Come mai si vedono sempre meno continentali italiani e più inglesi????

Il bracco tedesco non è da meno... [6]
Le nostre razze italiane hanno andatura più "lenta", cerca più vicina e questo credo che li penalizzi agli occhi di molti cacciatori che preferiscono una cerca più veloce e ampia...spesso le razze estere sono più conosciute e utilizzate e un cacciatore che deve acquistare un cane spesso preferisce andare "sul sicuro" puntando su razze più diffuse come sono i continentali esteri a discapito delle nostre belle razze italiane


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Quella che dite, non è puzza....è profumo!:mrgreen:

C'è stata una corsa alla velocità. Ognuno voleva arrivare prima degli altri. Cani legeri e veloci, che arrivassero a concludere in pochissimo tempo. Quindi si sono preferiti gli inglesi, indubbiamente molto più veloci. La scelta del kurzhaar, (secondo me) la fa chi vuole un cane "generico" non specialista. Anche se poi alla fine se gli si fa fare sempre e solo un tipo di selvagina, si specializza su quella ed è insuperabile.
Il bracco italiano è il cane che mi affascina di più. Lo avuto e penso che prima o poi lo riprenderò.
 
Infatti non esistono ,ma se una associazione ne vuol fare una riservata a titolo personale.

In tutte le fasi del Camp S'Uberto FIDC ,dalle provinciali alle regionali ,alla finale italiana i cani da ferma corrono insieme senza distinzione di razza, purtroppo a parer mio, anche con i cani da cerca!!
I cani da cerca sono cani da caccia come quelli da ferma, spesso vengono anche penalizzati. Comunque visto i risultati sono abbastanza competitivi.
 
sono razze ''difficili''..cominciamo col dire che visto che ce ne sono pochi ''costano''(difficile trovare il collega che li ceda a prezzo da amico.)..la taglia li rende difficili da tenere in casa,lo spinone e' vero puzza, ma deve puzzare e' il grasso che lo protegge dall'acqua e dal freddo, il b.italiano non credo puzzi ,come non puzza assolutamente il b. tedesco..se lo si tiene in casa ;certo tutti i cani puzzano se stanno in certi box... comunque sono ''cagnoni'' e mangiano.
pap
 
Una volta si usava un animale chiamato asino il quale veniva usato per mezzo di trasporto, per lavori di campagna, non tutti però potevano permettersi di avere un tale animale di tale stazza per il costo e appunto doveva anche mangiare, ma pian piano si diffuse qua e là proprio per la sua funzione per la sua duttilità e sono riusciti ad apprezzarlo poi in una maniera spropositata. Io dico solo una piccola cosa l'italiano basa le sue scelte per sentito dire, per mode, per piacere agli altri, se solo facessero tutti come S. Tommaso. Naturalmente è un discorso generico. Ho visto tanti e tanti aprire il cofano di una macchina e far scendere "greggi di cani" per andare a caccia quando poi ne basterebbe solo uno senza fare a turno senza pensare che la corsa sia voglia di cercare "veramente" o che sia "passione" verso il selvatico. L'italiano non sa che deve scegliere il cane in base al territorio a ciò che dovrebbe cacciare, quante razze ad oggi vengono snaturate nel metodo nella propria funzione che la stessa razza una volta faceva, basterebbe scegliere bene senza snaturare nulla. Si può partire dalle dimensioni di ogni singola razza come ad esempio i setter che ad oggi somigliano a breton con la coda eppure una volta non erano miniature ma modificare per piacere di chi sta al di sopra è più semplice che dire dovresti cambiare razza.
 
Germano 56 , cani da cerca ottengono ottimi risultati,sono pienamente d'accordo con te e se ben addestrati estremamente piacevoli da vedersi, io facevo il paragone tra giudicare cane da ferma e cane da cerca nello stesso contesto.
ogni corso di aggiornamento per giudici federali FIDC , o variazione del regolamento S'Uberto, si assiste alla solita diatriba se giusto farli correre insieme e il metro di giudizio da usare per valutarli, beh alla fine discussioni ,discussioni e poi ognuno rimane della sua idea.

Cane da ferma: azione, cerca, collegamento, presa di punto, guidata,accostata ,risoluzione, c'è n'è di cose in cui incappare in errori.

cane da cerca: collegamento, azione e cerca sempre a tiro di fucile, traccia e invola selvatico. Un mare di volte ti trovi in cani che avvertono e involano senza tracciare e giù contestazioni. Poi il cane da cerca avrebbe bisogno di terreni diversi rispetto il cane da ferma.
Comunque l'importante è' che ci portino a caccia e ci facciano divertire!!
 
anche a me affascina molto il bracco italiano tanto e vero che un po di tempo fa avevo aperto un post dove dicevo che avrei voluto affiancare alla mia pointer e alla mia kurzhaar un bracco italiano
 

Ulisse85

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Mi chiedevo come dal titolo come mai al guinzaglio dei cacciatori ci sta sempre volentieri un inglese o un tedesco che un continentale italiano invece che uno spinone o bracco italiano. Vorrei delle vostre motivazioni anche perché siamo in italia e dovrebbe essere il contrario ma a quanto pare si preferisce altro a loro.
 
in molti settori "l'esterofilia" ha il sopravvento sul made in italy, molte volte è incomprensibile, le qualità dei nostri continentali sono innegabili, i cacciatori che hanno optato per i tedeschi o inglesi e soprattutto i proprietari di breton, parlo per mia esperienza, spesso lo fanno per la taglia, gli italiano sono considerati "ingombranti"..............in bocca al cocker!!!!!!!!
 
penso perche inglese o un tedesco coprano molto piu terreno a differenza che uno spinone o un bracco italiano ....sono molto piu veloci nella cerca....e di conseguenza nello stesso tempo ti danno piu possibilita di incontrare selvaggina a differenza dei nostri....
 
Io ho cacciato per circa 25 anni col Bracco Italiano adesso vado a caccia col breton
perchè un mio amico mi ha regalato un cucciolo,ma personalmente sono per razze Italiane.
 
Qui da me la taglia ridotta fa tanto... Nei nostri boschi troppo sporchi un cane piu piccolo passa meglio in mezzo ai rovi. Altra cosa il pelo lungo anche se a caccia chiusa con le spighe e una rogna ora come ora li difende dalle spine .... Poi sai la moda e moda... Comunque quest e mia opinione
 
penso perche inglese o un tedesco coprano molto piu terreno a differenza che uno spinone o un bracco italiano ....sono molto piu veloci nella cerca....e di conseguenza nello stesso tempo ti danno piu possibilita di incontrare selvaggina a differenza dei nostri....

è anche vero che la ricerca meticolosa del continentale lascia indietro meno selvaggina ............in bocca al cocker!!!!!!!!!!
 
Le razze italiane sono da intenditori, e non si adattano a tutti i tipi di cacciatori, certo anche la taglia ha la sua influenza sulle scelte dei cacciatori,oltre alle maldicenze che sono numerosi i soggetti che non "riescono".
Ho avuto la fortuna di vedere una prova S Uberto ,questa estate ,una batteria di soli bracchi italiani, di quei 20 tutti avrebbero fatto la felicità di ogni cacciatore amante del cane da ferma.
La diffusione dello Springer e' dovuta sopratutto all'eclettismo della specie.
 
Io posseggo un Bracco Italiano e sinceramente amo questa razza e ne sono orgoglioso, non lo scambierei mai con nessun cane inglese sia per quanto riguarda l'aspetto venatoria sia per il suo carattere unico :)
 
Una volta si usava un animale chiamato asino il quale veniva usato per mezzo di trasporto, per lavori di campagna, non tutti però potevano permettersi di avere un tale animale di tale stazza per il costo e appunto doveva anche mangiare, ma pian piano si diffuse qua e là proprio per la sua funzione per la sua duttilità e sono riusciti ad apprezzarlo poi in una maniera spropositata. Io dico solo una piccola cosa l'italiano basa le sue scelte per sentito dire, per mode, per piacere agli altri, se solo facessero tutti come S. Tommaso. Naturalmente è un discorso generico. Ho visto tanti e tanti aprire il cofano di una macchina e far scendere "greggi di cani" per andare a caccia quando poi ne basterebbe solo uno senza fare a turno senza pensare che la corsa sia voglia di cercare "veramente" o che sia "passione" verso il selvatico. L'italiano non sa che deve scegliere il cane in base al territorio a ciò che dovrebbe cacciare, quante razze ad oggi vengono snaturate nel metodo nella propria funzione che la stessa razza una volta faceva, basterebbe scegliere bene senza snaturare nulla. Si può partire dalle dimensioni di ogni singola razza come ad esempio i setter che ad oggi somigliano a breton con la coda eppure una volta non erano miniature ma modificare per piacere di chi sta al di sopra è più semplice che dire dovresti cambiare razza.
Ulisse, senza voler fare polemica il tuo discorso è coerente ma solo perché lo ritengo almeno un poco di parte. Gli animali da lavoro oltre all'asino sono il cavallo, il mulo e ancora una versione di ibrido che a differenza del mulo assomiglia di più all'asino. Anche se tutti erano consapevoli delle grandi capacità lavorative dell'asino e della taglia ridotta molti sceglievano il mulo e il cavallo, animali molto più grandi ed impegnativi a livello di costi di gestione. Quindi la taglia è importante ma non è determinate per la scelta del cane da caccia, il setter come il breton non vengono scelti solo per la taglia. Il setter è stato ridimensionato altrimenti avrebbe fato la fine che ha fatto nel suo paese di origine, setter di settanta e passa centimetri al garrese che si muovono come bracchi italiani. La selezione in Italia si è mossa nella direzione giusta ed è stata premiata dai cacciatori italiani. Rendere una razza più efficace non vuol dire snaturare, chi snatura sono quelli che i cani da caccia gli utilizzano sono in esposizioni. La selezione delle razze continentali italiane si sta muovendo in questa direzione anche se con molto ritardo si incominciano a vedere bracchi più contenuti con labbra più aderenti e tutto quello che era superfluo ridotto, le razze da caccia devono essere il più possibile essenziali.
 
La taglia spesso condiziona la scelta, specialmente per chi tiene il cane in appartamento. Però per me non è solo questo il motivo del perché non viene preferito dai cacciatori. Anche la velocità' è un scusa, l'efficacia di un cane da caccia non si misura solo dalla velocità. Se il bracco e lo spinone non sono competitivi non dipende dalla velocità.
 
Germano 56 , cani da cerca ottengono ottimi risultati,sono pienamente d'accordo con te e se ben addestrati estremamente piacevoli da vedersi, io facevo il paragone tra giudicare cane da ferma e cane da cerca nello stesso contesto.
ogni corso di aggiornamento per giudici federali FIDC , o variazione del regolamento S'Uberto, si assiste alla solita diatriba se giusto farli correre insieme e il metro di giudizio da usare per valutarli, beh alla fine discussioni ,discussioni e poi ognuno rimane della sua idea.

Cane da ferma: azione, cerca, collegamento, presa di punto, guidata,accostata ,risoluzione, c'è n'è di cose in cui incappare in errori.

cane da cerca: collegamento, azione e cerca sempre a tiro di fucile, traccia e invola selvatico. Un mare di volte ti trovi in cani che avvertono e involano senza tracciare e giù contestazioni. Poi il cane da cerca avrebbe bisogno di terreni diversi rispetto il cane da ferma.
Comunque l'importante è' che ci portino a caccia e ci facciano divertire!!
Sono pienamente d'accordo con quanto hai scritto. Effettivamente ci sono giudici che non hanno mai visto uno springer. Anche per il terreno è come dici, infatti sono i cani da cerca che si adattano a terreni più confacenti ai cani da ferma, anche la posa degli animali nei cani da cerca va fatta in modo diverso. Qualche anno fa sono stato messo fuori per sfrullo perché il cane aveva attaccato una passata con molta determinazione permettendomi di fare l'abbattimento a tiro utile. Quest'anno lo Springer Spaniel Club Italia ha organizzato un corso per giudici Sant'Uberto.
 
Le razze italiane sono da intenditori, e non si adattano a tutti i tipi di cacciatori, certo anche la taglia ha la sua influenza sulle scelte dei cacciatori,oltre alle maldicenze che sono numerosi i soggetti che non "riescono".
Ho avuto la fortuna di vedere una prova S Uberto ,questa estate ,una batteria di soli bracchi italiani, di quei 20 tutti avrebbero fatto la felicità di ogni cacciatore amante del cane da ferma.
La diffusione dello Springer e' dovuta sopratutto all'eclettismo della specie.
Ci sono bracchi che quando trottano sembra che volano, quindi molto validi sia per le prove che per la caccia, il guaio che si misurano sempre fra loro. Nelle Sant'Uberto si corre senza distinzione di razza, almeno fino al campionato italiano, non vedo il motivo del perché organizzano gare per bracchi e spinoni, forse perché gli piace cantarsele e suonarsela fra loro.
 
la domanda è perche si vedono sempre meno continentali e più inglesi mi viene da fare questa riflessione del tutto personale sono quasi 100 anni che i migliori setter al mondo sono il risultato di selezioni provenienti da genealogie di allevatori italiani per cui secondo me almeno per i setter con gli inglesi e con le origini inglesi della razza non abbiamo più nulla a che vedere da tanto tempo e parlerei quindi di una vera e propria razza italiana adattata al nostro territorio ed alle esigenze del cacciatore italiano. Quanto ai continentali bracco e spinone la scarsità di selvaggina ne hanno decretato la fine a discapito di razze più veloci che coprono più terreno in minor tempo. Quanto alle loro doti venatorie sono e saranno sempre dei grandi cani utilizzati e compresi solo da grandi cacciatori.
 
Era una speciale continentali italiani per iniziare dei nuovi concorrenti alla specialità.
Nel S'Uberto anche la finale nazionale si corre senza distinzione di razza.
 
I bracchi italiani che volano quando trottano ,sono stati dressati da qualche professionista e iniziati alla braga, difficile trovare un bracco che trotti naturale se non nei rientri, tendono sempre a fasi prolungate di galoppo .

Rimanendo in tema di quella batteria , la cosa che mi ha colpito erano le spiccate doti venatorie che ogni soggetto manifestava, che anche se sembrerà strano, tutti riportavano sollecitamente è visto il tipo di terreno ,manifestavano grandi attitudini al recupero del selvatico abbattuto.

il riporto queste razze dovrebbero averlo naturale, ma in altre prove di questo tipo ho visto la gran parte dei soggetti non abboccare minimamente. Secondo me il problema di queste razze e' la poca pubblicità che hanno, prova in una chiacchierata età cacciatori dire: vorrei pre spedire un bracco o uno spinone, cominceranno dire, lascia perdere ,non vanno,sono lenti, e tante altre menate del genere.
Comunque ,sono razze in salute, in mano a amatori e le società specializzate stanno lavorando molto bene.
 
il bracco italiano puzza come una capra morta ;)

Il bracco tedesco non è da meno... [6]
Le nostre razze italiane hanno andatura più "lenta", cerca più vicina e questo credo che li penalizzi agli occhi di molti cacciatori che preferiscono una cerca più veloce e ampia...spesso le razze estere sono più conosciute e utilizzate e un cacciatore che deve acquistare un cane spesso preferisce andare "sul sicuro" puntando su razze più diffuse come sono i continentali esteri a discapito delle nostre belle razze italiane
 
Infatti non esistono ,ma se una associazione ne vuol fare una riservata a titolo personale.

In tutte le fasi del Camp S'Uberto FIDC ,dalle provinciali alle regionali ,alla finale italiana i cani da ferma corrono insieme senza distinzione di razza, purtroppo a parer mio, anche con i cani da cerca!!
 
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