Meteo stagione 2020/2021

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Cova il maltempo dal week-end sull'Italia

Affondo freddo dal nord Europa e conseguenze depressionarie per il nostro Paese dal fine settimana e per gran parte della prossima. Calo delle temperature, neve sulle Alpi e sulle cime appenniniche.

Prima pagina - Oggi, ore 08.24




COMMENTO
Il sogno della scuola in spiaggia per evitare i contagi da covid svanirà presto: da domenica, con prodromi già da sabato, il maltempo autunnale tornerà a far visita alla Penisola e far lezione all'aperto sarà molto difficile. Qui la spiaggia di Vasto adibita ad aula scolastica (foto a cura di rete locale):


Una saccatura in discesa dal nord Europa impegnerà il Mediterraneo centrale, originando minimi depressionari al suolo forieri di precipitazioni a tratti abbondanti. Certo, non pioverà ovunque con la stessa intensità, ma il quadro risulterà decisamente compromesso con temperature sotto la media ed anche neve sulle Alpi e le cime appenniniche.

SITUAZIONE: l'Italia è ancora parzialmente protetta da un promontorio anticiclonico in graduale indebolimento, che favorisce dunque il transito di banchi nuvolosi irregolari, per ora senza conseguenze.

EVOLUZIONE: sabato ulteriore cedimento strutturale dell'alta pressione e inserimento di aria umida da WSW sull'alto Tirreno con possibili rovesci sulla Toscana, a precedere il netto peggioramento previsto al nord in serata, quando una saccatura colma di aria fredda scaverà un minimo a ridosso del Mar Ligure, associato a piogge e temporali, più probabili su Levante ligure, centro-est Lombardia, Triveneto e poi Emilia-Romagna, come si nota dalle "mappe pioggia" previste tra domenica sera e l'alba di lunedì.



I fenomeni si muoveranno poi a conquistare tutto il centro Italia nel corso di domenica, abbandonando il nord-ovest e puntando lunedì sul meridione, dove il vortice depressionario tenderà ad insistere sino alle prime ore di martedì, portando nubifragi su Sicilia, Calabria, Puglia, coste della Lucania jonica, guardate infatti questa mappa con la sommatoria dei fenomeni previsti per lunedì:

IN SEGUITO: la circolazione rimarrà depressionaria e con buona probabilità tra martedì sera e mercoledì un altro importante corpo nuvoloso attraverserà la Penisola portando piogge e rovesci temporaleschi anche diffusi, rinnovando il maltempo sino a giovedì mattina al nord, a giovedì pomeriggio sul resto d'Italia. Le temperature si porteranno e rimarranno sotto la media. Da verificare la tendenza successiva ma ancora suscettibile di ricadute instabili o perturbate.

OGGI: un po' di nuvolaglia in transito da nord a sud con occhiate di sole o anche belle schiarite e fenomeni praticamente assenti. Temperature stazionarie su valori miti con massime sui 18-20°C al nord, tra i 18 e i 22°C al centro, tra i 19 e i 24°C al sud.



Autore : Alessio Grosso
 
Lunedi 12 ottobre rischio NUBIFRAGI al sud!

Interessate soprattutto le regioni estreme.


In primo piano - Oggi, ore 09.40

La perturbazione che domenica interesserà il settentrione e parte del centro con piogge e rovesci, si attarderà lunedi 12 ottobre al meridione. Qui troverà il contributo di aria calda africana con inevitabili maggiori contrasti ed inasprimento dei fenomeni soprattutto sulle regioni estreme.

L'area maggiormente colpita dovrebbe essere la Grecia e l'Egeo, ma anche il nostro meridione subirà l'onta di fenomeni talora intensi.

Ecco la situazione sinottica prevista in Italia nelle ore centrali di lunedi 12 ottobre:



Si nota una depressione centrata sul Lazio. Notate inoltre il contrasto termico con aria calda in risalita dal nord Africa sulle nostre regioni meridionali con inevitabili condizioni di maltempo.

La seconda mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco della giornata di lunedi 12 ottobre:



I rovesci più forti con associati nubifragi interesseranno la Puglia, il Golfo di Taranto, la Calabria e la Sicilia orientale, anche se i massimi assoluti delle piogge si collocheranno più ad est, in sede ellenica.

Sul resto del meridione avremo rovesci piu sporadici che non dovrebbero causare problemi di sorta.


Autore : Paolo Bonino
 
Anche se serviranno conferme, dovute in caso di previsioni a medio termine, questa è una linea di tendenza del meteo per la seconda decade di Ottobre.

Meteo a 15 giorni: confermata un'evoluzione spesso PERTURBATA

Da una fase di maltempo ad un'altra: cambieranno solo le caratteristiche.


Fantameteo 15gg - Oggi, ore 16.30

Volto instabile, a tratti perturbato, dell'autunno scatenato. Il vortice freddo in arrivo da domenica 11 ottobre, rimarrà parcheggiato sui cieli della Penisola almeno sino a giovedì 15 ottobre, determinando marcate condizioni di instabilità, a tratti perturbata, e lasciandoci in eredità una pesante anomalia pressoria negativa a tutte le quote, come mostra in maniera eloquente questa mappa del modello americano relativa ai 5500m proprio per giovedì 15:



La situazione non depone poi per un ritorno dell'anticiclone, anzi dall'Atlantico, come si nota sia nella prima mappa, che nella seconda qui sotto, prevista per sabato 17, si può notare l'avvicinamento di un altro vortice ciclonico, espresso dunque puntualmente da un'altra anomalia barica a 5500m:



Cosa cambia da una mappa all'altra? Lo vedete? Solo la direzione delle correnti. Quello che si appropinqua da ovest è un guasto atlantico, quello precedente un guasto nord europeo. Dunque è un discorso termico.

Se fino a metà mese il guasto sarà a carattere freddo per il periodo, in quello previsto sul finire della seconda decade di ottobre, non sarà il freddo a catalizzare la scena, bensì le precipitazioni e semmai la risposta mite, (calda per la stagione) che dovremo aspettarci sul meridione e sul versante adriatico. Questo però depone per l'accumulo di aria molto umida in grado di provocare fenomeni molto abbondanti al nord e sul Tirreno. Ecco una mappa dell'anomalia barica prevista per lunedì 19 ottobre sempre a 5500m, il vortice depressionario atlantico si avvicina ancora di più:



E potrebbe andare a finire anche peggio: da martedì 20 in poi mezza Italia risentirebbe di fenomeni anche intensi, sia pure intervallati da brevi momenti asciutti, solo se poi il vortice prendesse la via del medio Atlantico la fase perturbata si risolverebbe facilmente con la parziale rimonta di un cuneo anticiclonico in grado di ridimensionare il maltempo, riportando situazioni di relativa stabilità, ma sarà davvero così? Staremo a vedere, del resto se lo sapessimo da oggi questa rubrica non si chiamerebbe "fantameteo".

SINTESI PREVISIONALE da giovedì 15 a mercoledì 21 ottobre:
giovedì 15 ottobre
: ancora tempo instabile sull'insieme del Paese con qualche precipitazione sparsa, tendenza a miglioramento a partire dal settentrione. Clima molto fresco per la stagione.

venerdì 16 ottobre: nuvolaglia residua al centro e al sud ma con fenomeni ormai solo sporadici o isolati, tendenza ad ulteriori schiarite. Clima più mite.

sabato 17 ottobre: nuvolaglia al nord e sulla Toscana ma senza fenomeni di rilievo, bel tempo altrove, mite.

da domenica 18 ottobre a martedì 20 ottobre: tendenza a peggioramento al nord, poi anche sulle centrali tirreniche, la Sardegna e la Campania con piogge frequenti e temporali di origine anche marittima, Libeccio, Ostro e poi Scirocco in azione, temperature miti, anche calde al sud, dove risulteranno sopra la media.

mercoledì 21 ottobre: generale instabilità con possibili precipitazioni sparse, estese questa volta anche al sud, lieve o moderato calo termico al centro e al sud, valori stazionari al nord.



Autore : Alessio Grosso
 
Mercoledì 14 nuova fase di MALTEMPO sull'Italia

L'aria fredda continuerà a colare sull'Europa occidentale attivando depressioni e maltempo sulla nostra Penisola anche nei prossimi giorni.


In primo piano - Oggi, ore 10.21

Il quadro sinottico atteso per la giornata di mercoledi 14 ottobre non è particolarmente invitante per la nostra Penisola. L'analisi si riferisce alle ore 14 della giornata suddetta, secondo il modello americano:



Le alte pressioni saranno lontane dalla scena europea e mediterranea che resteranno avvolte da diverse situazioni depressionarie.

La depressione che ci interesserà porrà il suo centro in prossimità del Mar Ligure. Una figura depressionaria centrata in questa posizione non può che essere foriera di maltempo su gran parte d'Italia.

Ecco infatti la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco di tutta la giornata di mercoledi 14 ottobre secondo il modello americano:

A parte le estreme regioni meridionali, le regioni del medio Adriatico e forse l'estremo nord-ovest, il resto d'Italia sarà sotto piogge e rovesci. I fenomeni più intensi sembrano al momento ubicati tra la bassa Toscana, l'alto Lazio, l'Umbria occidentale e la Campania.

Da valutare anche la possibilità di nevicate sulle Alpi a quote non elevate per la stagione, attorno a 1500-1600 metri, stante le temperature che si manterranno piuttosto basse per la stagione.


Autore : Paolo Bonino
 
Visto che in settimana solitamente si lavora, lo sguardo è già rivolto al prossimo we.

Meteo week-end del Primo Maggio: dove pioverà e dove ci sarà il sole?

Settimana molto dinamica con Italia divisa in tre settori.


In primo piano - Oggi, ore 10.36





Cominciano le classiche lotte primaverili per il possesso della Penisola. Da un parte c'è un flusso di aria instabile che investe il nord e determina precipitazioni intermittenti a prevalente carattere di rovescio o temporale, mentre al centro tale flusso risulterà a tratti disturbato dalla risalita di aria calda dal nord Africa, che prevarrà al sud della Penisola, portando tempo asciutto con temperature elevate e anche un po' di sabbia del deserto in sospensione.

Al nord le precipitazioni insisteranno a tratti nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, mentre per domenica è atteso un netto miglioramento e un rialzo termico.

Al centro i rovesci potranno coinvolgere a tratti Toscana, Umbria, Lazio e solo marginalmente Marche, Abruzzo e Sardegna, ma su tutte le regioni saranno comunque le fasi caratterizzate da schiarite a prevalere.

Al sud non sono previste precipitazioni e le temperature massime potrebbero toccare i 27-28°C all'interno, molto meno sulle coste a causa del mare ancora fresco.
Qui una mappa termica prevista a 1500m per sabato 1° maggio dove si vede ancora la massa d'aria calda presente al sud ma in graduale evacuazione:



Vediamo adesso la sequenza precipitativa prevista tra giovedì 29 aprile e sabato primo maggio, si comincia con GIOVEDI, quando le precipitazioni potrebbero coinvolgere anche le regioni centrali, così come segnalato sopra:



Noteremo invece come tra VENERDI e SABATO i fenomeni si localizzino sulle regioni settentrionali, concedendo invece maggiori schiarite al centro e soprattutto al sud, che sperimenterà l'acme della fase calda.





DOMENICA 2 maggio: generale miglioramento al nord e al centro, ma soprattutto calo delle temperature al sud grazie alla rotazione dei venti dai quadranti occidentali e l'allontanamento della massa d'aria calda.

Autore : Alessio Grosso
 
Da un fine settimana all’altro: il MALTEMPO darà poca tregua

Si aprirà un lungo periodo perturbato

DI IVAN GADDARI

05 Ott 2020 - 13:30

Prima di addentrarci nell’evoluzione meteo climatica settimanale, lasciateci ricordare l’esito di una ricerca britannica condotta anni or sono: l’incidenza del maltempo è maggiore nei weekend. Sarà un caso, sarà perché nei fine settimana siamo più liberi, sarà quel che volete fatto sta che anche ultimamente stiamo assistendo a ondate di maltempo nei giorni spendibili per le nostre passioni e per i nostri piaceri.

Una premessa doverosa, visto che non pochi si stanno domandando come mai fa brutto spesso e volentieri nelle giornate di sabato e domenica. Una premessa doverosa anche in virtù delle previsioni che stiamo per proporvi, o meglio, dell’analisi modellistica che stiamo per illustrarvi.


ecmwf-domenica.jpg
Il modello matematico ECMWF prospetta un altro peggioramento a partire da domenica

Purtroppo, lo avrete capito, le notizie non sono buone. Chi sperava in una tregua un po’ più consistente resterà deluso. La settimana sarà condizionata inizialmente da spiccata variabilità tipicamente autunnale, difatti transiterà qualche altra blanda perturbazione, dopodiché avremo un temporaneo miglioramento e un consistente aumento delle temperature. L’Alta Pressione, o meglio, il promontorio anticiclonico africano, non sarà altro che la risposta al nuovo affondo depressionario sull’Europa occidentale.

Questa la dinamica attesa: spinta dell’Alta delle Azzorre verso nord-nordest, affondo depressionario sull’Europa occidentale, temporanea fiammata anticiclonica sul Mediterraneo centro orientale, successivo peggioramento. Peggioramento che, carte alla mano, potrebbe cominciare o sabato o domenica e ancora una volta partirebbe dalle regioni del Nord Italia (in particolare dai settori occidentali). Stavolta, tuttavia, l’affondo ciclonico dovrebbe coinvolgerci direttamente e dar luogo a un’ondata di maltempo diffusa.

Oltre che diffusa porterebbe un sostanziale calo delle temperature e potrebbe risultare duratura. L’anomalo posizionamento dell’Alta delle Azzorre, anomalo considerando il periodo, potrebbe alimentare altri affondi ciclonici all’interno del Mediterraneo e a quel punto assisteremmo a ondate di maltempo in successione. Quindi anche nel corso della settimana, non soltanto nei weekend.
 
MALTEMPO: tutte le PIOGGE in Italia fino a MERCOLEDI 28 APRILE

Piogge sparse al nord e al centro, ma in un contesto primaverile.


In primo piano - Oggi, ore 09.45




Dopo un 25 aprile splendido dal punto di vista atmosferico in Italia, la pioggia tornerà a bagnare le lande centro-settentrionali italiche. Si tratterà di piogge benefiche, non intense e solo occasionalmente a carattere di rovescio.
Le precipitazioni si spingeranno fino al centro, lasciando questa volta indenne il sud e la Sicilia dove il tempo sarà spesso soleggiato e con temperature piuttosto elevate.

La prima mappa mostra la sommatoria delle piogge attese in Italia nell'intera giornata di martedi 27 aprile:



Le piogge più intense si dipartiranno dalla Liguria centrale verso l'Emilia Romagna e il basso Veneto. Altri rovesci abborderanno la Val d'Aosta, con neve sopra i 1500-1600 metri. Sul resto del nord piogge deboli o moderate alternate a pause asciutte.

La pioggia, seppure in maniera intermittente, guadagnerà terreno verso le regioni centrali con qualche rovescio sull'Umbria. Resteranno invece a secco il meridione e la Sicilia dove si prevede anche un aumento delle temperature.

Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco di tutta la giornata di mercoledi 28 aprile:



I rovesci più intensi si concentreranno al centro, specie tra Umbria, Lazio e zone interne di Marche e Abruzzo. Piovaschi locali andranno in scena al nord, ma alternati a lunghi momenti asciutti. Dalla Campania verso sud invece tutto sereno e con temperature anche abbastanza elevate.

Autore : Paolo Bonino
 
Si risveglia l'AFRICA? Chiediamolo all'ITCZ

Controlliamo le mosse dell'alta pressione africana con la posizione di questo parametro assunta nella seconda decade di aprile.

In primo piano - Oggi, ore 11.25


La stagione avanza! Si comincia a monitorare le mosse dell'alta pressione africana che in alcune annate ha fatto già paura nel mese di maggio.
Un buon metro per cercare di capire le mosse dell'alta pressione africana è l'ormai famoso ITCZ (InterTropical Convergence Zone). Si tratta della zona di convergenza intertropicale situata mediamente sull'equatore. Qui si ha la convergenza degli Alisei dell'emisfero boreale e la risalita di masse d'aria calda che determinano l'area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali.
Questa ipotetica linea, chiamata anche equatore climatico, fluttua a nord e a sud a seconda delle stagioni. In estate, tra luglio e settembre, tende ad estroflettersi verso nord di circa 18°/19° sopra l'equatore, in risposta al maggiore o minore vigore della circolazione monsonica delle latitudini tropicali.
I suoi movimenti determinano anche lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali (che si estendono immediatamente a nord e a sud della ITCZ), determinando così un forte influsso anche sul tempo di casa nostra.
Una maggior estroflessione dell'ITCZ verso nord facilita le rimonte dell'alta pressione africana verso il Bacino del Mediterraneo e l'Italia. Di conseguenza, in estate, questo parametro diventa fondamentale per la previsione di una possibile risalita del famigerato "Gobbo".
L'ITCZ non viene monitorato in inverno, ma sale sugli altari della cronaca già a partire dal mese di aprile per i motivi suddetti. La mappa in alto ce lo mostra...così come è disposto in questi ultimi giorni, o meglio come era disposto nella SECONDA DECADE DI APRILE. La linea scura rappresenta la sua altezza media, mentre la linea rossa la posizione assunta dal 10 al 20 aprile, mentre la linea gialla la vecchia posizione assunta nella prima decade di aprile (dal 1 al 10).
Rispetto alla precedente valutazione (1-10 aprile), notiamo che l'ITCZ si è alzato e nemmeno poco. Ciò significa che il monsone meridionale inizia a spingere. Tuttavia, la linea rossa resta ben al di sotto della media, segno che l'alta pressione africana è ancora a riposo.
Sarà però da monitorare nei prossimi giorni questo continuo rialzo. Se non dovesse interrompersi, l'ITCZ potrebbe finire sopramedia entro poco tempo, con conseguenze non troppo piacevoli per il Mediterraneo e l'Italia già nel mese di maggio.
Per il momento, comunque, siamo abbastanza tranquilli...

Autore : Paolo Bonino
 
MALTEMPO: dove potrebbe PIOVERE da venerdì a domenica sull'Italia

Si apre una breve fase più instabile e fredda su alcune zone dello Stivale.


In primo piano - Oggi, ore 09.20




A partire da venerdi 5 marzo e per tutto il fine settimana, l'alta pressione tenderà a ritirarsi dall'Italia, concedendo un po' di freddo e qualche precipitazione che al nord e lungo il versante adriatico portrebbe essere nevosa anche a quote piuttosto basse, specie nella giornata di sabato.

Non arriveranno peggioramenti importanti, ma l'egemonia del sole da nord a sud che abbiamo avuto negli ultimi giorni dovrebbe finire.

La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni che cadranno nella giornata di venerdi 5 marzo, indicativamente fino alle ore 19:



Piovaschi saranno presenti sulla Liguria, il Triveneto e la Sardegna. Al nord la quota neve si attesterà tra i 1400 e i 1600 metri. Qualche piovasco o pioviggine interverrà anche tra la Toscana e il Lazio, per il resto il tempo si manterrà asciutto.

Queste invece sono le piogge attese in Italia nell'arco della giornata di sabato 6 marzo:



Sarà probabilmente la giornata peggiore. Precipitazioni sparse anche di tipo nevoso sopra i 700-800 metri interverranno tra l'Emilia Romagna, le Marche, l'Umbria orientale e l'Abruzzo.

Precipitazioni interesseranno anche il Piemonte e l'ovest della Lombardia con la neve che potrebbe scendere fino a 500-600 metri. Qualche piovasco sarà presente anche tra la Toscana, il Lazio e sulla Sardegna meridionale, per il resto il tempo resterà asciutto.

Domenica 7 marzo, il tempo dovrebbe migliorare al nord e su parte delle regioni centrali:



Resteranno alcuni piovaschi solo tra il Lazio, la Sardegna, il Cilento e la Sicilia, ma cose di poco conto.

Le temperature tenderanno a calare tra sabato e domenica soprattutto al nord e lungo il versante adriatico, in misura minore sul resto d'Italia.

Autore : Paolo Bonino
 
Meteo: l'alta pressione si indebolisce, si ridimensiona l'effetto "primavera anticipata"

L'anticiclone perde qualche colpo e favorisce un progressivo rientro di correnti orientali un po' più fredde, specie tra domenica e lunedì, quando si perderanno 5-6°C nei valori massimi e sui monti torneranno le gelate notturne. Da martedì a giovedì ancora anticiclone, poi...


Prima pagina - Oggi, ore 07.51





SITUAZIONE: C'è ancora tanto sole sull'Italia ma la performance dell'anticiclone è terminata; la perdita di potenza si manifesterà in modo più netto tra sabato sera e domenica, quando faranno il loro ingresso dai quadranti orientali masse d'aria decisamente più fredde, specie in quota.
Nulla di eclatante, ma sufficiente a smorzare gli effetti di questa "primavera anticipata" di fine febbraio.

Intanto ecco le immagini del satellite che segnalano ancora l'azione protettiva dell'alta pressione, naturalmente non si vedono le nubi basse o le nebbie marittime, presenti soprattutto sul Tirreno, perché questa è un'immagine all'infrarosso e non nel campo del visibile, ma si apprezza comunque la forza dell'anticiclone che, pur in indebolimento, tiene ancora lontane le perturbazioni dall'Italia:




Ecco le temperature previste per sabato 27 febbraio, si nota già una lieve diminuzione dei valori nelle ore centrali del giorno:



Ed ecco l'afflusso di aria fredda a 1500m previsto per l'alba di domenica 28 febbraio con l'isoterma di zero gradi a sfondare sul nord-est:




CONSEGUENZE: al nord nella giornata di sabato si avvicinerà un fronte dal centro Europa portando un modesto aumento della nuvolosità, specie sulle Alpi. Domenica nubi irregolari saranno presenti al nord e in Adriatico con qualche sporadico fenomeno non escluso sui settori alpini e in Sicilia, altrove il tempo si manterrà ancora buono o discreto.

Il massimo momento di raffreddamento si riscontrerà all'alba di lunedì, quando registreremo al risveglio questi valori di temperatura:



Si nota il ritorno delle gelate lungo tutta la dorsale appenninica e sul settore alpino. Nei giorni successivi però l'anticiclone tornerà a rafforzarsi, almeno temporaneamente, e tra martedì 2 e giovedì 4 risulterà ancora determinante per il tempo di tutto il Paese, come si nota da questa mappa:



TENDENZA: da venerdì 5 marzo progressivo spostamento dei massimi pressori verso il nord Europa e possibile affondo di masse d'aria fredde ed instabili dal nord Europa verso le Alpi. La sorte di questo attacco però è ancora tutta da decifrare, da ovest infatti potrebbe intervenire un disturbo tale da deviare tutto il flusso freddo verso est, neutralizzando il peggioramento.

Ecco l'evoluzione tracciata per sabato 6 dal modello europeo, con l'Italia raggiunta da aria più fredda e con la formazione di un minimo di pressione al nord, ma l'attendibilità è ancora bassa:



Da notare oggi:
-un'altra giornata di bel tempo su tutto il Paese
-disturbi mattutini legati a nebbie e nubi basse sulle coste e in mare aperto, specie sul Tirreno
-ancora punte di 21°C nel pomeriggio

Autore : Alessio Grosso
 
Meteo: Seconda metà di OTTOBRE, altra SFURIATA ATLANTICA, Rischio di MALTEMPO ESTREMO su Molte Regioni. La PROIEZIONE
Articolo del 5/10/2020
ore 11:40
di Salvatore de Rosa Meteorologo

ottobre-31020.jpg
Metà Ottobre: possibile ciclone verso l'Italia. La stagione autunnale è partita in grande stile con tante piogge e pure fenomeni alluvionali. Le proiezioni sul medio-lungo periodo lasciano propendere per una nuova fase perturbata dalla metà del MESE di ottobre. Un vortice ricolmo di temporali intensi potrebbe infatti puntare l'Italia portando tante precipitazioni anche sotto forma di nubifragi. Poi ci sarà spazio per un cambiamento?

Facciamo il punto della situazione analizzando l'ULTIMO AGGIORNAMENTO.

Con l'inizio di ottobre ha preso sempre più vigore la famigerata depressione d'Islanda, il cuore motore delle perturbazioni atlantiche che dal Nord Europa si dirigono poi anche verso l'Italia. Queste settimane d'altronde sono statisticamente e climaticamente le più piovose dell'anno su molte regioni.

Dando uno sguardo alle previsioni sul medio e lungo periodo emerge chiaramente come proprio verso la metà di ottobre un ciclone in discesa dal Nord Atlantico raggiungerà dapprima Francia e Penisola Iberica, per poi approfondirsi ulteriormente sul mar Mediterraneo. Se ciò venisse confermato non sono da escludere forti precipitazioni anche sotto forma di nubifragio in particolare al Centro Nord. Insomma il classico clima autunnale con serio rischio di alluvioni lampo e allagamenti nelle zone maggiormente esposte.

Più riparato almeno per il momento il Sud, dove, oltre ad una maggiore stabilità atmosferica sono attese temperature ben oltre le medie con punte fin verso i 24-25°C.

E poi? Cambierà tutto con il ritorno dell'alta pressione?

Purtroppo almeno per il momento non si vedono via d'uscita: l'Italia continuerà ad essere bersagliata da perturbazioni atlantiche almeno fino al 20 del mese che a più riprese porteranno piogge e rovesci temporaleschi. Soltanto il Sud potrebbe venire interessato da un'altra ondata di caldo africano.
 
METEO: tra sole e nubi, ma l'anticiclone regge la scena

Un po' di annuvolamenti su medio Adriatico, meridione, nord-ovest, per il resto prevalenza di sole. Temperature miti per il periodo. Nel fine settimana nubi al nord-ovest, qualche pioggia su ovest Alpi e Liguria, per il resto asciutto. Nubi anche sulle zone joniche ma senza conseguenze. La prossima settimana...


Prima pagina - Oggi, ore 08.07

SITUAZIONE: una zona di alta pressione è presente sul nostro Paese ma non impedisce un flusso di correnti mediamente nord-orientali, che determinano annuvolamenti parziali al nord-ovest, ma soprattutto sul medio Adriatico e al sud, dove si segnalano anche isolate piogge. Qui la situazione a Termoli in Molise, raggiunta da questo flusso debolmente instabile:




Qui invece la situazione tranquilla di Arabba nel bellunese, tra le Dolomiti venete: il paese rimane riparato dal flusso orientale umido e si gode il sole, così come gran parte del nord-est e delle regioni centrali tirreniche:



La mappa qui sotto chiarisce cosa stia accadendo su scala nazionale: i venti da ENE generano nubi e un po' di instabilità su medio Adriatico e soprattutto estremo sud con rovesci in mare aperto sullo Jonio, nel contempo apportano aria umida sul nord-ovest per effetto stau:



EVOLUZIONE: nel fine settimana una certa nuvolaglia raggiugerà il nord-ovest, legata ad una debole perturbazione che entro domenica mattina riuscirà al massimo a dispensare qualche debole precipitazione su Liguria ed ovest Alpi, nevosa oltre i 1800m, qui la mappa che segnala questo blando peggioramento:



Per il resto il tempo si manterrà buono e mite. Nel corso della prossima settimana è atteso un certo indebolimento del campo di alta pressione, che consentirà tra giovedì e venerdì l'ingresso di un altro corpo nuvoloso da ovest, deputato a portare qualche rovescio su Liguria, alto e medio Tirreno e Sardegna, ma l'affidabilità non è altissima.

