Ogni cane ha una predisposizione diversa, premetto che con questo non voglio assolutamente dire che portare un cane a beccaccini vuol dire rovinare il cane. Se il cane ha spirito di adattamento può cacciare sia il beccaccino che la beccaccia anche se sono animali completamente diversi come diverso è l'habitat dove vivono. Sinceramente non mi sento di affermare che un cane che è bravissimo a beccaccini può cacciare con buon profitto tutta la selvaggina. Per provare basterebbe portare un cane specialista a beccaccini sui fagiani di pari requisiti, cioè selvatici veri come i beccaccini, molto probabilmente il cane troverà sicuramente difficolta nel confrontarsi con un selvatico completamente diverso dal beccaccino e in un ambiente che richiede al cane altri requisiti. Un vecchio proverbio dice "ogni pane ha la sua crosta" Detto questo la mia opinione è quella che il cane bisogna iniziarlo sui selvatici che caccerà prevalentemente e non saltuariamente. Il primo amore non si scorda mai, questo non sono io a dirlo, allo stesso modo il ricordo dell'odore emanato dal primo selvatico incontrato dal cane gli rimarrà impresso nella mente per tutta la vita. Con il cane da cerca caccio in ordine di tempo fagiani, beccacce e lepri, i primi incontri sono indeciso se portare il cucciolone sui fagiani o aspettare le beccacce, premetto che lo springer è uno dei cani più polivalenti, quindi si adatta bene su tutta la selvaggina, e la tratta diversamente per tipo, ci sono posti più adatti alla lepre, quindi il cane quando viene sganciato in quell'ambiente cambia completamente il suo modo di cacciare, è logico che se incappa in una passata di fagiano cambierà anche il suo modo di lavorare, non è che se si trova sul territorio vocato alla lepre ignora l'emanazione lasciata dal fagiano. Comunque sono solo supposizioni, dalla serie "non è vero ma ci credo" io mi comporto come ho descritto sopra.