Bracconaggio a Caserta, blitz delle guardie dell'Enpa: quattro denunce

titusmax

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CASERTA - La doppia operazione svolta nello scorso week end ha permesso di salvare 12 anatidi. Nella notte tra venerdì e sabato il controllo notturno si è concluso con la denuncia di due trentacinquenni del casertano intenti a cacciare su di una vasca. Inutile il loro tentativo di fuga, le guardie si sono divise in due squadre prima di giungere nei pressi della postazione interrata bloccando così le vie di fuga. I reati sono gli stessi contestati solitamente a chi pratica questo tipo di bracconaggio: armi modificate, fari notturni montati sui fucili, richiami acustici vietati e animali vivi con ali tagliate e legati per le zampe al fondo della vasca. Purtroppo nella vasca adiacente erano presenti altri bracconieri che, appena hanno notato la presenza delle guardie, si son dati alla fuga lasciando sul posto tutto il materiale e abbandonando 7 esemplari di uccelli acquatici all'interno dell'invaso artificiale. Le guardie hanno immediatamente recuperato gli esemplari abbandonati che sono stati trasportati al CRAS il Frullone, ad alcuni esemplari le ali sono state tarpate, ossia tagliate fino all'osso e alla radice delle penne. L'ENPA sottolinea la crudeltà dei metodi usati dai bracconieri nei confronti dei 'loro' animali e la facilità con cui li abbandonano. Domenica mattina il giro di controllo sul litorale domizio ha permesso alle guardie zoofile di intercettare due soggetti intenti ad abbattere, con l'ausilio di un richiamo riproducente il verso della pispola, specie particolarmente protette. All'atto del controllo, infatti, i soggetti avevano una busta di plastica contenente 10 pispole, 01 verzellino e 01 fanello. Specie particolarmente protette ai sensi della Convenzione di Berna, come sottolineato dalle guardie ENPA, di cui ne è vietata l'abbattimento e la detenzione. Sequestrate armi e richiami.
 
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