CAMBIAMENTO: per assistere ad un cambiamento importante del tempo bisognerà probabilmente attendere la terza decade di novembre, quando il modello americano prevede l'affondo diretto di una saccatura nel cuore del Mediterraneo, ma per il momento si tratta solo di proiezioni. Seguite gli aggiornamenti!

Autore : Alessio Grosso
 
METEO: piccoli disturbi in attesa di una SVOLTA dopo la metà del mese

Il tempo sembra quasi addormentato in questo triste novembre 2020; in realtà non mancheranno disturbi lungo il Tirreno. Anche stamane sembra confermata una svolta dopo la metà del mese.


Prima pagina - Oggi, ore 08.12

SITUAZIONE: l'alta pressione non è di quelle inossidabili in questa fase, eppure da ovest giungono solo minacce modeste alla sua dominazione. Un flusso di aria umida raggiunge oggi le regioni settentrionali, la Toscana e la Sardegna, ma si limita a portare una modesta nuvolaglia, spesso su più livelli, ma senza conseguenze, per il resto il cielo si presenterà sereno, qui la nefoanalisi odierna:




EVOLUZIONE: mercoledì tempo simile, pur con qualche annuvolamento in più al nord. Giovedì invece l'aria umida in arrivo da ovest si presenterà più instabile, favorendo qualche rovescio tra Toscana e Lazio e locali piovaschi sulla Liguria, qui la distribuzione dei fenomeni prevista per le ore centrali del giorno:



TRA VENERDI 13 e SABATO 14 i fenomeni si concentreranno sul medio e basso Tirreno (Lazio, Campania, Calabria tirrenica, nord Sicilia) mentre altrove il tempo risulterà in prevalenza discreto o buono. Le temperature accuseranno un lieve calo nei valori massimi nelle aree interessate dalle precipitazioni, per il resto si manterranno stazionarie su valori leggermente superiori alle medie stagionali.

CAMBIAMENTO: tra domenica 15 e martedì 17 si rinnoveranno condizioni di instabilità all'estremo sud, altrove le condizioni risulteranno buone, ma l'alta pressione traslerà verso nord, consentendo da mercoledì 18 una discesa di masse d'aria fredda dirette da nord-est verso il nostro Paese, con conseguenze instabili per il nostro centro-sud, mentre al nord si avvertirà un forte calo delle temperature, qui l'evoluzione prevista per quel giorno dal modello americano a 1500m di quota:



DA VERIFICARE: trattasi ovviamente di una situazione tutta da verificare. Manca una netta convergenza modellistica su questo attacco all'alta pressione, che tuttavia risulta affidabile in misura più che sufficiente da meritare approfondimenti e da suscitare interesse.

OGGI: nubi sparse al nord, in prevalenza medio alte, con prevalenza di schiarite, banchi di nebbia in dissolvimento; al centro nubi sparse su Sardegna, Toscana, solo velature altrove con prevalenza di sole, bel tempo al sud. Temperature in lieve flessione nei valori massimi, ma sempre su valori miti per il periodo.


Autore : Alessio Grosso
 
METEO: moderato maltempo in arrivo nel fine settimana su alcune aree del Paese, e poi?

Verso un fine settimana con precipitazioni su Liguria, Lombardia, Emilia, isole maggiori, poi estremo sud. Da lunedi tendenza a miglioramento sino alla Vigilia di Natale.


Prima pagina - Oggi, ore 08.05

SITUAZIONE: un flusso di correnti umide ed instabili investe le isole maggiori e le coste liguri, a precedere il tentativo di ingresso di una perturbazione, atteso per domenica, che però non andrà a buon fine per l'opposizione dell'alta pressione. Ecco i fenomeni attesi nella prossima notte secondo il modello europeo, colpita soprattutto la Sardegna:





Nella giornata di sabato 19 dicembre i fenomeni andranno gradualmente accentuandosi sulla Liguria e si apriranno un varco verso bassa Lombardia ed Emilia, come si nota dalla mappa seguente prevista per l'alba di sabato e poi per le successive 12 ore, da notare i fenomeni anche su sud Sardegna, Calabria jonica ed ovest Sicilia:





DOMENICA 20 dicembre: il flusso umido meridionale perderà gradualmente importanza mentre la perturbazione in arrivo dalla Francia si incaglierà sulle Alpi, determinando solo qualche debole nevicata sui settori confinali piemontesi, valdostani e poi lombardi. Le precipitazioni legate allo Scirocco potranno comunque ancora interessare Liguria di Levante, alta Toscana, Emilia, bassa Lombardia e Sardegna.

PROSSIMA SETTIMANA: miglioramento grazie al ritorno dell'alta pressione e sino alla Vigilia di Natale pochi disturbi, salvo il probabile ritorno delle nebbie sul catino padano, attenuato solo parzialmente dal passaggio di nuvolaglia irregolare sui cieli del nord. Temperature sempre miti per il periodo ma in diminuzione sotto la nebbia.

SVOLTA INVERNALE: per Natale è previsto il rapido passaggio di un corpo nuvoloso sostenuto da correnti da nord con qualche precipitazione in viaggio dal nord verso il centro e poi il sud, seguito da una moderata flessione delle temperature, specie tra nord e centro. Ecco il quadro barico previsto subito dopo il passaggio del fronte con correnti da nord sull'Italia:



Cosa succederà DOPO? Ci sono molte ipotesi al vaglio. La più probabile, al momento, vede l'arrivo di una nuova grande depressione con maltempo sulla Penisola da domenica 27 o lunedi 28 con occasione per nevicate al nord, seguite da piogge e da clima nuovamente mite al centro e al sud, come mostra questa mappa del modello europeo:



La situazione è tuttavia molto più complessa di quanto si creda. Vi rimandiamo pertanto a tutti i nostri approfondimenti.

DA NOTARE OGGI: qualche pioggia o rovescio possibile su Sardegna e poi Liguria centrale, più isolati i fenomeni sulla Sicilia, un po' di nuvolaglia anche al nord ma senza fenomeni significativi, più sole altrove, salvo addensamenti all'estremo sud. Temperature sempre miti per il periodo.


Autore : Alessio Grosso
 
Meteo a 15 giorni: due attacchi FREDDI e PERTURBATI tra Natale e Capodanno

Due incursioni di aria artica saranno probabili sull'Italia entro la fine del mese.


Fantameteo 15gg - 17 Dicembre 2020, ore 16.30

Il "puzzle" del freddo che stiamo seguendo da alcuni giorni si arricchisce quest'oggi di nuovi elementi. Tutto dovrebbe iniziare dopo Natale, mentre prima saremo ancora ostaggi della mitezza e alle prese con un clima tutt'altro che invernale in Italia.

