Non esistono regole, ognuno fa quello che gli detta l'esperienza. Due quaglie di allevamento messe da pochi minuti servono solo a far togliere qualche dubbio al padrone e a farne venire qualcuno al cane giovane quando si troverà a contatto con la selvaggina vera. Ezietto, non mi stancherò mai di dire che i cani hanno una vita parallela alla nostra, lo dimostrano le analogie che hanno con noi umani. Ai cuccioli non bisogna raccontare bugie altrimenti ci credono, le quagli di allevamento sono come le favole che ci raccontavano i nostri genitori, se le stesse favole ce le raccontassero da adulti dopo aver fatte le nostre esperienze sarebbero come barzellette. Al cane giovane bisogna fargli fare esperienze vere, l'unica esperienza vera è la selvaggina nata liberà o anche inselvatichita, le barzellette volendo gliele possiamo raccontare da adulti portando i cani sulle quaglie di voliera. Il primo odore al cane gli rimane impresso per tutta la vita e anche il condizionamento naturale fatto sul selvatico che nella vita caccerà in prevalenza, gli rimarrà bene in mente. Dieci sfrulli fatti su una beccaccia insegnano cento volte di più di una ferma fatta su una quaglia di voliera. La quaglia di voliera ferma il cane, non lo fa fermare. Io sono convinto che chi ha più possibilità di sbagliare è il cacciatore che porta il cane sulla quaglia di allevamento, specialmente se il cacciatore non ha molta esperienza. Bisogna anche dire che sono più pericolosi quelli che credono di voler insegnare al cucciolone a fermare sulla quaglia di allevamento. Sono d'accordo il collegamento non si misura in metri, può essere scollegato anche l'inetto che gira a pochi metri dal padrone. I trecento e più metri possono essere normali per un setter su di un terreno con vegetazione bassa, se il setter in terreni "sporchi" continua a cercare alla stessa distanza io qualche dubbio sul collegamento lo avrei. I cani prima o dopo rientrano tutti, ad eccezione di quelli che si perdono. Anche i canni collegati possono fare qualche fuori mano, ma quando rientrano la prima cosa che fanno è quella di ristabilire il contatto con il padrone. I cani più o meno sono sempre gli stessi, quello che è cambiato è il modo di cacciare e quello di rapportarsi con i cani. Chi caccia con il GPS ha sicuramente dei vantaggi, anche se è il padrone ad essere collegato con il cane tramite il GPS, il cane ha una cerca indipendente, ha capito che in qualsiasi posto e a qualsiasi distanza il suo padrone lo andrà a servire, non è collegamento, è una forma di dipendenza fra cane e padrone. Come la quaglia di allevamento io il beeper o il GPS al cane lo metterei dopo due/tre anni. Non lo so se è finito il periodo del campano, la storia è fatta di flussi e riflussi, in alcune regioni il beeper è stato vietato, prima o dopo vieteranno anche il GPS, e dopo man mano si accoderanno anche le altre regioni fino a farla diventare una legge nazionale.