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Bracconaggio – Repressione a rischio stop

L'On.le Zanoni scrive al Capo della Forestale: riconsiderare subito la destinazione dei fondi

08 aprile 2013
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Intervento dell’Eurodeputato dell’ ALDE Andrea Zanoni nei confronti del Capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone. Oggetto dell’iniziativa, si legge nel comunicato dell’On.le Zanoni, è il ripristino delle operazioni di prevenzione e repressione del bracconaggio da parte del NOA (Nucleo Operativo Antibracconaggio).
Un rischio, quello dei tagli del Governo, già denunciato dall’On.le Zanoni nello scorso dicembre e che mette a serio rischio gli interventi antibracconaggio che ogni anno vengono organizzati in Calabria e nel bresciano. Si tratta delle operazioni “Adorno” e “Pettirosso, che si svolgono rispettivamente nel periodo primaverile ed autunnale.
Zanoni è conscio “degli ingiustificati tagli decisi dal governo” ma invita Patrone a “riconsiderare la destinazione dei fondi all’interno del Corpo e di dare una disponibilità di fondi al NOA, in modo da garantire che il nucleo possa intervenire in tutte le aree problematiche segnalate”. L’Eurodeputato ricorda a tale proposito la recrudescenza del bracconaggio con i recenti fatti di Ischia (NA) dove è stata abbattuta una cicogna bianca con un atto di vera spavalderia da parte del bracconiere C’è poi il caso di Ponza (LT) dove sono state rinvenute in un solo giorno ma anche di Procida con l’intervento del Prefetto che aveva chiesto interventi specifici no 180 trappole per la cattura dei piccoli migratori e del litorale casertano dove si cacciano in maniera illegale gli anatidi e i limicoli. Altri luoghi noti sono quelli dei laghi costieri della Puglia, a Margherita di Savoia (FG)”.
Purtroppo con l’arrivo dei primi migratori primaverili stiamo assistendo ai primi fenomeni di bracconaggio – ha concluso l’On.le Zanoni – Ripristinare il NOA è fondamentale sia per proteggere milioni di animali che per evitare all’Italia il rischio di una sanzione europea per violazione della direttiva Uccelli”.

 
Mi sembra che anche Zanoni ogni tanto faccia una richiesta giusta e che vorrebbe colpire i veri bracconieri. Però ho l'impressione che, vista l'ormai nota mancanza di fondi, l'unico bracconaggio che verrà colpito sarà quello di un povero cacciatore che ha scambiato un uccello per un altro e all'ora gli daranno addosso con grande severità.
 
C'è la forestale, ci pensassero loro a controllare visto che zanoni sa dove commettono gli illeciti. Riguardo la richiesta di fondi sarebbe scandaloso vedere gli imprenditori creditori nei confronti dello stato aspettare anni i loro soldi, chiudere, licenziare e a volte purtroppo porre fine alla propria esistenza umiliata e poi vedere fiumi di denaro statale che viene riversato in difesa di 4 uccelli.....Zanoni vacci tu con la tua lac a levare le tagliole ed a combattere il bracconaggio !!
 
Viene anche da ridere se si pensa alle sanzioni da parte della comunità europea...non le danno ai paesi dove si fanno stragi legalizzate e le danno a noi. Siamo sempre meno in Italia e ogni anno diventiamo i capri espiatori di un degrado faunistico che volendo vedere non sta neanche avvenendo. Cosa bisognerebbe dire allora, guardando a soli 20/30 anni fa o meno, dove noi cacciatori eravamo molti di più, i carnieri erano meno limitati e il bracconaggio era diffuso ovunque?
Questi famosi noa non mi recano alcun disturbo, ma il loro accanimento contro di noi è quasi patetico! Se la prendono con il vecchietto che si prende una trentina di uccellini l'anno da fare in padella, ma magicamente si dimenticano di quelli che veramente andrebbero presi a bastonate. In val di Non 4 o 5 anni fa(visto da un amico) c'erano decine e decine di uccelli morti sotto i pometi e questo è solo un esempio. Certo, portare lo stemmetto del wwf o che so io sulla camicia fa fighi, ma bisognerebbe saperlo portare e questo lo sanno fare in pochi.
Abbiamo gente in italia che stupra, ammazza e ruba. Vanno in prigione (se vanno) 2 o 3 anni, poi escono per buona condotta (non vedo cos'altro possano fare tra le sbarre), scrivono un libro e via, famosi e laureati. Loro sono gli incompresi o i maltati che quel testa di vitello di Pannella vuol fare uscire di galera con le sue idee da somaro voltagabbana. Noi siamo gli assassini senza cuore demonizzati agli occhi dei bambini, criticati sul web, alla televisione dagli animalisti "per una notte" o da elementi come Licia Colò e company.
L'Italia fa sempre più schifo e non è mai stata capace di farsi rispettare minimamente (almeno negli ultimi 80 anni).
 
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