Alberto 69

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Mercoledì 03 Dicembre 2014

DURANTE UN'ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELL'ATTIVITÀ VENATORIA IN COMUNE DI MARRADI (FI), SCOPERTO UN EX ROCCOLO PER UCCELLAGIONE E SEQUESTRATI RICHIAMI VIVI, RETI ED ESEMPLARI ABBATTUTI ILLEGALMENTE

corpo-forestale.jpg Comando Provinciale Firenze

Firenze, 2 dicembre 2014 - Personale del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Firenze, Comando Stazione di Borgo San Lorenzo, durante un normale servizio di perlustrazione del territorio volto alla verifica dell'attività venatoria, ha controllato di due cacciatori in esercizio di caccia da appostamento fisso per la selvaggina minuta, con l'utilizzo di alcuni richiami vivi.
L'atteggiamento ambiguo dei cacciatori ha insospettito la forestale che ha effettuato una perlustrazione della zona, in particolare di un'area recintata all'interno della quale erano visibili dei manufatti in muratura. Questi manufatti posti all'interno del recinto, di proprietà di uno dei due, erano a suo dire un tempo utilizzati come "roccolo" (sistema non consentito per la cattura di uccelli caratterizzato da un impianto arboreo a forma di anello, dentro il quale sono posizionate le reti e un prato centrale dove si erge una struttura a forma di torre) ed ultimamente come appostamento fisso di caccia al selvaggina migratoria minuta.
La pattuglia Forestale, in prossimità del recinto, ha udito il canto di uccelli e ha scorto, appese ad alberi ed arbusti, delle gabbie contenenti uccelli da richiamo, nonché la presenza di una rete di cattura, tesa ed installata fra due alberi. Dall'esterno della recinzione, il personale operante ha avuto l'impressione che nella rete fosse stato catturato un uccello. Infatti il sito appariva particolarmente curato, con posizionamento ad arte della vegetazione verde e secca, debitamente potata, per rendere il luogo aperto ed attraente per l'avifauna.
Gli agenti si sono appostati in prossimità del sito e dopo circa mezzora sono arrivate due persone che hanno scavalcato il cancello della recinzione ed una iniziava a smontare la rete.
A quel punto è stato accertato che nella rete era stato catturato un esemplare ancora vivo di tordo sassello che veniva sequestrato, unitamente alla rete, e liberato in natura.
Tenuto conto che il canto di uccelli proveniva dall'interno dei manufatti posti nell'area recintata, ritenendo che all'interno delle strutture fossero detenuti altri uccelli catturati illegalmente, la Forestale ha proceduto alla perquisizione dei locali.
Sono stati infatti rinvenuti altri esemplari vivi detenuti in apposite gabbie e privi del previsto anello inamovibile di identificazione, e anche un tubetto di vischio (materiale adesivo solitamente utilizzato per la cattura degli uccelli), un esemplare di tordela nei cui confronti la caccia non è consentita presente all'interno del frigorifero ed abbattuta con arma da fuoco e due reti utilizzate per la cattura degli uccelli, nonché un tordo sassello privo prescritto anello inamovibile di identificazione detenuto in una delle gabbie collocate all'esterno nei pressi della rete di cattura.
Nell'ambito della perquisizione gli agenti hanno rinvenuto anche un silenziatore di cui mancava la denuncia all'ufficio locale di pubblica sicurezza.
I presenti sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per il reato di uccellagione e abbattimento avifauna non cacciabile nonché per detenzione di parte di arma da fuoco non denunciata.



fonte:corpoforestale.it
 
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