Differenza tra prove da lavoro ENCI e prove Sant'Uberto

Giammi92

Utente Registrato
Messaggi
1,879
Punteggio reazioni
3
Punti
36
Qualcuno mi potrebbe spiegare la differenza tra questi due tipi di prove sopratutto per cani da cerca? In particolare volevo sapere i requisiti necessari che il cane deve avere per poter partecipare...grazie a tutti!
 
le prove enci si svolgono il più delle volte in territorio di caccia o nelle ZRC autorizzate; vi sono molte "varianti", per esempio la grande cerca,la caccia a starne,le classiche,le attitudinali,le prove a beccacce,su selvaggina di montagna; anzitutto le prove enci rilasciano dei cartellini(il premio) che sommati in più gare fanno poi il campione italiano di lavoro; sono destinate a cani iscritti al ROI, microcippati etc.Il giudice esamina il soggetto in gara che in 15 minuti deve mostrare a che razza appartiene, lavorando quanto più vicino al suo standard di lavoro compreso l'atteggiamento a contatto col selvatico; dette prove nn prevedono l'abbattimento del selvatico; ci puo' essere tuttavia una simulazione a freddo di riporto per concederne il brevetto.
le prove San uberto pur essendo per grandi linee uguali, prevedono l'abbattimento del selvatico e in gara oltre a valutare il lavoro del cane che nn è significante per la vittoria del cane,si valuta anche il comportamento del cacciatore,da come si presenta al giudice, a come porta il fucile,a come ripone la selvaggina nel carniere, alla correttezza venatoria,cioè raccolta del bossolo,esame delle cane in caso di utilizzo di fucili soprapposti o paralleli.L a differenza sostanziale è oltre all'abbattimento, il cane pur nn lavorando secondo lo standard puo' vincere,viceversa nelle prove enci,prerogativa inderogabile è il lavoro secondo il suo standard di appartenenza.
spero di essere stato chiaro...........
 
Tanti sono i misteri dell'universo, voi fate domande, io do risposte!!
Bravi ragazzi c'è sempre da imparare...anche se vederle dal vivo mi ha aiutato a capirle meglio
 
sulle prove enci sono perfettamente d'accordo con l'amico davide(dux), mentre nelle prove s.uberto la vedo in modo diverso.queste prove a caccia aperta spesso vengono svolte su terreno libero ed anche in montagna.esistono due punteggi uno per il cane ed uno per il cacciatore,la somma dei due da il punteggio finale.il cane deve comportarsi secondo lo stile di razza.deve essere corretto in partenza corretto sull'involo e riporto a comando,anche se in quest'ultimo periodo si tende a soprassedere su queste correzioni.però se speri ad un punteggio del cane da m.b. ad ecc. ti dico ke queste correzioni servono ancora.il cane deve avere una ferma statuaria e guidare al sopraggiungere del conduttore,rimanere corretto e riportare alla mano al comando ed essere molto collegato al conduttore.il cacciatore oltre ad una buona presentazione deve ispezionare l'arma e saperla portare,saper battere il terreno,mettersi in condizione di vento favorevole e saper condurre il cane.il tiro deve essere il + pulito possibile ne prima dei 25 m nè dopo i 30/35 pena perdita di punti per sportività,farsi riportare il selvatico segnarlo sul tesserino ed incarnierare.deve condurre la gara nel + assoluto silenzio il cane va comandato a gesti,senza affrettare il passo e sondando il terreno secondo il vento e non portarsi direttamente sul probabile posto di semina.raccogliere il bossolo ricontrollare la canna e ricaricare stando fermo sul posto.cioè in definitiva la s.uberto è la classica azione da caccia
 
hai aggiunto qualcosina Nello.......ma in linea di massima sono le stesse cose che ho detto io..........maledetto giudice! un abbraccio!
 
Una domanda: in base alla modifica che vuole la FIDC in merito alle Sant'Uberto, in questo modo un cane partecipante sia ad una prova ENCI sia ad una prova Sant'Uberto non potrebbe avere due criteri di valutazione anche differenti tra di loro? Nel caso soprattutto della Sant'Uberto, visto che il punteggio del cane incide anche in base a quello del conduttore, se ammettiamo il conduttore commette degli errori in fase di conduzione il cane che magari ha avuto un Eccellente mettiamo caso in prova ENCI rischierà di avere un Molto Buono o un Buono partecipando alla Sant'Uberto? In questo caso non c'è il rischio di dare una valutazione falsata del cane? Non so se mi sono riuscito a spiegare bene....visto che come ha detto bene germano56 sono le prove di lavoro ENCI quelle che teoricamente danno più importanza ai fini della riproduzione e della valorizzazione della razza ad un cane, questa introduzione del libretto di lavoro per le prove Sant'Uberto ripeto non rischierebbe di creare una valutazione erronea di un cane, dal momento appunto che i criteri di valutazione della Sant'Uberto se vogliamo non sono tecnici come le prove ENCI? O il libretto di lavoro della Sant'Uberto non c'entra con il libretto delle qualifiche ENCI?
 
