Meteo stagione 2020/2021

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
METEO: arriva L'ANTICICLONE con diversi giorni di tempo buono e mite in programma

Alta pressione in affermazione da sud ovest: si va incontro alla stabilità, ma anche a qualche situazione nebbiosa sulle pianure.


Prima pagina - Oggi, ore 08.00
lg.php

SITUAZIONE: sullo Jonio è ancora presente un vortice depressionario che dispensa precipitazioni sparse al sud, ma già nel corso della giornata la sua azione andrà scemando, limitandosi al mare aperto. Al nord nel frattempo è già arrivata un'altra debole perturbazione, che però non produrrà altro che una modesta nuvolaglia in un contesto almeno in parte soleggiato, salvo qualche sporadico fenomeno sui settori di confine valdostani. Qui i fenomeni attesi per stamane dal modello europeo:




EVOLUZIONE: giovedì un altro corpo nuvoloso sfrangiato attraverserà nord e centro, limitandosi al massimo a produrre nuvolaglia irregolare e qualche modesto fenomeno sui settori alpini di confine e sulla Toscana, come ben evidenziato dalla mappa qui sotto:



ALTA PRESSIONE: da venerdì progressiva affermazione di un promontorio anticiclonico con tempo in miglioramento ovunque e temperature in rialzo a tutte le quote, specie sulle coste, sulle alture, ma anche sulle zone pianeggianti libere da nebbie. Qui il quadro pressorio previsto per sabato 31 ottobre:



DURATA: al momento il modello americano, pur tra qualche difficoltà di tenuta, vede l'anticiclone persistere almeno sino a giovedì 5 novembre. Al momento l'unica insidia potrebbe essere costituita dalla presenza delle nebbie sul catino padano e nelle valli interne del centro e localmente del sud. Le nebbie potrebbero diventare insistenti su alcuni tratti della Valpadana in concomitanza con un lieve indebolimento dell'alta pressione, previsto già da lunedì 2 novembre.

OGGI: da notare i rovesci sull'area jonica, temporaleschi in mare aperto, fenomeni a macchia di leopardo anche sul resto del sud ma con tendenza a miglioramento. Al nord e al centro spesso soleggiato ma con qualche passaggio nuvoloso alle quote medio-alte. Sull'alta Valle d'Aosta più nuvoloso e qualche debole pioggia sulle zone alpine di confine. Temperature massime in aumento.


Autore : Alessio Grosso
 
E arrivata la primavera qua, sole che brucia verzellini cardellini che cantano ha scoppiare tortore bianche che già si uniscono e colombacci che volteggiano in parata, che meteo strano
 
Meteo: sole e mitezza sino a sabato, ma domenica...

Anticiclone sempre padrone della situazione ma domenica è atteso un rientro di aria un po' più fredda dai quadranti orientali. La prossima settimana ancora alta pressione, anche se meno performante, poi...


Prima pagina - Oggi, ore 08.00




Neve primaverile nelle Alpi. L'anticiclone esprimerà tra oggi e giovedì la sua massima potenza, regalando giornate ben soleggiate e miti, che riusciranno a limitare o a dissolvere del tutto anche le nebbie in Adriatico.

Le temperature massime si porteranno a superare localmente i 20°C, mentre i fiorellini di campo segnaleranno ormai l'imminente arrivo della primavera. Un quadro idilliaco che verrà solo parzialmente ridimensionato da domenica, quando è attesa una flessione del campo barico e una lieve o moderata flessione delle temperature, in virtù dell'inserimento di aria un po' più fredda dai quadranti orientali, come evidenzia la mappa termica a 1500m attesa per l'alba di domenica:



Come si evince però l'isoterma di zero se ne starà arroccato sui Balcani, senza coinvolgere l'Italia. Andrà proprio così? Le probabilità che sfondi anche sulla nostra Penisola sono di circa il 40% al nord e lungo l'Adriatico, molto meno sul Tirreno, un po' di più sulle Alpi orientali:



Tale afflusso probabilmente si ridimensionerà già entro martedì 2 marzo grazie ad un nuovo rafforzamento del campo di alta pressione, come mostra la media degli scenari del modello americano:



Iniziative che lo colgano di sorpresa costringendolo alla resa e al ritiro perlomeno verso ovest si vedono ancora, ma risultano alquanto minoritarie, qui un esempio previsto per venerdì 5 marzo con l'aria fredda che sarebbe pronta a sfondare da nord-est (attendibilità 15%):



Decisamente più attendibile (sino al 45%) l'ipotesi che ne veda una graduale implosione entro il week-end 6-7 marzo, accompagnato da un inserimento di correnti da ovest debolmente perturbate, in grado comunque di determinare una spiccata variabilità e qualche precipitazione, come si evince dalla media degli scenari prevista proprio per domenica 7 marzo:



Seguite comunque tutti i nostri aggiornamenti e approfondimenti!

Da notare oggi:
-la scomparsa delle nebbie lungo l'Adriatico
-l'aumento delle temperature massime con punte locali di 21-22°C
-il generoso soleggiamento su gran parte del Paese


Autore : Alessio Grosso
 
Gelo siderale sulla Russia europea, toccati i -51°C nella Repubblica del Komi


In primo piano - 23 Febbraio 2021, ore 18.41


Gelo estremo in Russia europea, temperature fino a -51°C. Gran freddo anche in Scandinavia.



