Zimbabwe, elefante calpesta e uccide bracconiere in un parco

Alberto 69

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Mercoledì, 15 Maggio 2013

ARRESTATI ALTRI DUE CACCIATORI DI FRODO. ERANO ARMATI


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Un elefante in Zimbabwe ha calpestato e ucciso un bracconiere che stava cercando di uccidere l'animale selvatico. La vittima è Salomone Manjoro e l'episodio è avvenuto nel Parco nazionale Charara a Gatshe-Gatshe, Kariba, scrive il giornale domenicale Zimbabwe The Sunday Mail. Secondo cui, Manjoro e il suo amico Noluck Tafuruka hanno visitato il parco tra il 19 aprile e il 26, armati di due fucili, con l'obiettivo di cacciare i pachidermi. Il bracconiere deceduto pare che abbia provato a sparare all'elefante prima di essere calpestato.
I resti di Manjoro sono stati trovati dopo che Tafuruka è stato arrestato con l'accusa di possesso di armi da fuoco senza licenza, continua The Sunday Mail. Ma anche un terzo uomo legato all'incidente di bracconaggio è finito in manette.
TreeHugger, sito green di portata internazionale, si è interrogato sulla reazione dell'esemplare ed è arrivato a questa conclusione: "Forse, visto che sempre più animali hanno perso i familiari a causa della caccia di frodo, sono diventati più aggressivi nei confronti delle persone che ritengono minacciose".
Gli elefanti vengono presi di mira per il loro avorio, tanto che il numero dei pachidermi sopravvissuti è stato drasticamente ridotto. Circa 40.000 elefanti vengono macellati ogni anno, secondo l'Elefante Advocacy League.
"Gli sforzi di conservazione effettuati per gli elefanti africani, una delle specie africane più rappresentative, sono seriamente messi in pericolo dal bracconaggio, alimentato dalla crescente domanda di avorio", ha detto Matthew Lewis, esperto di specie africane, al World Wildlife Fund.
Tra l'altro, santuari protetti e parchi nazionali non fermano i bracconieri. Il 6 maggio scorso, ad esempio, almeno 26 elefanti sono stati uccisi quando i bracconieri - armati di fucili - hanno preso d'assalto il Parco nazionale Dzanga-Ndoki, nella Repubblica Centrafricana e hanno strappato agli elfefanti le zanne.


 
Bravo elefante, dovremmo adottarli in italia come guardiacaccia, sarebbe la fine dei bracconieri.
 
oi , ciao, era un po' che non vedevo i tuoi baffetti ! tutto ok ??
come al solito entri pungente e preciso.........

Oh !!!!! finalmente qualcuno che si è accorto dei miei splendidi baffetti.
Spero di non offendere nessuno solo un pò di coscienza critica, apprezzo comunque che ci siano oltre ai soliti interventi "di pancia" anche analisi più puntuali dei contesti in cui avvengono questi fatti, pur non giustificandoli.
Mauro
 
Certo che siete delle belle "lenze" quando gli ambientalisti gioiscono per la morte di un cacciatore vi si scalda la pipi, in questo caso..........sara mica che è nero ?????
Mauro
 
mi sa' che esagerate , certo avesse accoppato quello di milano ...........
pero' si danno al bracconaggio per sfamare i figli . l'avorio poi chi lo compra ? europei e americani..........
 
mi sa' che esagerate , certo avesse accoppato quello di milano ...........
pero' si danno al bracconaggio per sfamare i figli . l'avorio poi chi lo compra ? europei e americani..........

Guarda che il più grosso mercato di avorio è la Cina, come è la Cina che compra il corno di rinoceronte, altro animale a rischio di estinzione.
 
Guarda che il più grosso mercato di avorio è la Cina, come è la Cina che compra il corno di rinoceronte, altro animale a rischio di estinzione.
e va be'..... chi fa' il lavoro sporco è un miserabile . non è il bracconiere che spara a bambi per intenderci . è figlio della miseria che noi , per fortuna , non conosciamo . ciao
 
La caccia che si fa nei grandi parchi nazionali africani, conentita per legge viene fatta con il metodo di selezione, ad animali vecchi o malati o con seri problemi fisici, i soldi che vengono presi sono spesi per migliorare l'ambiente e la vita degli altri animali, confondere questo con la caccia di frodo ad animali che vengono uccisi per un corno d'avorio e basta come i rinoceronti e' un grave errore, oltre tutto sono finiti i tempi di arco e frecce i moderni bracconieri li uccidono con l'AK 47 senza la minima via di fuga, tant'e' che in alcuni paesi ai ranger e' data facolta di sparare per uccidere i bracconieri
 
I parchi nazionali africani sono delle grandi oasi piene di ogni ben di Dio, circondate da un nulla assoluto dove vivono milioni di persone nello stato di assoluta indigenza. Il bracconaggio verso animali importanti come l'elefante o il rinoceronte è perpetuato da gente ben organizzata che in una situazione caotica come quella africana trova manovalanza ad ogni angolo, è facile capire che un uomo che vede morire i suoi figli uno dopo l'altro sia facilmente indotto a rischiare anche la propria vita pur di portare un pezzo di carne al proprio figlio. Niente di più facile che quell'uomo era un povero disgraziato a cui erano morti di fame due o tre figli.
Ma, se pur bisogna fare ogni sforzo per proteggere animali significativi e molto ma molto importanti, il grande problema di questi parchi (penso ad esempio al Kilimangiaro) è la enorme pressione che cè ai suoi confini da parte dei milioni di persone che non hanno assolutamente nulla, neanche un pezzo di legno per accendere un fuoco. Questa gente, una miriade di persone, entrano nelle foreste quotidianamente, per fare legna e prendere qualsiasi cosa le possa tornar utile, compreso animali di ogni tipo. Si può forse avere una minima idea di quel che questo possa significare e dell'enormità del problema. Un elefante che muore fucilato è una cosa orribile che scuote l'animo di chiunque. Ma se ad un elefante gli togli gli alberi, muore ugualmente e in un modo invisibile che non scuote nessuno.
 
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