Cani da caccia continentali e inglesi

Il setter ha dovuto adeguarsi alle esigenze del cacciatore italiano, quindi oltre alle eccelse doti di lavoro prima dello sparo ha dovuto ricondizionarsi anche a quello dopo lo sparo. Non solo, la selezione lo ha migliorato anche nella parte morfologica, rendendolo più efficace al terreno e al tipo di selvaggina. Il setter si è dovuto continentalizzarsi a prescindere, era impensabile impiegarlo come nella sua madrepatria, quindi l'ampliamento delle sue attitudini non sono dipese dalla scesa in campo dei fermatori tedeschi.
 

Alberto 69

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Giovedì 22 Maggio 2014

Debiti di sangue, e di mentalità fra cani inglesi e continentali (specie tedeschi).

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Si sa che nelle cose della vita, non esista lama che non sia a doppio taglio. Lo confermo, significando con ciò – in questo caso – che se è vero che il continentale moderno – tedesco in primis – per reggere la concorrenza degli inglesi dovette giocoforza… inglesizzarsi, altrettanto è vero che dopo l’avvento dei kurzhaar e dei drahthaar – con le loro capacità di farsi sbrigativi alla bisogna, il loro riporto e recupero naturali, sommati ad una tenuta di ferma che nulla aveva da invidiare a quella dei figli d’Albione – accadde che necessariamente anche gli inglesi furono costretti a… continentalizzarsi.
Fu per coprire tutte le richieste dell’utenza venatoria; in un gioco continuo di reciproci “scambi culturali” di competenze e di dressaggio che altro non fece se non migliorare – venatoriamente parlando – praticamente tutte le razze. Sembra quasi paradossale dunque quanto sto per affermare, eppure è la verità: se oggi setteristi e pointermen hanno cani polivalenti capaci di fare lavori che anticamente nessuno si sognava neppure di chiedergli, questo più che in parte è dovuto alla discesa in campo dei fermatori tedeschi.
I quali, con il loro elevatissimo gradiente di concorrenzialità, resero necessario estendere il range di utilizzo di cani altrimenti assai specializzati come i british. Vero dunque che kurzhaar & c. devono molto al pointer, altrettanto vero tuttavia che il debito “di sangue” mi pare ampiamente saldato dal fatto di aver portato gli anglofili tutti a rendere i loro attuali campioni assai più versatili, utili di quelli di un tempo. La concorrenza è sempre l’anima del commercio!


fonte:all4shooters.com
 
Giovedì 22 Maggio 2014

Debiti di sangue, e di mentalità fra cani inglesi e continentali (specie tedeschi).

Vedi l'allegato 51164
Si sa che nelle cose della vita, non esista lama che non sia a doppio taglio. Lo confermo, significando con ciò – in questo caso – che se è vero che il continentale moderno – tedesco in primis – per reggere la concorrenza degli inglesi dovette giocoforza… inglesizzarsi, altrettanto è vero che dopo l’avvento dei kurzhaar e dei drahthaar – con le loro capacità di farsi sbrigativi alla bisogna, il loro riporto e recupero naturali, sommati ad una tenuta di ferma che nulla aveva da invidiare a quella dei figli d’Albione – accadde che necessariamente anche gli inglesi furono costretti a… continentalizzarsi.
Fu per coprire tutte le richieste dell’utenza venatoria; in un gioco continuo di reciproci “scambi culturali” di competenze e di dressaggio che altro non fece se non migliorare – venatoriamente parlando – praticamente tutte le razze. Sembra quasi paradossale dunque quanto sto per affermare, eppure è la verità: se oggi setteristi e pointermen hanno cani polivalenti capaci di fare lavori che anticamente nessuno si sognava neppure di chiedergli, questo più che in parte è dovuto alla discesa in campo dei fermatori tedeschi.
I quali, con il loro elevatissimo gradiente di concorrenzialità, resero necessario estendere il range di utilizzo di cani altrimenti assai specializzati come i british. Vero dunque che kurzhaar & c. devono molto al pointer, altrettanto vero tuttavia che il debito “di sangue” mi pare ampiamente saldato dal fatto di aver portato gli anglofili tutti a rendere i loro attuali campioni assai più versatili, utili di quelli di un tempo. La concorrenza è sempre l’anima del commercio!


fonte:all4shooters.com

Ciao Alberto quoto al cento x cento.
 
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