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In giardino la chiamata deve essere perfetta, altrimenti è meglio non provare a chiamare il cane in territorio libero. In territorio libero in presenza di selvaggina non hai rinforzi positivi da poter proporre al cane, purtroppo in ordine d'importanza il bocconcino viene dopo la selvaggina, cani avidi e fortemente motivati quando cacciano il bocconcino lo rifiutano, quindi bisogna evitare di chiamare il cane per premiarlo con il bocconcino contro il suo interesse. Fra l'altro il bocconcino dato al cane quando è in lavoro può essere pericoloso. Quindi l'esercizio dopo il giardino va fatto in territorio libero ma in completa assenza di selvaggina. Tutto quello che è interazione fra padrone e cane aiuta anche la "chiamata" Il discorso è molto lungo e faccio fatica anche ad iniziarlo, bisogna partire da subito dopo le cure parentali, quando il rapporto fra madre e figli si trasforma in un rapporto di dominanza-sottomissione. Si comincia con il gioco, il padrone con un segnale che potrebbe essere lo schiocco delle dita invita il cucciolino a giocare e con lo stesso segnale interrompe il gioco. La stessa cosa quando si porta il cane sul terreno di caccia o su quello di addestramento, senza lo schiocco delle dita il cane non deve permettersi di iniziare nessuna azione di caccia, può essere libero di fare più o meno quello che vuole ma non quello di cacciare senza ordine del padrone. La "chiamata" per qualcuno è interpretata facile e naturale, invece non lo è. La chiamata incondizionata a tempo zero non è facile come potrebbe sembrare, il 70% dei cani esegue dopo aver finito di fare i propri comodi.