Mentre l'Italia sta vivendo un vero e proprio anticipo di primavera grazie all'invadenza dell'anticiclone africano, sul nord-est Europeo la situazione è diametralmente opposta. Il gelo siberiano è ormai ben radicato da oltre un mese tra Scandinavia e Russia europea, tanto da erigere un vero e proprio "muro" di aria gelida ben salda nei bassi strati e che fatica ad andar via.
Nemmeno le correnti atlantiche riescono a scardinare questo strato di aria estremamente fredda che ricopre buona parte dell'Europa nord-orientale, in particolare i settori tra Finlandia e Russia europea. Le eccezionali nevicate su Mosca non sono un caso, anzi, sono fortemente correlate al connubio tra aria gelida inchiodata al suolo e perturbazioni atlantiche provenienti da ovest.
La massa d'aria gelida presente sull'angolo nord-orientale de Vecchio Continente è chiaramente visibile anche dalle temperature registrate al suolo. Potete notare, nella cartina a corredo dell'articolo, un vero e proprio "muro" caratterizzato da temperature estremamente gelide (inferiori ai -25°C, in colore viola) che taglia Finlandia e Russia europea fino alle porte di Mosca, dopodiché quasi in maniera brusca le temperature iniziano ad aumentare (man mano che ci spostiamo verso ovest), fino ad arrivare alle miti temperature presenti in Italia.


La grande massa d'aria gelida siberiana presente sul nord-est europeo presenta temperature davvero estreme, addirittura inferiori ai -40°C. Tra tutte spicca la temperature eccezionale di -51°C rilevata nella Repubblica del Komi tra le località di Dutovo, Kyrta, Pezora, Byzovaya, Kožva.
Questo lago d'aria gelida inchiodato sull'Europa nord-orientale potrebbe avere un ruolo ancora determinante nel mese di marzo per quel che riguarda l'inverno nel Mediterraneo e infatti MeteoLive.it sta monitorando ed analizzando da giorni la situazione.


Autore : Redazione MeteoLive.it
 
Meteo: FREDDO e anche NEVE in questo marzo pazzerello

Aria artica raggiunge ad intervalli la Penisola. Saranno almeno 3 gli impulsi in transito sino a sabato con l'incognita di una depressione sul Tirreno. Conseguenze instabili inizialmente al centro e al sud, poi non escluse anche al nord.


Prima pagina - Oggi, ore 07.50





La neve cade sull'altopiano della Sila.

SITUAZIONE: masse d'aria fredda di origine artica hanno raggiunto e seguiteranno a raggiungere durante la settimana ad intervalli il nostro Paese. L'instabilità si attarda ancora sulle nostre estreme regioni meridionali, specie del versante adriatico, regalando rovesci di neve sino a 400m. Ecco la carta barica prevista per le 18 di oggi:

Ecco la moviola satellitare dove si evince che l'aria fredda impatta le Alpi da nord, ma tutta l'umidità si scarica sui versanti nord-alpini, mentre il vortice freddo che si è attivato sui Balcani contribuisce a mantenere attive le condizioni instabili sul basso Adriatico:

animation-satellite-ir-france.gif


Ecco invece una carta barica prevista per la notte su martedì, dove si vede il vortice freddo allontanarsi verso la Romania:



Attenzione però! Un nuovo impulso freddo giungerà tra martedì pomeriggio e mercoledì. Qui i risvolti precipitativi attesi per martedì pomeriggio 16 marzo secondo il nostro modello con neve a 400-600m sull'Appennino centrale e soprattutto meridionale:



Anche per mercoledì 17 si rinnoverà l'instabilità al centro e al sud con l'isoterma di zero gradi a 1500m pronto ad abbracciare tutto il Paese; ciò determinerà ancora nevicate sin verso i 400-600m sull'Appennino marchigiano, abruzzese e meridionale, sottoforma di rovesci intermittenti:



Tra giovedì 18 e venerdì 19 tutto potrebbe ancora accadere ma diminuiscono sensibilmente stamane le possibilità di una forte nevicata in pianura fuori stagione al nord, mentre rimane in piedi l'ipotesi di una spruzzata sul nord-ovest e della formazione di una depressione più a sud, all'altezza del Tirreno centrale con risvolti perturbati su molte regioni; qui sotto l'ipotesi ormai minoritaria di una nevicata consistente al nord nella notte su venerdì 19 marzo:



Qui invece l'ipotesi di una depressione sul Tirreno centrale con maltempo intenso sulle regioni centrali tirreniche, in estensione a gran parte del centro e del sud sempre per lo stesso intervallo temporale:



A soli 4 giorni dall'evento come capirete c'è ancora molta incertezza sulla dislocazione delle precipitazioni, meno sull'incidenza del freddo, che ci sarà e manterrà sino a sabato le temperature sotto le medie del periodo, anche di diversi gradi. Sull'evoluzione tra giovedì e sabato non mancheranno comunque approfondimenti su MeteoLive.it!

OGGI da notare:
-i rovesci nevosi sul basso Adriatico a quote molto basse
-le nevicate sui settori alpini confinali
-il vento freddo da nord al centro e al sud

Autore : Alessio Grosso
 
Ecco come si è comportato L'INVERNO in Europa...

Vediamo come si è comportato il trimestre invernale in Europa ed in Italia.


In primo piano - Oggi, ore 12.30




Dal punto di vista meteorologico, l'inverno prende avvio il 1 dicembre e termina il 28 febbraio (29 se l'anno è bisestile). Come si sono comportati, nel loro complesso, questi tre mesi dal punto di vista delle temperature e delle piogge in Europa ed in Italia?

La prima mappa mostra le anomalie termiche del trimestre invernale sul nostro Continente:



Per ciò che concerne il nostro Paese, per l'ennesima volta siamo costretti a parlare di un inverno sopramedia dal punto di vista termico, anche se non di molto. Gli scostamenti dalla media sono stati tra 1 e 3°, anche se alcune aree hanno chiuso la stagione in media, ad esempio parte del nord-ovest e del meridione.

A scala europea è stato un inverno ampiamente sopramedia sull'Europa orientale, fino a 5° dove vedete il rosso acceso. Sopramedia anche su gran parte dell'Europa centrale con scostamenti tra 1 e 3°.

Hanno invece chiuso in perfetta media le Isole Britanniche, il Baltico, il nord della Germania, la Polonia e la Bielorussia. Sottomedia anche marcato invece la Norvegia, fino a 5° in meno dove vedete il blu scuro.

Come si è comportato invece l'inverno in Europa dal punto di vista delle piogge?



In Italia, contrariamente agli inverni passati, la stagione fredda è stata abbastanza piovosa con limitati deficit idrici.

Altrove la stagione ha presentato una pluviometria molto variegata. Sopramedia in genere sulla Penisola Iberica, le Isole Britanniche e l'Europa sud-orientale, sottomedia invece sulla Norvegia, la zona del Baltico ed alcune aree dell'Europa centrale.
 
PIOGGIA in vista nel week-end e replica lunedì 26

Graduale cedimento dell'anticiclone da venerdì 23 ottobre.


In primo piano - Oggi, ore 10.16
lg.php

Da venerdì 23 l'anticiclone si sfalderà di fronte alla veemenza delle saccature atlantiche che provocheranno dapprima un peggioramento al nord e sulla Toscana, mentre per sabato insisteranno soprattutto tra nord-est e Triveneto, come ci mostra anche la mappa qui sotto relativa alla sommatoria dei fenomeni prevista del modello americano:



La nuvolosità sarà comunque già estesa a gran parte delle regioni, mentre nubi e fenomeni cominceranno ad abbandonare l'estremo settore nord-occidentale, ma solo temporaneamente, perché l'insistenza di un modesto minimo sul Mar Ligure tenderà a riproporre piovaschi anche nelle ore successive.

Dal pomeriggio di sabato 24 le precipitazioni tenderanno ad invadere anche il resto del Paese, come risulta evidente dalla mappa successiva, risultando anche a carattere temporalesco e inducendo un moderato calo delle temperature:



Tra la serata di sabato 24 e la mattinata di domenica 25 ecco i fenomeni in azione soprattutto al centro e al sud, accompagnati anche da locali temporali, il minimo sul medio Adriatico esalterà la fenomenologia su Marche, Abruzzo e Molise, così come il Maestrale li accentuerà sul basso Tirreno, miglioramento al nord:



Domenica 25 pomeriggio ancora fenomeni al sud e su parte del centro, con il minimo in lento allontanamento verso il basso Adriatico, mentre al nord già andrà avvicinandosi dalla Francia un nuovo intenso fronte perturbato:



Eccolo in azione per lunedì 26 su mezza Italia, accompagnato da geopotenziali più bassi, quindi da aria più fredda in quota, che favorirà anche nevicate dalle quote medie sulle Alpi e sulle cime appenniniche, si noti il minimo pressorio al suolo sul Ligure:



Autore : Alessio Grosso
 
Meteo: settimana dinamica con temporali in agguato e temperature fresche

Sarà lenta la transizione verso l'estate. L'anticiclone non riesce ad arginare la baldanza delle correnti fresche ed instabili di origine atlantica. Stamane temporali sull'estremo nord-est, poi migliora, ma da martedì altri temporali in arrivo al nord, in trasferimento al centro e al sud tra mercoledì e giovedì.

Prima pagina - Oggi, ore 07.56

SITUAZIONE: la coda di una perturbazione sta interessando l'estremo nord-est con un carico di rovesci temporaleschi importanti, come mostra anche la previsione del modello ad area limitata per la prima parte della mattinata:





Tempo migliore sul resto del Paese, grazie alla rotazione delle correnti dai quadranti nord occidentali ma con passaggi nuvolosi a media quota sulle regioni centrali. Nel pomeriggio qualche locale spunto temporalesco lungo la dorsale appenninica. Temperature gradevoli, in aumento sul nord-ovest e sulle regioni centrali, ancora un po' caldo al sud.

EVOLUZIONE: martedì un altro impulso temporalesco colpirà il settentrione tra il pomeriggio e la serata determinando rovesci anche intensi tra Lombardia e soprattutto Triveneto, come mostra la mappa seguente:



MERCOLEDI i temporali scivoleranno lungo l'Adriatico ma i fenomeni tenderanno a localizzarsi segnatamente tra coste venete e giuliane, Romagna e Marche, senza riuscire a coinvolgere zone più a sud, e spegnendosi entro la mattinata, come evidenzia la mappa seguente:



GIOVEDI invece correnti più fresche da nord favoriranno instabilità più marcata su gran parte del centro e del sud e localmente anche sul nord-est, mentre il nord-ovest rimarrà sottovento e in cielo sereno, noi coinvolte le Isole Maggiori, temperature in generale calo salvo al nord-ovest, qui le precipitazioni attese tra le 15 e le 18:



VENERDI generale miglioramento con temperature fresche al mattino, in aumento nei valori massimi.

FINE SETTIMANA: nuovi disturbi interverranno gradualmente al nord, sabato con nuvolaglia e qualche sporadico fenomeno, più probabile nelle Alpi, domenica con il passaggio, segnatamente nel pomeriggio-sera, di un impulso temporalesco in movimento da ovest verso est con calo termico e rischio di locali grandinate.

Autore : Alessio Grosso
 
CALDO molto fastidioso in arrivo la prossima settimana: ecco le aree più colpite

Si conferma un'ondata di caldo moderato sull'Italia all'inizio della settimana prossima.

Temperature - Oggi, ore 10.20

A partire dalla giornata di domenica 13 giugno l'alta pressione inizierà a fare sul serio. Come vedremo in altra sede, non sembra trattarsi di un lungo dominio anticiclonico, ma questa situazione darà origine alla prima vera ondata di caldo stagionale sull'Italia. Un caldo moderato, solo a tratti più intenso.

La prima mappa mostra le temperature a 1500 metri attese sull'Italia nella giornata di mercoledi 16 giugno:


L'isoterma + 20° a 1500 metri abbraccerà le Isole, per poi spostarsi al centro e al meridione nei giorni seguenti.

Quali saranno i riflessi di questa situazione a livello del suolo? La prima mappa mostra le temperature al suolo attese in Italia nel primo pomeriggio di martedi 15 giugno:



Notiamo punte di 34° nelle aree interne della Sardegna e 33° su diversi settori della Pianura Padana. Al centro e al sud temperature comprese tra 29 e 32°, con maggiore refrigerio lungo le coste stante la superficie del mare ancora fresca.

