Meteo stagione 2021-2022

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Dopo il grande CALDO alto rischio di temporali estremi con grandine su diverse regioni


In primo piano - 19 Maggio 2022, ore 12.00



Il grande caldo, assolutamente eccezionale per il mese di maggio, è ormai confermato e si realizzerà con certezza tra venerdì e domenica. In questi giorni le temperature saliranno fino a 35°C in pianura Padana e in Sardegna, segnando anomalie tra i 7 e i 10°C oltre le medie stagionali. Insomma faremo i conti con un'ondata di caldo tipica del pieno dell'estate e totalmente fuori stagione.

Ma quanto durerà il caldo intenso? Il promontorio anticiclonico sub-tropicale, che sarà responsabile di questo forte aumento termico, tenderà gradualmente a spostarsi verso il centro ed il sud ad inizio prossima settimana, lasciando il nord più scoperto ed in balia delle correnti instabili atlantiche.

La tendenza ad un indebolimento dell'anticiclone al nord è confermata da entrambi i principali modelli matematici (EMCWF e GFS): entrambi mostrano l'ingerenza di un flusso più fresco e instabile atlantico pronto ad invadere il nord Italia, con effetti che potrebbero rivelarsi decisamente dannosi.



Il forte contrasto tra l'aria calda e umida della pianura Padana e l'aria molto più secca e fresca che scorrerà alle alte quote potrà dar luogo a instabilità convettiva fortemente pronunciata. Nei giorni di lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 è probabile l'arrivo di temporali molto forti ed anche supercelle, ovvero tra i fenomeni temporaleschi più forti presenti.

In casi come questi le aree più colpite dai temporali sono Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Emilia, Veneto, Trentino alto Adige. L'energia che andrà ad accumularsi sulla Val Padana occidentale durante il week-end sarà determinante per lo sviluppo di temporali ricchi di pioggia (a carattere di nubifragio) ed anche grandine (con chicchi talvolta di medio-grosse dimensioni). Eloquenti i valori di CAPE (l'energia potenzialmente utile per lo sviluppo di temporali) prevista domenica in pianura Padana. Si notano picchi superiori ai 2000 J/kg, un fattore utile allo sviluppo di temporali estremi.



La previsione ha discrete possibilità di realizzazione, considerando che le medie degli scenari dei principali modelli numerici ipotizzano il medesimo scenario.


Autore : Raffaele Laricchia
 
GRANDE CALDO: quanto caleranno le temperature tra martedi 5 e venerdi 8 luglio in Italia?

Un cospicuo calo termico dovrebbe divenire realtà nella seconda parte della settimana su gran parte d'Italia.


In primo piano - Oggi, ore 10.15

Ecco le temperature a 1500 metri previste in Italia nelle ore centrali di venerdi 8 luglio:



Ecco la rinfrescata, operata da venti settentrionali che entreranno sull'Italia e sul bacino centrale del Mediterraneo. Notate l'isoterma + 20° a 1500 metri, che è il confine tra il caldo intenso e sopportabile, che dovrebbe uscire dalla scena meteorologica italiana, ripiegando verso il nord Africa.

Come cambieranno le temperature a livello del suolo sul nostro Paese? La seconda mappa mostra le temperature al suolo previste alle ore 15 di domani, martedi 5 luglio:



Un'occhio di riguardo va al sud della Sardegna e alla Sicilia dove si prevedono rispettivamente 40 e 41°. Sull'Italia si apprezzerà un primo lieve calo termico al nord, ma le temperature resteranno quasi ovunque molto elevate e spesso superiori a 35°.

Osservate invece cosa dovrebbe succedere, dal punto di vista termico al suolo, nella giornata di venerdi 8 luglio:



Una ventata di aria fresca scaccerà via la canicola insopportabile dall'Italia. Le uniche zone che resteranno attorno o sopra i 30° saranno la Pianura Piemontese, la Sardegna e la Sicilia. Lungo il versante adriatico avremo quasi ovunque valori sotto i 25° e nelle zone interne del centro-sud saranno possibili anche massime sotto i 20°.

Il calo termico sarà accompagnato anche da fenomeni, ma lo vedremo in un'altra sede.

Autore : Paolo Bonino
 
SICCITA': situazione molto CRITICA al NORD-OVEST, ma non solo!

La situazione più difficile si riscontra al nord-ovest, ma diverse regioni non hanno beneficiato delle piogge a macchia di leopardo che sono cadute tra agosto e settembre.


In primo piano - Oggi, ore 10.00


Il mese di ottobre che dovrebbe garantire un recupero idrico per tutti, è iniziato nel peggiore dei modi. Un'alta pressione della peggiore specie sta soggiogando il Mediterraneo, impedendo l'ingresso delle piovose perturbazioni che in questo periodo dovrebbero essere la regola. Questa situazione, seppure a fasi alterne, si sta ripetendo da oltre un anno ed alcune regioni stanno attraversando un periodo di siccità senza precedenti.

Tra agosto e settembre l'Italia ha avuto episodi piovosi che hanno causato più danni che benefici; le eventuali innaffiate sono state inoltre mal distribuite ed hanno premiato solo un manipolo di regioni a scapito di altre che hanno avuto solo le briciole.

La mappa mostra il grado di siccità presente in Italia aggiornato a ieri, mercoledi 5 ottobre:



La situazione è MOLTO CRITICA AL NORD-OVEST con un grado di siccità ESTREMA. Per comprendere meglio cosa stia capitando in questo angolo d'Italia, vi forniamo qualche dato: a Torino, dal 1 gennaio, sono caduti 215mm di pioggia; su alcune aree del basso Piemonte (ad esempio ad Acqui Terme), sempre dal 1 gennaio sono caduti 197mm di pioggia, un valore da deserto. La zona di Milano viaggia tra i 250 e i 350mm annui, mentre l'area di Genova tra i 300 ed i 400mm.

Come si nota dalla mappa, la situazione resta siccitosa su gran parte del settentrione dove la siccità si presenta GRAVE, ad eccezione di poche fortunate aree del nord-est che hanno avuto temporali.

...ma non è solo il nord-ovest ad accusare sete! Tra la costa marchigiana e abruzzese abbiamo una siccità GRAVE, così come sull'est della Sicilia e sulla Calabria ionica, dove la siccità risulta a tratti ESTREMA. Siccità MODERATA infine sulla Sardegna orientale e nel Salento.

Le previsioni per i prossimi giorni non sono ottimistiche per il settore di nord-ovest. Qualche breve pioggia potrebbe esserci tra domenica e lunedi, ma non risolverà assolutamente i problemi. Qualcosa di più consistente potrebbe arrivare al centro e al sud, anche se si tratterà di precipitazioni non ben distribuite.


Autore : Paolo Bonino
 
RAFFICA di TEMPORALI sull'Italia tra giovedì e venerdì! Quali saranno le regioni più colpite?

Un veloce fronte freddo darà luogo a temporali su gran parte d'Italia tra giovedì 7 e venerdi 8 luglio.


In primo piano - Oggi, ore 10.45



Ancora 48 ore di sofferenza, poi una massa d'aria più fresca proveniente dall'Europa settentrionale scaccerà via la canicola dall'Italia a suon di temporali che a tratti potrebbero essere anche di forte intensità.

Quali saranno le regioni che beneficeranno maggiormente dei temporali? La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata di giovedi 7 luglio:



I temporali saranno essenzialmente pomeridiani e serali. Colpiranno soprattutto il nord-est e l'Italia centrale dove nelle aree interne si prevedono fenomeni anche intensi. Qualche temporale si farà vedere anche sull'Appennino Ligure e le Alpi occidentali, mentre le due Isole Maggiori e il resto del nord-ovest sarà escluso dai fenomeni.

Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata di venerdi 8 luglio:



L'aria fresca raggiungerà l'Italia concentrando i fenomeni sul medio Adriatico, le aree interne e il Meridione, compresa parte della Sicilia. Al nord, sul medio e alto Tirreno e sulla Sardegna non si prevedono fenomeni. Ventilazione ovunque in rinforzo da nord, specie al centro e al sud, temperature in benefico calo.

Autore : Paolo Bonino
 
Apice del CALDO tra 18 e 19 luglio? Temperature ALTISSIME su diverse località


In primo piano - 11 Luglio 2022, ore 19.55


La breve tregua dal grande caldo sta già cessando a causa dell'invadenza dell'anticiclone sub-tropicale, ormai davvero di casa nel Mediterraneo.

Nel corso della settimana le temperature andranno man mano aumentando dapprima al nord e successivamente anche al centro e al sud, fino a riportarsi ovunque sopra le medie del periodo di circa 3-6°C (come già annunciato in questo articolo).

Per quel che riguarda questa settimana abbiamo ormai acclarato che le temperature più alte saranno raggiunte tra giovedì e venerdì al nord, quando sfioreremo picchi di 36-37°C in Val Padana. Nel week-end ci sarà una lieve flessione delle temperature legata all'ingresso di aria più instabile dal centro Europa.

Ad inizio prossima settimana, tra 18 e 19 luglio, ecco che l'anticiclone africano potrebbe dare una spallata di notevole caratura allo Stivale, trascinando nel Mediterraneo masse d'aria molto calde finanche per il cuore dell'estate.

Come si evince dalle mappe elaborate dal centro meteo inglese (ECMWF) si nota la possibilità dell'arrivo di temperature fino a 22-23°C a 1500 metri sulle regioni del nord. Parliamo di temperature, in quota, davvero eccezionali per il settentrione, che in pianura si tradurrebbero in valori prossimi ai 38-40°C.



L'ipotesi è rimarcata anche dal modello americano GFS, che addirittura propone temperature ancor più elevate ad inizio prossima settimana (fino a 24°C a 1500 metri).



Eloquenti le temperature previste al suolo dal modello americano, con picchi superiori ai 40°C al nord:



Le possibilità riguardo questa forte ondata di caldo non sono alte ma nemmeno basse, considerando che tutti i modelli matematici concordano con tale visione nonostante mancherebbe circa una settimana all'ipotetico evento.
Certo è che dovremo necessariamente attendere i prossimi aggiornamenti per capire l'esatta caratura di questa intensa ondata di caldo tra 18 e 19 luglio.


