Irlandese e Gordon: due setters per pochi

Qua dalle mie parti ne irlandese ne gordon sono molto diffusi...ho avuto in passato occasione di vedere qualche irlandese ma mai soggetti che eccellevano più di tanto nell'attività venatoria ( ovviamente non sto generalizzando ad un discorso di razza ) ...
per il gordon ho conosciuto soltanto due soggetti, un maschio che aveva un mio ex vicino di casa anni fa, grande cacciatore , sterminatore di fagiani e beccacce , recuperatore eccellente e lavoratore instancabile, insomma un cane con la C maiuscola... Ed una femmina con la quale caccia un signore che incontro spesso nelle zone che bazzico anch'io, anch'essa grande cacciatrice e molto concreta visto i carnieri di questo signore....due soggetti che sinceramente terrei volentieri anch'io in scuderia .....

Purtroppo il fatto che l'Irlandese sia più elegante dello scozzese è andato tutto a discapito del primo.

Io ho avuto entrambe le razze e posso dire che con una rossa ( presa a Orvieto da un certo Rosciarelli....qualcuno sa se esiste ancora come allevatore ? ) mi ha dato molte soddisfazioni ma è pur vero che la scozzese era + ....come dire......"rustica".....tutto fare......

Ciao,Paolo.
 
Felice possessore di un gordon di 7mesi... per ora la passione cé!!! col tempo si vedrà se é stata una scommessa vincente!!
 

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Beh il discorso è semplice. Nella malaugurata ipotesi che tu avessi preso un pessimo cane da caccia, comunque sia, avrai un ottimo amico.
E' scontato che avrà un ottimo amico anche se non cacciatore. Molti non scelgono alcune razze proprio per non ritrovarsi solo un ottimo amico, specialmente chi va a caccia e ha la possibilità di poter avere un solo cane, ti assicuro che non è facile scegliere se tenersi "l'amico" o scegliere di continuare ad andare a caccia.
 
Sono due ottime razze da caccia, anche se allevatori italiani hanno preferito puntare sulla bellezza e non sull'attitudine venatoria, gli obiettivi da raggiungere erano e sono sicuramente più facili, di conseguenza anche i guadagni. Qualcuno per fortuna ha preferito puntare più sul lavoro che sulla morfologia, ci sono ancora anche se pochi setter irlandesi e setter gordon allevati per funzionare come cani da caccia. Il setter irlandese come il setter inglese sono razze adattate al nostro tipo di caccia, quindi cani che non possono esprimere al massimo il loro stile di razza, considerato l'ambiente dove cacciano e la selvaggina che cacciano. Il più efficace per il nostro tipo di caccia è il gordon, che si adatta senza grossi sacrifici a qualsiasi tipo di terreno e selvaggina. E' solo una mia opinione. Il motivo del perché il gordon è poco utilizzato molto probabilmente dipende dalla concorrenza e dalla scarsa reperibilità. Faccio un piccolo esempio: il mio amico ha una bravissima breton, e sta cercando un maschio degno per farla accoppiare, per me è molto più facile e soprattutto più sicuro a livello di riuscita prendere un cucciolo da una cagna conosciuta e grande cacciatrice che andare in cerca di avventura facendo centinaia di chilometri con il dubbio di prendermi qualche fregatura andando a scegliere un gordon. Avrei preferito che il mio amico avesse un gordon, ma siccome ha una brava breton mi accontento del suo cucciolo delle sue future prestazioni, anche se a me piace di più il gordon. Vi assicuro che questo tipo di ragionamento lo fanno anche altri cacciatori.
 

Alberto 69

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Domenica 11 Gennaio 2015

Setter irlandese e setter Gordon, il rosso e il nero, due colori che distinguono due razze dalle peculiarità quasi opposte ed unite dallo stesso destino … essere cacciatori di èlite, compagni di caccia di quei pochi che sapranno estrarre con perizia le grandi qualità di questi cani.

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Inutile non ammettere stando ai numeri delle iscrizioni che setter irlandesi e setter Gordon siano per i cacciatori Italiani un’eccezione e non la regola, fortunatamente le cose vanno in modo molto diverso in altri paesi europei e americani, per ragioni molto precise. A caccia si può senza dubbio affermare che sia il territorio a determinare la scelta del cane, i selvatici e gli standard morfologici sono il passo successivo. Alla luce di ciò, il fiero galoppatore irlandese e il riflessivo Gordon possiamo dire siano stati gli estremi che hanno portato alla diffusione nel nostro paese della via di mezzo, ossia il cugino Inglese.

Nei primi del '900 il setter Irlandese contava numerosi estimatori in Italia che fecero non pochi sacrifici per importare validi soggetti selezionati a caccia.
Erano però gli anni in cui il nostro territorio poteva dirsi ancora integro e vocato alla caccia, ricco di starne e pernici che permettevano di esaltare le doti di questi cani.
Sono ancora questi selvatici che li rendono protagonisti in molti paesi del nord Europa e in America in cui si distinguono ancora oggi. Instancabile cercatore infatti, nato nelle terre delle brughiere e dei declivi impervi, il setter irlandese regalava enormi soddisfazioni ai cacciatori con la sua tenacia e la sua ferma sicura, unite ad uno stile inconfondibile e una bellezza indiscussa.

Le campagne italiane e i loro selvatici ben si adattavano alla sua cerca ampia e la sua conformazione fisica che spesso può trarre in inganno mostrandosi apparentemente esile, fatta invece per scattare e resistere su terreni ampi e difficili.
La sua struttura infatti è leggera ma robusta, con arti ben proporzionati e della giusta lunghezza per garantire il galoppo ad ampie falcate. Il rene è corto ed il posteriore potente, il petto stretto, ma sviluppato verticalmente, per garantire il giusto spazio a cuore e polmoni.
Il mantello rosso mogano inconfondibile è il suo tratto distintivo, ondulato e mediamente lungo. È presente anche se meno diffusa, la variabile bianca e rossa del mantello. A caccia il galoppo deciso è alternato a repentini cambi di direzione che terminano a contatto con l’emanazione in una elegante decelerazione fino alla ferma sempre decisa.

Di pari bellezza ma con standard completamente differenti è il setter nero focato selezionato dal duca di Gordon intorno alla metà del 1700, che ancora ne porta il nome.
Molto più robusto e raccolto dell’Irlandese, ha forme a partire dalla testa più voluminose e arrotondate.
Anche gli arti sono più corti e ne determinano un galoppo meno irruento ma costante, estremamente resistente.
Una costituzione fisica possente quindi che se anche ne rallenta l’andatura, consente al setter Gordon di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, specie quello paludoso.
Nelle terre scozzesi in cui venne selezionato dal duca Alessandro d’altronde era questo ciò che contava, nella caccia ai beccaccini o alle grouse, un cane doveva resistere per molto tempo in terreni estremamente faticosi che andavano esplorati scrupolosamente con metodicità.

Perché mai allora due validi ausiliari, oltre che bellissimi come questi dovrebbero costituire un’alternativa oltretutto piuttosto rara da vedere a caccia?
Purtroppo come spesso accade, i luoghi comuni, soprattutto legati proprio alla loro proverbiale bellezza, hanno condannato lo spirito e la passione per la caccia di cui sono invece intrisi, portandoli ad essere considerati o selezionati come soli cani belli da vedere.
Di tutto si è detto su entrambi: che il setter irlandese con il suo temperamento forte e la sua andatura implacabile fosse ingestibile.
Il Gordon invece troppo lento oppure poco propenso all’addestramento. Di entrambi che per trovare un ausiliare valido occorre essere molto fortunati perché sono molti quelli non inclini alla caccia, ma da salotto.

Ebbene, seppure come in ogni cosa ci sia un fondo di verità, possiamo star certi che con queste due razze si sia esagerato nel valutare perentoriamente, alcuni soggetti che altro non hanno fatto se non rispecchiare errori umani e non “canini”.
Mi spiego, che per certi versi alcuni soggetti possano essere più belli che bravi, oltre ad essere un fatto che può capitare con la stessa frequenza per molte altre razze, ciò dipende da linee di cani in cui troppo spesso si è basato tutto sulla ricerca del perfetto standard morfologico in vista di gare o esposizioni che nulla hanno a che vedere con la caccia vera.
Quindi che ci possano essere Irlandesi o Gordon molto belli, ma non grandi cacciatori, dipende quasi esclusivamente come per tutti gli altri cani, se si sia badato nel momento della scelta a cercare linee di cani espressamente da lavoro, oppure semplicemente cani tipici. Allevamenti che selezionano correnti di cani cacciatori, anche se in numero ridotto, ci sono e sono anche riconosciute.

Il carattere irruento e l’andatura impetuosa dell’irlandese, o il galoppo costante e la sensibilità del Gordon, sono caratteristiche di queste razze che il cacciatore deve prima conoscere, poi saper gestire per farne virtù fondamentali a caccia.
La passione e la velocità potranno infatti sotto un dressaggio cosciente e determinato portare a cani che daranno molte più possibilità di incontro rispetto ad altri, senza dimenticare che la ferma solida è poi peculiarità sia del setter irlandese che del Gordon.
Raramente si vedranno infatti questi cani andare in ferma a vuoto, è quasi matematica la presenza del selvatico quando si arrestano decisi e, in alcune cacce, come quella alla beccaccia o la caccia in montagna è facilmente intuibile quanto questo possa essere importante per l’avvicinamento spesso difficoltoso e il giusto posizionamento del cacciatore.