Una domanda: in base alla modifica che vuole la FIDC in merito alle Sant'Uberto, in questo modo un cane partecipante sia ad una prova ENCI sia ad una prova Sant'Uberto non potrebbe avere due criteri di valutazione anche differenti tra di loro? Nel caso soprattutto della Sant'Uberto, visto che il punteggio del cane incide anche in base a quello del conduttore, se ammettiamo il conduttore commette degli errori in fase di conduzione il cane che magari ha avuto un Eccellente mettiamo caso in prova ENCI rischierà di avere un Molto Buono o un Buono partecipando alla Sant'Uberto? In questo caso non c'è il rischio di dare una valutazione falsata del cane? Non so se mi sono riuscito a spiegare bene....visto che come ha detto bene germano56 sono le prove di lavoro ENCI quelle che teoricamente danno più importanza ai fini della riproduzione e della valorizzazione della razza ad un cane, questa introduzione del libretto di lavoro per le prove Sant'Uberto ripeto non rischierebbe di creare una valutazione erronea di un cane, dal momento appunto che i criteri di valutazione della Sant'Uberto se vogliamo non sono tecnici come le prove ENCI? O il libretto di lavoro della Sant'Uberto non c'entra con il libretto delle qualifiche ENCI?
Il libretto che rilascia la FIDC non centra con il libretto delle qualifiche Enci, sono due cose diverse.
 
Qualcuno mi potrebbe spiegare la differenza tra questi due tipi di prove sopratutto per cani da cerca? In particolare volevo sapere i requisiti necessari che il cane deve avere per poter partecipare...grazie a tutti!
Giammi, la differenza fra prove e gare è che le prove di lavoro tengono conto dell'interesse zootecnico, cioè questo è prevalente su tutto, anche se fra allevatori c'è anche un sano agonismo sportivo. Giammi immagina che su di un campo di prova riuniscono i migliori cani divisi per razza per farli valutare da un esperto giudice, questo al termine della prova valuterà quali sono i migliori soggetti solo al fine della riproduzione. Quindi queste verifiche sono il primo banco di prova dei futuri cani da caccia. E' logico che i soggetti migliori ai fini della riproduzione danno un valore all'allevamento di appartenenza, forse questo è il motivo della competizione. Il secondo banco di prova è la caccia e le gare Sant'Uberto. Non tutta la selvaggina è adatta al cane da ferma, (Nelle gare Sant'Uberto i cani corrono anche sui fagiani) per questo le prove di lavoro sui fagiani non sono previste dal regolamento Enci. La selvaggina per antonomasia dove viene testato il cane da ferma in prove di lavoro è la starna. Questo in linea di massima, dopo ci sono le note per ogni tipo di concorso, visto che i selvatici adatti al cane da ferma oltre la starna sono il beccaccino e la beccaccia. Per i cani da cerca le prove di lavoro si corrono in prevalenza sul fagiano, questo è il selvatico per antonomasia. La migliore espressione di razza il cane da cerca la esprime sul fagiano, l'importante è che non siano di voliera, al massimo devo essere immessi entro il mese di agosto e non meno di un mese prima della prova. Ci sono prove con abbattimento e quelle senza abbattimento con riporto a freddo, nel periodo di caccia aperta in terreno libero sono con abbattimento. Le gare Sant'Uberto non hanno niente a che vedere con le prove di lavoro Enci, queste sono gare agonistiche dove si concorre all'educazione venatoria del cacciatore e in alcuni casi anche alla formazione. Si valuta il binomio, dove il cacciatore ai fini del punteggio viene valutato più del cane, i cani continentali, inglesi e da cerca corrono senza distinzione di razza, fino al campionato italiano. Il campionato si svolge su tre gare: provinciale, regionale e nazionale e per categorie-assoluto; juniores; veterani e donne. Vado a braccio senza seguire nessun ordine, "sparo" quello che mi ricordo. Il regolamento (quello che ho letto l'anno scorso) dice che i cacciatori per partecipare devono essere in possesso di un cane da ferma o da cerca iscritto o meno ai libri genealogici, deduco che anche i cani da ferma o da cerca non iscritti possono partecipare, l'importane è avere la vaccinazione e il microcip. Sembrerebbe che in merito ci siano delle novità: la modifica è quella che è stato introdotto dalla FIDC il libretto di lavoro e per ottenerlo bisogna che il cane sia iscritto, ai libri genealogici. Se fosse vero questo comporterebbe l'esclusione dalle gare di una buona fetta di cacciatori. Non ho capito il motivo, visto che le Sant'Uberto dovrebbero giudicare l'azione del cane, anche perchè giudicare lo stile di lavoro di un cane da ferma sui fagiani e specialmente in alcuni tipi di terreno è praticamente impossibile, anche perchè questo tipo di verifica lo fa già l'enci nelle prove di lavoro. In questo tipo di gare si dovrebbe valutare il binomio, quindi il collegamento, l'avidità del cane, l'ampiezza della cerca in funzione del terreno, la velocità anche se questa non sempre è sinonimo di avidità, il coraggio, l'intelligenza. Del galoppo radente, disteso, compresso, basculante alla FIDC non gli deve interessare una mazza, lorgano preposto per queste verifiche è l'Enci. La FIDC deve interessarsi della ferma, dell'accostata della guidata e dal modo che ha il cane di risolvere sul selvatico (e non se il setter ferma flesso o in piedi) in modo da mettere il cacciatore nella migliore condizione di fare il tiro. Molto spesso si vedono scene pietose dove il cacciatore tira calci o tira pietre per far volare il fagiano o in alcuni casi la quaglia. Si tiene conto anche se a parità di punti della correttezza al frullo e allo sparo che con le doti naturali del cane da caccia non centra niente. Si pretende un tipo di addestramento professionistico come l'addestramento al frullo e allo sparo e non si tiene conto dell'azione del cane dopo lo sparo, si evitano le gare a quaglie perchè ci sono cani che le mangiano, fra questi ci potrebbe essere quello corretto al frullo e allo sparo che pur mangiando le quaglie vince la gara Sant'Uberto a fagiani. Tutte queste finezze sono superflue dove la condizione imprescindibile in queste gare è quella di fare l'abbattimento.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto