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Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.
[ Ritorno al discorso da dove lo avevo interrotto. Bisogna lasciare il cucciolo da solo per qualche minuto, logicamente ci deve essere una porta o qualsiasi altra cosa che vi divide dal cucciolo, quando riaprite la porta se il cucciolo vi viene incontro dovete richiudere la porta e andare nuovamente via, questo fino a quando il cucciolo non avrà capito che è lui che con il suo comportamento a mandarvi via, quando lo capirà vedrete che non vi verrà più a dare fastidio e rispetterà il vostro spazio. Come ho detto in precedenza socializzare è una scelta di vita, ci vuole tempo è pazienza perché non dipende solo da chi socializza dipende anche da chi viene socializzato. Bisogna dare il tempo giusto al cane di pensare, quindi una volta intrapresa questa via non si deve più parlare, inteso come imporre al cane la volontà del padrone, se si parla si perdono giorni di lavoro. Lo so che è molto più facile è sbrigativo sgridare e prendere per la calotta il cucciolo per fargli capire che non si salta addosso e non si deve rompere le scatole al padrone, ma questo non insegna al cucciolo a comunicare con il padrone. L'ho sempre detto e continuerò sempre a dirlo, un cane ben socializzato lo si può portare a caccia solo con l'addestramento alla chiamata. Il collegamento è la collaborazione spontanea concessa dal cane al padrone. Quindi per deduzione si arriva a capire che il cane non è collegato per via dell'addestramento, al massimo con l'addestramento possiamo avere cani che per un certo periodo caciano più "corti" però un cane costretto a cacciare corto non potrà mai esprimere tutto il suo potenziale. Adesso sono andato veramente fuori tema. Però pensandoci bene ammesso e non concesso che il cane ha paura dello sparo, trovo strano che il cane che ha paura non si rifugia sotto le gambe del padrone, che dovrebbe essere il suo unico punto di riferimento, allora mi sorge il dubbio che i cani che scappano sotto l'auto non sono ben socializzati, la socializzazione gioca un ruolo importantissimo nello sviluppo psicologico del cane. Per questo io preferisco far sentire la fucilata al cucciolo nei primi mesi di vita, e comunque entro il 4°mese di vita, giocando e mettendo il fucile alla distanza giusta in base al carattere del cucciolo, facendo così si ha la situazione sempre sotto controllo, se il cucciolo non accusa si può ripetere alla stessa distanza e alla volta successiva si può accorciare di qualche metro. La selvaggina viene dopo, quando si porta il cane sulla selvaggina non ci deve essere il minimo dubbio, ogni fallimento costringere a segnare il passo o addirittura a retrocedere. Io e sottolineo io, non testo mai il cane sulla selvaggina di allevamento, specialmente la quaglia, né per lo sparo né per il primo vero riporto.
[ Ritorno al discorso da dove lo avevo interrotto. Bisogna lasciare il cucciolo da solo per qualche minuto, logicamente ci deve essere una porta o qualsiasi altra cosa che vi divide dal cucciolo, quando riaprite la porta se il cucciolo vi viene incontro dovete richiudere la porta e andare nuovamente via, questo fino a quando il cucciolo non avrà capito che è lui che con il suo comportamento a mandarvi via, quando lo capirà vedrete che non vi verrà più a dare fastidio e rispetterà il vostro spazio. Come ho detto in precedenza socializzare è una scelta di vita, ci vuole tempo è pazienza perché non dipende solo da chi socializza dipende anche da chi viene socializzato. Bisogna dare il tempo giusto al cane di pensare, quindi una volta intrapresa questa via non si deve più parlare, inteso come imporre al cane la volontà del padrone, se si parla si perdono giorni di lavoro. Lo so che è molto più facile è sbrigativo sgridare e prendere per la calotta il cucciolo per fargli capire che non si salta addosso e non si deve rompere le scatole al padrone, ma questo non insegna al cucciolo a comunicare con il padrone. L'ho sempre detto e continuerò sempre a dirlo, un cane ben socializzato lo si può portare a caccia solo con l'addestramento alla chiamata. Il collegamento è la collaborazione spontanea concessa dal cane al padrone. Quindi per deduzione si arriva a capire che il cane non è collegato per via dell'addestramento, al massimo con l'addestramento possiamo avere cani che per un certo periodo caciano più "corti" però un cane costretto a cacciare corto non potrà mai esprimere tutto il suo potenziale. Adesso sono andato veramente fuori tema. Però pensandoci bene ammesso e non concesso che il cane ha paura dello sparo, trovo strano che il cane che ha paura non si rifugia sotto le gambe del padrone, che dovrebbe essere il suo unico punto di riferimento, allora mi sorge il dubbio che i cani che scappano sotto l'auto non sono ben socializzati, la socializzazione gioca un ruolo importantissimo nello sviluppo psicologico del cane. Per questo io preferisco far sentire la fucilata al cucciolo nei primi mesi di vita, e comunque entro il 4°mese di vita, giocando e mettendo il fucile alla distanza giusta in base al carattere del cucciolo, facendo così si ha la situazione sempre sotto controllo, se il cucciolo non accusa si può ripetere alla stessa distanza e alla volta successiva si può accorciare di qualche metro. La selvaggina viene dopo, quando si porta il cane sulla selvaggina non ci deve essere il minimo dubbio, ogni fallimento costringere a segnare il passo o addirittura a retrocedere. Io e sottolineo io, non testo mai il cane sulla selvaggina di allevamento, specialmente la quaglia, né per lo sparo né per il primo vero riporto.