BOLZANO. Bloccati dai carabinieri per uccellagione. I volatili catturati valgono migliaia di euro
Le autorità altoatesine: «Questa è una piaga: coinvolti tanti veneti»
20/05/2010
Gabbie per uccelli da richiamo simili a quelle sequestrateBOLZANO
Centocinquanta uccellini sequestrati, insieme con ottantatrè nidi, reti, lacci e spaghi utilizzati per legare i volatili. È questo il bilancio di un'operazione dei carabinieri di Terlano, in provincia di Bolzano, che ha portato alla denuncia, in due controlli distinti, di sei cacciatori vicentini: a loro carico, le ipotesi di uccellagione, maltrattamento e detenzione di animali in condizioni non compatibali con la loro natura. Ai sei bracconieri sono state anche sequestrate le due auto sulle quali tenevano i nidiacei e l'armamentario per catturare e trattenere gli uccelli.
La cattura di uccellini vietati - tordi, bottacce e cesene - nei meleti dell'Alto Adige è, putroppo, una pratica diffusa, come confermano le autorità bolzanine. Diffusa e alquanto remunerativa: gli uccellini, presi per essere poi utilizzati come richiami vivi o per essere ceduti ad altri cacciatori a questo scopo, possono valere dai cento ai mille euro ciascuno. Si fa presto a calcolare che 150 esemplari sequestrati sono un bottino non da poco.
La denuncia dei sei vicentini risale a sabato scorso. È il frutto di un'intensa attività di controllo dei carabinieri di Terlano, guidati dal maresciallo Nasta, che stanno battendo con grande attenzione le colline di meleti, consapevoli del bracconaggio diffuso in questa stagione. Con loro, le guardie forestali e della Provincia autonoma di Bolzano. Oltre al maxi sequestro sono stati recuperati 83 nidi. Anche le auto su cui erano stati caricati, una Volkswagen Golf e un'Alfa Romeo, sono state sequestrate e i sei cacciatori hanno dovuto inventarsi una soluzione alternativa per tornare nel Vicentino.
«La cattura di uccellini da richiamo è una piaga diffusa - spiega l'ispettore Andrea Ragazzoni, dell'ufficio caccia della Provincia di Bolzano -. Quasi sempre si tratta di cacciatori che vengono dal Veneto o dalla Lombardia. Ogni anno le denunce sono decine».
Le pesanti pene previste, reclusione fino a un anno e multe fino a 15 mila euro, evidentemente non bastano a scoraggiare i bracconieri.M.SC.
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stori ... _richiamo/