Cinghiali, bracconieri indagati per tentate lesioni e caccia abusiva nel Parco Colli

Alberto 69

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18/09/2013

Nel maggio scorso avrebbero esploso degli spari in direzione di un dipendente del Parco colli e due uomini autorizzati alla caccia nell'area, che nella fuga erano stati presi di mira da un'auto che tentò di investirli.


Una questione, quella della
massiccia proliferazione di cinghiali, che sui colli Euganei sta avvelenando gli animi da molto tempo ormai, tanto che c'è chi, contro questi animali che provocano danni ingenti all'agricoltura, ha deciso di imbracciare le armi anche contro le regole e di spingersi ad azioni violente nei confronti dei cacciatori autorizzati, probabilmente oggetto di invidia da parte di chi non può sparare. Nel Parco Colli infatti la caccia è vietata, anche per i cinghiali, nonostante le lamentele dei coltivatori. Come riportano i quotidiani locali, sono tre i bracconieri finiti nel registro degli indagati dopo un episodio avvenuto la notte del 10 maggio scorso.
LE ACCUSE. Quella notte nel Parco Colli un dipendente dell'ente e due cacciatori autorizzati hanno sentito esplodere degli spari nella loro direzione, poco dopo, nella fuga, i tre hanno schivato un'auto con alcune persone a bordo che avrebbe tentato di investirli. Denunciato il fatto, la polizia provinciale ha avviato le indagini i cui risultati sono stati presi in mano dal pubblico ministero Sergio Dini che contesta a tre bracconieri le accuse di caccia di frodo e tentate lesioni. Durante una perquisizione a casa di uno degli indagati è stata trovata una scorta di selvaggina di cinghiale e una foto-trofeo del cacciatore ritratto con una delle sue prede.

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