si nota che, pur partendo da posizioni arretrate in questi mesi invernali, è previsto un recupero della superficie congelata nei mesi più caldi, fino ad arrivare ad un’estensione dei ghiacci artici lievemente superiore alla norma nel mese di Agosto.
Poi, si ritornerebbe nuovamente ad un’anomalia negativa durante la stagione autunnale.
In definitiva, stando alle indicazioni modellistiche non dovrebbe esserci il temuto minimo storico dei ghiacci artici previsto per la prossima estate 2015.
Mappa da Weatherbell.
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- - - Aggiornato - - -

[h=1]Final Warming a valori record per il periodo![/h]

Dopo che la Stratosfera ha mostrato, per Febbraio e gran parte di Marzo, un andamento termico negativo, con compattamento del Vortice Polare, è arrivato l’atteso Final Warming di questa stagione invernale giunta al compimento.
Ma si è trattato di un riscaldamento stratosferico polare da valori record, con un innalzamento delle temperature a 10 hPa che ha superato i limiti massimi mai registrati in questo periodo dal 1979.
Le conseguenze, mai completamente prevedibili nella stagione primaverile, sono, con tutta probabilità, la discesa di un Vortice Depressionario freddo nel cuore del Continente Europeo, in seguito alla formazione di un Anticiclone sulla zona Artica.
Una situazione che, in pieno inverno, avrebbe forse determinato un’ondata di freddo di grande portata per l’Europa, ma, come detto, siamo in Primavera, le conseguenze sono meno drastiche.
Ma è attesa comunque una sensibile diminuzione della temperatura nel periodo pasquale, con un ritorno imperioso del freddo invernale.
Mappe tratte da noaa.gov, che mostra il riscaldamento record polare, e da www.geo.fu-berlin.de, che mostrano l’Anticiclone Polare e la forte discesa fredda prevista sull’Europa per il 06 Aprile, una situazione che, se si fosse verificata a Gennaio, avrebbe provocato un’ondata di gelo di grandi proporzioni.
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[h=1]Ghiaccio groenlandese in forte recupero quest’anno[/h]
2 aprile 2015





Ecco il grafico che mostra l’accumulo di neve di ghiaccio e nevi per la stagione attuale, in Groenlandia.
Come si può vedere, normalmente l’accumulo di massa glaciale si verifica tra i mesi di Settembre, e la fine di Maggio – inizio di Giugno, quando inizia un periodo di circa tre mesi di perdita di massa.
La stagione di massima perdita è stata quella del 2011-12, mentre quest’anno stiamo avendo accumuli superiori alla norma.
Negli ultimi sei mesi la Groenlandia ha guadagnato oltre 500 miliardi di tonnellate di neve e di ghiaccio.
Grafico tratto da Vejr: DMI
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[h=1]Germania: i mesi di Febbraio e Marzo si stanno raffreddando, Primavere in ritardo…[/h]
16 aprile 20150



Contrariamente a quello che si può pensare, sembra che in Europa Centrale il bimestre Febbraio – Marzo sia in fase di raffreddamento, e che quindi anche le Primavere siano in ritardo, e stia ritardando la fioritura delle specie arboree.
Il grafico seguente mostra quelle che sono le temperature medie tedesche degli ultimi 28 anni, dal 1988 ad oggi, nel mese di Marzo: il mese si è raffreddato di circa 1°C in media dal 1988 ad oggi (grafico tratto da EIKE - Europ).
Analogo andamento sta avendo il mese di Febbraio, e tale raffreddamento non è stato senza conseguenze per le specie vegetali.
E’ stato stimato, infatti, che lo sbocciare dei fiori dell’uva spina selvatica sta avvenendo con circa 10 giorni di ritardo rispetto a quello che faceva nel 1990.
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Qui da noi, invece, i sorbi sono avanti di 10-15 giorni. Domenica son salito al capanno e con mia sorpresa ho visto che la vegetazione delle piante era di gran lunga avanti rispetto al solito, al punto che ho pensato di spruzzare il prossimo we, ma da copione, pioverà!!!!
 
[h=1]Livello del mare in continuo aumento: cresce al ritmo di circa 3.1 millimetri ogni anno[/h][h=2]Il livello delle acque dei mari sta complessivamente crescendo al ritmo di circa 3.1 millimetri ogni anno dal 1993 sulla Terra.[/h]Livello del mare in continuo aumento: cresce al ritmo di circa 3.1 millimetri ogni anno – 04 maggio 2015 - E’ ormai un dato appurato che il livello complessivo delle acque dei mari sulla Terra stia aumentando, anche se rimane costante l’ammontare totale dell’acqua sul nostro Pianeta: potrebbe sembrare un controsenso, ma in realtà non lo è. Come è possibile che aumenti il livello delmare ma rimanga costante il numero di litri d’acqua presenti sulla Terra? La risposta è abbastanza semplice, perchè i mari stanno crescendo non a causa della maggior quantità d’acqua presente sul Pianeta ma poichè l’acqua già presente sta aumentando il suo volume, quindi una stessa quantità d’acqua ha bisogno di più spazio, facendo aumentare di conseguenza il livello complessivo dei mari. Intanto potete leggere in dettaglio l’analisi appena pubblicata del mese di aprile per quanto riguarda il clima dell’Italia –>leggi qui.
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Il livello delle acque dei mari sta complessivamente crescendo al ritmo di circa 3.1 millimetri ogni anno dal 1993 sulla Terra.

Centrometeoitaliano
Abbiamo detto che il livello delmare è quindi in complessivo aumento sul nostro Pianeta, con le zone costiere più basse e le isole non vulcaniche sempre più a rischio scomparsa, ma non per questo sta aumento il complessivo ammontare delle acque sulla Terra: è il cambio di volume dell’acqua a provocare questa crescita, ma perchè ciò sta avvenendo? Per rispondere, bisogna ricordare che l’acqua, quando viene scaldata, si espande, andando ad aumentare di conseguenza il suo volume: più calore il mare assorbe, più spazio richiede l’acqua. Di conseguenza, se il sole scalda di più il mare, l’acqua non può far altro che aumentare il suo volume, facendo dunque crescere il livellodel mare. Una piccola parte di questo aumento viene ovviamente anche dallo scoglimento dei ghiacci artici, che immette negli oceaniacqua fresca. L’aumento del livello del mare sta andando avanti da diversi anni ormai, con un ritmo di 1.7 millimetri ogni 12 mesi durante il ventesimo secolo, il quali sono diventati circa 3.1 millimetri ogni anno nell’ultimo periodo (anche se il dato ha bisogno di altri anni per essere confermato, essendo una media solamente su 10 anni, dal 1993 al 2003), fatto che ha portato il mare ad essere di circa 38 millimetri oltre la media calcolata tra il 1993 ed il 2010. Dal momento che le temperature del Globo sono previste in aumento nei prossimi anni, anche il livello del mare continuerà a crescere, con le prime stime che prevedono una crescita tra i 18 ed i 59 centimetri entro il 2100.
 
[h=1]L’incremento del ghiaccio antartico sta preoccupando l’Australian Antartic Division[/h]






L’aumento del ghiaccio marino antartico, ben evidenziato dai rilevamenti satellitari, sta diventando preoccupante per alcuni paesi dell’Emisfero Australe, in particolare la stessa Australia, dove alcune basi meridionali non sono più raggiungibili a causa della grande estensione glaciale.
Attualmente l’estensione dei ghiacci dell’Antartico è pari a 11 milioni e 191 mila kmq, ed è la più alta di sempre, così come è stato per tutto l’anno 2015.
La stazione di ricerca scientifica di Mawson è solitamente circondata dai ghiacci per 10 mesi all’anno, lasciando i due mesi più miti liberi per il passaggio delle navi atte ai rifornimenti.
Lo scorso anno questo non è successo, i ghiacci sono stati permanenti per l’intera annata, ed i rifornimenti sono arrivati via elicottero, ma insufficienti per mantenere in vita a lungo questa installazione.
Ma anche le stazioni scientifiche di altri paesi, in particolare francesi e giapponesi, hanno mostrato simili problemi .
La comunità scientifica mondiale si sta preoccupando per questa “inspiegabile” estensione dei ghiacci antartici, per la quale, appunto, le spiegazioni si stanno rivelando fumose ed insufficienti.
Nel frattempo, l’Australia è impegnata nel costruire navi rompighiaccio sempre più pesanti, in grado di rompere quantità di ghiaccio marino sempre più spesse.
Grafici da sunshinehours,wordpress.com
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Freddofil
 
[h=1]Modelli IPCC contro realtà: aumenta la discrepanza tra i valori![/h]

Mentre si parla insistentemente di Global Warming, stanno evidenziandosi sempre di più le differenze tra i valori termici previsti da ben 102 modelli IPCC e quelli che sono invece i rilevamenti effettivi, sia da parte del sensore satellitare, sia da parte dei radiosondaggi di tutto il mondo.
Attualmente, come mostra il grafico in visione (tratto da pbs.twimg.com), la differenza termica è pari a ben 0,6°C, ovverosia le temperature sono di oltre mezzo grado inferiori alle temperature previste dai modelli IPCC e basate sull’effetto serra dovuto alla CO2.
Dal 2003 ad oggi le temperature terrestri sono stabili, sia per i valori rilevati via satellite, sia per quel che riguarda le rilevazioni secondo le radiosonde.
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[h=1]Ghiacci artici: spessore in forte recupero![/h]
10 giugno 20150




Mentre la superficie complessiva occupata dai ghiacci marini artici è piuttosto bassa, attualmente vicina ai valori dell’annata 2011, lo spessore della calotta glaciale appare in notevole recupero, rispetto agli anni passati.
Attualmente, infatti, lo spessore medio dei ghiacci artici si presenta ai suoi massimi annui, e pari a circa due metri, e superiore a tutte le annate precedenti.
Siamo ai massimi livelli di spessore degli ultimi 9 anni, ed il fatto è particolarmente significativo, in quanto tale ghiaccio sarà probabilmente in grado di resistere meglio allo scioglimento della stagione estiva entrante.
Vedremo poi il comportamento del ghiaccio polare nei prossimi tre mesi, fino al minimo che solitamente si raggiunge in settembre.
Grafico da psc.apl.uw.edu
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[h=1]Maggio 2015: +0,27°C a livello globale[/h]
11 giugno 2015





Sono uscite le temperature satellitari globali, ricalcolate secondo il nuovo software che ha armonizzato finalmente i dati UAH con i RSS (versione di dati UAH 6.0, dell’Università dell’Alabama).
Il mese di Maggio 2015 ha presentato un’anomalia termica di +0,27°C, in decisa risalita termica rispetto ai +0,06°C dello scorso mese di Aprile.
Con tutta probabilità, si tratta dell’effetto della presenza incombente di un Nino in forte sviluppo, che ha fatto salire le temperature globali.
Infatti, i Tropici hanno visto risalire le temperature da un’anomalia di +0,07°C a +0,27°C, proprio nelle zone in cui è presente il Nino.
I valori termici globali, però, sono al momento inferiori a quelli misurati nei due precedenti episodi del Nino 1998 e del Nino 2010.
Grafico tratto da www.drroyspencer.com
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