Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Bel dilemma. Esperienza personale:
2 cuccioli della stessa cucciolata, figli di grandi cacciatori, alla prima uscita (insieme alla madre) sparato un colpo al coniglio, un cucciolo corre dietro la madre ad abboccare il coniglio morto, l'altro fa un fosso per terra.
Dopo un anno e tante prove, al tav, con la scacciacani ecc, l'ho regalato come cane da compagnia.
È genetico o indotto?
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Dalle risposte ho capito, (posso anche sbagliarmi) che la maggioranza degli intervenuti non ritiene che la paura dello sparo o anche altre paure, non sono geneticamente trasmesse o perlomeno la maggioranza non sono geneticamente trasmesse. Quindi da questo lato l'allevatore non ha colpe, forse può avere colpe per come socializza i cuccioli, questo è di particolare importanza, perché è proprio in questo periodo che si buttano le basi per una futura felice convivenza fra cane e padrone. Molti danno la colpa dell'ingestibilità del cane ad accoppiamenti troppo esasperati dove l'unico obiettivo è creare cani sempre più avidi è veloci. Ritengono che i cani nevrili non sono molto equilibrati, questo potrebbe influire sulle varie paure, compresa quello dello sparo. Secondo voi potrebbe essere possibile?
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Assolutamente si!
È mia convinzione che la genetica possa influire sulla psiche del cane. Ed è la psiche che predispone alla paura.


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Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Sono d'accordo, l'ambiente è quello che forma il carattere. L'ambiente dove partorisce la cagna e dove vivono i cuccioli è di fondamentale importanza, da questo dipenderà lo sviluppo emotivo del cane. Un cane testardo ed inaddestrabile è quel cane che da cucciolo gli sono stati preclusi dei contatti con il mondo esterno e soprattutto il contatto con il genere umano, nulla a che vedere con l'intelligenza e la genetica. Chi più chi meno abbiamo preso le nostre fregature, chi per mancanza di esperienza e chi per eccesso di zelo voleva dimostrare che con il cucciolo tutto è possibile. Purtroppo nel periodo giusto se il cucciolo non venisse "curato" in un certo modo, i rapporti con il futuro padrone saranno pessimi, le tecniche addestrative servirebbero solo a peggiorare ancora di più i rapporti fra cane e padrone. In una cucciolata ci sono soggetti spavaldi, quelli meno spavaldi, quelli più tranquilli e anche quelli che possono sembrare timidi. Se questi cuccioli sono stati ben socializzati dalla mamma, dall'allevatore e dal nuovo padrone hanno tutti le stesse probabilità di riuscita, anzi il timido a caccia potrebbe essere più efficiente del cucciolo che ostentava spavalderia. Anche per il colpo di fucile potrebbe essere la stessa cosa, cioè che lo spavaldo si possa spaventare e il timido potrebbe incassare il colpo con molta naturalezza, qui gioca anche il ruolo del cacciatore, non per niente dicono che i cani bravi sono sempre in mano ai bravi cacciatori. Ho sentito spesso dire "il cucciolo che rimane in disparte e non viene vicino ai piedi come gli altri, di non sceglierlo" Io dico di non sceglierlo se lo invitate a venire e il cucciolo scappa o si chiude ancora di più, ma se viene scodinzolando a codina bassa lo potete prendere tranquillamente, non è questa la timidezza che gli farà avere paura dello sparo.
 
Giovanni, auguri per i 45 anni di matrimonio. Per il resto quanto scegli un cucciolo di due mesi non hai nessuna garanzia. Ll comportamento che il cucciolo manifesta nell'ambiente dove vive insieme alla mamma e i fratelli, potrebbe cambiare nel nuovo ambiente. Potrebbe cambiare anche morfologicamente, quello che sembrava il più bello potrebbe diventare il più brutto. Detto questo, un cucciolone, coraggioso e apparentemente intelligente, perché esegue perfettamente tutto quello che gli si chiede, potrebbe manifestare scarso interesse per la caccia. Il cucciolone spaccone ed intraprendente che in casa non sta mai fermo e ha sempre voglia di fare qualcosa, messo sul terreno di caccia, in 10 minuti si scioglie come neve al sole, perde qualsiasi interesse, e l'unica cosa che fa è quella di seguire il padrone. Senza contare che le paure geneticamente trasmesse il cane le comincia a manifestare quando incomincia a prendere consapevolezza, intorno al periodo della maturità sessuale. Gli allevatori che non sono degli sprovveduti, per avere un minimo di sicurezza sulla futura riuscita del cucciolo se lo devono tenere fino a quasi un anno. Fra quelli che si sono tenuti, fanno un'altra scrematura. Nessun metodo attuato per la scelta del cucciolo può dare garanzie di un futura riuscita in ambito venatorio. L'unico sistema valido è quello di andare a prenotare il cucciolo dove ci sono cucciolate mirate, cioè fra cani che hanno dimostrato il loro valore sia a caccia che in prove di lavoro. Sinceramente dopo che ho fatto 1.000 chilometri, per far coprire la mia cagna da un campione riproduttore, non ti potrò dare la prima scelta, neanche la seconda o la terza, i cani sicuramente saranno stati tutti prenotati, al massimo ti potrei far scegliere fra due cuccioli, ma non col metodo Campbell. Detto questo se non ti va bene, tu ti tieni i soldi e io mi tengo il cucciolo.

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Aggiungerei anche; che siano stati ottimi riproduttori, che abbiano dato cucciolate senza scarti o quanto meno con pochissimi scarti.
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Non mi sono letto le quattro pagine che precedono, ma passo direttamente alla mia risposta.

La paura del fucile può dipendere da una predisposizione genetica ma può anche essere indotta da traumi. Nel primo caso sarebbe preferibile liberarsene, ma sicuramente non utilizzare il soggetto in riproduzione, nel secondo caso è possibile correggere il problema, acquisito, se non è di particolare gravità.
Metodi di addestramento drastici hanno lasciato spesso pesanti traumi in soggetti dal temperamento più sensibile di altri, se non c'è stata perseveranza il soggetto è quasi sempre recuperabile.

Non credo siano disponibili le statistiche che chiedi tu.

In alcune razze più diffuse il problema è praticamente scomparso grazie alla maggior selezione, in altre è invece più presente, ma, ripeto, non ho mai letto statistiche in merito.

Saluti
Caranu, la tu è una risposta standard, alla quale è difficile non essere d'accordo. Anche se genetica dipende dal tipo e dal grado di paura, qui nessuno pretende di curare la fobia del cane, anche perché l'unico che può risolvere questi problemi è il cane. Prima di liberarsene si può tentare di recuperare il cane, il compito del padrone non è quello di guarire il cane è quello di far controllare la paura al cane. Ci sono cani che hanno paura dell'auto ma controllano talmente bene la loro paura che solo il padrone è in grado di accorgersene. Probabilmente è una paura indotta da un condizionamento sbagliato, potrebbe anche essere genetica, ma poco importa, quello che è importante è che il cane si fida del padrone e all'ordine salta in macchina, logicamente per arrivare a questo ci sono voluti mesi di controcondizionamento. Adesso per mettere in riproduzione questo soggetto bisogna fare delle valutazioni, e cercare di capire se vale la pena di "buttare il bambino insieme all'acqua sporca" In selezione purtroppo l'allevatore è costretto a prendere anche qualche difetto, un cane che ha tutti pregi non può essere scartato solo per un difetto, l'allevatore bravo non è quello che seleziona solo sui pregi, potrebbe sembrare troppo facile, ma questa tecnica non porterebbe da nessuna parte. In selezione il bravo allevatore deve saper prendere tutto. Mi sembra che in Italia si selezionano i migliori cani da caccia a livello mondiale.
 
L'importante è non demordere, se il cane è normale in tutto, vale la pena di cercare la chiave giusta per sbloccare il cane. Le fobie geneticamente trasmesse, nella maggioranza dei casi, si manifestano senza apparente motivo intorno ai 7/8 mesi. In questo periodo il cucciolone incomincia a manifestare timidezza e paura che prima non aveva. In questo caso è meglio non insistere perché il controcondizionamento può peggiorare il comportamento del cane. Se il cane era bravo anche nella cerca, portalo a recuperare qualche animale opportunamente disalato e al momento dello scovo quado è preso dalla foga dell'imminente recupero fai esplodere un colpo a grande distanza con un fucile di piccolo calibro, usa sempre il fucile, il colpo di pistola è diverso. Se il cane continua nel recupero, hai fatto un passo avanti, se accusa il colpo lo inciti e corri anche tu dalla parte del selvatico. Tanti auguri e a presto a risentirci. P.S. Complimenti per lo springer.
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

comunque leggendo le vostre esperienze, tipo quella di hunter o di arsvenandi ho sempre più dubbi che la genetica abbia tutta questa importanza relativamente al colpo di fucile. La socializzazione rimane l'aspetto predominante e soprattutto la bravura dell'addestratore o cacciatore a cercare di capire che soggetto ha davanti, riuscendo ad interpretare ogni movimento/atteggiamento del cane... Parlando di socializzazione a questo punto potrei pensare anche (come diceva germano) che un cucciolo è meglio prenderlo a 60 giorni piuttosto che a 90....
 
Scegliere il cucciolo giusto in una cucciolata e' spesso la "chiave" se il cane si acquista da piccolo Si deve osservare il comportamento di tutta la nidiata, come i cuccioli reagiscono ai rumori, come rispondono al comportamento degli altri cuccioli, che cosa fanno quando sono lasciati liberi di scorrazzare. Quando mia moglie ed io abbiamo scelto Scout fra gli altri nove cuccioli della sua nidiata (altri cani che ho avuto mi sono stati dati e non li ho scelti io), abbiamo notato che era un'esploratrice, curiosa, impicciona. Spesso lasciava gli altri per andare ad esplorare (da qui il nome "Scout"). Cio', secondo me, denotava intelligenza e mancanza di timore per ambienti e cose sconosciuti. Un'altra cosa che mi e' piaciuta e' che non si faceva sopraffare da nessuno degli altri cuccioli, ne' da altre femmine, ne' dai maschi. Sebbene non andasse a cercare "liti," se un altro cucciolo cercava di imporsi fisicamente su di lei, si beccava un morso, o lei gli montava addosso per sopraffarlo. uesta mancanza di timidezza secondo me era un ottimo sintomo di futuri comportamenti--inclusa la reazione allo sparo. Gli altri due cani che ho avuto, una femmina di pointer e un maschio di springer/cocker non erano particolarmente aggressivi, ma neanche timidi. Lo springer, che avevo da poco ed era ancora un cucciolone in fase di addestramento, prometteva bene. Non aveva paura di rumori forti e di spari, ma poi... Un giorno d'inverno (40 sottozero, nel Montana) lo trovai davanti casa in stato di shock, mezzo morto. Era stato investito da una motoslitta e uno degli sci anteriori gli aveva reciso il tendine di una zampa anteriore. Me lo sarei tenuto anche cosi'--un cane da caccia puo' funzionare abbastanza bene anche con una zampa anteriore irrimediabilmente paralizzata, ma l'incidente l'aveva anche lasciato mentalmente scombussolalto. Adesso aveva paura dei rumori forti, e quando provai a sparare un colpo di fucile (c'era gia' abituato), spari' per un paio d'ore, nascosto chissa' dove. Purtroppo a questo punto decisi di farlo sopprimere. Avevo bisogno di un cane da caccia, non un cane menomato e neurotico. La pointer l'avevo in Italia, e mi stava dando parecchie soddisfazioni, ma poi doovetti darla via quando emigrai.
Comunque avendo avuto pochi cani mi rimetto all'opinione di chi ha avuto piu' esperienze di me, anche se credo fermamente che un cane timido e pauroso da cuccioletto non sara' mai un gran cane da caccia. Forse lo si potra' addestrare a non aver paura dello sparo. Forse. Ma la timidezza lo affliggera' in altri modi, dalla paura di infilarsi fra i rovi per acchiappare un fagiano disalato, a quella di tuffarsi dall'alto di una riva scoscesa in un fiume dalla corrente forte e gelida per recuperare un'anatra, al terrore di incontrare un cinghiale se e' un segugio il cui lavoro e' proprio quello di trovare un cinghiale e incalzarlo o bloccarlo. I vigliacchi canini sono inutili come i vigliacchi umani. Una nota: fra i cani che ho avuto c'e' stata anche una bellissima collie (una "Lassie," per chi non li conosce. Era una fegataccia. Ce la regalarono quando ero in Italia degli americani che non potevano portarsela in America con loro. Non aveva paura di niente, tant' e' vero che un rapinatore che aveva cercato di infilarsi dentro casa e ne era stato aggredito la massacro' con un piede di porco o altro attrezzo, ma non riusci' ad entrare. Poveraccia, rimase mezza paralizzata negli arti posteriori, ma ancora aggressiva come prima. Quando dovevo spazzolarla (i collies necessitano spazzolature quotidiane, specialmente se vivono in campagna) dovevo metterle la museruola. Se c'era una matassina di pelo ed il pettine la strappava, provocando un po' di dolore, se non avesse avuto la museruola un bel morso non te l'avrebbe tolto nessuno. E con la museruola cercava di farti male lo stesso con le unghie delle zampe anteriori, cercando di graffiarti come farebbe un gatto. Una cagna... con le palle! I cani vigliacchi non mi piacciono. E' piu' facile "curare" l'aggressivita' che la vigliaccheria. Anche con gli umani.
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Bel dilemma. Esperienza personale:
2 cuccioli della stessa cucciolata, figli di grandi cacciatori, alla prima uscita (insieme alla madre) sparato un colpo al coniglio, un cucciolo corre dietro la madre ad abboccare il coniglio morto, l'altro fa un fosso per terra.
Dopo un anno e tante prove, al tav, con la scacciacani ecc, l'ho regalato come cane da compagnia.
È genetico o indotto?
Non sono ----pienamente d accordo probabilmente c e chi e piu portato ad impaurirsi ma molto dipende dalle esperienze che ..come noi anche i cani subiscono........io vivo in campagna ma al limite del paese 200m dal campo sportivo che rappresente l estrema periferia e dove ahimè esplodono........ i fuochi......io sfido ----quasi chiunque a lasciare il prorpio cane nel mio giardino anche in sua presenza la sera della festa ....tremano i muri della casa e le luci sono abbaglanti .....immaginatevi un cucciolone di poco piu di un anno da solo in giardino.......avoglia ad avere la genetica abituata al colpo di fucile.....l ho detto il mio prima di impaurirsi con i fuochi non aveva assolutamente paura del colpo di fucile....ma i fuochi lo hanno veramente rovinato......mi sta ancora vicino ma si nasconde appena alzo il fucile......dopo il colpo ...torna veloce e mi gurda come dire ....cerchiamo?
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Bel dilemma. Esperienza personale:
2 cuccioli della stessa cucciolata, figli di grandi cacciatori, alla prima uscita (insieme alla madre) sparato un colpo al coniglio, un cucciolo corre dietro la madre ad abboccare il coniglio morto, l'altro fa un fosso per terra.
Dopo un anno e tante prove, al tav, con la scacciacani ecc, l'ho regalato come cane da compagnia.
È genetico o indotto?


.....a parte le eventuali "responsabilità" sull'approccio disinvolto con la prima schioppettata.....e l'abbiamo fatto tutti...io per primo!
la combinazione genetica fa si che possano esistere diversità marcate anche tra fratelli, cani o umani.....
la statistica e le conclusioni che ne conseguono avrebbero un senso solo con numeri maggiori.....cioè più è alto il numero dei cuccioli in esame più è veritiera la veridicità della statistica stessa.......
io penso che se un cane ha paura SOLO delle fucilate la colpa sia del padrone......se il cane ha paura di quasi tutto il problema sia nella "centralina"....
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Sicuramente le esperienze traumatiche possono influire sul comportamento dei cani.
Anche i miei cani a capodanno si rintanano a cuccia tremanti e terrorizzati, ma se quattro ore dopo li porto a caccia non hanno alcuna paura della fucilata. Evidentemente riescono a distinguere il rumore dello sparo, a caccia, rispetto ad altri rumori pur simili ma in altro ambiente o magari associano alla caccia e allo scovo del coniglio lo sparo e l'abbattimento del selvatico mentre tale associazione non la riescojo a fare altrove ...
Nel caso che ho raccontato prima, comunque, non si erano verificati eventi traumatici e, in ogni caso, i cuccioli erano cresciuti insieme, quindi ... pari condizioni e pari caratteri genetici, ma .... reazioni opposte.
E comunque in alcune razze la paura dello sparo è più frequente, magari incide anche l'indole, più o meno emotiva, del cane.
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Sicuramente le esperienze traumatiche possono influire sul comportamento dei cani.
Anche i miei cani a capodanno si rintanano a cuccia tremanti e terrorizzati, ma se quattro ore dopo li porto a caccia non hanno alcuna paura della fucilata. Evidentemente riescono a distinguere il rumore dello sparo, a caccia, rispetto ad altri rumori pur simili ma in altro ambiente o magari associano alla caccia e allo scovo del coniglio lo sparo e l'abbattimento del selvatico mentre tale associazione non la riescojo a fare altrove ...
Nel caso che ho raccontato prima, comunque, non si erano verificati eventi traumatici e, in ogni caso, i cuccioli erano cresciuti insieme, quindi ... pari condizioni e pari caratteri genetici, ma .... reazioni opposte.
E comunque in alcune razze la paura dello sparo è più frequente, magari incide anche l'indole, più o meno emotiva, del cane.
effettivamente ....
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Hunter, non sono abituato a cliccare su mi piace o grazie, ma questa volta sono d'accordo con te. [thumbsup.gif]
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Ritornando sull influenza dell'ambiente ( inteso nel suo più ampio significato), un errore tipico che si può commettere condizionando il cucciolo negativamente da adulto é abituatuarlo a salire in macchina e poi...... portarlo dal veterinario! Sembra una stupidaggine e magari uno non ci pensa nemmeno ma è garantito che se il cane associa macchina a veterinario perché la prima volta che ha avuto " coscienza" di questa esperienza non gli è piaciuta, credetemi c'è da sudare per fargli cambiare idea. ( ......e vabbè vi ho confessato un altro errore di gioventù [ange2l.gif])
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Posso dire la mia? Per quanto riguarda la genetica secondo me e ripeto secondo me, i difetti dei genitori si acquisiscono solo fisicamente ma non nel temperamento e nel carattere del cucciolo, ho visto ottimi cani nati da genitori mediocri e viceversa, ho avuto esperienza con un breton che aveva paura dei rumori ma non della fucilata in quanto la prima fucilata l'ha sentita davanti al naso dopo che mi aveva alzato un fagiano e lui ha collegato lo sparo con l'abbattimento, è questa la cosa più importante secondo me da non sottovalutare e da non farla sentire finché il soggetto non abbia raggiunto almeno il quinto o anche sesto mese di età, Il Breton che aveva paura dei rumori; un giorno che entrai nella sua recinto con il tubo dell'acqua per colmare l'abbeveratoio, mi accorsi che era molto impaurito e poi risalendo ho capito che nel canile dove era cresciuto da cucciolo pulivano il pavimento con il tubo dell'acqua e probabilmente quel fruscio collegato agli schizzi che gli andavano addosso quando era piccolo, l'aveva spaventato e se un cane si spaventa è un problema grande, ma sfido qualsiasi cane da caccia che sente la fucilata dietro una ferma o subito dopo che si è alzato un animale ad avere paura delle stesse, opinione personale in base alla mia esperienza. Il cane si spaventa dei rumori quando non ne capisce l'origine (fuochi d'artificio) o quando è spaventato da essi (soprattutto da cucciolo), ecco perché secondo me è importante far sentire il primo colpo di fucile dietro a una motivazione che è quella di aver fiutato il selvatico, lui collegherà subito questo.
Siamo qui per discutere, quindi ognuno può dire quello che crede giusto. Sono d'accordo che a livello morfologico è molto più facile vedere i difetti ed è anche più facile correggere questi difetti. Un un allevatore che ha scelto di selezionare cani da bellezza ha un lavoro molto più facile, il suo compito è quello di creare delle ottime carrozzerie da mettere su altrettanti ottimi telai. Ci sono delle leggi fisiche che stabiliscono che se si accoppia un volpino bianco con uno rosso viene fuori un volpino nero, è solo un esempio. Quindi il telaio e la carrozzeria sta alla morfologia e il motore sta al carattere. Un cane da bellezza messo sul terreno se non ha carattere non potrà mai muoversi in stile di razza, lo stile è al pari della morfologia è geneticamente trasmissibile. Un cane fermo a 400 metri difficilmente si riesce a distinguere la razza, ma se il cane è in cerca si riesce a distinguere la razza dallo stile, dal movimento. Adesso sono io che chiedo se posso dire la mia. Io dico che non è solo la struttura a stabilire la purezza della razza, per stabilire la purezza della razza ci vuole anche la tipicità di razza, e questa fa parte del carattere del cane ed è questo che fa muovere il cane. Ho detto la mia, ma non ho detto che è la verità, allo stato dei fatti a stabilire l'appartenenza alla razza c'è il certificato. Sono uscito fuori dal seminato, per dire che non è solo la parte morfologica trasmissibile geneticamente. Per condizionare un cane ci sono diversi modi, quello di far rincorrere la selvaggina al cane e quando è a buona distanza e nel pieno dell'inseguimento tirare un colpo in aria è solo uno dei tanti metodi. Purtroppo non tutti i cani hanno la stessa passione, o non tutti la sviluppano nello stesso periodo, alcuni cani hanno collegato lo sparo al selvatico che inseguivano in modo negativo, molto probabilmente la colpa è anche di chi ha esploso il colpo.
 
Di che razza è il cane? Ho due cani che hanno tutti e due paura dei botti di fine anno, a caccia non hanno mai accusato i colpi. Una cagnolina terrorizzata dei fuochi della festa del paese, mai avuto problemi con i colpi di fucile, questa cagnolina aveva la madre che aveva paura del colpo di fucile. L'estate quando la portavo al paese, non voleva più allontanarsi da casa, faceva i suoi bisogni e dopo tirava verso casa. Purtroppo la paura del colpo non è sempre risolvibile. L'unico rimedi è la selvaggina, ma tanta selvaggina, se il cane ha tanta passione vince anche la paura del colpo di fucile. E' da molti anni che ai cuccioli faccio sentire gli spari a due mesi e mezzo-tre mesi, in ogni caso prima dei 4 mesi. Nel periodo giusto, verifico facendo rincorrere dal cane la selvaggina, a distanza giusta esplodo il colpo in aria, se non dovesse accusare il colpo, dopo qualche giorno riprovo accorciando la distanza, se tutto va bene, il cane è pronto per il primo abbattimento, più o meno intorno ai dieci mesi.

IL cane è un meticcio ..devo dire però che ho perso poco tempo nell addestramento con questo cane non capisco però il motivo pe rcui i primi due anni non temeva i colpi di fucile e dopo quella festa del cavolo ha cambiato completamente atteggiamento.Piano piano con tanta pazienza sono riuscito a riportarlo a caccia ma ora si mantiene nelle vicinanze nascosto magari in qualche macchione e dopo il colpo arriva per cercare il selvatico che ipoteticamente dovrebbe essere stato abbattuto se mi vede alzare l arma improvvisamente cerca di nascondersi velocemente ed effettivamente ho notato che ha molta paura dei tuoni ma non ricordo se l avesse già avuta prima della fatidica festa....da tre anni comunque ho acquistato anche uno springer che come sai ho addestrato seguendo molto i tuoi consigli ......e questo non smette mai di meravigliarmi.....in positivo naturalmente...
 
In questo periodo ho il tempo di leggere ed informarmi ......ed ho capito ognuno di noi parla secondo la propria esperienza ma la propria esperienza non è Vangelo .....ho avuto un maremmano abruzzese che sembrava codardo con gli umani .....ma che ho visto strisciare in terra una cinquantina di m attaccato alla coda del mio cavallo scalciante...gli avrebbe staccato la testa....ma non mollava...il cavallo .un maremmano migliorato....stallone che faceva il mazzo a dei bei quarter anche sullo scatto....il sangue puro non mente. e li ce n era tanto...il mio meticcio ha un buon naso ed anche se probabilmente non lo userò più non lo considererò un cane codardo è un debole di carattere senz altro ma è un mio cane e sò che volendo mi può aiutare basta trovargli il compito giusto.....poi ho lo springer fortuna ha voluto di azzeccare fiuto recupero riporto si fida ciecamente di me si è buttato da 5m per recuperare un colombo nelle crete senesi mi fà quasi paura non ha il senso del pericolo posso addirittura toglierli il tartaro dai denti ...anche se ne ha veramente poco e lui non si muove appena esco di casa lui inizia a cercare in giardino perchè sà che è quello che a lui e me piace fare....quest anno ho dovuto staccarlo dal collo di un capriolo il doppio di lui che non mollava....ma ha totale fiducia in me...ed io in lui...con questo comunque ti invidio w la frontiera
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Livia, sono d'accordo, ma la psiche è influenzata dall'ambiente esterno. Intanto bisognerebbe spiegare ad alcuni allevatori che i cuccioli non vanno tenuti come galline, se tenuti bene, si potrebbe andare per esclusione. Se tenuti bene dall'allevatore e dal cacciatore i cani sarebbero molto più equilibrati, questo a prescindere dalla genetica, se un cane è geneticamente instabile, una cattiva socializzazione può solo che peggiorare l'instabilità del cane. Il compito dell'allevatore è quello di selezionare ottimi soggetti per la caccia, per ottimi intendo cani avidi, determinati, coraggiosi, resistenti alla fatica e al dolore, dopo deve saper educare i cuccioli nel periodo di sua competenza, il resto lo deve fare il cacciatore. L'allevatore deve scegliere del buon seme e lo deve mettere in un ottimo terreno fertile, dopo deve curare la piantina fino a quando non la vende. A me sembra che il tuo allevatore ha fatto il suo e tu hai fatto il tuo, se l'allevatore trattava la tua cagnetta come una gallina ti potevi ritrovare un cane pauroso ed ingestibile. Con questo non ho assolutamente detto che la genetica non ha la sua importanza. Ci sono quelli che asseriscono che se il problema è acquisito si può anche risolvere con il tempo e la pazienza, ma se è genetico è inrisolvibile. Ci sono anche quelli che affermano che i problemi acquisiti sono risolvibili se si risolvono subito, altrimenti diventano anche questi inrisolvibili come quelli trasmessi geneticamente. Un cucciolone preso a 8/9 mesi, quello che ha acquisito è difficile levarglielo, con un cucciolo di tre mesi è molto più facile e soprattutto più veloce vedere i miglioramenti. P.S. anche per questo motivo è più difficile togliere a un cucciolone di 8/9 mesi la paura dello sparo acquisita da un cattivo addestramento. Chi non ci riesce da la colpa alla genetica e molto più facile.
 
Poi non solo dipende dalle esperienze soggettive, ma anche dal cane. I cani sono individui come le persone. Non ce ne sono due uguali come personalita'. Cosi', come ci sono persone timide e persone aggressive ci sono cani timidi e cani aggressivi. Poi se sono nati cosi' o ci sono diventati, lo si potrebbe discutere piu' a lungo di una discussione su canne lunghe verso canne corte... L'importante con la paura dello sparo e' come cercare di prevenirla o correggerla. E anche qui ci saranno centinaia di opinioni diverse.
 
E poi po' esse puro che fra smartellamento de pentolone, spari, poligheno, fochi d'artificio, ecc., me s'e' insordita fino ar punto che de li spari nun je ne fregava gnente che tanto nun li sentiva!

Scherzi a parte, nella sua vecchiaia era davvero sorda, ma non per l'allenamento, che da giovane e anche di mezz'eta' ci sentiva bene, ma per tutte le schioppettate mie, di mia figlia e di un amico sparate nel capanno alle anatre per 11 o 12 anni a un metro o meno al di sopra della sua capocciona. Gli ultimi tre o quattro anni della sua lunga (per un Labrador) ma per noi troppo breve vita era quasi del tutto sorda.
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

comunque leggendo le vostre esperienze, tipo quella di hunter o di arsvenandi ho sempre più dubbi che la genetica abbia tutta questa importanza relativamente al colpo di fucile. La socializzazione rimane l'aspetto predominante e soprattutto la bravura dell'addestratore o cacciatore a cercare di capire che soggetto ha davanti, riuscendo ad interpretare ogni movimento/atteggiamento del cane... Parlando di socializzazione a questo punto potrei pensare anche (come diceva germano) che un cucciolo è meglio prenderlo a 60 giorni piuttosto che a 90....

Nel mio caso erano cuccioli nati in casa, cresciuti insieme ai genitori e a contatto con la mia famiglia. Soggetti socievoli e disponibili, già avviati sul selvatico .... e testati con la scacciacani. Evidentemente alla prima fucilata è subentrato un blocco!!!
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Una cosa importante per i nostri ausiliari, secondo me, è che devono essere sempre almeno in due mai uno solo, perché per esempio, quando ho aperto il portellone della mia auto per far salire il vecchio poco dopo un attimo di titubanza, ma è salito anche il giovane, quando sono andato a fare un giro e il vecchio è entrato nel lago o sia nell'acqua, dopo un attimo di titubanza è entrato anche il giovane, perciò è molto importante che non vi sia un solo cane ma almeno due. Poi i miei sono abituati a stare fuori in un recinto abbastanza grande, perciò trascorrono il tempo sempre insieme.
Il " vecchio" gli fa da spalla e da esempio e lo aiuterà anche nelle paure che può subire da cucciolo. (come nel mio caso).
Poi ci sono casi e casi.
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

Approfitto della discussione per chiedere un consiglio ......per la preapertura ....se ci sarà ....intorno a casa mia si raduneranno in molti cacciatori come tutti gli anni e se tortore e colombi reggono visto che girasoli vigne e bosco con tanto di fiumiciattolo ancora attivo ci sono, un bel pò di rumore verrà fatto.....compreso quello che farò io ........secondo voi il cucciolo che avrà 7 mesi sarà meglio chiuderlo in casa con i familiari o lasciarlo in giardino alla mercè di molte scariche......potrebbe impaurirsi troppo?
 
Re: La paura del colpo di fucile è genetica o acquisita.

albano bella domanda..... il mio impazzirebbe ma non di paura di frenesia. Probabilmente se fosse il mio comunque lo terrei in casa per non farlo stressare. Aspetta comunque anche l'opinione di Germano. Il cucciolo ha già sentito lo sparo a caccia?
 
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