La prima pulsazione verso nord dell'alta pressione atlantica dovrebbe dare luogo ad un'ondata di freddo sull'Italia subito dopo Natale. Di seguito, la mappa delle isoterme a 1500 metri previste in Europa per domenica 27 dicembre secondo il modello americano:



La colata fredda prenderà le mosse dall'Europa nord orientale e si fionderà verso sud in direzione della nostra Penisola. Notate la mitezza che sarà sparata in Atlantico, puntando verso le Isole Britanniche e il Mare del Nord.

La massa d'aria nel suo incedere verso di noi tenderà ovviamente a riscaldarsi in quanto troverà una situazione iniziale abbastanza mite. I contrasti saranno quindi inevitabili e saranno causa di rovesci e nevicate a quote anche basse (se non in pianura) al centro-nord.

La prima ondata fredda si esaurirà in 2-3 giorni, prima di lasciare spazio ad un temporaneo rilassamento delle correnti. In altre parole, l'alta pressione delle Azzorre farà un temporaneo coricamento sull'Italia tra lunedi 28 e martedi 29 dicembre, come mostra molto bene questa mappa:



La pausa anticiclonica sarà breve ed effimera. Nel frattempo sull'Europa settentrionale si organizzerà la seconda bordata fredda che avrà una direzione più occidentale rispetto alla precedente. Ecco la mappa valida per Capodanno:



Notate come l'alta pressione in pieno Atlantico punterà il suo naso in direzione dell'Islanda, formando un blocco. L'aria fredda verrà quindi scaraventata verso sud in direzione del bacino centro-occidentale del Mediterraneo (freccia bianca) dove si formerà quasi sicuramente una depressione.

La seconda pulsazione fredda avrebbe quindi le carte in regola per portare neve al piano quantomeno al nord e al centro sotto l'egida di temperature molto basse verso la fine dell'anno. Si tratta per ora di ipotesi, ma che trovano già buoni riscontri in campo modellistico. Continuate pertando a seguirci.


Autore : Paolo Bonino
 
GHIACCI ARTICI: si resta ai minimi storici...

Dopo una effimera ripresa, il grafico si è stabilizzato attorno al minimo storico.


In primo piano - Oggi, ore 12.10




Ghiacci artici: non ci siamo. L'estensione resta ai minimi storici, anzi, in questo novembre siamo riusciti a fare peggio del famigerato "annus orribilis", ovvero il 2012.

Facciamo subito parlare il grafico perchè risulta molto indicativo sulla situazione in essere:



La curva tratteggiata rappresenta l'estensione del ghiaccio durante l'anno solare 2012 mentre quella turchese l'estensione di quest'anno, ovvero il 2020. Come potete vedere, ottobre e novembre non hanno invertito il trend, anzi, si prosegue attorno al minimo storico che è inferiore a quello rilevato nel 2012.

Notate anche l'estrema lontananza con la media di estensione dei ghiacci tra il 1981 e il 2010. Più che in estate, i "danni" più gravi sono stati inferti tra ottobre e novembre, dove l'ammanco di ghiaccio nei confronti della media è risultato davvero considerevole.


Autore : Paolo Bonino
 
Mercoledì 2 dicembre: focus NEVE nord Italia

Ecco le aree del settentrione maggiormente interessate dalla neve nella giornata di mercoledì 2 dicembre.


Sotto la lente - Oggi, ore 10.30




Ulteriore giro di vite in merito alle precipitazioni nevose di mercoledì 2 dicembre su parte delle regioni settentrionali. Le ultime emissioni hanno spostato la depressione verso nord con un maggiore coinvolgimento dell'alta Italia oltre all'Appennino settentrionale.

La neve potrebbe raggiungere anche alcuni settori di pianura del basso Piemonte e dell'Emilia, più difficile la neve sulla bassa Lombardia.

Ecco comunque una mappa che riassume la neve che cadrà sul nord Italia nell'arco di tutta la giornata di mercoledì 2 dicembre



30cm sono attesi nel comprensorio delle Alpi Marittime /Liguri, 25cm sull'Appennino Emiliano e 20cm sull'Appennino Ligure.

Come anticipato, qualche centimetro potrebbe cadere fino in pianura su Astigiano, Alessandrino, Oltrepò Pavese, Piacentino, Reggiano, Parmense e Bolognese.

Poca la neve attesa sulle Alpi in quanto la depressione non riuscirà a spingere l'aria umida verso questi settori. 5-10cm saranno possibili sui rilievi del Veneto (Lessini in particolare) sopra i 300 metri. Un po' di neve (5cm al massimo) sulla fascia prealpina lombarda e sull'alto Piemonte.

Sul resto del nord non prevediamo nevicate se non in forma davvero esigua.


Autore : Paolo Bonino
 
Grafico SCENARI FUTURI: il freddo se ne va, ma nessun sopra media estremo in vista per l'Italia!

Temperature attorno alle medie, poi notevole incertezza a lungo termine.


In primo piano - Oggi, ore 11.30

L'ondata di freddo fuori stagione che ha portato molto vento e neve a quote molto basse in Italia, sta per abbandonarci. Tuttavia non aspettiamoci l'esplosione di una mitezza esasperata sulla nostra Penisola nei prossimi giorni, segnatamente al meridione.

In questa sede prenderemo in considerazione un diagramma ormai noto a tutti: GLI SPAGHETTI. Riassumono tutti i possibili scenari del modello americano, compreso ovviamente quello ufficiale.

La corsa ufficiale è rappresentata dalla linea verde. Le linee a metà grafico sono le temperature a 1500 metri di quota e la linea rossa è la media. I picchi che si notano più in basso sono invece le precipitazioni. Più i valori sono alti, più le piogge sono probabili e intense. I punti geografici di riferimento sono situati sulla verticale di Milano, Roma e Bari.



Il primo grafico si riferisce alla città di MILANO:



Freddo in ritirata abbastanza rapida dal capoluogo lombardo, soppiantato da temperature attorno alla media del periodo fino alla fine del mese. Nei primi giorni di aprile si evince un lieve sopramedia, seguito da un'estrema incertezza termica a lungo termine.

Niente di nuovo sul fronte delle piogge che seguiteranno ad essere molto scarse ad eccezione del lungo termine dove pare muoversi qualcosa.

Il secondo grafico si riferisce invece alla città di ROMA:



Notiamo un rialzo termico nelle prossime ore con le temperature che si riporteranno attorno alla media del periodo o leggermente sopra sul finire del mese. A seguire si evince anche qui un'estrema incertezza del fattore termico per i primi giorni di aprile.

Sul fronte delle piogge non avremo novità di rilievo, in quanto le precipitazioni saranno sempre piuttosto scarse.

Infine, ecco il grafico relativo alla città di BARI:



Lento, ma costante rialzo termico fino alla fine del mese. Nei primi giorni di aprile si nota anche qui un'enorme incertezza sul fronte termico.

Dal punto di vista delle piogge, clima secco fino alla fine del mese, poi qualche pioggia dovrebbe essere garantita.

Autore : Paolo Bonino
 
METEO: verso un week-end con il MALTEMPO su molte regioni

Un debole corpo nuvoloso attraversa le regioni adriatiche senza determinare conseguenze importanti, insiste dell'instabilità sulla Sicilia, che nei prossimi giorni coinvolgerà gran parte del Tirreno e la Sardegna, prodromo di un peggioramento previsto nel fine settimana.


