Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Il cucciolo che viene a morderci i piedi ha carattere, per me questo tipo di esuberanza è molto positiva, pertanto bisogna cercare di contenerla senza reprimerla. Soprattutto bisogna tenere duro senza "guaire" quando il cucciolo affonda i denti. Con il cucciolo bisogna giocarci, è tramite il gioco che si educa, sarebbe bene che ad iniziare fosse il padrone, e a smettere anche. Come ha detto Livia, togli le mani di bocca al cane e dici basta, così facendo gli hai tolto l'oggetto del desiderio e gli hai interrotto l'azione, dopo inizia nuovamente, per interromperla, sei tu che inizi e sei tu che termini, Uguale con altri tipi di giochi, quando corri il cane ti insegue ti fermi e sempre in movimento fai finta di affrontarlo, mentre lui cerca di prenderti con la bocca gli dai due pizzicotti e continua a correre, quando tu ti blocchi il cucciolo dovrebbe reagire allo stesso modo. Sei tu che inizi e sei tu che termini, ad interagire, si comincia con il gioco e si continua con il lavoro, questo per tutta la vita. Anche per mettere il collare bisogna farlo insieme al cane. Tu prendi il guinzaglio e il cane deve venire a farsi legare. Un cane da caccia se ben educato bastano uno ordine per mandarlo in cerca e uno per fargli smettere di cercare. Il cane che interagisce è un cane che ha la sua autonomia da non confondere con l'indipendenza, per fare questo dal cucciolo non dovete mai farvi anticipare, nulla per il cucciolo (e in futuro anche per l'adulto) deve essere scontato. Questo tipo di educazione si fa senza parlare, se si parla e si ordina, si toglie al cucciolo la possibilità di pensare e di interagire. Per addestrare bene bisogna socializzare bene. Comunque l'argomento è vasto, sicuramente ci saranno altre occasioni per ritornare a parlare.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Massimo, hai perfettamente ragione, senza vedere si possono fare solo supposizioni. Le mie sono opinioni, mi scuso se ho dato l'impressione di dare consigli. Infatti ho scritto che il cane si comporta bene, non è difficile capire da quello che scrivi che il cane recupera e riporta, come hai scritto non è preoccupante se il cane non ha un riporto sollecito e diretto. Questo problema si potrebbe risolvere spontaneamente, col passare del tempo il cucciolone potrebbe consegnare più velocemente, è solo una delle tante ipotesi. Un'altra ipotesi è quella che maturando invece di migliorare potrebbe peggiorare. In addestramento i piccoli problemi diventano presto abitudini, che potrebbero essere duri da correggere, prevenire è meglio di curare. Ogni volta che il cucciolone non esegue rafforza il suo comportamento, in teoria il cucciolone diventa sempre più forte e il padrone sempre più debole. Tutti i cani sanno chi è il "capo branco" proprio perché lo sanno per farli riportare gli viene messo il cordino come opera di convincimento, questo non è il tuo caso, visto che mi è sembrato di capire che ancora non lo usi. A me sembra superfluo dire che quello che scrivo lo deduco, lo interpreto e do un mio giudizio, è normale che tutto è molto soggettivo, non è la verità, i giudizi si possono sbagliare. Auguri e buon lavoro.
 
A partire dai due mesi quali sono le fasi di addestramento e in che periodi vanni applicati??
Io parlo per setter inglese...
Gianni, con l'altro setter sei rimasto soddisfatto di quello che sei riuscito ad ottenere? Il gioco in questo periodo è fondamentale, attraverso questo il cucciolo imparerà ad interagire con il padrone. Quindi mangiare, dormire e giocare. Io incomincerei con la chiamata, questa va sempre ben ponderata e premiata. Per "ponderata" intendo dire che va studiata, bisogna farlo per evitare eventuali rifiuti.
 
Gli metti un collarino e vedi come si comporta, se cerca di levarselo, glielo lasci una trentina di minuti e dopo glielo togli. Penso che non gli servirà molto tempo per abituarsi. Dopo gli aggiungi un pezzo di corda lunga quanto basta per farla strisciare una cinquantina di centimetri per terra e grossa quanto basta per non farla intrecciare, l'ideale sarebbe un tubicino di plastica trasparente da legare al collare. Dopo fatto questo (per dopo fatto questo intendo dire dopo che si è abituato al collare e al guinzaglio) si incomincia a muovere il cane con il guinzaglio. Il guinzaglio deve essere uno strumento di controllo, meno fai sentire al cucciolo la costrizione meglio è. Se il cucciolo si punta non lo devi trascinare, ma non gli devi permettere neanche di fare quello che vuole, se vuole muoversi lo potrà fare venendo verso di te, a questo punto premi e ti allontani di qualche metro. All'inizio potrebbe bastare a creare un buon rapporto fra cane e guinzaglio. Pochi metri al giorno fatti bene, una buona base di partenza ti agevolerà, nella condotta al guinzaglio e senza guinzaglio. Quando metti il guinzaglio lo devi fare sempre per un evento che al cucciolo risulti piacevole, per tanto: chiama il cucciolo, lo premi, gli metti il collare e il guinzaglio e lo ripremi. Dopo glielo togli e lo fai giocare. Ripeti il giochino per qualche volta al giorno. Vedrai che quando il cucciolo vedrà il collare e il guinzaglio verrà a farselo mettere senza che tu lo chiami. Lui fa una cosa per te e tu fai una cosa per lui, devi imparare ad interagire con il cane anche quando gli metti il guinzaglio. Non chiamare mai il cucciolo per qualcosa che a lui risulti sgradevole, in questo caso lo vai a prende e se ti serve legarlo usa una corda, comunque non usare lo stesso collare che adoperi per le situazioni piacevoli. Oltre al guinzaglio ho aggiunto qualcosa riferito alla chiamata. Giovanni, la mia è solo una curiosità, con l'altro cane sei rimasto soddisfatto di come si comportava il cane? Puoi anche non rispondere. Ciao e tienici aggiornati.
Si con l altro mi sono trovato abbastanza bene.... ma con questo vorrei dare Ancor A meglio...
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Ciao Germano ho fatto come mi hai consigliato nel tuo ultimo messaggio, la cagnetta ha risposto molto bene agli stimoli oggi per la prima volta senza l'ausilio della lunghina ha riportato il fagotto con le due ali di fagiano, nell'ultimo esercizio mi sono allontanato da lei velocemente e Cleo mi ha seguito senza indugi riconsegnando prontamente.
Ora c'è uno step successivo o continuo cosi? Grazie per il prezioso consiglio.
Continua ancora così, sia a casa che in territorio libero, in quello libero cambia posto ogni volta che addestri. Se il cane non sa fare il "resta" con la calma bisogna farglielo fare, serve per altri esercizi di riporto. Ne riparliamo la prossima volta. Ciao e buon lavoro.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Sono dell'opinione che il riporto non fa parte della predazione, è una dote acquisita, il lupo quando preda non guarda per aria aspettando che qualche uccello gli casca in bocca. Il riporto avviene per delle condizioni, se queste vengono a mancare non c'è motivo di riportare. Con l'attuale metodo di allevamento le cagne non rigurgitano più per svezzare, e neanche portano alla cucciolata la selvaggina che hanno cacciato. Non c'è più competizione per il cibo fra fratelli, ogni cucciolo mangia nella sua ciotola, non compete per accaparrarsi quello che la madre gli ha portato. Secondo me non è sbagliato dire che il cane riporta per la sopravvivenza della specie. Riporta per interesse, tutto quello che fa lo fa per interesse, ai fini addestrativi è importante valutarlo per quello che è. Il discorso sul riporto è lungo ed è anche abbastanza articolato, però non è difficile far comprendere che un buon riporto è dato da una buona socializzazione, e non solo dall'addestramento. L'addestramento se non è fatto bene confonde il cane.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Mi sembra la storia di dottor Jekyll e mister Hyde, ma non hai modo di farle un bel recinto e lasciarla in libertà condizionata, così avresti più il controllo della situazione ?


in verità non vorrei tenerla nello steccato...anche perchè di giorno sta libera tra cortile/giardino e fa la brava...di notte cambia radicalmente...e detto tra noi (ora è cucciola ma un giorno sarà grande) proprio di notte è necessario che stia intorno alla casa...quindi vorrei farla abituare a "guardare" ma senza far danni.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Buongiorno ho da poco ripreso uno Springer Spaniel di ottima genealogia ,ha 6 mesi ed è un maschio ,molto giocoso e obbediente ma nel riporto siamo ancora in alto mare infatti se gli lanciò un piccione va a mio comando ma non riporta e gira poi si ferma e così per un po' finché poi me lo dà ma dopo che ha fatto un po' di giri. Come ho detto non è il primo che ho ma è il primo che mi fa un po' dannare anche se capisco che è ancora cucciolone .Avete consigi validi ? Grazie
 
Colgo l'occasione, per dire di non "abbassare mai la guardia" lo posso dire senza paura di sbagliare, a chi addestra tanto e socializza poco e a chi socializza tanto e addestra poco.
a camminarti a sinistra (o a destra se sei mancino) vicino e un po' dietro al guinzaglio e senza, magari facendo vari esercizi di marcia girando a destra e a sinistra, fermandoti (a quel punto il cane deve sedersi da solo, senza essere comandato a farlo), a riportare, a imparare a obbedire a distanza al fischietto (tre trilli veloci = vieni, un trillo prolungato = fermati), ecc.
Ringrazio Giovanni per avermi dato lo spunto, quindi l'opportunità di dire la mia su questo argomento riguardante l'addestramento. Bisogna tenere presente che Giovanni ha addestrato un retriever, fermo restando che i cani nella testa sono tutti uguali, però non lo sono per le loro attitudini, non possiamo addestrare un cane da guardia o da difesa come un cane da caccia, e neanche un cane da ferma come un retriever. Forse ho sbagliato a dire "non possiamo", visto che i cani polivalenti li addestrano come retriever e come cani da sangue, ma questa è un'altra discussione. Per il cane non fa nessuna differenza se passeggia a sx o a dx del padrone, chi ha deciso le regole è stato l'uomo, quindi prima di iniziare informatevi, questo lo dico per quelli che hanno intenzioni di rispettare il protocollo, dopo decidete se portarlo a sinistra nelle passeggiate e a destra quando lo portate a caccia. La condotta al guinzaglio e senza guinzaglio, per un cane da ferma, (ma anche per quello da cerca) va fatta con criterio. Mi hanno sempre detto che il cane da ferma deve stare sempre davanti al cacciatore, per questo motivo non bisogna esagerare con questo esercizio, lo possiamo perfezionare quando siamo sicuri che il cucciolone per la caccia ha passione da vendere. In ogni caso in passeggiata quando il cucciolo dopo la condotta al guinzaglio e anche senza guinzaglio viene messo in libertà, non può decidere da solo di rimettersi al piede, e neanche di avvicinarsi troppo al padrone, il motivo è ovvio. A Giovanni gli è sfuggito il fischio breve e secco che serve a far girare il cane che allarga troppo. Io non uso il trillo, uso un fischietto che assomiglia ad un ultrasuono, l'ultrasuono non lo uso per non disturbare eventuali altri cani che cacciano nelle vicinanze. Ci tengo a precisare che con quello che scrivo non dico e non dirò che l'addestramento fatto da Giovanni è sbagliato.
 
Buonasera a tutti, ho una cagna di bracco italiano di 10 mesi e 1/2. Premetto che conosce il comando porta. La premio ogni volta con wurstel. Però quando uso della selvaggina è sempre restia nel riporto. Oggi ha mangiato la quaglia d'allevamento piuttosto che riportarla. L'ho picchiata un pochino ma non penso sia la risposta migliore. Avete qualche consiglio? Ero in Campagna per cui non sono riuscita in alcun modo a prenderla. Ho pensato di iniziare ad usare una longhina da 20mt, però non sono convinta. Avete dei consigli da darmi? È il primo cane che addestro, so di essere un po' inesperta però ce la metto tutta. Grazie
 
Gianni, con l'altro setter sei rimasto soddisfatto di quello che sei riuscito ad ottenere? Il gioco in questo periodo è fondamentale, attraverso questo il cucciolo imparerà ad interagire con il padrone. Quindi mangiare, dormire e giocare. Io incomincerei con la chiamata, questa va sempre ben ponderata e premiata. Per "ponderata" intendo dire che va studiata, bisogna farlo per evitare eventuali rifiuti.
Quindi come devo agire??? Lo premio ogni volta oppure alterno con diciamo così coccole e premi??
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Esatto, nessun problema.

Nessun altro vuole partecipare alla discussione con la propria esperienza? avanti, non vi fate intimidire da Nicola![up.gif][up.gif]
Martino, ho sempre detto che quando si parla di cani e specialmente di quello che c'è nella testa del cane, tutti possono dire tutto senza paura di sbagliare.
 
Credo nessuna delle due. Esempio: insegnamento del terra all'emissione del fischio. Dopo che il soggetto abbia imparato l'esecuzione del terra al comando vocale si pone il cane al seduto ed emettendo il fischio immediatamente si comanda il terra. Dopo un po' di volte quando fischieremo non sarà più necessario pronunciarlo. Non vorrei dire una cazzata ma la considererei una categoria della psicologia canina.
setterman1
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Ciao, secondo me è presto per iniziare un addestramento a due mesi, io ancora mi limiterei a nutrire bene il cane è fornirlo degli alimenti necessari ma se già riporta la pallina ben venga, evidentemente ha più del labrador che per la caccia è meglio ( almeno per il riporto ).
È un incrocio strano, ma non è detto che a volte non possano venire fuori buoni esemplari.
Quando ti riporta un oggetto, inizialmente gli dai il premio ma non ti dimenticare mai di elogiarlo e accarezzarlo, cosa più importante e che nel tempo andrà a sostituire il premio stesso.
Questa settimana anche io andrò a prendere un cucciolo, si tratta di uno springer di 60 gg, che andrà a fare compagnia al mio Cocker ed il mio lagotto romagnolo.
Non vedo l'ora di ricominciare questa esperienza, non si finisce mai di imparare e quando arriva un nuovo cucciolo è sempre una gioia grande, poi quando sono piccoli sono FANTASTICI.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

"Se non sente l'odore di premio, si mette seduta davanti a me con la pallina in bocca e il "lascia" non lo sente proprio." E' come San Tommaso, se non sente non si fida. Devi spiegare a Liz, che lei vive per tua concessione, veramente glielo dovevi spiegare appena arrivata a casa. Il cucciolo che tiene la pallina è sicuramente meglio del cucciolo che butta giù la pallina a due metri dal padrone per andare a ritirare il premio. La cosa giusta è di non farsi usare dal cucciolo come un distributore automatico di bocconcini. Il cucciolo deve ottenere attraverso il padrone, perché è il padrone a concedere, quando il premio oggi e la selvaggina domani, viene messa al disopra del padrone "sono uccelli senza zucchero" Penso che ognuno di noi interpreta la leadership in un modo diverso. Io credo che il leader non può fare quello che vuole senza tenere in considerazione quelli che sono gli interessi del cane, questo per un semplice motivo: il cane capisce solo quello che sono i suoi interessi, dei nostri interessi non gliene frega niente, al cane il nostro mondo non gli interessa lui vive e sta bene nel suo mondo. Chi ha intenzione di educare deve mettersi al pari del cane e deve pensare il più possibile come pensa il cane. Potrebbe essere che il cane si sente invitato quando ti vede seduto, il no o l'allontanarlo potrebbe essere un incentivo al gioco. Io non lo trovo molto preoccupante, è più preoccupante quando il cucciolo invece di mordere monta la scarpa o la gamba del padrone. Per il resto il cucciolo non accetta quel tipo di imposizione, molto probabilmente non la capisce. Il cane è un animale che vive in branco non ama essere isolato, quando incomincerà a tenere conto della gerarchia accetterà più volentieri la volontà del padrone.
 
essendo molto piccolo, lo chiami solo quando sei sicuro che verrà, quando cioè sei sicuro che la sua attenzione è su di te. quando arriva lo premi la prima volta con un biscottino, la seconda volta magari solo una carezza e poi smetti. Il giorno dopo ripeti e fai una carezza ma senza esagerare. E' importante che i richiami non siano a vuoto, cioè che lui ti ignori quindi sta a te ponderare che questo non avvenga. se per esempio lo fai troppe volte di seguito, se il cucciolo è stanco, se capisce il gioco del biscottino e magari in quel momento non gli va........
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Gli interventi servono, come dice un vecchio proverbio: "l'appetito vien mangiando". Giustamente come ha detto Mikylales, tutto deve essere fatto sotto forma di gioco e il gioco deve durare poco. Se hai intenzione di eliminare definitivamente il premio alimentare, devi premiare sempre, premiare sempre è come non premiare mai, il cane dimentica molto prima il rinforzo continuo e non quello intermittente, questo il cane fa fatica a cancellarlo. Altra cosa è usare i rinforzi nel modo giusto, altrimenti il cane non li considera, sarebbe solo tempo sprecato.
 
Buonasera a tutti, ho una cagna di bracco italiano di 10 mesi e 1/2. Premetto che conosce il comando porta. La premio ogni volta con wurstel. Però quando uso della selvaggina è sempre restia nel riporto. Oggi ha mangiato la quaglia d'allevamento piuttosto che riportarla. L'ho picchiata un pochino ma non penso sia la risposta migliore. Avete qualche consiglio? Ero in Campagna per cui non sono riuscita in alcun modo a prenderla. Ho pensato di iniziare ad usare una longhina da 20mt, però non sono convinta. Avete dei consigli da darmi? È il primo cane che addestro, so di essere un po' inesperta però ce la metto tutta. Grazie

Benvenuta Patty, le cacciatrici sono rare nella nostra penisola e tutti noi siamo particolarmente felici quando vi iscrivete al forum.

In questo treahd troverai molte risposte ai tuoi dubbi, in definitiva le difficoltà che si incontrano con un ausiliare sono comuni a tutti i cacciatori, ciò che mi sento di consigliarti è di leggere dall inizio l argomento e di aggiungere altre informazioni sul tuo cane, quello che ci dici è poco, più elementi aggiungi e più si può capire il perché di determinati comportamenti, ad esempio a che età hai iniziato ad addestrarla, quando l’hai portata a caccia per la prima volta, le reazioni, cosa di solito ti riporta....insomma tutto quello che può servire per avere un quadro abbastanza completo della tua giovane bracca. 🙋‍♂️
 
Ciao a tutti, sono nuovo di questo gruppo, anche se ho quasi 40 anni di licenze e vorrei portate la mia esperienza a questa discussione. Ho avuto diversi cani, principalmente breton, ma anche setter. Adesso ho 2 breton, di cui uno cucciolo di 4 mesi e mezzo. Per il riporto sono d'accordo con le analisi, l'insegnamento si basa sul lancio di un oggetto (pallina, poi palla da tennis, ecc) perché deve associare il riporto alla gratifica con complimenti e soprattutto con biscottini (per cani) o wurstel. Questo perché deve capire che la cacciagione per lui deve essere il mezzo per ottenere il premio, quindi non si deve mangiare la preda. Dato che il mio cucciolo è di fine maggio, per forza di cose l'ho addestrato in estate con giochi "a secco" con pallina e con esercizi per la ferma e da allora, visto che è stato un cucciolo di grande appetito, ha capito che se riporta qualcosa, o se ferma correttamente, poi riceve il bocconcino, così ogni volta che lo faccio rientrare in casa, va a caccia di ciabatte, scarpe e tutti quello che riesce a trovare in giro (devo tenere tutte le porte chiuse...) e mi riporta tutto contento... E logicamente riceve il premio, anche se ha anche combinato diversi disastri... Ma guai a rimproverarlo! Ora invece, sto iniziando a portarlo a caccia con me e piano piano sta capendo che ogni volta che sparo, corre dietro all'altro breton(che ha quai 6 anni), perché vede che spesso torna con la preda in bocca. Un paio di volte sono riuscito a fargli cercare la preda da solo, approfittando che l'altro girava da un 'altra parte ed è riuscito a prendere la "ventata" a grande distanza ed a seguire fino ad arrivarci molto vicino, anche se purtroppo l' esperto è tornato nei paraggi e gli ha soffiato la preda... Ma non c'è problema, si rifara'...nel frattempo, a breve andrò con i miei amici a fagiani e comincerà la caccia vagante. Vorrei solo aggiungere una cosa. Soprattutto per il primo anno, ma se possibile anche per 2,evitate assolutamente i quagliodromi, oppure andateci solamente per fargli cercare le quaglie senza abbatterle e mi spiego. La quaglia di allevamento puzza molto ed in alcuni casi i cuccioli, potrebbero rifiutare il riporto e dopo diventa molto dura ricomporre la cosa
 
Secondo me, prima ancora di addestrare alla caccia bisogna addestrare, cominciando da cuccioli, all'obbedienza piu' assoluta ai vari comandi. Bisogna insegnare al cane a venire quando lo chiami, a sedersi, a mettersi a pancia in giu', a rimanere fermo anche per tanto tempo quando ti allontani da lui,
Tutto vero, l'importante è che qualsiasi comando tenga in grande considerazione l'interesse del cane, un cane poco interessato non potrà mai interagire con il padrone, potrà solo obbedire. Il cane affidabile è quello che ha come punto di riferimento il suo padrone, è sempre collegato al padrone da un guinzaglio invisibile. Non esiste addestramento che riesce a spiegare al cane cose che il cane non potrà mai capire. Lascio i cani liberi sul "resta" davanti al negozio e vado a comprare il particolare che mi serve. Questo lo faccio perché l'unico interesse che hanno i cani è quello di ricongiungersi al padrone, per loro non esistono distrazioni che possono distogliere il loro pensiero. Questo lo valuto all'inizio, se il cucciolo trasgredisce per venirmi a cercare, continuo con l'addestramento, se invece il cucciolo trasgredisce perché è più interessato a quello che succede in giro, evito di addestrarlo al resta. Non lo trovo utile, un cane addestrato contro la sua volontà non è mai un cane affidabile. Questo vuol dire che quando passero davanti al negozio con il cane, cercherò di legarlo, è molto più sicuro. Nessun addestramento dura in eterno, il cane non rinuncerà mai a quello che sono i propri interessi, non lo farà neanche in punto di morte. Per adesso mi fermo, meglio mettere poca "carne al fuoco".
 
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