io veramente le odio con tutto il cuore... ci fosse il verso di sterminarle tutte sarei contento....il principale vettore secondo me è il capriolo, quando facevo i censimemti e le catture erano impestati... così come gli ungulati maggiori...il cinghiale un po meno dato che si infanga, ma occhio nelle zone degli insogli. io mi porto sempre dietro AUTAN PROTECTION PLUS VAPO , me lo butto a vagonate dalla cintola in giù e poi è utilissimo un aggeggio che si chiama "O'Tom". è una specie di piede di porco in miniatura di due misure ..è comodissimo sia per me che per il cane...anche se a dire la verità ne prendo più io che lui...
 
il problema e' sorto quando i nostri boschi sono stati invasi dagli ungulati, cinghiali in primis e anche dalle vostre parti abbondano, prima di loro le zecche quasi non esistevano.
a me anche quest'anno mi hanno gia' battezzato, me ne son ritrovate attaccate a bracci e ginocchi una o due piu' o meno tutte le volte che sono andato nel bosco, anche sabato scorso, con autan e prodotti adatti stanno un po' piu' alla larga, ma e' impossibile darselo dappertutto e una volta che ti son montate sui vestiti, un posto per attaccarsi lo trovano quasi sempre.
 
Il problema e che non essendoci quasi più uccelli insettivori distrutti dai Gabbiani presenti oramai anche in montagna, dalle Gazze e dai corvi, queste maledette zecche sono enormemente aumentate. quando ero piccolo io diciamo 20 anni fa, con tutti gli uccelli che se ne cibano erano molte meno, ora appena esci nel bosco ti carichi di zecche, vedo il gatto che visita anche casa mia che vive libero nel bosco e sempre pieno, ieri ne ho tolte 5 oggi ne aveva altre 6.
 
Quest'anno utilizzando il frontline come tutti gli anni ho trovato una prima zecca sul mio breton a inizio maggio. Ho pensato fosse stato un caso dovuto al fatto che erano passati circa 20 giorni da quando avevo messo la pipetta di frontline e così ho provveduto a metterne un'altra, dopo una settimanta ho trovato sul cane un altra zecca e allora ho deciso di passare all'advantix. Il giorno dopo ho trovato il cane tutto sporco di sangue vicino alla coda, praticamente aveva due zecche lì che non avevo visto e se n'era tolta una mordendosi fino a farsi una bella ferita. Lì accanto ne ho trovata una grossa come quella della seconda foto postata da Alberto69 e ho provveduto a toglierla. Morale della favola 1 settimana di antibiotico e cortisone. Adesso sto evitando di portarlo a correre dove lo portavo tutte le mattine in quanto la zona è altamente infestata ma dovrò capire che prodotto utilizzare dato che frontline non ha avuto l'effetto sperato come l'anno scorso. Voi avete qualche consiglio oltre l'advantix?
 
è strano che la pipetta non faccia effetto, ma puo capitare, alcuni miei clienti usano o frontline o advantix proprio perchè una delle 2 non faccia effetto sul prorpio cane. Potresti provare con qualche prodotto spray, escluso il frontline per il prezzo poco competitivo, ma c'è lo zyzek che è buono ed essendo che il rappresentante dell'azienda è di RC, penso che in un qualsiasi pet lo trovi sicuro
 
il problema e' sorto quando i nostri boschi sono stati invasi dagli ungulati, cinghiali in primis e anche dalle vostre parti abbondano, prima di loro le zecche quasi non esistevano.
a me anche quest'anno mi hanno gia' battezzato, me ne son ritrovate attaccate a bracci e ginocchi una o due piu' o meno tutte le volte che sono andato nel bosco, anche sabato scorso, con autan e prodotti adatti stanno un po' piu' alla larga, ma e' impossibile darselo dappertutto e una volta che ti son montate sui vestiti, un posto per attaccarsi lo trovano quasi sempre.

Si vero, i porchi selvatici sono delle schifezze. C'hanno di tutto addosso. Da me nei boschi dove ci sono i ruderi dei metati ci vanno a grattarsi e ci trovi attaccati dei nuvoli di zecche.
 
I cinghiali e caprioli sono solo portatori, noi non abbiamo più cinghiali e caprioli ma le zecche ci sono sempre, mancano gli uccelli che se ne cibavano.
 

Alberto 69

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Martedì 27 Maggio 2014

zecche-1.jpg zecche-2.jpg

Puntuale come una tassa da pagare si ripresenta ogni anno il problema delle zecche per cani e uomini, un problema, difficile da combattere, possibile da prevenire, impossibile almeno per ora da eliminare.
L'attenzione rivolta a questi parassiti da parte delle industrie farmaceutiche è alta, i prodotti sul mercato sempre innovativi ed efficacissimi, però entro limiti di tempo che è bene rispettare per non ritrovarsi al punto di partenza con un parassita così coriaceo e prolifico.
Questi ectoparassiti si nutrono di sangue e possono rappresentare un serio pericolo per cani e più raramente anche per gli uomini, in quanto possibili trasmettitori di malattie anche gravi.

Le zecche appartengono all'ordine Acarina e sono di norma parassiti temporanei o periodici. Sono diffuse in tutte le zone del mondo a climi caldi e temperati e a quanto risulta sopravvivono anche in condizoni più difficili a temperature più basse.
In stagioni caratterizzate da inverni non paticolarmente rigidi, come quello appena trascorso, posso dire personalemnte di essermi trovato ad effettuare trattamenti antizecche sul cane, in seguito ad uscite a beccacce nei mesi di dicembre e gennaio.
In Italia le zecche presenti appartengono principalmente a due tipi: il Riphicephalus Sanguineus, sarebbe la classica zecca che infesta i canili e di conseguenza i cani, di proporzioni più grandi, e l'Ixodes Ricinus, la zecca che predilige invece le zone boschive, ed è per questo che la troviamo nei nostri cani a caccia.

Il problema maggiore nella lotta a questi parassiti è sicuramente legato al loro ciclo riproduttivo estremamente veloce e prolifico.
Il ciclo vitale comprende quattro fasi di sviluppo, cioè uovo, larva, ninfe e individuo adulto.
Dopo l'accoppiamento che avviene mentre la femmina continua a succhiare sangue dal corpo ospite, la femmina abbandona per un arco temporale di circa 10/15 giorni l'ospite per deporre le uova in piccoli anfratti e poi morire.
Pensate che le uova possono arrivare ad un numero compreso tra 1000 e 5000 a seconda della specie!
Le uova sono protette da particolari sostanze che ne impediscono l'essiccamento e dopo alcune settimane nasce una larva che si trasforma a sua volta in individuo sessualmente maturo.
In tutti gli stadi di sviluppo si nutrono di sangue necessario per i processi di muta, però mentre alcune specie compiono tutto il loro ciclo biologico su uno stesso ospite, come fa il Riphicephalus sul cane, altre zecche come l'Ixodes hanno per ogni stadio del ciclo un ospite diverso, possono essere roditori, uccelli o mammiferi.
Alla vista, le zecche allo stadio adulto si presentano con un corpo appiattito, ovale o rotondeggiante.
Negli esemplari pieni di sangue il corpo può aumentare di volume, specie nelle femmine capaci di espandersi notevolmente.
Questa capacità riguarda la parte posteriore del corpo, mentre quella anteriore detta scudo, resta rigida ed inestendibile.
La zecca attacca il corpo ospite utilizzando un rostro e ad esso si ancora saldamente attraverso un organo munito di denti ricurvi detto ipostoma.
Con questo, aspira il sangue dell'ospite, avvaledosi anche della secrezione di sostanze anticoaugulanti.
Combattere il problema zecche in modo efficace significa prima di tutto prevenirlo.
Con l'avanzare della primavera inziare ad applicare ad esempio collari anti parassitari facili da reperire in farmacia, può essere una valida soluzione, sicuramente meno invasiva e più facile da applicare rispetto ai veri e propri trattamenti da fare al cane in caso di attacco avvenuto da parte dei parassiti.
Chiaramente non sempre è possibile accorgersi in tempo del sopraggiungere del problema, in questo caso i trattamenti spray o in polvere diventano necessari.
Nell'applicazione, da svolgere direttamente sul parassita, soprattutto per i cani da caccia importante è evitare che il liquido venga a contatto con il tartufo e in ogni caso, è consigliabile impedire con una museruola al cane di leccarsi nei punti interessati dal trattamento per evitare possibili effetti collaterali
Risultati duraturi si ottengono se accanto al trattamento dell'animale procediamo con la disinfestazione dell'ambiente circostante ripetuta più volte nell'arco dell'anno, tenuto conto gli ectoparassiti trascorrono solo un breve periodo attaccati all'ospite e sono in grado di soportare anche periodi relativamente lunghi di digiuno prima di tornare. Per facilitare queste operazioni è di grande aiuto un canile o un ricovero costruito usando materiali lisci o superfici comunque lavabili. A caccia, i luoghi più a rischio sono gli incolti ai margini de boschi e i prati destinati al pascolo di greggi, solitamente ospiti di grande richiamo per le zecche.



fonte:all4shooters.com
 
Io la controllo tutte le sere durante il massaggino alle zampe dopo la galoppata.
Sono rimasto scottato dalla disavventura di un amico che per una zecca dietro un ginocchio ha rischiato seriamente la vita.
 
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