Unitá cinofile antiveleno in campo in provincia di isernia

Quando i bocconi nelle riserve erano consentiti, e regolarmente segnalati, di volpi ce b erano meno e di stabziale molta di piu..... Da quando sono vietati purtroppo è un rischio anche per i cani, quindi sono altamente contrario.... E ho perso anche un cane per un boccone 15 anni fa durante il ripasso....
 
Quando i bocconi nelle riserve erano consentiti, e regolarmente segnalati, di volpi ce b erano meno e di stabziale molta di piu..... Da quando sono vietati purtroppo è un rischio anche per i cani, quindi sono altamente contrario.... E ho perso anche un cane per un boccone 15 anni fa durante il ripasso....
Quando si mettevano bocconi avvelenati per i nocivi si faceva con più responsabilità, i bocconi venivano messi alla sera e tolti alla mattina, almeno così ho sempre sentito dire...e i cani stavano legati a cacce chiuse...comunque sono fortemente contrario all'uso di tali sostanze e metodi, in quanto le conseguenze sono totalmente incontrollabili....tanto più che ho avuto anni fa un cane avvelenato che poi miracolosamente si è salvato ed episodi di avvelenamento di cani come purtroppo ciclicamente si vede sono assolutamente da condannare...
 

titusmax

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I 5 cani del Nucleo Cinofilo Antiveleno della Forestale, addestrati per la ricerca dei bocconi avvelenati e sostanze tossiche nell'ambito del "Progetto Life Antidoto", hanno perlustrato ad ampio raggio tutto il territorio della Valle del Volturno
La Forestale ha svolto un'azione di controllo a largo raggio in diversi comuni in provincia di Isernia per la ricerca di bocconi avvelenati e sostanze tossiche utilizzate per la preparazione delle esche. I controlli effettuati rientrano nell'ambito delle attività finalizzate alla salvaguardia della fauna protetta e sono stati condotti in seguito ad alcuni recenti episodi di bracconaggio che hanno coinvolto alcuni esemplari di lupo sul territorio dell'alta Valle del Volturno.
L'attività condotta nei comuni di Montenero Valcocchiara, Pizzone, Castel San Vincenzo e Rocchetta al Volturno (IS) è stata coordinata dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Isernia in collaborazione con i Comandi Stazione Forestali di Colli a Volturno, Forlì del Sannio e Pizzone, con una pattuglia delle Guardie del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise del settore Mainarde e con il supporto dei medici veterinari della ASREM di Isernia.
Le squadre, coadiuvate dai 5 cani del Nucleo Cinofilo Antiveleno addestrati per la ricerca dei bocconi avvelenati e sostanze tossiche nell'ambito del "Progetto Life Antidoto" promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, hanno perlustrato sia le aree prossime ad insediamenti ed attività zootecniche sia zone urbane e periurbane.
Il fenomeno dei bocconi avvelenati è tuttora presente in diverse aree del territorio provinciale e rappresenta un'autentica piaga per le conseguenze potenzialmente devastanti se si pensa al possibile coinvolgimento di specie particolarmente protette come l'orso bruno marsicano, minacciato di estinzione.
Sono previsti ulteriori controlli nell'ambito delle indagini che il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Isernia sta conducendo per i recenti casi di uccisione di lupi nei comuni di Castel San Vincenzo e Rocchetta al Volturno (IS).
 
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