Entrambe queste razze hanno poi un ottimo rapporto con l’acqua e gli ambienti palustri, oltre alla propensione al riporto, cosa che li rende versatili e impiegabili in molti ambienti e tipologie di selvatici diversi.
Anche il forte calo degli ambienti umidi ha infatti non poco condizionato il loro impiego nel nostro paese.
Per quanto riguarda il setter Gordon un ulteriore “falso” limite si era rintracciato nel colore del suo mantello che nella caccia nel bosco lo rendeva poco identificabile, ma oggi, sappiamo che moderni e pratici rimedi sono arrivati a risolvere vecchi problemi; le pettorine fluorescenti infatti oltre che proteggere permettono anche nei boschi più fitti di individuare qualsiasi cane.

Relativamente al suo carattere, occorre ricordare che non ci troviamo di fronte a cani estremamente precoci, per questo, non bisogna confondere, una non ancora completa maturità del cane, che solitamente arriva intorno ai 3 anni, con scarsa volontà o passione.
Se si dedicano le giuste attenzioni e si rispettano i giusti tempi, questi cani, come i setter Irlandesi, che vanno sempre ripresi, ma mai puniti, sapranno ricompensare per i sacrifici compiuti.
Ancora una volta dunque, non tanto i cani, ma addestramento e retaggi culturali sono i veri limiti dentro cui spesso ci si trova costretti a rinunciare a soddisfazioni ed emozioni che questi splendidi ausiliari possono invece regalare.



fonte:all4shooters.com
 
Il mio migliore amico nell'età adolescenziale è stato un fedelissimo Gordon. L'ho adottato che ero ragazzo e quando è morto avevo due figli. L'ho amato tantissimo, rispettando anche il suo caratteraccio da cane autoritario e dai modi spiccioli. Ma non l'ho amato abbastanza per quanto lui abbia amato me. Riposa da allora nel mio giardino, ai piedi di una magnolia dove soleva mettersi per prendere il fresco. Se fosse possibile dare un voto alla fedeltà, il gordon avrebbe voti ottimi, se si escludono le scappatelle. Ma si possono perdonare, si sa che tira più un pelo di **** del guinzaglio.
 
E' l eterna storia cane- padrone..x quanto campino t lasciano sempre troppo presto..m vengono ancora i lucciconi ..
 
Due bellissime razze, peccato che, come accade per altre razze da caccia, in Italia vengano poco apprezzate per la loro attitudine venatoria e molto di più per la loro bellezza...per fortuna in altre nazioni non è così...
Ho conosciuto una persona che caccia con un gordon con grande soddisfazione. In fondo, sono razze nate per la caccia, e se sono ancora classificate come tali un motivo ci sarà!
 
Io ho due gordon, un Arbia e una Camusfearna e ne sono molto contento.

Soprattutto per chi ama veder lavorare il cane e soprattutto il cane che va a caccia col cacciatore, una grande razza.

:)
 
Questo ragionamento purtroppo lo fa la maggior parte dei cacciatori...oggi come oggi non ci si puó trovare a doversi accontentare di un ottimo amico, una volta invece moriva un papa e se ne faceva subito un altro...a costo zero... oggi invece si é costretti a ponderare le scelte d acquisto... un cane deve stare con te almeno dieci anni e quindi si vuole andare sul sicuro!!quasi sempre rinunciando alla razza preferita!! ho scelto un gordon perché da piccolo quando seguivo mio nonno ne sono rimasto incantato... da cacciatore ho avuto due drahthaar, altra mia passione, uno tuttora presente!! adesso era ora di rischiare...qui in friuli te lo sogni un cucciolo... cosi ho fatto divetsi km più per fiducia che altro!! Sono cmq fiducioso..perche chi l ha dura la vince!!
 
Ho perso un mese fa il mio irlandese che aveva 8 anni. .era da salotto come die sopra..e dopo i due anni era diventato cieco x l atrofia dell retina..lo scorso anno sopravvisse a una torsione dello stomaco. .cane sfortunato ma aveva un gran cuore.scusate l ot..
 

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Qua dalle mie parti ne irlandese ne gordon sono molto diffusi...ho avuto in passato occasione di vedere qualche irlandese ma mai soggetti che eccellevano più di tanto nell'attività venatoria ( ovviamente non sto generalizzando ad un discorso di razza ) ...
per il gordon ho conosciuto soltanto due soggetti, un maschio che aveva un mio ex vicino di casa anni fa, grande cacciatore , sterminatore di fagiani e beccacce , recuperatore eccellente e lavoratore instancabile, insomma un cane con la C maiuscola... Ed una femmina con la quale caccia un signore che incontro spesso nelle zone che bazzico anch'io, anch'essa grande cacciatrice e molto concreta visto i carnieri di questo signore....due soggetti che sinceramente terrei volentieri anch'io in scuderia .....
 
Questo è Kim di Sovigliana nel "suo" letto.

Nonostante le apparenze velocissimo goloppatore e gran cacciatore
 

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