Autore : Raffaele Laricchia
 
Meteo: WEEKEND a metà con L'ALTA PRESSIONE ma poi PEGGIORA. Ecco i dettagli


Arriva l'alta pressione ma non porterà sole ovunque e durerà molto poco.
17 novembre 2021
ore 23:47
di Carlo Migliore

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Weekend tra sole e nebbie con tendenza a qualche pioggia domenica
ALTA PRESSIONE DALLA VITA BREVE: l'anticiclone che dall'Europa centrale si estenderà gradualmente all'Italia porterà una fase di maggiore stabilità che abbraccerà tutta la Penisola solo nella giornata di sabato. Già da domenica le avanguardie di una nuova perturbazione inizieranno ad interessare le regioni più occidentali e saranno il preludio ad una fase di maltempo che interesserà il nostro territorio nella prossima settimana e che potrebbe durare a lungo culminando anche con un'irruzione di aria fredda. Vediamo intanto la previsione per il weekend:
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Meteo weekend, situazione evolutiva su Europa-Italia
METEO SABATO: generali condizioni di tempo stabile sulla Penisola con sole prevalente su colli, monti e litorali. Foschie e banchi di nebbia anche persistenti invece in Valpadana e nelle valli più estese e interne del Centro. In serata-nottata graduale aumento delle nubi sul medio alto Tirreno. Temperature stabili, superiori alle medie al Centro Sud. Ventilazione debole settentrionale con rinforzi da NO sullo Ionio. Mari poco mossi o quasi calmi ad eccezione del basso Adriatico mosso e dello Ionio settentrionale molto mosso.

METEO DOMENICA: nuvoloso al Nordovest e sulla Toscana con qualche pioggia a carattere isolato. Nubi in aumento in Sardegna e medio basso versante tirrenico con tendenza a qualche debole pioggia tra il pomeriggio e la sera. Nebbie e nubi basse in Valpadana. Ancora in prevalenza soleggiato lungo l'Adriatico e sullo Ionio. Temperature in lieve locale aumento al Sud, ventilazione che si dispone dai quadranti meridionali. Mari poco mossi o mossi.
 
METEO: grosse NOVITA' per la PROSSIMA SETTIMANA, IRRUZIONE FREDDA e MALTEMPO. Conseguenze per l'Italia


Aria fredda scandinava irromperà nel cuore dell'Europa raggiungendo anche il Mediterraneo.
17 novembre 2021
ore 23:47
di Carlo Migliore

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Meteo nuova settimana, freddo e maltempo in vista
IRRUZIONE FREDDA INVERNALE IN VISTA: la configurazione barica che si prospetta sullo scacchiere euro-atlantico lascia ormai pochi dubbi sull'evoluzione nelle sue linee generali. Un blocco anticiclonico a ovest delle Isole Britanniche spingerà correnti miti fin sulla Groenlandia attivando una discesa di aria artica marittima dalla Scandinavia verso l'Europa centrale e meridionale. Questa è una certezza, il dubbio riguarda la traiettoria che quest'aria fredda prenderà una volta raggiunto il cuore del vecchio continente. Senza entrare nel merito delle possibilità, vediamo direttamente che cosa prospettano i modelli matematici con le ultime emissioni.

EVOLUZIONE PROPOSTA DAI MODELLI - Il flusso freddo inizierà ad incanalarsi verso sudovest già nella giornata di domenica andando ad attivare una depressione sull'Europa occidentale. Dalla posizione di questa depressione dipenderà l'intensità del maltempo che potrebbe colpire la Penisola. Se il minimo si collocherà troppo a ovest (verso la Spagna) i fenomeni potrebbero limitarsi ad una piccola parte dell'Italia con un coinvolgimento minimo, viceversa con un minimo più vicino, (Baleari) potrebbe esserci forte maltempo. Sarebbe comunque un maltempo di stampo autunnale con piogge, temporali e neve abbondante sulle Alpi me a quote medie (1400-1600m), il richiamo di correnti sciroccali causerebbe anche un aumento delle temperature al Sud. Solo in un secondo momento, tra mercoledì e soprattutto giovedì ulteriori impulsi freddi di matrice scandinava affonderebbero con maggiore decisione verso l'Italia o poco a ovest introducendo soprattutto sulle regioni settentrionali aria fredda di stampo più invernale. Sarà allora che il maltempo potrebbe assumerebbe caratteri diffusi e di stampo invernale con la neve sulle Alpi che potrà scendere localmente fino a quote collinari e le temperature scenderanno, persino sotto media.

IN CONCLUSIONE - Ci aspetta una settimana molto dinamica e caratterizzata da locale forte maltempo soprattutto al Centro Nord, per quanto riguarda il clima, sarà inizialmente ancora di stampo autunnale ma da metà settimana in poi potrebbe prospettarsi un notevole raffreddamento, soprattutto al Centro Nord con un clima più invernale che autunnale. Seguite anche i prossimi aggiornamenti
 
METEO: la settimana si apre con NUBI e residuo freddo, avvezione MITE oceanica in arrivo


Prima pagina - Oggi, ore 08.15



È un inizio di settimana nuvoloso su tante regioni del centro e del sud ed al tempo stesso piuttosto freddo per il periodo. Resistono, infatti, deboli correnti fredde settentrionali che mantengono le temperature sotto le medie del periodo su gran parte d'Italia.