Queste invece sono le temperature previste per il primo pomeriggio di mercoledi 16 giugno:



Punte di 34° ancora nelle aree interne della Sardegna e sul Tavoliere delle Puglie; 33° nelle aree interne della Toscana, 32° sulla bassa Lucania e diversi settori della Valpadana. Anche in questo caso si starà meglio lungo le coste per merito delle brezze di mare ben attive.

Autore : Paolo Bonino
 
L'anticiclone si impone ma non troppo: martedì al nord tornerà la PIOGGIA

L'alta pressione riesce a regalare qualche bel momento soleggiato, offuscato spesso però dal passaggio di banchi nuvolosi, che si farà più frequente durante il fine settimana, favorendo anche qualche piovasco tra Liguria ed alta Toscana. Momenti nebbiosi possibili in Valpadana. Martedì temporaneo avvicinamento di una saccatura con piogge al nord.


Prima pagina - Oggi, ore 08.02
lg.php

L'alta pressione regala scenari come questo: tramonti arrossati in quota e formazioni di nubi basse nel fondovalle. Per fortuna spesso in questi giorni anche dalle pianure e dalle coste abbiamo ammirato tramonti del genere in aria secca.




SITUAZIONE: una zona anticiclonica protegge il Paese dall'inserimento di nuove perturbazioni di origine atlantica. Tuttavia, a tratti, alcune frange nuvolose solcheranno i cieli del Paese, risultando più compatte su Liguria ed alta Toscana dove, complice il richiamo di aria umida di Libeccio, potranno anche verificarsi deboli precipitazioni nel corso del fine settimana e lunedì:



Le nebbie sul catino padano saranno costantemente disturbate dal passaggio di questi banchi nuvolosi e solo nelle ore notturne potranno risultare più diffuse e recare qualche disturbo alla viabilità, per dissolversi poi rapidamente in mattinata.

EVOLUZIONE: martedì 3 una saccatura si avvicinerà da ovest, indebolendo temporaneamente la struttura anticiclonica e favorendo un moderato peggioramento al settentrione, che dovrebbe favorire piogge (soprattutto ad ovest) sino a mercoledì 4. Qui sotto la sommatoria dei fenomeni prevista dal modello europeo per la fase debolmente perturbata tra martedì e mercoledì:



NUOVA RIMONTA: da giovedì 5 a sabato 7 nuova rimonta di un promontorio anticiclonico e tempo buono ovunque, perché la saccatura affonderà sull'Iberia.

CROLLO ALTA PRESSIONE: sembra probabile da domenica 8 novembre in poi con progressivo ritorno delle precipitazioni su gran parte d'Italia nei giorni successivi. Seguite gli aggiornamenti.

OGGI: bello ovunque, salvo modesti addensamenti locali o velature temporanee del cielo. Temperature in aumento nei valori massimi con punte di 18-20°C.

Autore : Alessio Grosso
 
METEO: tra mercoledì e giovedì nuovo MALTEMPO in arrivo

Oggi instabilità in viaggio dalla Sardegna verso il meridione, altrove prevalenza di schiarite e tempo asciutto, salvo isolati rovesci sulle zone interne del centro nel pomeriggio. Da mercoledì peggiora su Liguria e regioni tirreniche, con fenomeni in estensione a gran parte del Paese entro le prime ore di giovedì. Da venerdì graduale miglioramento.

Prima pagina - Oggi, ore 08.01




SITUAZIONE: l'Italia è ancora inserita in un canale depressionario che trasporta masse d'aria fresche ed instabili dal Tirreno verso il nostro meridione, generando rovesci sparsi, specie su Calabria tirrenica, nord Sicilia, Sardegna e, a carattere sparso, anche sulle restanti regioni, come mostra questa mappa:

EVOLUZIONE: mercoledì le correnti ruoteranno da WSW, sospingendo masse d'aria più umide in direzione della Liguria e del versante tirrenico; l'approfondimento di un minimo pressorio a ridosso dell'alto Tirreno favorirà un generale peggioramento che, entro giovedì mattina, coinvolgerà gran parte delle regioni, qui la sequenza dei fenomeni previsti tra mercoledì mattina e nella notte su giovedì:


Se è vero che i fenomeni più intensi sono attesi sul versante tirrenico, giovedì mattina precipitazioni importanti riguarderanno anche il nord-est e nel pomeriggio temporali colpiranno anche gran parte del sud; piogge più deboli sono attese sul nord-ovest. Tornerà anche a cadere la neve sulle cime appenniniche e su centro-est Alpi. Le temperature si manterranno al di sotto delle medie stagionali.

VERSO un MIGLIORAMENTO: da venerdì tempo in progressivo miglioramento, ma ancora per sabato attesa una moderata instabilità lungo il versante tirrenico e le zone interne del centro e del sud con qualche rovescio o locale temporale, da domenica progressiva rimonta di un cuneo anticiclonico ma ancora clima fresco per la stagione.

PROSSIMA SETTIMANA: l'alta pressione riporterà tempo buono inizialmente, ma da ovest interverrà una nuova insidia; un profondo vortice ciclonico ad ovest dell'Iberia comincerà a muoversi verso est, attivando correnti da sud ovest umide ed instabili al nord entro mercoledì 21, prodromo di una nuova fase perturbata; nel contempo al centro e al sud le temperature aumenteranno di alcuni gradi. Seguite gli approfondimenti.

OGGI da notare:
-i valori di temperatura sempre bassi per la stagione
-i rovesci previsti sul basso Tirreno



Autore : Alessio Grosso
 
GROSSO: "due episodi freddi in poche settimane, ora si guarda ai cicloni atlantici"

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.


