Denunce e sequestri per caccia illecita nel parco nazionale dell'alta murgia

Alberto 69

Capo Redattore Rassegna stampa
Membro dello Staff
Supermoderatore
Utente Premium
Messaggi
21,272
Punteggio reazioni
8,036
Punti
650
I DUE BRACCONIERI DOVRANNO RISPONDERE DI RICETTAZIONE, DI GRAVI REATI IN MATERIA DI DETENZIONE E PORTO DI ARMI, OLTRE ALLE VIOLAZIONI PENALI IN MATERIA DI TUTELA DI AREE PROTETTE E CACCIA ILLEGALE.

corpo-forestale.jpg Coordinamento Territoriale Ambiente Alta Murgia

Bari, 6 maggio 2014 - Due individui di anni 65 e 66, entrambi di Gravina in Puglia (BA), che si apprestavano ad eseguire l'illecita caccia notturna al cinghiale, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria e le loro armi poste sotto sequestro. Questo è il risultato di una lunga attività di indagine con osservazioni e appostamenti in un'area isolata del Parco Nazionale dell'Alta Murgia in località Jazzo Rosso del comune di Ruvo di Puglia (BA), eseguita dal personale del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e del Comando Stazione di Ruvo di Puglia del Corpo forestale dello Stato.
I due cacciatori sono stati colti in flagranza di reato di caccia illecita effettuata con due fucili i cui numeri di matricola hanno consentito di riscontrare che uno era stato rubato nel 2009 e la provenienza ignota dell'altro. Le armi e il munizionamento erano stati occultati dai bracconieri appositamente sul luogo prescelto per la successiva caccia, nel folto della vegetazione spontanea, in un tubo in PVC a tenuta stagna e in una sacca ricavata da una camera d'aria di uno pneumatico. Sul posto era presente una pastura con olio minerale esausto, sfarinato di cereali e cibo avariato per attirare gli animali selvatici da abbattere. L'intervento della Forestale ha scongiurato l'uccisione della fauna. Le successive indagini hanno consentito di appurare che uno dei due individui era in possesso di regolare licenza di caccia mentre l'altro, con uno specifico precedente di polizia in materia di armi, non possedeva alcuna abilitazione. Le indagini successive dei Forestali del Comando Stazione di Ruvo di Puglia, su disposizione del Pubblico Ministero titolare, saranno volte ad accertare l'esatta provenienza dell'altra arma, al momento ignota.
I due bracconieri dovranno rispondere di ricettazione, di gravi reati in materia di detenzione e porto di armi, oltre alle violazioni penali in materia di tutela di aree protette e caccia illegale. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha convalidato il sequestro dei due fucili e del munizionamento effettuato d'iniziativa dal Corpo forestale dello Stato.
Nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia è vietata la cattura, l'uccisione, il danneggiamento e il disturbo di tutte le specie animali, e quindi è assolutamente illegittima l'attività di caccia. Nell'ultimo anno molte persone sono state denunciate all'Autorità Giudiziaria per aver esercitato l'attività di caccia all'interno del Parco o nelle zone limitrofe. Per eludere i controlli dei Forestali vengono utilizzati sistemi di caccia non convenzionali, facendo uso di tecniche silenziose, con l'ausilio di mezzi vietati. L'ausilio di telecamere ha evidenziato la caccia attraverso l'investimento degli stessi animali con potenti autovetture, l'utilizzo di lacci d'acciaio, trappole e armi che vengono nascoste nei boschi.


fonte:corpoforestale.it
 
Le attività di bracconaggio non finiscono mai. Non mi rendo conto perché nonostante le bastonate che ricevono in continuazione non si riesce ad estirparli.
 
Nonostante i controlli ancora più capillari nel "Parco" c'è "gente" che rischia........come commentare ????' Con il silenzio.... e meglio; che la giustizia faccia il suo corso con pene esemplari.
Saluti
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto