Caro alberto questo è uno degli innumerevoli episodi che si verificano in tutta Italia pultroppo ma se non se aspettiamo le istituzioni e non ci mobilitiamo noi credo che il problema non si risolverà mai
 

Alberto 69

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[h=2]Il bracconaggio è un fenomeno illegale e riprovevole che condanniamo in modo fermo[/h]Ci rattrista apprendere dal seguente comunicato stampa di questo grave problema nell’hinterland taorminese, e ci auguriamo che venga risolto tempestivamente nel rispetto di tutte le specie viventi.
Il Comitato Amici delle Contrade con sede a Mastrissa, Contrada appartenente al Comune di Castelmola e di Taormina, vuole segnalare che durante il periodo estivo fino all’apertura della stagione venatoria e durante questa, ogni anno nelle campagne di Castelmola e Taormina si verificano spiacevoli episodi di bracconaggio e di avvelenamento di cani, gatti e animali randagi che possono disturbare la selvaggina.
Abbiamo ogni anno fatto segnalazioni su questo problema, ma ancora non abbiamo trovato la formula più opportuna per scoraggiare questi atteggiamenti incivili che mettono in serio pericolo tutta la cittadinanza delle Contrade, in quanto sparare sotto i fari di automobili in corsa ad animali che attraversano la strada non solo è illegale, ma pericolosissimo per chi transita in quel momento, e fenomeni spiacevoli, in alcuni casi, si sono sfiorati.
Pertanto chiediamo alla Ripartizione Faunistica Venatoria di Messina e a tutte le Associazioni Venatorie e Ambientaliste di mobilitarsi concertandosi, se è necessario, con le forze dell’ordine per affrontare seriamente e definitivamente questo problema che sta diventando molto pericoloso per gli abitanti e i turisti che frequentano la zona.
Cordiali saluti
Il Coordinatore del Comitato Antonella Gullotta.
 
Leggendo mi è sorto un dubbio: ma dove stiamo andando? Corse in macchina per sparare al selvatico e altre vigliaccherie nei confronti degli animali. Siamo seri ed è anche vero che se segnaliamo cani o gatti randagi alle istituzioni non se ne viene a nulla, ma "farsi" giustizia da se va ben oltre. Credo anche che la maggior parte dei casi - non dico non - siano cacciatori, comunque e personalmente sono atti da condannare.
 
devono essere i cacciatori a salvaguardarsi la propria selvaggina in primis e poi ank le guardie,e cmq io sn tre anni k insieme a dei cacciatori del nostro paese k le sere di agosto usciamo per fermare i bracc,cn il riskio k qualcuno ci spara ma la gente ancora nn vuole capire k se ammazzano cinghiali femmine k stanno per fare altri cinghiali nn ne ammazzano uno k per ogni scrofa ammazzano 7 8 cinghiali e la cosa diventa brutta perche ora da noi stanno per fare la fine delle quaglie al richiamo prima i cinghiali arrivavano in paese ora per vederne uno e diventato come trovare l oro per via del bracconaggio.
 
leggendo mi è sorto un dubbio: Ma dove stiamo andando? Corse in macchina per sparare al selvatico e altre vigliaccherie nei confronti degli animali. Siamo seri ed è anche vero che se segnaliamo cani o gatti randagi alle istituzioni non se ne viene a nulla, ma "farsi" giustizia da se va ben oltre. Credo anche che la maggior parte dei casi - non dico non - siano cacciatori, comunque e personalmente sono atti da condannare.
straquoto
 
Vorrei rispondere in maniera breve e concisa : questi sono episodi non di bracconaggio ma di comune delinquenza dettata dalla profonda ignoranza che purtroppo ancora affligge parecchia gente che ama definirsi cacciatore.
Sono fiducioso che le locali Autorità, compatibilmente con il tempo disponibile, riescano ad infliggere pene severe ed esemplari.
 
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