Cuccioli di cinghiale per bracconaggio blitz dei vigili nel campo nomadi

Alberto 69

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ROMA - Questa mattina gli uomini dell’ U.O. Sicurezza Pubblica Emergenziale, diretta dal Vice Comandante del Corpo dott. Antonio di Maggio, impegnati nel quotidiano controllo dei campi nomadi e delle aree limitrofe, hanno rinvenuto a Castel Romano una gabbia “esca” con all’interno due cuccioli di cinghiale di nemmeno due mesi.

La presenza degli animali, sofferenti a causa della lunga permanenza sotto il sole, ha immediatamente insospettito gli agenti che, oltre a predisporre adeguato soccorso veterinario per i piccoli animali hanno proceduto alle prime indagini.

Dagli accertamenti esperiti anche con l’ausilio di guardie zoofile richieste sul posto e’ emerso un fenomeno di diffuso bracconaggio esercitato per il tramite di “lacci” per gli animali di piccole dimensioni e di gabbie trappola, per gli animali adulti.

Gli stessi cuccioli catturati al laccio e tratti in salvo dalla Polizia Locale avrebbero dovuto, con i loro lamenti e richiami, condurre in trappola gli adulti del branco. Circa una decina invece le gabbie di circa due metri per due (trovate dagli agenti vuote), dove gli animali selvatici cacciati verrebbero custoditi in attesa di collocazione sul mercato alimentare clandestino.

Le indagini anche al fine di disinnescare quanti piu’ congegni di cattura possibile proseguiranno nei prossimi giorni data anche la difficolta’ di controllare una area tanto vasta da arrivare a lambire la tenuta di caccia Presidenziale, anche al fine di escludere vi si possano estendere le medesime attivita’ illecite. I cuccioli, cui gli agenti hanno dato il nome di “Romolo” e “Remo”, sono stati affidati ad adeguata struttura al fine di ricevere le cure necessarie al loro reinserimento in natura.


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