In primo piano - Oggi, ore 10.22



REDAZIONE: l'artico sembra dare segnali di fusione sempre più marcati, eppure da fine settembre ad oggi abbiamo già sperimentato due episodi freddi fuori stagione.
GROSSO: il punto è che nell'attuale processo di fusione dell'artico nessuno vuole tenere conto della modifica delle correnti marine, ma solo del profilo termico in troposfera. Cosi diventa pericolosa l'asserzione: l'uomo sta surriscaldando il Pianeta, come se la Terra fosse pronta a prendere fuoco, eliminando completamente il discorso sulle concause. Poi la gente vede 5°C al mattino al risveglio il 13 ottobre e dice: dove diavolo sta questo surriscaldamento? Dunque le forzature non svegliano le coscienze, anzi mettono in ridicolo chi nel mondo scientifico le avalla senza portare l'opinione pubblica a ragionare in modo più equilibrato.

REDAZIONE: però abbiamo ripetuto molte volte che il freddo di ottobre non dice nulla sulla stagione invernale, ormai influenzata in modo fortemente anomalo dalle performances del vortice polare.
GROSSO: vero e lo confermo, ma non è solo un problema di vortice polare che si comporta in modo estremamente attivo durante l'inverno, ma di un altro ostacolo, ormai segnalato da oltre un trentennio: la risalita verso nord della cella di Hadley. Sapete che il tempo è regolato dal comportamento e dal posizionamento di queste tre celle: polare (zona artica), Ferrel (medio-alte latitudini) ed Hadley (alle basse latitudini). Quest'ultima si è spostata verso nord, parimenti con l'avanzamento verso il nord Africa della linea di convergenza intertropicale, meglio nota come ITCZ. Tutto questo tiene lontane da noi le piovose perturbazioni atlantiche, cosi come le sinuosità di tale flusso che, anche in presenza di un rialzo termico globale, assicurerebbe un giusto contributo di precipitazioni (anche nevose) e quegli scambi di calore moderati sufficienti per mantenere la situazione in una sorta di "equilibrio", almeno per come lo intendiamo noi.

REDAZIONE: per semplificare invece si parla di tropicalizzazione.
GROSSO: si, dimenticando che i nubifragi hanno colpito l'Italia anche in tempi non sospetti, cosi come le alluvioni, invece la frase più gettonata è "mai visto niente di simile" perché la nostra memoria storica sul tempo (ma anche su altro purtroppo) è molto labile. Invece si tende ad enfatizzare tutto quello che accade oggi e a bollarlo come un segnale di vendetta della natura, quando è semplicemente una reazione del sistema ad un aumento di 1.5°C della temperatura media nell'area mediterranea. Chiaro che in queste condizioni il mare diventi più caldo, partorisca più trombe marine, magari anche più temporali marittimi "cattivi", ma ricordiamoci che in un mondo più caldo nel passato il Sahara non era un deserto, dunque surriscaldamento non deve necessariamente fare rima con desertificazione. Sono 40 anni che ci dicono che la Sardegna diventerà un deserto, da alcuni anni in estate è anche più verde degli anni 80.

REDAZIONE: nell'ultima decade ci aspetta una fase più mite?
GROSSO: al centro e al sud sicuramente si, al nord un po' meno, ma bisognerà stare comunque attenti ai cicloni atlantici, potrebbero avere conseguenze importanti al nord e sul Tirreno, portando precipitazioni copiose e potenziali situazioni alluvionali.




Autore : Alessio Grosso
 
MALTEMPO e *NEVE* tra Natale e Santo Stefano

Un fronte freddo introdurrà un calo delle temperature sull'Italia. Previste nevicate a quote molto basse sull'Appennino centrale.


In primo piano - Oggi, ore 10.15

Tra Natale e Santo Stefano cambierà tutto sulla nostra Penisola; se ne andranno le condizioni miti che ci hanno accompagnato negli ultimi giorni, lasciando il posto a correnti fredde di matrice settentrionale che pilotaranno una perturbazione da nord a sud.

Ecco la mappa sinottica che si riferisce alle ore centrali della giornata di Natale:



Si nota il fronte freddo che taglierà come una lama nel burro il tessuto anticiclonico sull'Italia. A seguire avremo venti impetuosi da nord-est (freccia bianca) che faranno scendere le temperature su tutto il nostro Paese.

Dal punto di vista dei fenomeni, saranno interessate soprattutto le regioni centro-meridionali. La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese per l'intera giornata di NATALE:



A parte l'EmIlia Romagna che avrà qualche nevicata sopra i 200-300 metri, il resto del settentrione sarà saltato dai fenomeni più intensi.

Maltempo invece al centro e parte del meridione con rovesci, grandinate, temporali e neve sopra i 300-400 metri sull'Appennino Umbro-Marchigiano; 600 metri la quota neve in Abruzzo, 800-1000 metri più a sud.

In evidenza il tambureggiante ingresso di venti settentrionali freddi che agiteranno non poco i nostri bacini.

Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni in Italia nella giornata di Santo Stefano:



Precipitazioni concentrate tra Abruzzo, Molise e meridione. Neve sopra i 300-400 metri tra Molise e Abruzzo, 600-700 metri sul resto del meridione, 1000 metri sulla Sicilia.

Sul resto d'Italia i venti settentrionali ripuliranno il cielo, ma faranno scendere sensibilmente le temperature. Mari tutti in cattive condizioni con mareggiate nelle aree sopravvento al flusso settentrionale.


Autore : Paolo Bonino
 
Meteo week-end: dove potrebbe piovere?

Fine settimana fresco e un po' incerto sulla nostra Penisola, anche se non mancheranno spazi soleggiati.


Week-end - Oggi, ore 10.30

Nel prossimo fine settimana la nostra Penisola verrà interessata da un blando rientro di correnti orientali stante l'aumento della pressione che avverrà oltre le Alpi. La mappa estrapolata dal modello americano per la notte tra sabato 18 e domenica 19 ottobre mostra bene questa evoluzione:



Non avremo strutture anticicloniche solide sull'Italia. Una blanda alta pressione cercherà tuttavia di rimontare oltre le Alpi e ciò favorirà l'arrivo di correnti relativamente fredde dai quadranti orientali sul Bel Paese (frecce blu).

Il tempo resterà un po' incerto anche se non si prevedono episodi di tempo perturbato. A tal proposito, ecco la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco di tutta la giornata di sabato 17 ottobre:



Il tempo migliore lo avremo al nord e sulle estreme regioni meridonali dove non dovrebbe piovere. Altrove avremo una nuvolosità irregolare che lascerà trasparire un po' di sole, ma sarà anche causa di qualche piovasco o rovescio prontamente indicato nella mappa.

Nella giornata di domenica 18 ottobre le aree interessate da eventuali piogge dovrebbero ridursi in favore di un tempo maggiormente asciutto:



Qualche piovasco sarà comunque probabile tra il Mar Ligure, l'alto Tirreno, al largo della Calabria e lungo il versante adriatico, specie tra Molise e Puglia Garganica.

Un abbraccio di venti orientali manterrà le temperature piuttosto basse specie sabato, mentre domenica è atteso un parziale rialzo termico ad iniziare dai settori di ponente.


Autore : Paolo Bonino
 
SPECIALE: la potenziale forte NEVICATA in pianura al nord di lunedì 28 dicembre; chi colpirà? (mappe)

Da giorni i modelli hanno individuato questa potenziale forte nevicata di "addolcimento" (parziale) per la giornata di lunedì 28 dicembre.


In primo piano - Oggi, ore 10.16




Se la neve in Appennino sarà la sorpresa natalizia o di Santo Stefano per migliaia di concittadini che abitano le zone comprese tra i rilievi emiliani, umbri, laziali interni, marchigiani, abruzzesi, molisani, campani e lucani, quella sulla Valpadana potrebbe intervenire nella giornata di lunedi 28 dicembre.

Perchè dovrebbe nevicare al nord in pianura?
Innanzitutto perchè da Santo Stefano al nord soffieranno venti freddi e finalmente SECCHI da NNE abbassando sensibilmente le temperature, soprattutto in montagna.

In secondo luogo perchè si predisporrà cosi un cuscino di aria fredda sufficiente al successivo ingresso di una perturbazione da ovest, che andrà organizzandosi nel quadro del previsto affondo di un ramo del vortice polare sulla Francia.

Ne scaturiranno correnti meridionali tese, umide e più miti che scorreranno sopra quest'aria fredda, generando le precipitazioni nevose. Chi sarà interessato da fenomeni consistenti?


Le mappe parlano chiaro (considerate però la distanza temporale che è ancora di una settimana): le zone più colpite potrebbero essere la Lombardia occidentale e tutta la fascia alpina, ma saranno coinvolti a tratti anche il Piemonte, l'Appennino ligure, l'Emilia occidentale, l'alto Veneto e l'alto Friuli e i fondovalle alpini, ecco una mappa che evidenzia la sommatoria dei fenomeni per le 24 ore di lunedi 28 dicembre secondo il modello europeo, in verde le nevicate previste, non vi inganni la neve presente sull'Appennino centrale e meridionale, si tratta ancora degli accumuli previsti a Santo Stefano:



In verde gli accumuli più modesti tra 1 e 5cm, con il giallo invece si arriva ai 10cm, con il marrone si va oltre, giusto per una comprensione sommaria della mappa, ma se analizzassimo le carte ogni 6 ore, capiremmo davvero come il freddo giusto per ospitare la perturbazione sia destinato a rimanere solo sul nord-ovest e sull'arco alpino, mentre il respiro tiepido di Libeccio ed Ostro ne determineranno la trasformazione in pioggia dalla Lombardia centrale verso est sulle pianure.

Qui si capisce tutto: la prima mappa è riferita all'inizio delle nevicate, nella notte tra domenica e lunedì. La neve riguarda soprattutto la Lombardia e il Piacentino in questa fase, notare l'ombra nivometrica sul Piemonte:



Tra le 00 e le 06 ecco la massima estensione della nevicata con fiocchi generosi su Appennino ligure, Lombardia occidentale, discretamente generosi sul resto del nord-ovest, ma neve si prevede anche su est Lombardia, alto Veneto, Val d'Adige, Friuli Venezia Giulia, arco alpino, mentre sulla Romagna e l'est dell'Emilia si avrà una sorta di "sottovento appenninico" senza fenomeni, pioggia sulla costa ligure:



Tra le 06 e le 12 l'affondo dell'Ostro si mangerà la neve su tutto il settore orientale della Valpadana, compresa l'Emilia, ancora dentro e sotto nevicate più copiose l'ovest della Lombardia sino a Bergamo e Lodi, il Piemonte, parte dell'Appennino ligure, Piemonte, Valle d'Aosta, Alpi e relativi fondovalle. Poi la furia del flusso meridionale si placherà:



Ed ecco nel pomeriggio sbloccarsi la situazione con l'Ostro che "molla" e la perturbazione che trasla verso levante, concentrando le sue forti nevicate su centro-est Alpi ma regalando ancora qualche centimetro anche su parte del nord-ovest in pianura, pioggia invece sul Triveneto e l'Emilia-Romagna:



Rispetto all'episodio del 5 dicembre scorso da notare:
-meno vento di rientro da est mite (perchè di derivazione sciroccale) sulla Valpadana, da qui si spiega la tenuta della neve su ovest Valpadana, pur tenendo conto che stiamo parlando di previsioni ad una settimana in cui le termiche possonos sempre peggiorare!

-valori termici più bassi a 700m favoriti da una colonna d'aria più secca, come si vede qui sotto nella mappa riferita all'alba di lunedi 28 dicembre a 925hPa:



ATTENDIBILITA': l'evento perturbato sembra piuttosto attendibile (55-60%), sull'estensione e l'intensità delle nevicate giocherà un ruolo fondamentale la posizione della saccatura, per ora orientativamente piazzata come evidenzia la mappa qui sotto, ma ancora molto "ballerina", seguite gli aggiornamenti!




Autore :
 
METEO a 15 giorni: al nord e poi sul Tirreno DILUVIO in vista?

Sempre confermata per ora la linea di tendenza di una terza decade di ottobre mite ma molto piovosa su mezza Italia.


Fantameteo 15gg - 12 Ottobre 2020, ore 16.22



La previsione a lungo termine è migliorata. Non lo si può negare. E' migliorata l'affidabilità delle mappe, sono invecchiati i previsori e dunque, come il buon vino, anche loro hanno imparato a "leggere" meglio le situazioni, fornendo spesso anche a lungo termine una linea di tendenza credibile, tranne...per un particolare, certamente non trascurabile.

Quale? La risposta la conoscete già: le ondate di freddo o meglio la loro portata ed obiettivo nel semestre freddo. Quelle rimangono sempre difficili da inquadrare, spesso a causa dell'eccessiva vitalità del vortice polare e all'invadenza degli anticicloni, talvolta entrambe ancora sottovalutate dai modelli matematici.

In questa stagione intermedia invece tutto sembra andare secondo i piani: una linea di tendenza a lungo termine viene inquadrata bene sin da subito anche a 10 giorni e spesso trova conferma emissione dopo emissione, sino a trasformarsi in evento reale.

Da giorni stiamo valutando la possibilità che nella terza decade di ottobre, pur a fronte di un rialzo termico, il nord possa sperimentare una fase perturbata piuttosto prolungata, in grado poi di coinvolgere anche le regioni centrali.

Qui sotto l'anomalia pressoria negativa a 5500m prevista per mercoledì 21 ottobre; la presenza di un vasto vortice depressionario ad ovest del Continente con conseguente richiamo di aria molto mite ma anche molto umida da sud, che interagirà con aria più fresca di origine atlantica in arrivo da ovest:



A livello barico ecco come viene letta la situazione dal modello americano per lo stesso giorno:



E per i giorni successivi la situazione dovrebbe essere molto simile, con un pericolo protrarsi dei fenomeni, pur ad intermittenza, sulle medesime zone:



Ecco l'affondo freddo a 1500m che alimenterà il vortice depressionario centrato sulla Bretagna, si nota la risalita di aria calda sul meridione, come sempre accade in queste situazioni:



Da martedì 20 a lunedì 26 ottobre:
-Probabili frequenti precipitazioni al nord e poi anche sull'alto e medio Tirreno, sporadiche invece sul medio Adriatico e soprattutto al sud, dove le temperature si porteranno su valori ben superiori alle medie del periodo.

-Preoccupa la potenziale insistenza dei fenomeni sul settentrione e sulla Toscana.

Autore : Alessio Grosso
 
Il momento più FREDDO della settimana

In quota il momento più freddo è previsto per le prime ore di Santo Stefano, mentre al suolo nelle prime ore di domenica 27 dicembre


In primo piano - Oggi, ore 11.20

L'aria fredda è una massa pesante che tende a depositarsi al suolo quando la furia degli elementi, compreso il vento, tendono a calmarsi.

In occasione dell'ondata di freddo che diverrà realtà dopo Natale, il massimo del raffreddamento in quota sarà quindi sfasato di circa 24 ore dal "deposito" del freddo al suolo che avverrà in assenza di vento.

La prima mappa mostra il massimo del raffreddamento alla quota di 1500 metri che è atteso per le prime ore di Santo Stefano:




Sulle regioni centro-settentrionali si notano valori di tutto rispetto e compresi tra -4 e -6° alla medesima quota. Notate come l'isoterma -4 si intruda a sud fino a toccare la Sardegna.

Il meridione sarà meno interessato dall'ondata fredda, specie le regioni estreme e la Sicilia, anche se un calo termico è atteso anche qui.

La seconda mappa mostra invece il massimo raffreddamento atteso AL SUOLO che si manifesterà nelle prime ore di domenica 27 dicembre:



Ecco i valori negativi sulla Pianura Padana e nelle aree interne del centro con punte anche di -5/-6° nelle valli incassate. Sottozero anche le aree interne della Sardegna con punte di -2°. Valori ovviamente più miti lungo le coste dove il termometro non dovrebbe scendere al di sotto dello zero.

Autore : Paolo Bonino
 
Meteo a 7 giorni: nuovo MALTEMPO in arrivo tra mercoledi e giovedì, poi pausa nel week-end?

Una nuova perturbazione interesserà la nostra Penisola a metà settimana, seguita da un week-end di tregua.


La sfera di cristallo - 12 Ottobre 2020, ore 16.00

La prima perturbazione della settimama sta agendo in queste ore al centro e al meridione. E' seguita da venti più freddi e secchi settentrionali che hanno già liberato i cieli del settentrione.

Nella giornata di domani, martedi 13 ottobre, il fronte perturbato darà gli ultimi fenomeni sulle regioni estreme, mentre sul resto d'Italia avremo una giornata discreta anche se piuttosto frizzante. Ecco la mappa che riassume il tempo di domani, martedi 13 ottobre, in Italia:



Notate i valori minimi ad una cifra previsti sulle regioni settentrionali; il tempo al meridione tenderà comunque a migliorare nell'arco della giornata con i fenomeni in fuga verso la Grecia.

La tregua sarà però molto breve: da ovest sopraggiungerà una nuova perturbazione che inizierà a dare effetti sulla Sardegna e il Tirreno mercoledi 14, per poi estendersi a gran parte d'Italia giovedi 15 ottobre.

A tal proposito vi mostriamo la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco di tutta la giornata di giovedi 15 secondo il modello americano:



Molte piogge e rovesci agiranno sull'Italia con massimi effetti sul Tirreno e al nord-est. Sulle Alpi cadrà nuovamente la neve sopra i 1300-1500 metri. Alcune aree non verranno coinvolte dalle piogge, ma saranno in netta minoranza rispetto a coloro che dovranno aprire l'ombrello.