Le tante nubi sono legati ad un flusso umido sud-occidentale, che nel corso della giornata odierna potranno sfociare in qualche pioviggine su Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e qualche raro acquazzone pomeridiano al nord e sull'Appennino. Insomma nulla di rilevante, considendo che entro domani i cieli torneranno a rasserenarsi su quasi tutta la penisola.

Nel frattempo le correnti artiche si ritireranno e lasceranno spazio a masse d'aria più miti oceaniche, provenienti dal medio Atlantico. Già martedì potremo assaporare un discreto aumento delle temperature da nord a sud, ma l'exploit avverrà tra venerdì e sabato quando tante località da nord a sud potranno superare i 20°C e raggiungere clamorosamente i 24-25°C.



Prima di questo forte aumento termico dovremo fare i conti con un'altra perturbazione atlantica che riporterà nubi e piogge a metà settimana. Ci riferiamo al pomeriggio-sera di mercoledì e la giornata di giovedì: in questo frangente avremo un peggioramento da ovest che riporterà la pioggia su Sardegna, Toscana, Lazio, Umbria, Campania, Abruzzo, Marche e localmente anche al sud. Isolati fenomeni anche al nord. Queste le piogge previste fino a giovedì sera:




Autore : Raffaele Laricchia
 
Meteo 7 giorni: altra rapida dose di PIOGGE per alcune regioni, poi...


Meteo 7 giorni - 6 Novembre 2022, ore 19.01


Quella in arrivo sarà una settimana poco perturbata e prevalentemente anticiclonica, ma avremo modo di commentare qualche disturbo di origine atlantica principalmente al nord, come già anticipato nei nostri precedenti editoriali.

In particolare tra 9 e 10 novembre un piccolissimo cavo d'onda proveniente da ovest attraverserà la Francia e si getterà nel mar Ligure dando vita ad instabilità sparsa, la quale andrebbe ad interessare Liguria, Piemonte orientale, Lombardia e gran parte del nordest. Insomma in questi due giorni avremo delle piogge sparse e qualche acquazzone, ma nulla di particolarmente intenso e persistente. Sul resto d'Italia ben poco da segnalare per quasi tutta la settimana, grazie ad un momentaneo rinforzo dell'anticiclone. Le temperature torneranno a crescere fino a sfiorare i 20-21°C nelle ore diurne.



E poi? Ecco che dal prossimo week-end le carte in tavola potrebbero nuovamente cambiare. Come anticipato in questo articolo l'anticiclone delle Azzorre potrebbe espandersi con forza su tutta l'Europa centro-settentrionale, favorendo la discesa di aria fredda dall'est Europa verso il Mediterraneo.
L'avvezione fredda andrebbe a coinvolgere principalmente il lato adriatico centro-meridionale ed il sud, dando vita a piogge sparse, locali forti acquazzoni, venti sostenuti ed un netto calo termico. Più secco invece al nord e sul medio-alto Tirreno.



Ma andiamo nel dettaglio e vediamo cosa ci aspetta giorno per giorno:

Lunedì 7 novembre: anticiclone in nuovo rinforzo su tutta Italia e temperature in repentino aumento. Torna il Sole ovunque.

Martedì 8 novembre: stabile e soleggiato su tutta Italia, temperature in aumento ovunque.

Mercoledì 9 novembre: piogge al nordovest, in estensione al nordest entro sera. Stabile al centro e al sud con temperature in aumento. Temperature in aumento.

Giovedì 10 novembre: qualche piovasco al nordest, Liguria, Toscana. Stabile al sud. Temperature in lieve aumento ovunque.

Venerdì 11 novembre: anticiclone in rinforzo su gran parte d'Italia. Nebbie e nubi basse possibili in Val Padana, soleggiato altrove. Temperature stazionarie.



Sabato 12 novembre: aria più fredda dai Balcani in arrivo sul medio-basso Adriatico e al sud. Possibile locale instabilità (da confermare). Temperature in calo.

Domenica 13 novembre: irruzione fredda dai Balcani verso il sud Italia ed il basso Adriatico. Piogge sparse e forti acquazzoni specie sui settori ionici. Più asciutto al nord e parte del centro. Temperature in netto calo.


Autore : Raffaele Laricchia
 
Meteo intervista al meteorologo Lorenzo Tedici: da Santa Lucia 3 perturbazioni con Piogge e Neve a bassa quota
Articolo del 13/12/2022
ore 8:26
di Team iLMeteo.it Meteorologi e Tecnici
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Da Santa Lucia 3 perturbazioni con Piogge e Neve a bassa quotaE’ arrivata la Sciabolata di Gelo e si vedono fiocchi anche in pianura.

Abbiamo chiesto spiegazioni e previsioni a Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it
E’ tornato l’Inverno di una volta: ecco Santa Lucia con la neve a bassa quota al Nord, ma dobbiamo ricordarci che siamo a Dicembre. Dopo il gelo degli ultimi giorni, con le temperature che sono crollate fino a -25°C sulle Alpi a 3000 metri e addirittura fino a -20°C anche nei fondivalle alpini a circa 1000 metri, una perturbazione in arrivo dalla Spagna porterà fiocchi sparsi e coreografici sulla Pianura Padana. Nel frattempo, le nevicate più intense imbiancano la fascia appenninica centro settentrionale fino a quote collinari, ma come detto mancano solo 12 giorni al Natale e il clima polare non è una novità per l’Italia.

Nel dettaglio qual è la previsione?
Nelle prossime ore avremo deboli nevicate in pianura al Nordovest e piogge più intense in spostamento dalla Sardegna verso il settore tirrenico; come detto, sull’Appennino avremo delle nevicate copiose, mentre all’estremo Sud continuerà una fase piuttosto mite ma via via più bagnata.
Nella giornata di domani sono previste altre piogge, a tratti anche intense, sulle regioni centro-meridionali con una pausa asciutta al Nord.

Una fase di maltempo piuttosto breve?
Assolutamente no, tra Giovedì e Venerdì arriverà la terza perturbazione atlantica in tre giorni e porterà di nuovo precipitazioni intense e questa volta anche diffuse, da Sud a Nord: laddove in Pianura Padana persisterà aria fredda pesante nei bassi strati, quello che in gergo viene definito cuscinetto freddo, potremo avere delle belle nevicate.
Al momento non sono esclusi dei fiocchi diffusi sulla pianura del Piemonte, con sconfinamenti verso Emilia e Bassa Lombardia ma questa tendenza è da confermare con le prossime elaborazioni modellistiche. Concentriamoci dunque sulla Neve di Santa Lucia che potrebbe imbiancare localmente il Nordovest e soprattutto portare accumuli significativi sull’Appennino, dalla Toscana fino al Molise sopra i 5/700 metri di quota.

Tendenza verso Natale? Continuerà il freddo?
Sembra di no, le temperature polari delle ultime ore al Nord, e parte del Centro, torneranno miti da Giovedì con correnti meridionali intense che scalderanno l’aria.
Dal prossimo weekend potremo superare i valori climatologici ed andare oltre le medie del periodo fino a Natale e addirittura fino e oltre Capodanno con un anticiclone mostruoso pronto a conquistare le feste natalizie.
Si tratta di una proiezione a 10 giorni con un’attendibilità media, ovviamente anche questa da confermare, ma potrebbe essere Santa Lucia con la neve, Santa Claus e San Silvestro con il solleone.



 
La situazione in Europa: ecco dove si trova l'INVERNO

Inverno in seria difficoltà su buona parte del nostro Continente, anche se resiste con le unghie su alcune aree più a nord.


In primo piano - Oggi, ore 11.30



Inverno, dove sei? Tralasciando le inversioni termiche e la nebbia notturna che ancora gravano su alcuni settori della Pianura Padana, si fa davvero fatica a parlare di inverno quest'oggi sulla nostra Penisola. Siamo al 17 febbraio e la stagione dovrebbe ruggire al massimo della sua potenza!

Non è solo l'Italia a risentire del non-inverno, bensì una buona fetta d'Europa. La mappa mostra il quadro delle temperature minime registrare questa notte sul nostro Continente, ma non solo.



Notate la "lama mite" che dall'Oceano si intrude nel cuore dell'Europa centrale dove le temperature minime sono quasi tutte a due cifre. Le correnti da ovest riescono ad arrivare fino alle sponde del Baltico, spostando il freddo più a nord e più ad est.

Il vero inverno è presente quest'oggi sul nord della Scandinavia, in modo particolare tra i Golfi di Botnia e Finlandia. Qui abbiamo temperature spesso inferiori a -10° con punte anche di -20°. Un po' di freddo è presente anche tra Ucraina e Bielorussia, ma con valori di poco inferiori allo zero.

Autore : Paolo Bonino
 
CALDO AFRICANO a tutto gas: MOLTA AFA nei prossimi 2 giorni!

Ecco le regioni che soffriranno maggiormente l'afa nei prossimi due giorni


In primo piano - Oggi, ore 10.00

La prima mappa mostra le temperature a 1500 metri previste per mercoledi 22 giugno:



Notiamo punte di 24-25° alla medesima quota sulla Sardegna e l'ovest della Sicilia. L'isoferma + 20° dovrebbe invece abbracciare gran parte d'Italia.

In questa sede monitoreremo l'indice di calore o l'indice di disagio da caldo previsto sulla nostra Penisola nelle giornate di martedi 21 e mercoledi 22 giugno (per sapere cos'è l'indice di calore si legga questo articolo: www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/pillole-meteo-che-cos-l-indice-di-calore-/90917 )

La prima mappa mostra l'indice di disagio da caldo atteso in Italia alle ore 17 di martedi 21 giugno:



Condizioni di MALESSERE FISIOLOGICO saranno presenti sulla pianura padana orientale, sulla Sardegna e l'alto-medio Adriatico. In queste aree sono sconsigliate le uscite nelle ore più calde specie per anziani, bambini e soggetti con problemi respiratori.

Sul resto d'Italia avremo caldo FASTIDIOSO o MOLTO FASTIDIOSO; più sopportabile dove vedete il colore verde.

Questo invece è l'indice di disagio da caldo previsto per mercoledi 22 giugno, sempre alle ore 17:





Condizioni di MALESSERE FISIOLOGICO sulla Puglia e la bassa Lucania, punte di MALESSERE sulla Sardegna e la Sicilia, specie nei settori interni. Per queste aree vale quando detto sopra per le uscite nelle ore più calde della giornata.

CALDO MOLTO FASTIDIOSO al centro e sul nord-est, situazione in miglioramento da questo punto di vista al nord-ovest, stante la presenza di maggiori temporali.

Autore : Paolo Bonino
 
Sarebbe utile ora che la caccia è chiusa, sapere in anticipo se ci saranno le condizioni per la grandine, molti di noi hanno vigneti, orti e frutteti che portiamo avanti chi per professione chi per hobby.
 
Tra mercoledì e giovedì arriveranno anche INTENSI TEMPORALI, vediamo dove

Oltre al grande caldo, nell'arco della settimana prenderanno piede temporali anche localmente intensi. Vediamo quali aree verranno interessate.


In primo piano - Oggi, ore 10.50



L'alta pressione africana tenderà ad "orientalizzarsi" nei prossimi giorni. Questo vuol dire che il suo asse non passerà più dall'Europa occidentale, ma si posizionerà sull'Italia centro-meridionale ed il Mediterraneo centrale, dove avremo i massimi termici.

Le correnti atlantiche inizieranno a "grattare" il fianco settentrionale della struttura stabilizzante, portando temporali anche intensi essenzialmente sulle aree di pianura a nord del Po e sulle Alpi. Scarsi, se non nulli, i fenomeni sul resto del settentrione e dell'Italia.

La prima mappa mostra i fenomeni attesi in Italia nell'arco della giornata di mercoledi 22 giugno:



Ecco la collana di temporali che specie nel pomeriggio, interesseranno le Alpi, le Prealpi ed i settori dell'alta pianura piemontese e lombarda. I fenomeni potrebbero presentare intensità notevole ed essere accompagnati da grandinate ed intense fulminazioni. Sul resto nel nord nessun fenomeno, se si eccettua qualche piovasco tra il basso Piemonte e la Liguria, ma cose di poco conto. Sole e molto caldo invece al centro e al sud.

La seconda mappa mostra la sommatoria dei fenomeni attesi nella giornata di giovedi 23 giugno:



Temporali anche intensi tra alto Piemonte, alta Lombardia e Triveneto con rischio di grandinate. Qualche rovescio potrebbe interessare la Liguria centro-orientale, per il resto tempo asciutto e molto caldo specie al sud e sulle Isole.

Autore : Paolo Bonino
 
LUGLIO tutta un'altra storia! Si aprirà un periodo più GRADEVOLE e movimentato


In primo piano - Oggi, ore 12.30



Ancora pochi giorni e potremo, finalmente, tornare a vivere temperature più gradevoli e certamente più sopportabili da nord a sud. Manca poco, infatti, alla prima grande battuta d'arresto dell'anticiclone africano, il quale domina la scena mediterranea praticamente da oltre due settimane senza un attimo di tregua.

La cupola anticiclonica inizierà a vacillare da giovedì, quando una serie di temporali inizieranno a svilupparsi su buona parte delle zone interne della penisola e sul versante adriatico grazie ad infiltrazioni più fresche provenienti dai Balcani.
Da venerdì il calo termico sarà realtà su tutta Italia grazie al definitivo arretramento dell'alta pressione sub-tropicale.



Il promontorio anticiclonico tornerà alle sue latitudini d'origine, ovvero l'Africa settentrionale, lasciando così l'Italia scoperta ed in balia di correnti molto più fresche balcaniche che avranno anche il merito di riportare un po' di pioggia e isolati forti temporali. I momenti di maggior instabilità saranno proprio giovedì sera e venerdì, dopodiché prevarranno giornate ventilate, fresche e con occasionali note instabili.

Dagli ultimi aggiornamenti pare che possa non trattarsi solo di una breve parentesi. Da giovedì sera potrebbe aprirsi, con buona probabilità, un periodo prolungato piuttosto gradevole, con momenti freschi e altri con caldo assolutamente nella norma.
Il grande caldo africano, l'afa e il pulviscolo sahariano saranno spazzati via dall'Italia per diversi giorni, probabilmente fino a metà luglio!



Tutto merito di un netto rinforzo dell'anticiclone delle Azzorre sull'Atlantico orientale a ridosso dell'Europa, figura barica indispensabile per l'arrivo di masse d'aria più fresche dal nord Europa verso il Mediterraneo.


Autore : Raffaele Laricchia
 
Anticiclone mite e STABILE per tutta la settimana, poi torna la PIOGGIA?


In primo piano - 3 Ottobre 2022, ore 20.30


L'anticiclone sta prendendo pieno possesso dell'Italia e qui ci resterà fino al termine della settimana mantenendo ben lontane le perturbazioni atlantiche. Un po' di nubi in più nel week-end, specie al nord, ma le piogge sembrano essere davvero irrealizzabili.
Col Sole e la stabilità ecco che le temperature saliranno su valori tardo-primaverili, come ben analizzato in questo articolo.

Tutto potrebbe cambiare ad inizio seconda decade di ottobre, ovvero a partire dalla prossima settimana. In particolare attorno all'11 ottobre aumentano gradualmente le possibilità di un allentamento dell'anticiclone sul Mediterraneo, il quale favorirebbe l'afflusso di aria più fresca e instabile dall'Atlantico.



Anche gli aggiornamenti serali odierni rimacano questa possibilità: tra lunedì 10 e martedì 11 l'aria più instabile atlantica riporterebbe nubi su gran parte d'Italia ed anche precipitazioni, più presenti sul lato tirrenico. Anche il nord potrebbe rivedere un po' di piogge in tal caso.



Al momento non si intravedono perturbazioni di forte entità nel periodo in considerazione, bensì solo masse d'aria moderatamente instabili e con temperature in linea col periodo.


Autore : Raffaele Laricchia
 
Parere personale, penso che la previsione della grandine sia proprio una delle più difficili vista la sua peculiarità di colpire localmente e spesso nella stessa zona delle porzioni di territorio, risparmiandone altre.
 
Clima e meteo: riscaldamento globale, giugno tra i più caldi mai registrati, 10°C sulla Marmolada, cosa sta accadendo e perchè


Situazione critica ed emergenziale su più fronti; quanto accaduto sulla Marmolada è solo la punta dell'iceberg: cosa succede e perchè succede.
4 luglio 2022
ore 14:32
di Edoardo Ferrara
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Mix micidiale di caldo e siccità sull'Italia
ANNO ECCEZIONALMENTE CRITICO, MIX MICIDIALE DI CALDO E SICCITA' - Il 2022 si sta dimostrando particolarmente critico dal punto di vista climatico e ambientale sull'Italia. Deficit idrico sempre più grave che penalizza gran parte del nostro territorio a causa di una siccità che morde da mesi: è infatti da almeno novembre dello scorso anno che si registrano precipitazioni ben inferiori alla media. Al Nord e in particolare al Nordovest i deficit idrici sono impressionanti, anche del 60-70% da inizio anno ad oggi: sulla pianura lombarda ad esempio si registrano accumuli complessivi del primo semestre del 2022 intorno ai 130-160mm, a fronte di una media di 400-600mm (a seconda delle zone); va ancora peggio sul Piemonte. Scarsità di precipitazioni che si è tradotta anche in pochissima neve sulle Alpi, necessaria per l'approvigionamento idrico durante il semestre caldo tramite la sua fusione, ma anche per la protezione dei ghiacciai che quest'anno soffrono più che mai. Ci ritroviamo così con laghi e fiumi in grave secca se non in alcuni casi del tutto prosciugati, con il Po ai minimi storici e l'acqua del mare che invade il Delta verso l'entroterra per scarsità di flusso.
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I temporali estivi non possono certo colmare questo deficit idrico, scaricando per loro natura precipitazioni talora anche importanti, ma in aree ristrette del territorio. Ci vorrebbero di fatto le grandi assenti degli ultimi mesi: le perturbazioni atlantiche che distribuiscono equamente le piogge. Ad aggravare ulteriormente una condizione di partenza già critica ci stanno pensando le temperature eccezionalmente anomale: in particolare da maggio ad oggi il caldo africano ha interessato a più riprese l'Italia, con solo effimere modulazioni. Temperature superiori alla media anche di 8-10°C per giorni e giorni, con punte reiterate di 38-40°C se non superiori al Sud. Su Alpi e Appennini negli ultimi 60 giorni lo zero termico è stato spesso superiore ai 3500-4000m, vale a dire che al di sotto di questa quota spesso non si è scesi sotto lo zero neanche durante le ore notturne, aggravando ulteriormente lo stato di sofferenza dei ghiacciai.

GIUGNO 2022, IL SECONDO PIU' CALDO MAI REGISTRATO IN ITALIA - Secondo i dati dell'Isac-Cnr il mese di giugno appena conclusosi è stato il secondo più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore alla norma di 2.88°C. Al primo posto resta giugno 2003 con un'anomalia termica di ben 3.44°C. I valori termici sono risultati superiori alla media su tutto il territorio nazionale, sia per quanto riguarda i valori minimi che massimi. Nel caso specifico dei valori massimi, l'anomalia rispetto alla media sale a 3.24°C a pochi decimi di grado dal record del 2003 che fu 3.89°C. Un giugno oltremodo 'tremendo' con il caldo che non ha mai mollato la presa salvo rare eccezioni e che fa seguito a un mese di maggio altrettanto caldo e anomalo


