| [h=1]Tre bracconieri scoperti dal maresciallo cacciatore: stavano trascinando camosci[/h][h=2]Denunciati per aver abbattuto capi di una specie protetta Il carabiniere è scivolato e si è ferito durante l'inseguimento[/h] | |||||||||||
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| VICENZA - Stavano trascinando tre camosci morti e per questo sono stati fermati dal comandante dei carabinieri di Arsiero (Vicenza), in quel momento fuori servizio e a caccia con degli amici, che ha poi chiesto l'intervento sul posto degli agenti della Polizia provinciale. A finire nei guai tre bracconieri vicentini che ora dovranno rispondere dell'accusa di aver abbattuto e detenuto fauna alpina stanziale appartenente a specie protetta: si tratta di padre e figlio residenti a Tresché Conca di Roana (Vicenza) e di una terza persona che abita a Posina (Vicenza). Proprio in questo comune, in località Val Grande, alle pendici dell'Altopiano di Asiago, è avvenuto il fatto. Il terzetto è stato anche denunciato per aver omesso di soccorrere una persona in difficoltà. Era stato proprio il maresciallo, Claudio Burello, a notare i tre maneggiare un fucile, che è stato poi smontato e riposto in uno zaino: a quel punto il comandante si è avvicinato a loro qualificandosi ma il terzetto, per tutta risposta, si è dato alla fuga. Nel tentativo di fermarli il militare è caduto lungo il pendio della montagna, ferendosi alla testa e a un braccio ed è stato poi soccorso dai compagni di caccia. Le indagini della Polizia provinciale, in collaborazione con i carabinieri delle stazioni di Arsiero, Posina e Canove di Roana, hanno portato all'individuazione dei bracconieri e all'immediato riconoscimento dei tre da parte del maresciallo Burello. | |||||||||||
| Martedì 06 Dicembre 2011 - 20:01 Ultimo aggiornamento: 20:17 |
