I grafici e le immagini del tempo

I grafici e le immagini del tempo

  • Da 0 al 20%

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  • Dal 21 al 40%

    Voti: 18 18.9%
  • Dal 41 al 60%

    Voti: 21 22.1%
  • Dal 61 al 80%

    Voti: 42 44.2%
  • dal 81 al 100%

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Nel corso dell'ultima settimana di gennaio l'afflusso reiterato di masse d'aria di origine artico-marittima (Groenlandia) in Italia favorirà la possibilità di nevicate a quote basse sulle regioni centro-settentrionali, sino in collina sugli Appennini e sino ai fondovalle alpini. Tra lunedì sera e mercoledì la formazione di un minimo sul Ligure o sull'alto Tirreno in spostamento verso sud-est potrebbe causare nevicate su diverse zone del Nord.
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I dettagli nella mappa soprastante mostrano come gli scarti termici positivi più accentuati (poco oltre 1 grado) abbiano riguardato il Nord-Est ed il Centro Italia, oltre a parte della Puglia. Rimane ben distante il 2013, l'anno più caldo in assoluto (fu allora che si ebbe l'estate più rovente a memoria d'uomo) con una media a livello nazionale nei dodici mesi di ben +1,23°C di anomalia. Siamo entrati da poco nel 2014 e gennaio si è per il momento mostrato caldissimo
 
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Le precipitazioni previste per la giornata di lunedì 27: nuova fase perturbata al Centro-Sud, coinvolto parzialmente il Nord con neve dalla sera localmente fino in pianura sull'Emilia
 
L'ingerenza mite sciroccale si sta facendo già evidente e proprio per questo abbiamo evidenziato come potrebbe saltare la neve su alcune zone della Val Padana, dove sembrava assai probabile un evento perlomeno discreto e tale da poter imbiancare. Il leggero ritardo d'ingresso della perturbazione ha reso meno ideali le condizioni termoigrometriche della colonna d'aria per neve fino in pianura in Lombardia (sembra quindi svanire anche la possibilità di neve su Milano città) e parte dell'Emilia.
L'apporto mite sciroccale è destinato infatti a rincarare la dose: la mappa in basso evidenzia l'aumento delle termiche della bassa troposfera (ad un'altitudine media di 1500 metri) per le prossime 24 ore, entro le ore 18Z del 30 gennaio. Tutta la Penisola verrà interessata dal riscaldamento e la neve salirà drasticamente di quota anche sulle Alpi, fatta eccezione per i settori più occidentali della Val Padana: tutto ciò, sommato all'insistenza del maltempo, potrà causare rischi di dissesti idrogeologici e nuovo ingrossamento dei fiumi.

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Mauro Meloni - © RIPRODUZIONE RISERVATA
 
Più che big direi pippa snow....complimenti ai gossippari meteorologici dei siti che si divertono a fare sensazionalismo pur di apparire su studio aperto & c :D
 
da noi 4/5 cm ma a mezzogiorno ha cominciato a piovere quindi ha smesso...prete sai niente della perturbazione di mercoledì?? chiamano neve solo la notte però.....grazie in anticipo
 
da noi 4/5 cm ma a mezzogiorno ha cominciato a piovere quindi ha smesso...prete sai niente della perturbazione di mercoledì?? chiamano neve solo la notte però.....grazie in anticipo

Mahhh sembra dai 1500 in su, staremo a vedere ciao.

- - - Aggiornato - - -

Il Vortice Canadese non dà tregua all'Europa e all'Italia. Continuiamo a vivere in questo eterno autunno, se non fosse le copiosa neve alpina a ricordarci che siamo in inverno. Le temperature si manterranno su valori appena sopra la media alla quota di 850 hPa, per poi salire nuovamente alla fine della prima settimana di febbraio. Dopo aver toccato valori molto bassi, l'indice AO è previsto in forte risalita, ad indicare un probabile ricompattamento del Vortice Polare.
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I modelli vedevano anche oggi neve sopra i 1000 metri ma anche loro fanno...acqua da tutte le parti.
Con questa corrente da scirocco era e sarà duro vedere neve sotto i 1600 metri!!.
Però tra domani notte e mercoledì mattina aria fredda dovrebbe rientrare da Est con nevicate oltre i 1000 metri da mercoledì sera!


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Alcuni dati dall'osservatorio a 1350 mt nelle mie zone:

Gennaio 2014 da record per i mm e cm ..! - Postato il 01-02-2014, 11:06:45
Battuto anche il 2001 per 10 mm!

Ecco i dati di gennaio degli anni scorsi: (dal 2007 per inizio uso del riscaldatore nel pluviometro)


Gennaio 2007: mm: 15 neve cm: 50
Gennaio 2008: mm: 102 neve cm: 111
Gennaio 2009: mm: 74 neve cm: 71
Gennaio 2010: mm: 25 neve cm: 40
Gennaio 2011: mm: 61 neve cm: 1
Gennaio 2012: mm: 34 neve cm: 35
Gennaio 2013: mm: 44 neve cm: 70

Gennaio 2014: mm 219 neve cm: 165



Speriamo in un febbraio secco e ..normale anche se iniziamo male.
 
Fra una settimana esatta giungeremo al giro di boa mensile e le condizioni meteo potrebbero mutare. L'egemonia Atlantica, in auge fin da Dicembre, sembrerebbe poter entrare in crisi per mano di scambi meridiani sempre più incisivi. Ma prima che ciò avvenga - presumibilmente in ultima decade - dovremo affrontare una rimonta anticiclonica africana.
Per comprenderne cause e dinamica, abbiamo scelto di avvalerci del supporto del MultiModel MTG perché in grado di sintetizzare al meglio le singole emissioni - le ultime disponibili - dei più autorevoli Modelli di previsione. Quel che si evince dall'immagine allegata, del 16 Febbraio, è una modifica nell'asse d'inclinazione della Depressione d'Islanda. Modifica che condurrà all'estensione di una saccatura verso l'Atlantico Portoghese, con conseguente risposta altopressoria sul nostro Paese.
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C'è da dire che stante la dinamica osservabile, il promontorio potrebbe non avere la forza necessaria per proteggere anche le regioni del Nord Italia, che rimarrebbero esposte al flusso sudoccidentale in quota. Al Centro Sud e Isole, al contrario, avremmo alcune giornate di bel tempo dal sapore primaverile. Concludendo, quel che vorremmo rimarcare è che con buona probabilità non sarà un miglioramento duraturo, piuttosto transitorio in attesa di un sostanziale cambio circolatorio.
 
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