Insomma, si sgari e te beccheno te sei aripulito.
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1°) Qui se sei nulla tenente, so stato si attacca. A meno chè, non si configuri il penale e se la condanna non supera i 3 anni non vai manco in galera e se ci vai, dopo sei mesi esci. Naturalmente ti sei giocato i vari P.D.
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1. Andarsene via senza farsi vedere, cercare di trovare il veicolo usato, scrivere targa e descrizione, e chiamare i troopers e/o il guardiacaccia.
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2°)Questa è l'azione da fare.
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Da noi un comune cittadino puo' agire come un agente di polizia se e' presente sulla scena di un delitto ed arrestare il malfattore.
3°) Anche in Italia è così.
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4°) E qua, se eri in Italia erano uccelletti fernet per te.
a; perchè eri subito inquisito dall'autorità giudiziaria, (ma questo è il male minore), b; se il fatto sarebbe successo da Napoli in giù, il bracconiere, sicuramente avrebbe avuto parenti, che non avrebbero visto di buon occhio la tua azione, (e questo è il male maggiore).
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Invece so benissimo che cosa faro' se un rapinatore o altra sottospecie umana mi entrasse in casa a forza. E qui la legge (che non protegge i delinquenti come in altri paesi--
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Anche qui, Giovanni, in quei casi sappiamo cosa fare, solo che qui, l'azione penale del PM è obbligatoria, Non basta il sopralluogo e le indagini di PG per mettere fine alla vicenda. Solo la Procura della Repubblica può farlo. Magari valutate tutte le informative e quando la situazione non si cristallizza, con la massima certezza, può chiedere l'archiviazione per legittima difesa.......... Ma poi!? Come la mettiamo con i parenti?
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Per quanto riguarda l'ultimo fatto di cronaca nera avvenuto a Napoli per mano di un giovane carabiniere, io aspetterei prima di gridare al lupo. Certamente se i fatti sono andati come descritti dai vari TG, il carabiniere ha fatto bene a difendersi dall'attacco, ma c'è difesa e difesa, spero per lui, (che povero, non dormirà, mangerà..... non vivrà più come prima), non ci sia stato accanimento.
Purtroppo la realtà del luogo, La famiglia in cui si nasce e cresce, portano a formare gli adolescenti in modo sbagliato e prima o poi succedono queste cose. In qualche modo, questo ragazzo ha pagato le colpe degli altri, se gli avessero insegnato che chi tocca il fuoco si brucia, questo non sarebbe successo.
Com'è strano comunque vedere a confronto due tipologie di educazione, di cultura, dove si inculca nell'adolescente il modo di vivere. Il ragazzo di 23 anni, dedito e ligio alla onestà, al vivere per bene, come i giusti canoni dettano. L'altro ragazzino, che a 15 anni è già un malvivente vissuto, disprezzo per la legge, le genti... menefreghismo assoluto per le Istituzioni, con la smania innata di essere leader.
Che Dio lo abbia in gloria.