Ogni associazione ha il suo regolamento. Nelle Sant'Ubero il non classificato va dato solo per interruzione del turno. Il turno viene interrotto quasi sempre per la condotta del cacciatore. L'interruzione del turno è prevista anche per grave danneggiamento del capo abbattuto se dal giudice è ritenuto non incarnierabile. Non parla di interruzione del turno dal selvatico rovinato dal cane nella fase di riporto, il "dente duro" viene comunque penalizzato ma non comporta l'interruzione del turno e di conseguenza l'esclusione dalla classifica. Il regolamento dice che si possono abbattere tutti i selvatici previsti, fermati o lavorati dal cane. Quindi se il cane segnala la presenza del selvatico e mentre accosta il selvatico si invola è abbattibile, diversamente sono gli sfrulli, su di questi non si fanno abbattimenti. Sono andato a braccio anche per darti un'idea di casa è una gara Sant'Uberto, ti potevo rispondere in una sola parola mai, perché il cane non compare mai nella classifica, anche se contribuisce con il suo punteggio alla classifica finale ottenuta dal cacciatore. Al comportamento del cacciatore può essere assegnato un punteggio massimo di 40 punti, a quello del cane un punteggio massimo di trenta punti. Questo vuol dire che il cacciatore è più importante del cane, tradotto in parole povere vuol dire che anche se il mio cane è più scarso del tuo posso sopperire alla carenza del mio cane con il mio punteggio. Se invece siamo pari conta il punteggio più alto del cacciatore. Con questo giochetto ho perso una gara, hanno dato un punto in più al mio cane e un punto in meno al cane dell'altro concorrente, hanno dato un punto in meno a me e hanno dato un punto in più all'altro concorrente, anche se pari è passato l'altro perché aveva un punto in più del sottoscritto. Se invece il totale è pari sia per i cani che per i cacciatori vince il concorrente più giovane. Nel trofeo Diana "dell'ENAL CACCIA" tengono in maggiore considerazione il comportamento del cane, si attengono di più al regolamento ENCI. Comunque ci sono dei criteri di valutazione anche nelle gare Sant'Uberto, i trenta punti li assegnano in base a delle valutazioni, in primis si valuta l'azione di caccia, dopo la resistenza del cane, se non ha cali prenderà qualche punto in più di chi finisce il turno arrancando, anche lo stile di razza in qualche modo viene valutato, premetto che fino a poco tempo fa potevano partecipare anche cani non iscritti, quindi ufficialmente meticci. Anche la correttezza al frullo e allo sparo viene valutata. Infatti alle gare Sant'Uberto partecipano sempre più professionisti e mestieranti. Il rifiuto del riporto è quello che penalizza gravemente il cane, il dente duro è considerato demerito, il recupero è una dote che viene tenuta in grande considerazione specialmente se il recupero avviene in posti difficili. Altro non ricordo