Cosenza – A caccia nel Parco Nazionale. Sequestrati 35 fucili e denunciate 11 pesrone

ma questo episodio di sequestro e di denunce quando è successo? perchè se è successo a caccia chiusa, o parco o zona libera, o tabelle o non tabelle, la caccia è chiusa e basta.
quindi sono bracconieri e basta!!!!!!!!!!!!!!!!
 
ma questo episodio di sequestro e di denunce quando è successo? perchè se è successo a caccia chiusa, o parco o zona libera, o tabelle o non tabelle, la caccia è chiusa e basta.
quindi sono bracconieri e basta!!!!!!!!!!!!!!!!

Sul fatto che siano bracconieri non c'è dubbio alcuno...sono stati beccati in pieno parco del Pollino e anche se non ci sono le tabelle (e mai ci saranno) non è possibile che non lo sapessero!!! A quanto pare il CFS ha piazzato delle videocamere nascoste ed ha monitorato la situazione per un periodo piuttosto lungo, in modo da identificare il maggior numero possibile di bracconieri prima di far scattare le denunce.
Come ho detto in precedenza, questa gente non si fa problemi di caccia aperta o chiusa: vanno di frodo durante tutto l'anno e sanno benissimo di andare nel parco. D'altronde, uno dei pochi effetti tangibili che l'istituzione dei parchi nazionali ha avuto nella nostra regione è stato quello di aver creato delle vere e proprie riserve di caccia per i bracconieri, lasciando solo aree marginali per esercitare la Caccia.
 
Il Parco non ha bisogno di tabelle, devi essere tu a informati dei confini. Parlo dei parchi nazionali e di quei parchi regionali che come normativa dei loro atti costitutivi fanno riferimento alla legge sui parchi nazionali
 
hanno fatto bene a sequestrate tutto se sono bracconieri , se invece era un parco non tabellato e c'erano Cacciatori onesti mi dispiace....
Cacciatori onesti intendo colui che va a caccia per rilassarsi e li sequestrano il fucile perche' si trova in una zona priva di ogni tabella..
 
T sbagli giocamm la legge prevede k ogni aree protetta deve essere segnalata dalle apposite tabelle k devono essere visibili l'una dall'altra. se così non fosse e un cacciatore viene preso in queste zone e lui nel verbale farà sottoscrivere questo particolare non verrà condannato..ci sono diverse sentenze k confermano quanto dico..

- - - Aggiornato - - -

cmq episodi come questi vanno condannati..xò c'è da dire k con tutti sti parchi ci stanno togliendo molte zone di caccia ma questo nessuno lo dice!
Ciao
Alberto

purtroppo non e' cosi'..
i parchi possono non essere tabellati
pap
 
Io metterei il carcere per il bracconaggio o comunque multe salatissime, perchè così si cacciavano il vizio di fare qualunque atto del genere...
 
Il Parco non ha bisogno di tabelle, devi essere tu a informati dei confini. Parlo dei parchi nazionali e di quei parchi regionali che come normativa dei loro atti costitutivi fanno riferimento alla legge sui parchi nazionali

T sbagli giocamm la legge prevede k ogni aree protetta deve essere segnalata dalle apposite tabelle k devono essere visibili l'una dall'altra. se così non fosse e un cacciatore viene preso in queste zone e lui nel verbale farà sottoscrivere questo particolare non verrà condannato..ci sono diverse sentenze k confermano quanto dico..

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cmq episodi come questi vanno condannati..xò c'è da dire k con tutti sti parchi ci stanno togliendo molte zone di caccia ma questo nessuno lo dice!
Ciao
Alberto
 
hanno fatto bene a sequestrate tutto se sono bracconieri , se invece era un parco non tabellato e c'erano Cacciatori onesti mi dispiace....
Cacciatori onesti intendo colui che va a caccia per rilassarsi e li sequestrano il fucile perche' si trova in una zona priva di ogni tabella..

Conosco abbastanza bene la realtà dei luoghi menzionati e penso che le persone coinvolte in questi episodi siano bracconieri del posto che sanno benissimo di andare in zona 1 del parco e che, di fatto, ci vanno tutto l'anno.
Che il parco del Pollino (al pari del Parco della Sila) non sia tabellato e sia eccessivamente esteso e che la popolazione di cinghiali al suo interno sia decisamente in sovrannumero è un'altra storia, che meriterebbe una discussione a parte.
Comunque, ben vengano operazioni del genere da parte del CFS...mi piacerebbe, al tempo stesso, che ci fosse meno immobilismo sui piani di censimento e contenimento degli ungulati.
 

Alberto 69

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Intervento del Corpo Forestale dello Stato – L'operazione "Montea" resa possibile grazie alle nuove apparecchiature del Corpo Forestale.


Sono stati denunciati grazie alle riprese delle microtelecamere sistemate dal Corpo Forestale dello Stato. Colti in flagranza mentre praticavano l’attività venatoria in area protetta.Cinquanta uomini del Corpo Forestale dello Stato impegnati stamani nella maxi operazione nella Valle dell’Esaro, in provincia di Cosenza. Gli interventi sono stati coadiuvati da un elicottero NH-500 proveniente dal Centro operativo Aereo di Lamezia Terme.In particolare sono stati eseguiti nei comuni di S. Agata D’Esaro, S. Sosti, Fagnano Castello e Roggiano Gravina, i decreti di sequestro preventivo di armi, munizioni e radio trasmittenti. Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari su proposta del Sostituto Procuratore della Repubblica e fanno seguito alle indagini del Corpo Forestale dello Stato, Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Pollino.Si tratta in tutto di unidici persone, tra cui alcune sprovvise di permesso di porto d’armi uso caccia, ora accusate dei reati di introduzione di armi, attività venatoria e disturbo delle specie animali all’interno dell’area protetta del Pollino. In particolare le indagini condotte per mesi dal Comando Stazione di San Tosti, hanno documentato l’attività venatoria degli indagati nelle località “Fontana Corina” e “Serra del Finocchio” ricadenti in zona “1″del Parco del Pollino. Una zona che secondo gli inquirenti sarebbe diffiicle da potere controllare, a causa della particolare morfologia del territorio.Per accertare l’illecito, ivi compreso l’uso del fucile e delle ricetrasmittenti nell’area Parco, gli indagati sono stati video sorvegliati a distanza con le nuove apparecchiature del Corpo Forestale. Le telecamere erano opportunamente installate nei punti strategici per il monitoraggio della zona. Si tratta della stessa tecnica talvolta utilizzata nell’attività investigatiga sugli incendi boschivi. Durante l’operazione sono stati sequestrati 35 fucili, 1.500 munizioni e diverse radio ricetrasmittenti.
 
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