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Campione trialer

ocavallo ha scritto:
all'amico "baroncini" dico ke nn serve diventare finocchio per avere un cucciolo di tale genealogia.posseggo la figlia diretta di kapò: "picenum dea" uno spettacolo della natura vederla correre durante la cerca.galoppo pulito e rasente il terreno, testa alta,velocità supersonica,grande olfatto,accostate,guidate e presa di punto eccezionale e quello ke nn guasta mai bravissima a beccacce.nel bosco il bepeer-one nn mi basta ci vorrebbe il satellitare,corretta frullo e sparo,età circa 3 anni.sono in procinto per il prossimo calore(fine gennaio 2014)di fare una cucciolata se trovo il soggetto degno di cotanta bravura.tu sei il primo prenotato se sei interessato....ti saluto
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Ti ringrazio di cuore se riesco a raddrizzare la vita sarebbe la cosa più bella della mia vita a parte le mie figlie Grazie di Cuore
 
Dimenticavo... é utile ricordare che se il solo titolo di Campione Trialer non basta per offrire graranzie di successo in riproduzione, é altrettanto vero che l'emerito sconosciuto, esaltato soltanto dalle parole del suo proprietario, non offre garanzie maggiori.

E' risaputo che "ogni scarrafone é bello a mamma sua" :D
 
Campione trialer

Grazie per le risposte,lo chiedevo appunto perché mi è appena arrivato il pedigree della mia cagnetta,e il padre e' campione trialer,ma non seguendo le prove di lavoro non sapevo cosa significasse di preciso .Grazie per la delucidazione...Anche se poi,di preciso cosa deve saper fare un cane per "laurearsi" nella grande cerca?
 
samuele83 ha scritto:
Scusate l'ignoranza,ma cos'è un campione trialer?..o meglio cosa deve fare un cane per conseguire tale titolo?
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La prima cosa che deve saper fare é destinare almeno 50.000 euro per la sua carriera.

Ma deve essere molto ma molto ricco di qualità naturali, altrimenti i 50 diventano 100.000 euro e... ti passa la paura. :p

Fortunatamente i cacciatori/cinofili non sono tutti allocchi, infatti molti trialer fanno in tempo a morire senza aver fatto troppi danni in riproduzione, ovvero hanno fatto solo quelle 5 o 6 monte ad amici e conoscenti che non le hanno certo ripetute.

In altre parole essere figlio o nipote di un qualunque "Trialer" vuole dire poco o nulla, ciò che conta di più è essere figli o nipoti di cani di valore, indipendentemente dal titolo.
 
Checker ha scritto:
Sulla passerella dei "cinofili" difficilmente sentirai dire queste cose, per tre motivi principali:

1) nel 80% dei casi sarebbe come ammettere di essere un povero fesso, e questa motivazione basta e avanza anche da sola;

2) c'è sempre il timore di essere penalizzati nelle qualifiche, tutti sappiamo che un cane può essere facilitato o ostacolato, e poi parliamoci chiaro, il lavoro svolto dal cane non è certo l'elemento di valutazione più importante, c'è ben altro che può invogliare al rilascio del CAC ;-);

3) la ragione principale, ma al tempo stesso inconfessabile, di questi "cinofili/sponsor" dei cani da prove, non è quella di valorizzare il cane ma se stessi, tramite questa loro "sponsorizzazione".

In molti casi, troppi, siamo in presenza di presuntuosi "cinofili" improvvisati e già grandicelli, con scarsa esperienza e competenze, quando va bene, ma non sono rari i casi di "cinofili" che non hanno mai avuto un cane prima del loro promettente aquisto per le prove. Ovviamente ne devono acquistare almeno due o tre prima di trovare quello giusto, ma è il prezzo della gavetta. [17]

Ne ho visti più di uno spendere oltre 100.000 euro senza aver avuto nemmeno la soddisfazione di poter proclamare un solo cane campione.
Non solo, ma non hanno nemmeno capito... [banghead.gif]


P.S.: quel nome "Coturnat" mi ricorda più le Alpi degli Appennini :)
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per coturnat hai ragione è cosi che chiamava mio nonno un generale dell'esercito grande cacciatore di coturnici di Sondrio conosciuto negli anni in cui era in servizio in una caserma della ciociaria. ma il generale nella corrispondenza rivolgendosi a mio nonno usava sempre la C maiuscola io tassativamente la minuscola. complimenti per la risposta sui cinofili condivido al massimo quanto da te sostenuto.
 
samuele83 ha scritto:
Sinceramente non l'ho mai visto in prova a lavorare,ma da non intenditore della razza mi sembrava molto bello,ne ho sentito parlare bene..te lo conosci ?
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scusa ma ho sbagliato a scrivere,volevo scrivere gran bel cane visto l'affisso da cui proviene mi sembrano molto tipici

un saluto marco
 
coturnat ha scritto:
ti ho messo un solo mi piace ma te ne darei 1000 per aver detto con poche parole la verità sacrosanta sui trialer ma soprattutto perchè è chiaro da ciò che sostieni che sei un grande cinofilo. grazie per aver detto cose che molti non hanno il coraggio di dire.
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Sulla passerella dei "cinofili" difficilmente sentirai dire queste cose, per tre motivi principali:

1) nel 80% dei casi sarebbe come ammettere di essere un povero fesso, e questa motivazione basta e avanza anche da sola;

2) c'è sempre il timore di essere penalizzati nelle qualifiche, tutti sappiamo che un cane può essere facilitato o ostacolato, e poi parliamoci chiaro, il lavoro svolto dal cane non è certo l'elemento di valutazione più importante, c'è ben altro che può invogliare al rilascio del CAC ;-);

3) la ragione principale, ma al tempo stesso inconfessabile, di questi "cinofili/sponsor" dei cani da prove, non è quella di valorizzare il cane ma se stessi, tramite questa loro "sponsorizzazione".

In molti casi, troppi, siamo in presenza di presuntuosi "cinofili" improvvisati e già grandicelli, con scarsa esperienza e competenze, quando va bene, ma non sono rari i casi di "cinofili" che non hanno mai avuto un cane prima del loro promettente aquisto per le prove. Ovviamente ne devono acquistare almeno due o tre prima di trovare quello giusto, ma è il prezzo della gavetta. [17]

Ne ho visti più di uno spendere oltre 100.000 euro senza aver avuto nemmeno la soddisfazione di poter proclamare un solo cane campione.
Non solo, ma non hanno nemmeno capito... [banghead.gif]


P.S.: quel nome "Coturnat" mi ricorda più le Alpi degli Appennini :)
 
all'amico "baroncini" dico ke nn serve diventare finocchio per avere un cucciolo di tale genealogia.posseggo la figlia diretta di kapò: "picenum dea" uno spettacolo della natura vederla correre durante la cerca.galoppo pulito e rasente il terreno, testa alta,velocità supersonica,grande olfatto,accostate,guidate e presa di punto eccezionale e quello ke nn guasta mai bravissima a beccacce.nel bosco il bepeer-one nn mi basta ci vorrebbe il satellitare,corretta frullo e sparo,età circa 3 anni.sono in procinto per il prossimo calore(fine gennaio 2014)di fare una cucciolata se trovo il soggetto degno di cotanta bravura.tu sei il primo prenotato se sei interessato....ti saluto
 
Checker ha scritto:
La prima cosa che deve saper fare é destinare almeno 50.000 euro per la sua carriera.

Ma deve essere molto ma molto ricco di qualità naturali, altrimenti i 50 diventano 100.000 euro e... ti passa la paura. :p

Fortunatamente i cacciatori/cinofili non sono tutti allocchi, infatti molti trialer fanno in tempo a morire senza aver fatto troppi danni in riproduzione, ovvero hanno fatto solo quelle 5 o 6 molte ad ad amici e conoscenti che non le hanno certo ripetute.

In altre parole essere figlio o nipote di un qualunque "Trialer" vole dire poco o nulla, ciò che conta di più è essere figli o nipoti di cani di valore, indipendentemente dal titolo.
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ti ho messo un solo mi piace ma te ne darei 1000 per aver detto con poche parole la verità sacrosanta sui trialer ma soprattutto perchè è chiaro da ciò che sostieni che sei un grande cinofilo. grazie per aver detto cose che molti non hanno il coraggio di dire.
 
samuele83 ha scritto:
Grazie per le risposte,lo chiedevo appunto perché mi è appena arrivato il pedigree della mia cagnetta,e il padre e' campione trialer,ma non seguendo le prove di lavoro non sapevo cosa significasse di preciso .Grazie per la delucidazione...Anche se poi,di preciso cosa deve saper fare un cane per "laurearsi" nella grande cerca?
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chi e ?
solo per curiosità
ciao
 
Per fortuna esistono ancora le persone buone ... Vedesi ocavallo ... Tienila ben stretta la tua setterina :p
 
Il trialer è quel cane che si laurea a grande cerca. Ma cos’è la grande cerca? Questa formula si svolse per la prima volta in Italia e precisamente a Milano nel Maggio del 1894 con la denominazione di “cerca estesa”, atta a sottolineare l’enorme lavoro svolto dal cane. Cioè il numero uno per quanto riguarda le gare e tutto quello che gli gira intorno
per me questo è un trailer KAPO' - YouTube per avere un cucciolo della sua genealogia potrei anche diventare finocchio [hearts.gif]
 
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