Forlì Bracconiere scoperto dalla Forestale

Non capisco vabbe' avergli trovato lacci e tagliole ma se la carne congelata proveniva da animali abbattuti durante la stagione venatoria REGOLARMENTE allora cosa gli contesti?

i giornalisti ne scrivono tante cazzate, ora lo vedevo io se mi prendevo un avvocato che pena mi davano, li si può incolpare solo la detenzione delle trappole , ma non la cattura,e la loro parola contro la sua, ciao
 

Alberto 69

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16/08/2013

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FORLÌ-CESENA. Cinquanta lacci con cappio, due tagliole di metallo con archi dentati, una gabbia in metallo e diciannove chili di carne di capriolo e di cinghiale: è questo il materiale ritrovato, nei giorni scorsi, all'esterno e all'interno della casa di un bracconiere durante l'attività ispettiva del Corpo Forestale dello Stato di Forlì-Cesena.

Gli uomini della Forestale, agli ordini del Comandante Gianpiero Andreatta, lavorano ormai notte e giorno per fermare le ripetute violazioni all'attività di caccia regolamentata. Un fenomeno, quello del bracconaggio, che sta tornando un po' in tutta Italia.
I lacci scoperti dalla Forestale, veri e propri cappi per la cattura di animali selvatici, erano posizionati all'interno e al limitare della boscaglia, ma anche nei pressi dell'unica abitazione presente della zona interessata dalle attività ispettive, una zona all'interno del Comune di Bagno di Romagna. Indagando, i forestali hanno appurato che il proprietario della casa possedeva anche un capanno, scoperta a cui è seguita una seconda perquisizione.
Nelle due abitazioni, gli uomini della Forestale hanno trovato altre trappole di diversa natura, oltre ai cappi, e ventuno sacchetti contenenti diciannove chili di carne già tagliata.
Insomma, più in flagranza di così si muore. Il responsabile di quell'insulso massacro è stato denunciato per violazioni alle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, compiute, per giunta, con strumenti, come cappi e tagliole, che procurano insensato dolore agli animali e diventano pericolosi anche per eventuali escursionisti e ciclisti. L'uomo, residente a Bagno di Romagna, rischia una pena detentiva abbastanza lieve, da tre mesi ad un anno cui possono essere aggiunti mesi di carcere per eventuali aggravanti, ma rischia, al contempo, una pena pecuniaria di oltre 4mila euro.

fonte: forli24ore.it
 
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