E' facile ipotizzare che in qualsiasi branco selvatico questo non succede, altrimenti la tanto decantata "forza del branco" va a farsi benedire. Su questo argomento sono stati scritti molti libri: chi fa parte del branco (in questo caso della muta) o si adegua o è fuori, in natura essere fuori dal branco equivale a morire. Sul collare elettrico è stato scritto di tutto e di più. Il collare elettrico nella maggior parte dei casi viene utilizzato per la correttezza al frullo, obbligatoria nelle prove di lavoro, questa correzione per ovvi motivi viene fatta su selvaggina di allevamento. L'ENCI condanna l'uso del collare elettrico, ma continua a chiedere la correttezza al frullo e allo sparo, che con le doti naturali del cane non centra niente. Sempre secondo L'ENCI con la correttezza al frullo si valuta il grado di addestrabilità. In teoria un cane che ha grande passione ed avidità per la caccia deve sopportare il dolore e la paura. Oltre a questo c'è il problema della sicurezza, quindi un cane che insegue ha più possibilità di essere colpito. Su questo sono d'accordo, ma solo perché dietro i cani ci va qualche cogli.ne.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Buongiorno ho da poco ripreso uno Springer Spaniel di ottima genealogia ,ha 6 mesi ed è un maschio ,molto giocoso e obbediente ma nel riporto siamo ancora in alto mare infatti se gli lanciò un piccione va a mio comando ma non riporta e gira poi si ferma e così per un po' finché poi me lo dà ma dopo che ha fatto un po' di giri. Come ho detto non è il primo che ho ma è il primo che mi fa un po' dannare anche se capisco che è ancora cucciolone .Avete consigi validi ? Grazie
Ciao Massimo, il tuo problema è un problema che hanno anche altri. Secondo me questi problemi nascono quando si vogliono bruciare le tappe, può accadere anche quando gli esercizi sono impostati male. Come ho già detto il riporto è l'atto di sottomissione spontanea per eccellenza. Per ciò che avvenga bisogna creare i presupposti, questi si creano prima con una buona socializzazione e dopo si perfezionano con l'addestramento. Si socializza anche giocando, si gioca per insegnare al cucciolo ad interagire, senza interazione non ci potrà mai essere collegamento fra padrone e cane. Secondo la mia opinione devi smettere di lanciare la selvaggina, il cane mentalmente non è ancora pronto per eseguire l'ordine con quel tipo di distrazione. Non hai niente più potente di quel tipo di premio da potergli proporre lo scambio, tutto sommato se aggiungiamo la poco leadership e l'addestramento non perfetto, il cane si comporta bene. Devi fare qualche passo indietro e devi ricominciare dalla chiamata, il cane che risponde bene a questo importante ordine si presenta a tempo zero con qualsiasi cosa ha in bocca. Dopo la chiamata devi ricominciare dai riportelli e materiali vari, solo quando il cane si comporta perfettamente con i materiali vari sia al chiuso che all'aperto in giardino o in posti privi di distrazioni si porta il cane in territorio libero e si incomincia a fare quello che si e fatto in casa e nel recinto. Devi fare tutto come se fosse un gioco, al momento opportuno, quando vedi che il cane è meno interessato a qualsiasi cosa lo chiami quando arriva lo premi, lo fai sedere e lo ripremi, questo equivale a mettere il cane su di un binario dritto, da quel momento il cane per raggiungerti lo deve fare seguendo una retta. A cane seduto ti allontani di un metro, lo chiami e lo premi, cosi a seguire per quattro cinque volte. Col passare di qualche giorno le chiamate le devi fare sempre a distanze superiori e sempre più velocemente, solo cosi il cane può lavorare divertendosi. Devi correre tu e dopo deve correre il cane, quando ti raggiunge, in automatico deve sedersi, lo premi e ti metti a correre, quando ritieni che la distanza è giusta, ti fermi e lo chiami, è come una staffetta. Se vedi che il cane è lento ad eseguire ti giri e incomincia a corre vedrai che per raggiungerti aumenterà l'andatura. Se il cane impara il suo nome questo esercizio lo potrai fare anche con più cani. Incomincia così, poi "l'appetito viene mangiando"

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Ciao Massimo, il tuo problema è un problema che hanno anche altri. Secondo me questi problemi nascono quando si vogliono bruciare le tappe, può accadere anche quando gli esercizi sono impostati male. Come ho già detto il riporto è l'atto di sottomissione spontanea per eccellenza. Per ciò che avvenga bisogna creare i presupposti, questi si creano prima con una buona socializzazione e dopo si perfezionano con l'addestramento. Si socializza anche giocando, si gioca per insegnare al cucciolo ad interagire, senza interazione non ci potrà mai essere collegamento fra padrone e cane. Secondo la mia opinione devi smettere di lanciare la selvaggina, il cane mentalmente non è ancora pronto per eseguire l'ordine con quel tipo di distrazione. Non hai niente più potente di quel tipo di premio da potergli proporre lo scambio, tutto sommato se aggiungiamo la poco leadership e l'addestramento non perfetto, il cane si comporta bene. Devi fare qualche passo indietro e devi ricominciare dalla chiamata, il cane che risponde bene a questo importante ordine si presenta a tempo zero con qualsiasi cosa ha in bocca. Dopo la chiamata devi ricominciare dai riportelli e materiali vari, solo quando il cane si comporta perfettamente con i materiali vari sia al chiuso che all'aperto in giardino o in posti privi di distrazioni si porta il cane in territorio libero e si incomincia a fare quello che si e fatto in casa e nel recinto. Devi fare tutto come se fosse un gioco, al momento opportuno, quando vedi che il cane è meno interessato a qualsiasi cosa lo chiami quando arriva lo premi, lo fai sedere e lo ripremi, questo equivale a mettere il cane su di un binario dritto, da quel momento il cane per raggiungerti lo deve fare seguendo una retta. A cane seduto ti allontani di un metro, lo chiami e lo premi, cosi a seguire per quattro cinque volte. Col passare di qualche giorno le chiamate le devi fare sempre a distanze superiori e sempre più velocemente, solo cosi il cane può lavorare divertendosi. Devi correre tu e dopo deve correre il cane, quando ti raggiunge, in automatico deve sedersi, lo premi e ti metti a correre, quando ritieni che la distanza è giusta, ti fermi e lo chiami, è come una staffetta. Se vedi che il cane è lento ad eseguire ti giri e incomincia a corre vedrai che per raggiungerti aumenterà l'andatura. Se il cane impara il suo nome questo esercizio lo potrai fare anche con più cani. Incomincia così, poi "l'appetito viene mangiando"
P.S. Che genealogia ha il cane? E' solo una curiosità.
 
Si ci sono allevatori che importano ancora dall'Inghilterra immettendo altre linee nelle loro ma non tutti è meno male, nelle ultime gare inglesi vedo cani che vanno a 1000 dx sx non prendendo terreno utile max 15 m per lato personalmente questo tipo di addestramento non piace è sempre naso a terra non hanno iniziativa sono telecomandati se preferisco cani di determinati allevamenti Italiani fatti con metodo ed esperienza di chi sa cosa c'è dietro quella linea fatta da lui
A voi piace quel tipo lavoro che fa il cane e il conduttore?
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Vi racconto quello che sta succedendo uscendo tutte e due cani insieme allora ho una springer di 8 anni è la figlia di quasi un anno fino ad ora li uscivo separatamente sempre di più la piccola per poterla addestrare al riporto al seduto e alla cerca infatti nel mese di settembre lo portata su fagiani liberati dall'atc è non è andata male le prime due volte quando sentiva l'odorato si avvicina piano quando volavano si ferma 3-4 secondi e poi via dietro i successi 3 sfondava in maniera irruente,girando sempre nei 15-20 metri ora è 2 volte che li esco insieme la grande cioè la mamma gira come ha fatto sempre anzi allungando troppo la piccola sta nei 5 metri quando la grande si avvicina come giro la piccola riparte per poi rientrare nei 5 m come vede la mamma allungare di nuovo o domenica per ovviare al problema dopo 20 minuti ho dovuto dare il piede un forzato alla grande e così dopo i primi 10 minuti la piccola ha incominciato ha girare nei 15-20 metri ho dato il via alla grande dopo 15 minuti circa e stessa situazione di prima di nuovo piede alla grande e via dicendo questo per 3 volte poi alla fine ognuno per i fatti suoi chi a destra chi a sinistra o viceversa girando tranquillamente ha cosa era dovuto?


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Non ho esperienza con i cani da seguita, non li so condurre e non conosco i metodi di addestramento. Bisognerebbe chiedere a chi ha esperienza. Chi ha esperienza risponderebbe che li correggerebbe come facevano prima dell'invenzione del collare elettrico.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

capito...quindi continuo ancora con la pallina finchè lei non la riporta sempre e passo con altri oggetti di poco interesse per il cane. Quando la vedo particolarmente tranquilla passo con qualche oggetto di più interesse tipo con odore di selvatico o di qualcosa che le piace. Solo allora con il selvatico.

Grazie mille,e scusa se ho scritto anche nell'altra discussione...non volevo creare confusione...
Secondo me non serve che ti scusi, credo che la stessa cosa pensa il nostro moderatore. Per adesso usa la pallina, serve anche ad incentivare l'istinto predatorio, però visto l'età del cucciolo non devi esagerare, devi tenere ben presente che non hai a che fare con un retriever puro. Quando inizio con un cucciolo preferisco farlo interagire solo con il sottoscritto. Sono io quello che lo deve socializzare, se io gli nego la carezza e il cucciolo la ottiene da un mio parente ha ottenuto ugualmente quello che voleva. Il cucciolo deve capire che tutto quello che chiede ed ottiene è per concessione del padrone. Osservalo e cerca di capire quello che vuole, ogni volta che ti viene vicino ti fa delle richieste, devi essere tu a decidere se dare o non dare, se vuoi esaudire la sua richiesta lo devi fare dopo che il cucciolo ha rinunciato a chiedere. Se ogni volta che il cucciolo chiede tu dai, ti sottometti al volere del cucciolo, questo influisce anche sulla chiamata, non avrai mai una risposta pronta e sollecita, alla chiamata, il cane viene svogliato e se interessato ad altro non viene proprio. Quando ha rinunciato lo chiami e gli dai quello che voleva, dopo 15/20 giorni, alla chiamata il cane si presenterà a tempo zero. Oltre la pallina puoi annodare uno straccetto e fare qualche lancio, mi raccomando lanci corti, in futuro ti serviranno per l'abbocco, la tenuta e la consegna. Una cosa importante non strappare mai niente dalla bocca del cucciolo, aspetta che sia lui a consegnartela, se non volesse consegnare proponigli lo scambi con il bocconcino.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Bene. Allora siccome ti sei reso conto che il suo comportamento è naturale , sta capendo fino a dove si può spingere, quindi se per te il limite è la porta di casa quello deve essere. Lei abbaia? chiudi la porta e non ci pensare più! Non le provocherai nessun trauma. Ancora è presto per dire che ti riconoscerà come leader, ma fino a quando non sarai fermo e coerente nelle tue azioni, ritarderai questo momento. Cosa è che vuole un bambino che fa i capricci? vuole quello che gli hai appena proibito, vuole affermare e importi le sue esigenze rispetto a quello che tu hai deciso per lui. Il cane non capisce che lo stai facendo per lui, ma tu si, quindi sei tu che devi prendere la situazione in mano . Non dare retta alle lacrime da coccodrillo e nel caso specifico ai piagnucolamenti. All'inizio è dura. Tappati le orecchie e non mollare altrimenti farai 10.000 passi indietro, Non cedere e.......in bocca al lupo, la piccoletta ha carattere!!!![si.gif]
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Tratta il cane da cane, e tieni ben presente delle regole, la prima è che il cane non è disinteressato, e non ti vuole bene allo stesso modo che tu vuoi bene a lui. La seconda è quella di non fare mai quello che vuole il cane. Il cane che ti viene incontro non vuole darti il suo affetto ma vuole importi, qualcosa che a lui interessa. Ricordati (questo lo scrivo lo sottoscrivo e lo firmo) che la gerarchia si ristabilisce nei momenti di ricongiungimento. Non rispetta la gerarchia il cane che quando ti vede dopo una tua assenza ti viene incontro per saltarti addosso contento di farti le feste. C'è una discussione aperta sulla leadership dagli un letta.

l'ho letta giorni fa...e ho capito quanto è difficile essere padrone/leader XD ....cmq Liz la mattina quando esco viene incontro e mi gira intorno, solo a volte appoggia le zampe sulle mie gambe (vizio che sto cercando di togliere). Per il resto della giornata viene intorno ma con molta calma. L'altro giorno mi hanno dato delle piume di alzavola, le ho legate intorno ad un pezzo di legno per provare a fare qualche esercizio di riporto; ho iniziato prima con la pallina di gomma e tt ok, ma quando ho lanciato il bastone con le piume l'ha preso e si è messa a terra a masticarlo. Mi sono avvicinato lentamente, ma lei si spostava più in là. Alla fine lo ha lasciato e ho notato che non ha mangiato le piume. In questo caso che mi consigli?Cosa posso fare?
 
Ho capito, vi devo cancellare i post per riportarvi in argomento, quindi o scrivete di addestramento in questo treahd oppure se avete voglia di scornarvi aprite un argomento ad hoc, il titolo ve l’ho già suggerito.:p[offtopic.gif]
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Ha dimenticavo i primi due non li ho sparati il 3 ho sparato ha vuoto il 4 l'ho preso e per 5 minuti lo abbaiava a terra lo prendeva e scappava lo prendeva e scappava finché non l'ha portato mai sparato fino ad allora per fargli sentire il rumore è mai fatto esercizi sul riporto il riporto l'ho incominciato da settembre in poi ma il riporto lo hanno di natura non l'ho dovuto mai imparare


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Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Attenzione, io ho parlato di qualche anno fa, quando i cuccioli venivano ceduti da cacciatore a cacciatore, spesso anche regalati. A quei tempi non si poteva pretendere di andare a ritirare il cucciolo (regalato) a due mesi già sverminato e vaccinato, chi lo voleva lo doveva ritirare durante lo svezzamento, a 45 giorni si regalavano o si vendevano i cuccioli che al proprietario della cagna non interessavano. Forti di questa esperienza alcuni vecchi cacciatori erano contrari a prendere un cucciolo di due mesi, avevano paura che il cucciolo non riuscisse ad affezionarsi perché già troppo grande. La socializzazione fatta dalla madre e la competizione fra fratelli è importante, però se un cucciolo venisse preso a 45/50 giorni e socializzato bene anche con i suoi simili, avrà sicuramente meno problemi di un cucciolo preso in canile all'età di 4 mesi. La cosa giusta per me sta nel mezzo, non a 45 giorni, ma neanche a tre mesi, per me l'età giusta è a 60 giorni. Anche se tenuto da schifo recupererà sempre prima di uno preso a quattro mesi. Nei tempi passati anche le mogli dei cacciatori dovevano stare un passo dietro il marito, figuriamoci se permettevano al cane di stare al loro fianco. L'ordine era "dietro" in questo modo non c'erano problemi di precedenza nei passaggi stretti, non era addestramento, erano "norme di buona educazione". Il condotta al piede fatta male, in un cane da ferma con poca grinta, potrebbe essere anche controproducente. Nel dubbio il cane è meglio tenerselo sempre d'avanti.
 
Premetto che io ho addestrato soltanto due cani: una pointerina di madre ignota quando ero in Italia (e data la mia inesperienza e anche la mancanza di opportunita' di incontri con i selvatici non e' che abbia brillato come addestratore) e una Labrador mezza British Lab e mezza American Lab con un pedigree che neanche i Pignatelli e i Borghese se lo sognano, pieno zeppo di campioni di lavoro e anche di bellezza. Questa, a detta di tutti e a giudicare dai risultati, l'ho addestrata magistralmente. Secondo me, prima ancora di addestrare alla caccia bisogna addestrare, cominciando da cuccioli, all'obbedienza piu' assoluta ai vari comandi. Bisogna insegnare al cane a venire quando lo chiami, a sedersi, a mettersi a pancia in giu', a rimanere fermo anche per tanto tempo quando ti allontani da lui, a camminarti a sinistra (o a destra se sei mancino) vicino e un po' dietro al guinzaglio e senza, magari facendo vari esercizi di marcia girando a destra e a sinistra, fermandoti (a quel punto il cane deve sedersi da solo, senza essere comandato a farlo), a riportare, a imparare a obbedire a distanza al fischietto (tre trilli veloci = vieni, un trillo prolungato = fermati), ecc. L'importante e' di smettere sempre qualsiasi esercizio quando il cane lo esegue bene, mai smettere su uno sbaglio. Inoltre deve essere un gioco, un divertimento per il cane. Il cane deve associare gli esercizi con l'uscire all'aperto. Mai uscire e lasciarlo libero di fare cio' che vuole. Pero' e' altrettanto necessario non annoiarlo prolungando troppo gli esercizi. Meglio corti e buoni che lunghi e noiosi.
Il cane risponde a due stimoli soltanto in fase d'addestramento: premio e punizione. I premi possono essere chicche e coccole, ma con le coccole piu' frequenti delle chicche, che devono essere amministrate sempre piu' infrequentemente, mentre le coccole sempre. Le punizioni devono essere somministrate quasi contemporaneamente allo sbaglio o al rifiuto, e devono essere accompagnate da espressioni facciali (i cani sanno leggerle) e voce dura (la capiscono). Una punizione amministrata piu' di tre o quattro secodi dopo il rifiuto o lo sbaglio non serve a niente. Mi fanno ridere (o piangere) quelli che picchiano il cane quando ritorna dopo essere scappato, insegnando cosi' al cane che viene punito per essere ritornato, non per essere scappato. Ecco perche' il collare elettrico e' un dono di Dio, in quanto ti permette di punire a distanza immediatamente. Ma bisogna saperlo usare, e del resto da voi e' vietato. Quindi dovrete ricorrere a guinzagli lunghissimi, magari corde di decine di metri, e collari di quelli che si stringono quando li tiri ed hanno punte smussate all'interno per provocare un po' di dolore ma senza assolutamente ferire.
L'addestramento all'obbedienza deve essere fatto ogni giorno, anche due o tre volte al giorno, in sessioni abbastanza brevi. Un esercizio alla volta da principio, fino a che il cane non l'abbia imparato perfettamente. Poi man mano se ne aggiungono di nuovi e si "rinfrescano" quelli vecchi.
Il cane deve imparare a "socializzare" con il padrone. Non vi aspettate che impari mai troppo bene se lo tenete in un canile fuori casa per la maggior parte di ogni giornata. Il cane deve imparare a rimanere al suo posto. Io usavo una coperta stesa in terra davanti al divano, e la mia Scout buonanima non doveva lasciarne i confini se non chiamata. La addestrai anche a non toccare il suo cibo senza permesso. Poveretta, sbavava per diversi minuti prima che le dicessi di mangiare. Tutto cio' sembra crudele, ma l'obbedienza assoluta e' una necessita' assoluta per l'addestramento alla caccia e anche per la sicurezza fisica e mentale del cane. Come si fa a proteggere un cane che corre senza controllo e si dirige verso una strada asfaltata senza insegnargli a fermarsi con un fischio e a ritornare con tre fischi? Come si fa a farlo rimanere vicino al padrone (e al fucile) se tre o quattro cani da pastore o un paio di lupi, o una scrofa con i cinghialetti sono intenti a farlo fuori? O se vedete una vipera sul sentiero? Soltanto l'obbedienza istantanea ed assoluta puo' proteggerlo.
Passando alla caccia, tutto dipende dal tipo di caccia. Io ho esperienza soltanto nel formare un buon cane da riporto dall'acqua e dal folto, e nel cercare e frullare beccaccini ed anatre ferite ma ancora capaci di volare che vanno via di pedina nell'erba folta lungo le paludi ed i fiumi. Ci sono tante cose da insegnare per tale caccia. La piu' importante sono i segnali a braccia. Il cane, quando e' lontano e cerca un uccello caduto che non ha visto cadere, deve, al fischio di fermata, fermarsi e guardare il padrone. Il braccio alzato, magari col cappello in mano per renderlo piu' visibile, significa "va' dritto via dal padrone." Il braccio steso lateralmente gli indica la direzione laterale da prendere. Ci sono libri che spiegano dettagliatamente come insegnare queste cose, e ci vuole tempo e pazienza per farlo. Un'altra cosa che ho insegnato a Scout fu come evitare di impigliarsi fra le corde degli stampi durante un riporto. Con una trentina di stampi messi a gruppetti sulla radura antistante casa mia, buttavo un fantoccio e la dirigevo fra i vari gruppetti o affinche' aggirasse l'intero "gioco."
Come ho detto, obbedienza e socializzazione con gli esseri umani sono essenziali. Per l'addestramento ci sono migliaia di libri specifici per ogni razza di cane e tipo di caccia.
Ma soprattutto ci vuole PAZIENZA!
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

" Devi spiegare a Liz, che lei vive per tua concessione, veramente glielo dovevi spiegare appena arrivata a casa" ....come posso farlo? in che modo glielo faccio capire?
Tratta il cane da cane, e tieni ben presente delle regole, la prima è che il cane non è disinteressato, e non ti vuole bene allo stesso modo che tu vuoi bene a lui. La seconda è quella di non fare mai quello che vuole il cane. Il cane che ti viene incontro non vuole darti il suo affetto ma vuole importi, qualcosa che a lui interessa. Ricordati (questo lo scrivo lo sottoscrivo e lo firmo) che la gerarchia si ristabilisce nei momenti di ricongiungimento. Non rispetta la gerarchia il cane che quando ti vede dopo una tua assenza ti viene incontro per saltarti addosso contento di farti le feste. C'è una discussione aperta sulla leadership dagli un letta.
 
Dimenticavo: E' anche essenziale prevenire la paura degli spari. Bisogna far associare al cane sin da cucciolino i rumori forti con qualcosa di piacevole: cibo e coccole. Quando presi Scout dopo lo svezzamento, prima di servirle il cibo e mentre mangiava prendevo a martellate un pentolone d'alluminio. Poi, quando era piu' grande la portavo fuori e le davo da mangiare in giardino sparando una pistola mentre mangiava. Poi cominciai a portarla al poligono e anche in piazza quando facevano i fuochi artificiali del 4 Luglio, mettendoci il piu' vicino possibile al posto da cui partivano razzi e botti. Non ebbe mai paura degli spari del mio 12, anche se nel capanno la volata del fucile era solo a un metro e mezzo dalla sua testa. (A proposito d'obbedienza assoluta: un mio amico non insegno' bene al suo cane a rimanere seduto allo sparo. Lui sparo' ad un'anatra, e mentre sparava un secondo colpo il cane, eccitato, salto' davanti al fucile e la seconda schioppettata gli disintegro' la testa.)
 
Li portavano sulle tracce fresche ( non perché bagnate) dei caprioli e li davano qualche strigliata. A chi ce ne volevano poche a chi di più. Ci volevano comunque mesi di lavoro di questo tipo. Ciò l'ho sentito dire. Pure io non ho esperienza nel settore.
setterman1
 
Ultima modifica:
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Caro miky hai la fortuna di iniziare dalla tela bianca e di avere i consigli di uno che i cani li ha capiti. Se riesci a capire il modo di intendere le nostre più semplici azioni da parte del cane sei a metà dell opera. Quando Nicola ti dice non dare al cane quando chiede non è per essere crudele con lui ma è importantissimo per instaurare il giusto rapporto. I frutti li coglierai in futuro guadagnandoti la sua attenzione che è fondamentale.


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Ogni tanto scrivo in varie discussioni......specialmente in quelle sull addestramento del cane da caccia di cui ....non pensavo di essere totalmente all oscuro...... fino a che l anno scorso dopo essere divenuto un ...felicissimo ....compagno di avventure ....perchè con lui non vivo solo la caccia ......di un favoloso springer che non proviene da allevamenti blasonati ma da un semplice privato....amatore della razza.......ho iniziato a chiedere consigli e ad oggi posso dire di avere un .....gran cucciolone visto che compirà 2 anni il 30 gennaio 19 proprio oggi per la prima volta ho provato il riporto di un osso con tanto di carne ancora attaccata.....ed in presenza del cane più anziano....si fà per dire perchè ha 7 anni......insomma il cucciolone non ha fatto una piega lanciato e riportato senza esitazioni in giardino ma in mezzo a molte piante dove avrebbe potuto nascondersi o scappare in 2500m recintati......comunque forse mi ripeto spesso ma ho seguito i consigli in particolare di Germano 56 e devo dire che il cane è ..per ora una bomba[15]
 
L'addestramento di un cane da caccia deve essere affidato a uno specialista cinofile, perché’ le persone con l’esperienza mostreranno i migliori risultati. Ho addestrato il mio cane a non entrare in cucina in mia assenza utilizzando sensori di movimento intelligenti dell'azienda ajax. Non appena sono stati attivati, ho sgridato il cane attraverso un baby monitor, questo processo mi ha richiesto diversi mesi comunque. Penso che se i cinofili lo facessero, il risultato sarebbe ottenuto molto più velocemente. Ho lasciato il sensore perché la sicurezza è prima di tutto.
 
Re: Addestramento del cane da caccia: metodi ed esperienze

Caro Nicola, sono molto contento di leggere tuoi interventi che fanno riferimento al metodo di Delfino, come ci siamo detti altre volte mi sembra il giusto compromesso tra “ addestramento socializzante” e “ addestramento indotto” , perché non tutti hanno possibilità/capacità di seguire il metodo della socializzazione , l’alternativa Delfino ritengo sia la più appropriata.[2][lol.gif]
 
Riesco ad aprire fino alla pagina dieci. Per aprire la pagina dodici, ho dovuto scrivere qualcosa.
Ho un cucciolo di circa un anno incrocio tra breton e springel, soggetto molto esuberante e non troppo obbediente perlomeno fino fino a che non si è sfogato con 15 minuti di corsa sfrenata.
Il cane che ha bisogno di sfogare il suo nervosismo, potrebbe non accettare qualcosa che riguarda la sua condizione. Come ho già detto, è difficile averlo prontamente a disposizione. In ogni caso lasciare al cane la possibilità di sfogarsi equivale ad accettare la sua decisione, un cane che decide è un cane che comanda, alla basa ci sono sempre le tre parole "dominanza-sottomissione-leadership" Questo per dire che hai a che fare con un cane dominante, quindi devi cercare di ottenere da sottomesso, perché non è sempre possibile togliere al cane lo scettro del comando. Nel periodo di caccia è difficile ottenere dal cane, se inizi un esercizio e questo lo perdi durante l'uscita di caccia, quello che hai fatto non è servito a niente, anzi è controproducente perché il cane dopo la trasgressione rafforza ancora di più il suo comportamento. Per ottenere devi addestrare e rinunciare a portare il cane a caccia. Nel forum c'è veramente tanto che riguarda il riporto, prima leggi e dopo chiedi, in ogni caso se decidi di continuare a portare il cane a caccia, continua come stai facendo, sempre con modi gentili e premio, a caccia chiusa potrai fare qualcosa di più per far capire al cane la convenienza che avrà nel riportare.
 
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