Uomini e cani: una storia d’amore che nasce dallo sguardo

I cani oltre a guardarci ci "osservano" e, in base alle nostre reazioni, sanno capire come chiederci qualcosa, a chi del "branco umano" chiederlo e copiano anche i nostri sguardi, i nostri gesti...lo sguardo languido del cane che chiede un boccone mentre mangiamo ne è l'esempio lampante!
E più riusciamo a passare del tempo con il nostro cane, più il rapporto diventa stretto, si diventa tutti parte dello stesso branco...
Dovremmo però imparare anche noi a osservare un po' di più i cani, a capire la loro natura e a interpretare il loro modo di muoversi e di esprimersi sapendo come il cane si comporta in natura, altrimenti rischiamo (io in primis...mea culpa!), come dice germano56, di umanizzare i cani e così non facciamo certo il loro bene, anche se molti sarebbero portati a pensare il contrario...
Uno sguardo d'intesa tra uomo e cane è qualcosa di meraviglioso, se però è il frutto del rispetto dell'uomo verso la natura del suo amico a quattro zampe, che per essere un animale che possiamo definire felice non deve essere trattato come un bambino o un altro essere umano.
 
E' propio vero , dopo aver guardato dentro gli occhi il propio cane e vedere che ogni suo gesto ogni suo atteggiamento dipende dal nostro e si modella in base al nostro umore, tanta crudeltà non ha motivo di esistere . Gli uomini che commettono queste violenze e questi abbandoni nei loro confronti non sono veri uomini ne nel privato e ne nella vita sociale.............
 

Alberto 69

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Sabato 18 Aprile 2015

La reciproca intesa visiva produce un ormone nel cervello di entrambe le specie che rafforza il legame affettivo.

Cane e cacciatore.jpg

Quando sentite qualcuno affermare che il proprio cane è come un membro della famiglia non prendetelo per un fanatico: la scienza ha appena dimostrato che effettivamente tra l’animale e il suo proprietario si crea un reciproco rapporto emozionale simile, se non pari, a quello tra genitori e figli.

E che diventa sempre più forte ogni volta che i due si guardano negli occhi. Un legame instaurato circa trentamila anni fa e cominciato proprio con ammiccanti sguardi d’intesa, come quelli che fanno scattare il colpo di fulmine tra i protagonisti dei film d’amore: così è iniziata l’interazione tra le due specie, sfociata poi nella trasformazione che ha portato il canide selvatico che tanto tempo fa si aggirava nei pressi degli stanziamenti degli uomini primitivi a diventare il fedele animale domestico di oggi.

Spesso si consiglia di non fissare negli occhi un cane libero sconosciuto, anche se è il mite cucciolone del vicino con tanto di collare trendy munito di gadget ipertecnologici, poiché l’animale potrebbe interpretare il gesto come un atto di sfida e reagire in modo aggressivo.

Eppure proprio in questo modo è scoccata la scintilla che ha fatto nascere e fa perdurare l’indissolubile amicizia tra l’uomo e il cane.

Lo afferma uno studio condotto da ricercatori giapponesi e pubblicato su Science del 17 aprile: quando i nostri amici a quattro zampe ci guardano con quegli occhioni languidi e noi ricambiamo ammirandoli teneramente, nel nostro cervello si attivano le stesse reti di collegamenti neurali preposte a innescare l’istinto genitoriale, in particolare quello di attenzione e cura che le madri generano verso i figli.

Secondo Miho Nagasawa e colleghi di varie università del Giappone che hanno contribuito allo studio, abbiamo sviluppato coi cani uno speciale feeling, unico nel suo genere, che non si riscontra in nessun altro rapporto tra noi e le restanti specie animali.

Questione di ossitocina. Conosciuto soprattutto come “l’ormone del piacere”, gioca un ruolo fondamentale durante la gravidanza perché stimola nelle donne il comportamento materno: in un certo senso predispone il cervello delle madri a prendersi cura della prole e a provvedere alla sua sopravvivenza.

Ma i livelli di ossitocina si innalzano anche nel cervello umano e in quello canino quando le due specie interagiscono.

Ed è proprio il gioco di sguardi che fa aumentare la secrezione ormonale, consolidando così il legame sociale e affettuoso tra noi e loro.

Per dimostrarlo i ricercatori hanno effettuato due esperimenti. Nel primo hanno monitorato le interazioni tra i cani e i loro proprietari mentre stavano in una stanza per mezzora: ogni gesto, come coccole, carezze, paroline dolci sussurrate all’orecchio e soprattutto scambio di sguardi reciproci è stato scrupolosamente annotato.

Dopodiché hanno subito prelevato e analizzato campioni di urina di entrambi i mammiferi, riscontrando che la quantità di ossitocina era tanto più elevata nelle coppie animale-uomo quanto più a lungo queste si erano fissate negli occhi.

E per provare che lo sguardo del nostro migliore amico incrementa nel nostro cervello la produzione dell’ormone, nel secondo esperimento gli scienziati nipponici hanno spruzzato ossitocina direttamente nel naso solo di alcuni cani, mettendoli poi, sempre per mezzora, in una stanza assieme ai loro padroni e a degli sconosciuti.

Quello che hanno visto è stato sorprendente: le femmine che avevano inalato l’ormone hanno quasi ignorato gli estranei e si sono dedicate per molto più tempo rispetto agli esemplari non sottoposti allo spray nasale a fissare negli occhi i propri padroni. E solamente in questi ultimi le successive analisi hanno mostrato un innalzamento del livello di ossitocina.

Poiché questo fenomeno non succede nelle interazioni visive con altri animali, compreso il lupo dal quale discende il cane, gli scienziati ipotizzano che la sintonia tra uomini e cani non sia di origine naturale, ma che si sia evoluta nel cervello di entrambi durante i secoli nel corso del processo di addomesticazione.

Solo una domanda resta ancora purtroppo insoluta: perché, sebbene questa intesa quasi parentale ci lega così fortemente agli scodinzolanti quadrupedi, continuano ad essere all’ordine del giorno gli atti di abbandono, i maltrattamenti e le violenze verso l’animale che più ci venera? E non aggiungiamo altro.




fonte: panorama.it
 
Forse esagero ,ma per me i miei amici quattrozampe , " son pizz e core.................!!!!"
 
chiamiamola come si vuole, empatia, telepatia, simbiosi, ma i miei cani "intuiscono" quello che vado a fare, ad esempio se dico a mia moglie "porto fuori i cani" (preciso che ho casa con giardino) cominciano a saltare ed abbaiare e corrono ai guinzagli come se avessero capito, se dico "preparo da mangiare ai cani" corrono alle bacinelle, quando esco per andare per i fatti miei nemmeno si muovono.............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!

è proprio così!
 
I miei Cani:
La giornata la passano nel canile,il canile è completamente coperto,è piastrellato in cotto, i box sono tre ogni box è di circa 15 mq ,in 4mq cè una stanza con pedane e chiusa da una porta in alluminio con relativa botola ,la parte esterna e divisoria dei box è composta da un muretto di 15 cm di larghezza e alto circa 45 cm la parte che va dal muretto al tetto di lamiera coibenteta è tutta in pannelli di rete ellettrosaldata 5x5 ,
all' esterno ho costruito un recinto di circa 100mq recintato a maglia plastificata alta circa 2mt.
La notte sono invece alloggiati in una stanza,dove ho provveduto a montare due divisioni in pannelli elettrosaldati,con pedane in legno e cucce corredate da cuscini adatti alle bestiole,ho provveduto a montare un climatizzatore da utilizzarsi nelle evetuali giornate molto rigide o molto calde,alle finestre sono montate Zanzariere,questa scelta è dovuta ,è per da diminuire la possibilità di un eventuale puntura di flebotomi e di conseguenza lehismaniosi.
In genere ho l' abitudine di stare in loro compagnia almeno un' ora al giorno nel recinto e quando cuccioloni do loro la prime lezioni di ubbidienza riporto ecc.
a caccia chiusa è abitudine portali in Zac il sabato e domenica mattina,esclusi i mesi dei forasacchi piu o meno giugno e luglio .
Un cane che sta in casa o è seguito giornalmente sviluppa un feeling talmente forte con il proprietario che capisce da un nostro sguardo o atteggiamento cio che vogliamo e se ha fatto bene o no.
 
Quello che dici è vero, ma quando un cane ti vive in casa per anni diventa quasi spontaneo considerarlo uno di noi.
Sono d'accordo, vivere bene insieme ai cani non è facile, quello che per noi è bene per il cane potrebbe essere stressante, il cane non sa niente dei nostri sentimenti. Il padrone che vuole bene al suo cane è quello che sa controllare i propri sentimenti. Sant'Agostino diceva che i figli bisognava baciarli mentre dormivano. Lo stesso concetto per me va applicato anche per i cani. Il cane felice è quello calmo e rilassato.
 
chiamiamola come si vuole, empatia, telepatia, simbiosi, ma i miei cani "intuiscono" quello che vado a fare, ad esempio se dico a mia moglie "porto fuori i cani" (preciso che ho casa con giardino) cominciano a saltare ed abbaiare e corrono ai guinzagli come se avessero capito, se dico "preparo da mangiare ai cani" corrono alle bacinelle, quando esco per andare per i fatti miei nemmeno si muovono.............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!
 
che ne pensate di quei cani che compiono atti eroici salvando i padroni o che muoiono d'inedia dopo la dipartita dello stesso o di quelli che vanno ad accucciarsi sulle tombe...............è vero sono casi limite ............sono però la massima espressione di quanto sopra sostenuto......molto di più di un semplice sguardo d'intesa........in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!
 
tenevo la mì Gaia in campagna (recinto ad ok, non sto a dilungarmi ma vi garantisco che era una suite) in compagnia di altri 6 cani confinanti dei miei amici
a 6 anni (un anno e mezzo fa) tumore alle mammelle: operata, tutto ok, e portata a casa per la convalescenza.
risultato: le donne di casa non me l'hanno più fatta "portare via"
ora, premettendo che son sempre convinto che prima stesse bene (grazie ai turni ho molto tempo libero ed ero col cane moltissimo tempo), mi rendo conto che il cane che passa la vita a stretto contatto col padrone e famiglia è un pò "un altro cane". Non è un piezz e core, è quasi un cuore intero! aumenta l'intesa e ci guadagna anche la resa a caccia
naturalmente questa è la mia esperienza/convinzione personale
 
Mi scuso, Napoli, essendo PUGLIESE alcune lettere non le ho beccate ,ma la prossima volta non sbaglio!!! W Napoli.


Saluti ,Fabio!!!! :)
 
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