PRIMO SEMESTRE DEL 2022 PIU' CALDO MAI REGISTRATO - Allargando l'orizzonte, ci si accorge di un fatto ancor più significativo: il semestre gennaio-giugno del 2022 è stato il più caldo fino ad ora registrato, sempre secondo i dati dell'ISAC-CNR, con un'anomalia media di 0.76°C, che sale a ben 1.07°C se si considera solo il Nord Italia. Un dato davvero importante contestualizzato su una media di 6 mesi.
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In rosso le anomalie di geopotenziale positive, ovvero superiori alla media, del semestre gennaio-giugno, indice dell'ingerenza anticiclonica
LE CAUSE - Volgendo lo sguardo alle cause dirette, ci accorgiamo dell'anomala persistenza di potente anticiclone a matrice sub-tropicale sull'Europa occidentale che negli 8 mesi ha mantenuto ben salde le proprie posizioni, pur con temporanee rimodulazioni e spostamenti di baricentro. Lo si evince nella mappa di anomalie di geopotenziale a 500hPa riferite al semestre gennaio-giugno a corredo dell'articolo. Una notevole ingerenza che ha spesso costretto le piovose perturbazioni atlantiche ad aggirare l'ostacolo sul Nord Europa per poi ripiegare verso quella orientale: sull'Italia sono arrivate dunque le 'briciole', salvo rari casi. Contestualmente l'anticiclone è stato spesso accompagnato dalla risalita di masse d'aria particolarmente calde dal Nord Africa per non dire roventi negli ultimi due mesi, che hanno dilagato a più riprese sul Mediterraneo e l'Italia. Una situazione eccezionale che sta diventando quasi la normalità in questa epoca di riscaldamento globale ormai conclamato.

NOTTI TROPICALI E MARE TROPPO CALDO - Soprattutto in queste ultime due settimane inoltre l'accumulo quotidiano di calore stia facendo lievitare le temperature minime, che durante le ore notturne sono spesso paragonabili a quelle tropicali. Su diverse aree da Nord a Sud infatti la scorsa notte si sono registrate minime superiori ai 22-23°C, talora addirittura di 25-26°C in particolare sulle grandi aree urbane ma anche sulle zone costiere: quest'ultime sono temperature minime del tutto paragonabili a quelle delle città poste nella fascia tropicale, come ad esempio Bankok e Singapore. Contestualmente anche il Mediterraneo registra temperature superficiali ben superiori alla media, in particolare proprio sui bacini italiani dove in alcuni casi la temperatura dell'acqua raggiunge anche i 26-28°C, condizioni praticamente tropicali (e decisamente precoci per il periodo).

MARMOLADA, TEMPERATURA RECORD DI 10°C- Quanto accaduto drammaticamente domenica sulla Marmolada, con il distacco di una significativa porzione di ghiacciaio, rientra in questo quadro meteo-climatico decisamente anomalo. La temperatura registrata durante il distacco infatti era di ben 10.3°C a Punta Rocca, a circa 3260m di altitudine: un valore termico semplicemente folle (non si dovrebbero superare i 2-3°C in una condizione normale).

ARIA DI CAMBIAMENTO DAL 7-9 LUGLIO, MA POTREBBE ESSERE TEMPORANEO - Anche le ultime emissioni modellistiche delineano quantomeno uno stop parziale della canicola africana sull'Italia nei prossimi giorni. Dal 7-8 luglio e per qualche giorno infatti la rimonta di un potente anticiclone delle Azzorre sull'Europa occidentale dovrebbe favorire la discesa di masse d'aria più fresca dal Nord Europa verso l'Italia, lungo il suo bordo destro. Dinamica che quindi determinerà un abbassamento di latitudine dell'anticiclone africano, con aria più fresca in ingresso da Nord verso Sud. Il prezzo da pagare potrebbero tuttavia essere qualche temporale talora molto intenso, a carattere di nubifragio con grandine di grosse dimensioni e violente raffiche di vento, questa volta anche al Centrosud, specie lato adriatico. Potrebbe tuttavia trattarsi di una parentesi di alcuni giorni: entro metà mese non è escluso che l'anticiclone africano torni in auge.


Ad ogni modo le proiezioni stagionali confermano una elevata probabilità di trend più secco e oltremodo caldo del normale anche per il prosieguo dell'estate, una condizione che aggraverebbe ulteriormente la situazione già molto seria in cui versiamo.
 
METEO: ultime CARTUCCE FREDDE, poi sarà alta pressione e MITEZZA per tutti

Ancora un po' di freddo e qualche fenomeno fino a martedì. Tra mercoledi e venerdi alta pressione e sole per tutti.

Ed aggiungo io, soprattutto non piove

Prima pagina - Oggi, ore 07.40



Anche questa mattina vi mostriamo l'immagine satellitare che ritrae il tempo delle ultime ore in Europa:

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La nostra Penisola è ancora sotto il tiro di correnti fredde di matrice orientale che trasportano addensamenti con qualche precipitazione specie al meridione e sulle Isole. Siamo comunque alla fine di questa situazione: a partire da martedì, ma ancor più da mercoledi, l'alta pressione abbraccerà tutta l'Italia garantendo tempo soleggiato da nord a sud ed un graduale aumento delle temperature.

Andiamo con ordine: la prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata odierna, lunedi 21 marzo:



Ancora correnti relativamente fredde sull'Italia con rischio di rovesci sulle due Isole Maggiori e al meridione. Qualche nevicata sopra 800-900 metri sulla Sicilia e l'Appennino meridionale. Sul resto d'Italia passaggio di innocui addensamenti e prevalenza di tempo soleggiato.

Questa invece è la previsione del soleggiamento atteso per domani, martedi 22 marzo, tra le 9 e le 15:



A parte qualche nube sulle Isole, il cielo sarà sereno ovunque. Ancora un po' freddo al mattino, decisamente più mite nell'arco della giornata con attenuazione delle correnti orientali.

Autore : Paolo Bonino
 
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