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Re: Primi giorni di aprile: verso il sole e il caldo
La Primavera si tinge d'Africa 0 Commenti » Commenta Leggi anche: La Primavera indosserà abiti d'Africa
Mentre gli ultimi scampoli di instabilità stanno per lasciare l'Italia, lo scenario barico del medio termine si va sempre più tingendo di Africa. Un imponente promontorio sub-tropicale si estenderà dall'Algeria sino all'Europa centrale, regalando al nostro paese belle e calde giornate primaverili.
Tra oggi e domani il tempo rimarrà imbronciato su varie aree del paese, ma il peggio è ormai passato e la tendenza è verso un veloce miglioramento. Infatti, grazie allo sprofondamento in pieno oceano di una saccatura di origine islandese, si eleverà un imponente promontorio subtropicale che dalle terre algerine e tunisine si estenderà, passando per il Mediterraneo, a buona parte dell'Europa centrale. Si tratta in effetti della prima invasione africana della stagione.
Come ben possiamo osservare nella nostra ECMWF MTG qui riportata, l'onda anticiclonica subtropicale sorgerà ai margini di due onde cicloniche: quella ad ovest, in pieno oceano, farà da trampolino di lancio, mentre quella ad est potrebbe fare da blocco mantenendo il promontorio africano stazionario per più giorni.
Ritengo che la fase più calda di questa prima sortita africana la si avrà nei primi giorni di aprile, quando il gran sole e l'afflusso di masse d'aria più calde della media faranno impennare i termometri oltre i 20°C, e spesso nelle zone di pianura sino ai +25°C. Paradossalmente farà più caldo in Pianura Padana che al Sud, perché la direttrice sud-ovest nord-est del promontorio favorirà una ventilazione settentrionale sulle regioni meridionali, mentre il Nord sarà colpito più direttamente dai venti caldi. Venti che potrebbero dare origine anche a deboli episodi di garbino, o phoen appenninico, in Emilia Romagna.
Successivamente, intorno al 5/7 aprile, potrebbe avvicinarsi pericolosamente all'Italia una saccatura nord-atlantica potenzialmente molto piovosa. Ancora però non ci è dato di sapere se essa riuscirà e penetrare francamente nel Mediterraneo Centrale o invece se scivolerà via velocemente lasciando spazio ad una nuova invasione calda africana.
Ci sarà tempo per scoprirlo. Per ora godiamoci il caldo abbraccio africano.
Aldo Meschiari
Top
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Mentre gli ultimi scampoli di instabilità stanno per lasciare l'Italia, lo scenario barico del medio termine si va sempre più tingendo di Africa. Un imponente promontorio sub-tropicale si estenderà dall'Algeria sino all'Europa centrale, regalando al nostro paese belle e calde giornate primaverili.
Tra oggi e domani il tempo rimarrà imbronciato su varie aree del paese, ma il peggio è ormai passato e la tendenza è verso un veloce miglioramento. Infatti, grazie allo sprofondamento in pieno oceano di una saccatura di origine islandese, si eleverà un imponente promontorio subtropicale che dalle terre algerine e tunisine si estenderà, passando per il Mediterraneo, a buona parte dell'Europa centrale. Si tratta in effetti della prima invasione africana della stagione.
Come ben possiamo osservare nella nostra ECMWF MTG qui riportata, l'onda anticiclonica subtropicale sorgerà ai margini di due onde cicloniche: quella ad ovest, in pieno oceano, farà da trampolino di lancio, mentre quella ad est potrebbe fare da blocco mantenendo il promontorio africano stazionario per più giorni.
Ritengo che la fase più calda di questa prima sortita africana la si avrà nei primi giorni di aprile, quando il gran sole e l'afflusso di masse d'aria più calde della media faranno impennare i termometri oltre i 20°C, e spesso nelle zone di pianura sino ai +25°C. Paradossalmente farà più caldo in Pianura Padana che al Sud, perché la direttrice sud-ovest nord-est del promontorio favorirà una ventilazione settentrionale sulle regioni meridionali, mentre il Nord sarà colpito più direttamente dai venti caldi. Venti che potrebbero dare origine anche a deboli episodi di garbino, o phoen appenninico, in Emilia Romagna.
Successivamente, intorno al 5/7 aprile, potrebbe avvicinarsi pericolosamente all'Italia una saccatura nord-atlantica potenzialmente molto piovosa. Ancora però non ci è dato di sapere se essa riuscirà e penetrare francamente nel Mediterraneo Centrale o invece se scivolerà via velocemente lasciando spazio ad una nuova invasione calda africana.
Ci sarà tempo per scoprirlo. Per ora godiamoci il caldo abbraccio africano.
Aldo Meschiari
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