Prima pagina - Oggi, ore 08.04

SITUAZIONE: una modesta perturbazione ha forzato la resistenza di un'area di alta pressione presente sulla Penisola e sta attraversando le regioni di nord-est e l'Adriatico, senza peraltro produrre fenomeni di rilievo. Sui versanti tirrenici e al nord-ovest prevale il sole. All'estremo sud si riscontra ancora dell'instabilità a ridosso della Sicilia orientale e sul Mar Jonio, eredità della vecchia situazione depressione.

Nella mappa qui sotto si nota la situazione prevista per il pomeriggio odierno: un po' di nubi in Adriatico, rovesci possibili su nord ed est Sicilia, bel tempo altrove.





EVOLUZIONE: mercoledì il tempo risulterà simile, ancora annuvolamenti irregolari e possibili rovesci a ridosso della Sicilia, tempo buono altrove, salvo qualche annuvolamento sulle zone interne del meridione e il ritorno di locali nebbie sul catino padano. Le temperature non subiranno particolari variazioni, saranno ancora possibili deboli gelate e brinate mattutine al nord e nelle zone interne del centro. Qui sotto la mappa che riassume il tempo della giornata di mercoledì 25:



VERSO un PEGGIORAMENTO: dopo un giovedì che proporrà nuvolaglia a ridosso delle Isole Maggiori e del versante tirrenico, oltre che una lieve intensificazione delle nebbie sulle pianure del nord, ecco avvicinarsi una depressione dall'Iberia, che accentuerà il richiamo di correnti sciroccali a ridosso di Sardegna, Sicilia e regioni tirreniche, favorendo anche delle precipitazioni sparse. Ecco il tempo di venerdì 27 secondo il modello europeo, si nota il richiamo sciroccale sul Tirreno:



FINE SETTIMANA: la depressione sabato potrebbe coinvolgere gran parte della Penisola, ma soprattutto il nord-ovest, le isole maggiori, le regioni tirreniche, portandosi poi domenica a coinvolgere prevalentemente il centro e il sud. Risulta ancora da definire il ruolo di una massa d'aria fredda presente sull'est europeo, che potrebbe in qualche modo interagire con la depressione. Seguite gli aggiornamenti.

PROSSIMA SETTIMANA: sembra confermato l'affondo di un vortice depressionario molto profondo dal nord Europa verso il Mediterraneo centrale con conseguente maltempo di tipo invernale entro il 3-4 dicembre. Seguite gli aggiornamenti.

Autore : Alessio Grosso
 
La crisi del Rodano e le IRRUZIONI FREDDE: ecco perché se le beccano tutte l'Adriatico e il sud!

Irruzioni fredde con conseguenze nevose sempre meno frequenti al nord e sul Tirreno, perchè?


In primo piano - Oggi, ore 10.27




Gli afflussi di aria fredda sulla nostra Penisola seguono ormai solo questo schema: freddo secco al nord e sul Tirreno, rovesci di neve a quote prossime al litorale sul medio Adriatico e sul meridione.

Perchè non viene coinvolto il Tirreno e tantomeno il nord? Queste cose si dirà che sono cicliche, ma è sensibilmente diminuito negli ultimi 10 anni il numero di depressioni al suolo che si formano sul settentrione in seguito ad un'irruzione fredda, così come sull'alto e medio Tirreno, come quella qui sotto:



Manca da parecchio ad esempio una bella depressione emiliano-romagnola, in grado di dispensare neve abbondante anche in pianura su tutta la regione, così come manca la classica depressione nevosa a ridosso della costa laziale, ma peggio ancora è ormai ufficialmente defunta la classica irruzione fredda dalla Valle del Rodano che scavava un minimo depressionario sul Golfo Ligure con rovesci di neve a tutto spiano anche sul catino padano.

Le irruzioni fredde scelgono dunque il medio Adriatico e il meridione, dove si scavano facilmente minimi di pressione al suolo sullo Jonio che favoriscono le nevicate, ma anche sul basso Tirreno.

L'aria fredda invece altre volte sceglie percorsi molto occidentali, piomba sul Portogallo e ci restituisce un respiro di aria mite e umida che porta pioggia, ma non certamente neve, come si vede in questa mappa:



Addirittura c'è l'irruzione fredda da est che arriva nel cuore della Valpadana senza alcuna conseguenza depressionaria, come si nota qui sotto:



Il motivo? Non c'è un vero motivo razionale, il tempo non è un computer o una macchina perfetta, viene semplicemente scelta la via meno complicata che evidentemente passa per le due irruzioni ricorrenti citate; come vedete la latitudine o la longitudine centrano poco.

Autore : Alessio Grosso
 
Foto e articoli tratti dal sito https://www.ilmeteo.it/notizie/mete...la-stagione-ecco-lultimo-aggiornamento-203257 image_69082.jpg

Nel mese di settembre è spesso capitato, anche nel passato recente, di passare in maniera molto rapida da un estremo all'altro, meteorologicamente parlando. Ed è proprio quello che ci aspettiamo anche quest'anno: dopo una primissima parte ancora dal sapore estivo, già entro la metà del mese un ciclone potrebbe decreterà la fine della bella stagione provocando nuovi forti temporali e pure un brusco calo delle temperature.

Scopriamo subito cosa aspettarci nelle prossime settimane tracciando poi anche una tendenza completa sulla base degli ultimi aggiornamenti ufficiali dei principali centri di calcolo.

Nei primissimi giorni del mese, come accennato, (tra il 2 e il 6) avremo una temporanea rimonta dell'anticiclone azzorriano che garantirà una maggiore stabilità atmosferica con tanto sole e con temperature fin verso i 30°C durante le ore centrali della giornata: insomma, si configurerà quella che in gergo viene chiamata la classica estate settembrina.

Successivamente il tempo è destinato a cambiare. Secondo gli ultimi aggiornamenti del centro americano GFS, verso l'inizio della seconda decade, e comunque entro la metà del mese, un ciclone in discesa dal Nord Atlantico, sospinto da correnti instabili e fresche, potrebbe impattare sul nostro Paese dando il via ad una fase di maltempo anche piuttosto intensa.
Da valutare in questo caso diversi fattori. Sotto osservazione saranno in particolare le temperature dei nostri mari che dovrebbero risultare ancora piuttosto elevate e che potrebbero dunque fornire l'energia necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di provocare veri e propri nubifragi.
Quali le zone del nostro Paese più a rischio? Occhi puntati soprattutto al Nordovest e alle regioni tirreniche, le aree maggiormente colpite in questo tipo di configurazioni.
Se tutto ciò dovesse essere confermato, anche i valori termici subirebbero un brusco calo portandosi fin sotto le medie attese in questo periodo.

Che possa essere la fine definitiva della bella stagione? Vedremo nei prossimi aggiornamenti se verrà confermata la tendenza attuale, non resta che seguire passo passo questa interessante evoluzione meteorologica.
 

Allegati

  • settembre-1920.jpg
    settembre-1920.jpg
    99.4 KB · Visite: 0
Meteo 7 giorni: week-end con sole e primi caldi, ma da martedì...

Sud sotto l'acqua sino a sabato mattina, tempo migliore sul resto del Paese, domenica sole per tutti e temperature in netto rialzo. Da lunedì sera peggiora al nord e sul Tirreno con piogge e rovesci.


Meteo 7 giorni - Oggi, ore 14.36

Fase di maltempo ancora molta attiva su alcune zone del centro e soprattutto al sud, dove non mancheranno sino a sabato mattina piogge e temporali, localmente anche di forte intensità.

Lo testimonia chiaramente questa mappa riassuntiva delle precipitazioni attese per la giornata di venerdì 23 aprile:





Nella notte e nella prima parte della giornata di sabato 24 il maltempo si concentrerà sulle nostre regioni meridionali, dando luogo ad ulteriori precipitazioni, come vediamo nella mappa qui sotto:



Nelle successive 24-48 ore bel tempo su tutto il Paese con temperature in netto rialzo con punte anche prossime ai 24-25°C nelle ore centrali di domenica, come si nota anche in questa mappa:



Martedì 27 una figura depressionaria si muoverà da sud ovest verso il nord e parte del centro Italia, determinando precipitazioni sparse, che dovrebbero persistere anche nella giornata di mercoledì 28, sia pure ad intermittenza, determinando un sensibile calo delle temperature e anche il ritorno della neve oltre i 1800m sulle Alpi, qui una mappa prevista per le ore centrali di martedì 27 aprile:



La fase instabile potrebbe insistere anche nei giorni successivi, pur tamponata dalla presenza dell'anticiclone africano sul nostro meridione. Leggete a tal proposito la rubrica del "meteo 15 giorni".

SINTESI PREVISIONALE sino a giovedì 29 aprile:
venerdì 23 aprile: al sud perturbato con piogge e temporali, irregolarmente nuvoloso con rovesci su medio Adriatico nel corso della giornata, più sole sulle centrali tirreniche a al nord. Temperature in aumento al nord, stazionarie al centro, in lieve calo al sud.

sabato 24 aprile: ultime piogge al mattino sul meridione, migliora dal pomeriggio, bel tempo altrove, temperature in aumento con punte di 24°C.

domenica 25 aprile: bel tempo ovunque e clima pomeridiano piuttosto caldo con picchi di 26°C nelle zone interne, lontane dal mare.

lunedì 26 aprile: dapprima bello ma con nubi in arrivo in Liguria e poi sul resto del nord e sulla Toscana con i primi rovesci entro sera, nubi in arrivo anche sul resto del centro ma ancora asciutto, bello e molto mite al sud.

martedì 27 aprile: maltempo moderato al nord e al centro con piogge, rovesci, anche qualche temporale a ridosso dei rilievi, limite della neve oltre i 1800-2000m sulle Alpi, un po' di nubi alte ma tempo asciutto e mite al sud.

mercoledì 28 aprile: rovesci e temporali al nord, limite della neve in calo sino a 1300m e freddo per la stagione. Variabile al centro con locali rovesci, bello e mite al sud.

giovedì 29 aprile: migliora al nord-ovest, instabile al nord-est e al centro con rovesci a sfondo temporalesco e calo termico, pochi cambiamenti al sud.
 
Temperature in Europa: ancora POCO FREDDO ad est...

Qualcosa ad est si muove, ma ancora non sufficiente per determinare riflessi anche da noi


In primo piano - 23 Novembre 2020, ore 11.40




Martedì prossimo, 1 dicembre, partirà ufficialmente l'inverno meteorologico, mentre per la scadenza astronomica dovremo aspettare fino al 21 dicembre. C'è molta delusione e rassegnazione dopo gli ultimi non-inverni che hanno negato quella giusta dose di freddo e neve alla nostra Penisola.


Come ogni fine novembre, la speranza che quest'anno le cose possano andare in maniera diversa è sempre accesa, pur restando ben consci della difficoltà di distogliere la Natura dal sentiero della grande mitezza.

Qualcosa ad est si sta muovendo (lo avevamo già detto); nel il fine settimana è stato addirittura tracciato un piccolo solco freddo sull'Europa centro-meridionale con le temperature che sono scese anche in Italia, specie al centro-nord.

Non basta! Se esaminiamo il quadro delle temperature minime registrare la scorsa notte in Europa, ci rendiamo conto di quanto siano risicati gli spazi freddi sul nostro Continente.



Il piccolo canale freddo che ci ha portato briciole d'inverno nel fine settimana, si sta assottigliando sotto i colpi dell'anti-inverno per eccellenza, ovvero il solito flusso mite dall'Oceano (frecce rosse) che ha già invaso mezza Europa.

Sono tornate le minime a due cifre tra la Francia e il Regno Unito, oltre ovviamente al basso Mediterraneo. La mitezza occidentale sta mettendo i bastoni tra le ruote all'avanzata del freddo da est che come vedete si mantiene confinato oltre il Mar Nero.

Nella seconda parte della settimana c'è speranza che la mitezza oceanica smetta di spingere in maniera così forsennata verso l'Europa...e allora forse si potrà apprezzare una maggior tonicità del freddo sui comparti orientali. Vedremo...


Autore : Paolo Bonino
 
La settimana scorsa BRIVIDI FREDDI sul nostro continente!

La scorsa settimana ha chiuso con un pesante sotto media termico in Europa che vale la pena mostrare...


In primo piano - Oggi, ore 11.40




La settimana scorsa è stata da incubo per le infiorescenze e la natura già in stato avanzato dopo il caldo anomalo che aveva impazzato in Europa la settimana precedente.

Gelate tardive hanno interessato molti Paesi del Vecchio Continente, oltre alla neve che è caduta a quote alquanto basse per la stagione. Colpa di una potente irruzione fredda di matrice artica; i danni alle colture sono stati inevitabili, specie nei Paesi transalpini.

In questa sede cercheremo di quantificare le anomalie al ribasso che abbiamo riscontrato la settimana scorsa in Europa. Ecco la mappa:



E' stata una settimana a dir poco gelida su molti settori della Svizzera e dell'Austria, dove abbiamo avuto anomalie termiche al ribasso tra i 9 e gli 11°:

Il freddo non ha scherzato nemmeno nelle aree interne della Scandinavia (tra i 7 e i 9° sottomedia) e tra la Germania e la Francia orientale (tra i 5 e i 7° sottomedia).

Il resto dell'Europa centrale ha fatto registrare scostamenti al ribasso compresi tra 3 e 5°. In Italia gli scostamenti maggiori dalla media li abbiamo avuti al nord e nelle aree interne del centro, tra i 3 e i 5° al di sotto della media climatologica. Sul resto d'Italia le anomalie al ribasso sono state tra 1 e 3° ad eccezione della Sardegna che ha avuto temperature in media.

Autore : Paolo Bonino
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto