titusmax

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Sono costate la vita a migliaia di elefanti e a un numero impressionante di rinoceronti. 105 tonnellate di avorio, 16 mila zanne, confiscate al mercato illegale, e una tonnellata e mezza di corni, per cui sono morti 340 esemplari dell’animale in via di estinzione: un tesoro dato alle fiamme nel Nairobi National Park, in Kenya. A dare il via al rogo, il più grande della storia della lotta al bracconaggio, che durerà giorni, è stato il presidente Uhuru Kenyatta. L’evento, una cerimonia spettacolare ma infinitamente triste, è sostenuto dal Kenya Wildlife Service (KWS) e Stop Ivory, insieme all’Africa Wildlife Foundation, Save the Elephants e molte altre organizzazioni. Malgrado i grandi numeri, si tratta solo del 5% dell’avorio e dei corni di rinoceronti venduti sul mercato.

http://www.lastampa.it/rf/[email protected]
 
Penso che questo gesto assolutamente teatrale non serva proprio a nulla. Potevano vendere quell'avorio in maniera legale e col ricavato acquistare qualche cosa di utile per la popolazione.
 
Che tristezza...sapere di quanti animali rari o comunque di un livello d'intelligenza che mai noi cacciatori italiani(per la maggior parte) si sognerebbe di cacciare...sono stati uccisi solo per lucro..
 
tre considerazioni
1 tutto quel materiale bruciato è sicuramente costato la vita anche a bracconieri e guardaparco
2 il lucro: questa gente è povera, le manca l'essenziale, fanno i bracconieri per cercare di far sopravvivere meno peggio le loro famiglie. I VERI DELINQUENTI sono ricettatori e commercianti
3 sono perplesso sull'utilità del rogo; sicuramente è un esempio plateale, ma dalla vendita legale dei prodotti si sarebbero potuti ricavare fondi per contrastare le origini del bracconaggio (miseria ecc)
 
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