Napoli – Bliz al mercato degli uccellatori di via Gianturco

Alberto 69

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[h=1]Maxisequestro di avifauna protetta dalla legge
Intervento della Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Guardie EMPA – Uccellagione un fenomeno molto diffuso.[/h]Blitz congiunto della Polizia di Stato, Corpo Forestale e Guardie Zoofile E.M.P.A. nel mercato abusivo degli uccelli di Napoli, sito in via Gianturco. Ad essere sequestrati, circa 200 uccelli appartenenti alla fauna selvatica protetta.Un vero e proprio racket dei cardellini (Carduelis carduelis) che era stato posto in essere da uccellatori da tempo specializzati nella cattura illecita.Stamani, però, presso il mercato abusivo di via Gianturco si è recata la Polizia Stradale del reparto RIPS di Napoli, coordinati dal Sostituto Commissario Claudio Rippa e diretti dal Primo Dirigente della Polizia di Stato dott. Eustacchio Maurizio Casamassima. Presenti anche il Corpo Forestale dello Stato e personale delle guardie Zoofile E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali).Appena gli avventori del mercato si sono accorti della presenza delle Forze dell’Ordine, è iniziato sulla pubblica via un veloce abbandono di numerose gabbiette contenenti l’avifauna illegalmente catturata. Gli uccellatori si davano infatti ad una precipitosa fuga facendo perdere le tracce nei vicoli adiacenti. Da precisare che alcune gabbie sono state aperte dai malfattori facendo scappare gli uccelli nel centro cittadino.Durante l’operazione sono stati sottoposti a sequestro numerosi volatili tra i quali cardellini (Carduelis carduelis) verdoni, corvi, merli, cinciallegra, ed altre specie protette. Dopo aver recuperato gli animali, le forze di polizia hanno subito trasportato il tutto presso il Comando Provinciale del Corpo Forestale di Napoli. Qui il V.Sovr. del Corpo Forestale Roberto Mottola, provvedeva a contattare l’ASL NA 1 – presidio ospedaliero veterinario, al quale venivano affidati gli animali per le cure propedeutiche alla liberazione in natura.L’uccellagione, ossia la cattura di uccelli vivi con reti e trappole, è purtroppo una pratica diffusissima in tutta Italia, ed in questo periodo è in corso una vera e propria guerra ai nidi – spiega il Capo Nucleo provinciale delle guardie Zoofile Giuseppe Salzano - Per rubare pulcini e uova dai nidi, soprattutto dei cardellini vengono utilizzate grosse reti sistemate sul terreno e circondate dai richiami (altri cardellini rinchiusi in gabbiette) che con i loro canti, attirano altri uccelli che finiscano in trappola. Sono soprattutto i cardellini ad essere sottratti al loro naturale stato di liberta mediante tali delittuose azioni di uccellagione, perché ricercati per le bellezza del variopinto piumaggio e per il melodioso canto. Purtroppo, questo commercio non sfugge al controllo della criminalità organizzata in quanto rappresenta una fonte di guadagno notevole che comporta pochi rischi. Il giro d’affari in Italia ammonta almeno 40 milioni di euro all’anno”.L’ E.M.PA di Napoli esprime vivo apprezzamento per l’ottima azione della POLIZIA DI STATO e del CORPO FORESTALE di NAPOLI cui uomini si sono prodigati non poco per salvare questi animali ed affermare la legalità.
 
Certo che farne un'attività come questi è spregievole,ma ricordo ancora quando mio zio teneva in gabbia i cardellini fuori casa,ora non si può più, ed io dico che peccato!!!!
 
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