Nella giornata di venerdi 16 ottobre le piogge tenderanno a concentrarsi al sud e su parte del centro, mentre un parziale miglioramento interverrà al nord e sull'alto versante tirrenico. Questo sarà il prologo di un fine settimana che si annuncia discreto in Italia e con temperature in graduale aumento. Di seguito, la situazione estrapolata dal modello americano tra sabato 17 e domenica 18 ottobre:



Una blanda zona di alta pressione dovrebbe assicurare un fine settimana senza piogge, con schiarite e temperature in salita. Si tratterà però solo di una tregua in quanto da ovest sarà già pronto un nuovo peggioramento che inizierà ad agire sul nord-ovest lunedi 19 ottobre.

RIASSUMENDO

Martedi 13 ottobre: ultimi rovesci al sud in attenuazione; tempo variabile altrove con prevalenza di schiarite e clima abbastanza freddo per la stagione.

Mercoledi 14 ottobre: nuovo peggioramento con piogge sul Tirreno, la Sardegna e la Liguria, per il retso ancora variabilità senza fenomeni degni di nota.

Giovedi 15 ottobre: maltempo su quasi tutta l'Italia, ma in modo particolare al centro e sul nord-est. Neve sulle Alpi sopra i 1300-1500 metri. Ventoso e piuttosto freddo ovunque.

Venerdi 16 ottobre: maltempo al centro e al meridione, migliora invece al nord e sulla Toscana con schiarite. Clima sempre abbastanza freddo e ventoso.

Sabato 17 e domenica 18 ottobre: tempo ovunque discreto con assenza di piogge e temperature in salita.

Lunedi 19 ottobre: nuovo peggioramento sul nord-ovest e sulla Sardegna con piogge, tempo abbastanza buono e mite altrove.


Autore : Paolo Bonino
 
Meteo: WEEKEND, verso il RIBALTONE. Sabato ancora PIOVOSO, ma da DOMENICA arriva l'ANTICICLONE di SANTA LUCIA
Articolo del 10/12/2020
ore 6:30
di Carlo Testa Meteorologo

weekend-91220.jpg
Weekend con ribaltone: domenica 13 è in arrivo l'anticiclone di Santa LuciaDopo un lunghissimo periodo di instabilità, dominato da pioggia e nevicate eccezionali, nel corso del prossimo weekend si annuncia un ribaltone. Nonostante dovremo fare i conti con un sabato 12 ancora condito da qualche pioggia, da domenica 13 arriverà l'anticiclone di Santa Lucia.
Facciamo quindi il punto della situazione sulla base degli ultimi aggiornamenti per capire quali saranno le conseguenze sul nostro Paese.

Come detto nel corso della giornata di sabato 12 dicembre, l'Italia si troverà, almeno inizialmente, ancora influenzata dal maltempo a causa di un vortice depressionario attivosulle regioni centro-meridionali e Isole maggiori. Ci attendiamo precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio temporalesco, in particolare su Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da forti venti di Maestrale che spazzeranno soprattutto i litorali. La neve cadrà sugli Appennini a partire dai 1300/1400 metri di quota. Durante il pomeriggio è attesa qualche debole nevicata anche sull'arco alpino di confine, con fiocchi fino a 6/800 metri di quota.

RIBALTONE - Per domenica 13, salvo per ultime piogge e temporali al Sud, l'ultimo aggiornamento conferma il ritorno dell'alta pressione, che chiameremo "anticiclone di Santa Lucia" visto che arriverà sostanzialmente in contemporanea a questa festività. La conseguenza principale sarà senz'altro una maggiore stabilità atmosferica al Centro-Nord e sulla Sardegna, con prevalenza di sole, ma anche con un lieve aumento delle temperature, specie nei valori massimi. Da segnalare, tuttavia, la possibile formazione di nebbie sulle pianure del Nord con valori minimi prossimi agli 0°C durante la notte e al primo mattino.
 
Quando FREDDO arriverà in Italia tra venerdi e domenica?

Confermato l'arrivo di aria fredda sulla nostra Penisola durante il fine settimana. Quanto scenderanno le temperature?


In primo piano - Oggi, ore 09.50

La dinamica fredda che colpirà l'Italia durante il fine settimana è stata ridotta sia come intensità che come durata. Tuttavia l'inverno alzerà nuovamente la voce, determinando un nuovo raffreddamento dopo la pausa più mite che intercorrerà tra mercoledi e giovedi.

Queste sono le temperature a 1500 metri previste sulla nostra verticale nella prima mattinata di domenica 17 gennaio:



Come vedete, il freddo più intenso resterà relegato più ad est senza entrare sulla nostra Penisola. Da noi il massimo del freddo si avrà comunque sul nord-est, con isoterme alla medesima quota comprese tra -5 e -7°. Farà freddo anche lungo il versante adriatico e su alcune zone dell'Italia meridionale dove si arriverà (sempre a 1500 metri) tra i -4° e i -5°.

Come andranno invece le cose al suolo? Questi sono i valori termici attesi per sabato mattina attorno alle ore 7:



Da segnalare il freddo molto intenso nelle vallate interne dell'Appennino centrale e meridionale, con punte di -8/-10° nelle zone di fondovalle (ovviamente a cielo sereno ed in calma di vento).

Valori negativi in Valpadana e nell'immediato entroterra delle regioni centro-meridionali con qualche punta vicino allo zero anche lungo la fascia costiera. Sottozero le temperature anche nelle aree interne delle due Isole Maggiori.

La terza mappa, infine, mostra le temperature al suolo previste per le ore 7 di domenica 17 gennaio:



Ancora freddo in Valpadana, ma soprattutto nelle aree interne dell'Italia centrale con punte di -5/-7° nei fondovalle. Qualche punta attorno allo zero sarà probabile anche lungo le coste.

Il tutto verrà accompagnato da forti venti settentrionali che accentueranno non poco la sensazione di freddo sul nostro corpo.

Autore : Paolo Bonino
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto