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Infatti il cane che esegue per paura non potrà mai dare il massimo di se stesso, la povera bestia non lo fa per un senso di ripicca o per vendicarsi delle botte subite, i cani non hanno il senso della riconoscenza, come non hanno obblighi e debiti sentimentali non hanno neanche il senso dell'ingratitudine. Non può dare il massimo perché con il tipo di addestramento coercitivo che ha ricevuto non ha potuto fare nessuna esperienza positiva, quindi per forza deve dare quel poco che ha. Se qualcuno ha frequentato e frequenta i campi di gare o le prove di lavoro avrà sicuramente osservato in quale stato mentale si presentano alcuni cani a bordocampo. Per quelle razze che hanno la coda lunga è ancora più facile notare il loro stato di anomalia psicologica. In questi campi, questi cani hanno ricevuto più punizioni che premi. Non si nota nessuna esuberanza, sembrano cani che hanno smesso di combattere, un cane che ha smesso di combattere è un cane finito. Io mi vergognerei ad andare in giro con questi cani, logicamente mi vergognerei di me stesso e non di qui poveri cani. Chi riduce i cani in questo modo non è in grado di poter combattere ad armi pari con il cane, gli è più facile e sbrigativo passare alle vie di fatto e poco gli importa se il cane esegue senza collaborare.