lo Zigolo Ortolano (Emberiza Hortulana)

Re: lo Zigolo Ortolano (Emberiza Hortulana)

queste vuol dire applicare il regime di deroga in maniera corretta.....fino a qualche anno fa era consentita,in queste zone son stato, so quanto e' sentita e quanto radicata la tradizione di queste cacce.Dovremmo imparare dai nostri cugini d'oltralpe, che in merito sono avanti secoli rispetto a noi.
 

cri86

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2qnnk74.jpgLo zigolo ortolano, tale è il suo nome completo, è un piccolo passeraceo, preda ambita perché rara e difficile da catturare e la cui caccia è vietata.

In Francia, da Luxey a Pontonx ed a Magescq, la cattura degli ortolani con le matoles, delle piccole gabbie-trappola fabbricate in casa con un po' di rete, del filo di ferro e molta "esperienza", è una tradizione.

Gli uccelletti, che passano dalla metà agosto sino alla fine del mese di settembre, quando i primi colombacci sono segnalati qui o là, dopo catturati sono debitamente ingrassati.

Si consumano in famiglia o tra (molto buoni) amici, poiché si tratta di un piatto prelibato.

"Non ha importanza se è appena un piccolo bocconcino, dicono i cacciatori, l’importante è che se ne abbia qualcuno da sgranocchiarne per le feste di fine anno."

Questa caccia è dunque vietata ed un tempo la federazione dipartimentale dei cacciatori del Landes autorizzava alcuni cacciatori di ortolani del dipartimento, a cacciare a partire dal 16 agosto fino a fine settembre (grosso modo).

A condizione di rispettare alcune norme, si trattava dunque di una tolleranza riservata alle aziende agricole.

Queste non dovevano installare più di 80 matoles. 33o1qiw.jpg
Matoles - trappole per ortolani
Dovevano, inoltre, utilizzare soltanto ortolani come richiami.
Un cacciatore non agricoltore non poteva dunque improvvisarsi cacciatore di ortolani. 9hknkh.jpg
Un impianto era composto da 15 a 20 matoles disposte in linea sino a formare un quadrato attorno ad una gabbia con il richiamo.

Questa era protetta dai predatori da una seconda gabbia ed in ogni matole (la trappola che prende l'ortolano vivo), lo zigolo veniva attirato inizialmente dai richiami, dirigendosi in seguito verso i grani di miglio, diffusi sotto ogni matole.

Beccando, l'uccello sposta il gambo di ferro che trattiene la piccola gabbia e resta imprigionato.

Un'altra gabbia di richiamo è sospesa ad una pertica, essa stessa piantata tra 2 giovani pini morti. È destinata ad invitare gli ortolani a porsi inizialmente sui rami nudi, prima di scendere al suolo.
Annegato nell'armagnac
In questa caccia, tutto si giocava nella scelta della posizione dell'impianto (gli ortolani hanno le loro vie di passaggio), nella preparazione dei matoles, delle gabbie e nella preparazione del terreno.

Il cacciatore di ortolani visitava le sue matoles molte volte al giorno poiché i predatori (becchi diritti, piccoli carnivori, cani e gatti erranti, passeggiatori male intenzionati...), il sole o ancora la pioggia, rischiavano di far morire per insolazione o di annegare gli uccelli catturati.

Questi passavano da 14 a 18 giorni in una gabbia d'ingrassamento in cui erano esclusivamente nutriti di miglio bianco.

Diventati grassi "a bacon", gli ortolani si uccidevano annegati .....dentro un bagno di Armagnac.

Una trentina di uccelli catturati, erano il massimo per un impianto (ed una stagione).

La commercializzazione era vietata.


FONTE:

http://www.ilcacciatore.com/cacce_tradizionali/ortolano.htm
CURIOSITA’​

L’ULTIMA CENA DEL PRESIDENTE MITTERAND

Prevedendo una fine imminente per un cancro alla prostata, si dice che il 31 Dicembre 1995 il presidente francese Francois Mitterand abbia organizzato un’ultima cena che comprendeva 4 specialità:

1- Ostriche Marennes
2- Foie gras
3- Cappone arrosto
4- Ortolani


In Francia è illegare cacciare, acquistare o mangiare l’ortolano, un minuscolo uccellino noto anche come zigolo.

Ma la sua carne è talmente prelibata che spesso la legge viene ignorata.

Il metodo di preparazione tradizionale prevede di accecare gli ortolani in modo che si rimpinzino, nell’affogarli nel Cognac (anche se nel 1873 Alexandre Dumas padre scrisse di usare l’aceto) e infine arrostirli.

Tradizione vuole che ogni persona mangi un solo ortolano, ma pare che in occasione di quest’ultima cena Mitterand ne abbia mangiati 2, e si dice sia stato l’ultima cosa che abbia mangiato prima di morire, una settimana dopo.

Fonte:

"Il libro degli ultimi" di Jan Harrison
 
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