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Il bracconaggio minaccia la sopravvivenza dei rinoceronti africani[/h]
GINEVRA – Il
bracconaggio di rinoceronti in Africa sono aumentati del 43% tra il 2011 e il 2012, minacciando l’esistenza di questi mammiferi, ha avvertito l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (
IUCN).
Circa 2.400
rinoceronti, sia quelli bianche che quelli neri, sono stati uccisi dal 2006 a causa del bracconaggio tanto da aver influenzato negativamente la crescita della popolazione di entrambe le specie, che ora è al suo livello più basso dal 1995, ha affermato che la IUCN.
In un comunicato, l’organizzazione con sede a Gland, in
Svizzera, ha lanciato un avvertimento per proteggere i rinoceronti africani Ha poi avvertito che se il bracconaggio continua a crescere a questo ritmo, la popolazione di questi animali inizierà a diminuire nel giro di due anni.
In tutto il continente, i cacciatori uccidono rinoceronti per le loro corna. “Sono ben organizzati e finanziati da organizzazioni criminali che alimenta il crescente mercato nero”, ha dichiarato Mike Knight, presidente della Rhino Specialist Group dell’IUCN.
Negli ultimi anni, il
corno di rinoceronte ha cambiato le pratiche della medicina tradizionale asiatica in nuovi usi. Gli alti livelli di consumo, in particolare in Vietnam, minacciano di annullare i progressi compiuti in due decenni di conservazione.
Nel 2012, sono stati uccisi almeno 745 rinoceronti dal bracconaggio in tutta l’Africa, il numero più alto in due anni, con un record di 668 di questi mammiferi uccisi nel solo Sudafrica.
Nel 2013, uno di questi grandi animali fu vittima di questa pratica solo 11 ore dopo l’inizio dell’anno, una percentuale di gran lunga superiore alla media per il 2012.
IUCN ha lanciato un appello globale per affrontare con urgenza la situazione adottando leggi più severe sul commercio internazionale, in particolare in relazione al corno di rinoceronte.