Due persone sono state denunciate dali agenti della Polizia provinciale di Cosenza operanti nel distaccamento di San Giovanni in Fiore, durante una serie di controlli effettuati in Sila al fine di prevenire e reprimere atti di bracconaggio. In una zona a confine con il Parco Nazionale della Sila gli agenti hanno attuato un’articolata perlustrazione a piedi tra i boschi di Zarella, in agro di Spezzano della Sila dove hanno individuato una persona munita di un fucile calibro 20. Gli agenti, appostatisi poco distante hanno potuto seguirne tutti i movimenti, intervenendo sul posto e constatando che l’uomo era privo di porto d’armi poiche’ scaduto. Per D.G. di anni 49, residente a Luzzi (Cs) e’ scattata la denuncia a piede libero per esercizio della caccia con porto d’armi scaduto, inoltre gli e’ stata irrogata una sanzione amministrativa di 924,00 euro poiche’ non aveva effettuato i necessari versamenti al fine di poter svolgere l’attivita’ venatoria. Gli agenti hanno anche accertato che l’arma non era di proprieta’ di D.G., rintracciando subito dopo il proprietario, M.F., di anni 29, residente a Luzzi (Cs), denunciato a sua volta per aver consegnato un’arma a persona priva di porto d’armi. Sono stati inoltre sequestrati un fucile calibro 20, alcune munizioni, materiale da caccia, due radioline portatili e della documentazione. Durante uno dei servizi, finalizzato al contrasto del bracconaggio alla selvaggina stanziale, in particolare Cinghiale e Lepre, gli agenti, inoltre, hanno sanzionato amministrativamente alcune persone che praticavano la caccia alla lepre in difformita’ a quanto previsto dalle vigenti norme in materia.