Re: Taglio code

Temo che tu abbia.... perso 1 passaggio: quando a caccia il tuo cane si concera' male la coda, una solerte guardia zoofila potra' sempre contestarti il reato di "maltrattamento". Insomma se la tagli e' maltrattamento, se nn la tagli a caccia si ferisce ed e' maltrattamento lo stesso, l'unica soluzione rimane di nn portare il cane a caccia.

E quindi, in tutte le maniere avrebbero fatto "bingo" gli animalisti: d'altronde, trovandosi di fronte il branco di pecore quali siamo, tutti intenti a difendere i ns orticelli, quella gentaglia li' fara' e disfarra' sempre + a proprio piacimento....


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Questo passaggio non mi è scappato. Penso che non penserei proprio alla solerte guardia, visto che se il cane si procura da solo simili ferite, non sono contemplate nel reato di maltrattamento animali.
 

federico.vannucci

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Considerato l'interesse manifestato da alcuni forumisti, mi sembra interessante affrontare questo argomento di grande attualita'.

Premetto subito che ormai viviamo in un Paese cosi "civile" che sta ormai passando la "cultura" che tagliare un pezzo di coda ad un cane da caccia di 6/7 gg di eta' (oltretutto x evitare ben + gravi complicanze in eta' adulta) costituisce un atto di inaudita barbarie, mentre tagliarli le palle od estirparli l'utero in eta' adulta costituisce un atto di amore!?!

Certo che da un Paese con un livello di "civilta'" cosi ... suprema, c'e' ben poco da sperare!

Sembra infatti che le cose si stiano mettendo male: in questa occasione, come in tante altre prese di mira dal fondamentalismo animalista, complice anche la silenza e/o l'incapacita' delle ns associazioni quali AAVV ed Enci, nubi buie si addensano all'orizzone, le quali vanno innanzi tutto ad offuscare le ns + fondamentali Liberta' di liberi cittadini in Libero Stato.

X entrate nello specifico, fino a Novembre il taglio era consentito con 2 deroghe:
1 - Taglio CURATIVO effettuato dal vet quando le altre cure risultassero vane;
2 - Taglio PREVENTIVO effettuato sempre dal vet entro la prima settimana di vita in anestesia, x quei tipi di cani sottoposti ad impieghi che esponessero l'appendice a gravi lesioni in eta' adulta.

Con l'entrata in vigore a Novembre della Convenzione Europea, recepita dall'Italia senza eccezioni, x il principio della precedenza delle fonti di Diritto sembra che la deroga di cui al punto 2 si attualmente "sospesa", in attesa che a Maggio si entri nel merito x l'eventuale e tutt'altro che scontato recepimento della deroga stessa.

Insomma, al momento sembra che stiamo messi con il cu*lo all'aria, poi... e' probabile che vada a finire pure peggio!
 
Re: Taglio code

La tua interpretazione mi sa di forzatura, non vedo dove possa sussistere il presunto reato di maltrattamento se il cane va a caccia, diverso se il cane tenuto in condizioni non idonee si faccia male , cerchiamo di non esagerare eh....
Partiamo dall'ineccepibile dato di fatto che x quella gente li, l'unico e vero scopo della vita e' quello di rompere i coglio*ni al prossimo...

Dunque, se mentre tu cacci con il cane questi si ferisce la coda, tu dovresti immediatamente prestare soccorso al cane ed ovviamemte nn farlo +cacciare.

In caso contrario sei tecnicamente in fallo, e davvero pensi che quella gentaglia li nn approfitti di una ghiotta occasione del genere?!

Comunque e' proprio tutto il pretestuoso "impianto" del cosiddetto benessere animale che, in realta', nn mira affatto al benessere, quanto semmai a disincentivare la detenzione degli animali stessi.

Io consiglio sempre e caldamente la lettura di "gabbie vuote", di Tom Regan: a me hanno letteralmente svelato il mondo della meschinita' e della pericolosita' sociale di questa gentaglia....
 
Re: Taglio code

che belli quegli spaniel con la coda lunga....faremo ridere i polli! E poi voglio vedere i giudici che si metteranno a parlare di standard di razza.....per non parlare dei danni fisici che la coda lunga arrecherà ai nostri ausiliari
 
Re: Taglio code

Mi e sembrato di capire che questa cosa e stata fortemente vOluta dalle numerose associazioni animaliste, allora io mi chiedo: caccia ambiente dv è? L enci perche nn si fa sentire???
e il fatto dei due tesserini per la prossima annata perche caccia ambiente nn si fa sentire seriamente ??????
Con questo sono arrivato ad una conclusione, le nostre associaIoni pensano Piu ai soldi e alla propria visibilita anziche riscattare i diritti dei cacciatori e dei cinofili
 
Ok, grazie.
Volevo giusto sapere se non c'erano stati altri step in questa diatriba, dopo la sentenza del TAR che chiariva su quali razze, come e per quale motivo potesse essere praticata la caudoctomia. Chiaro che mi avvalerò di un veterinario disposto a praticare il taglio della coda (sempre che la mia springer, sia rimasta gravida e partorisca).
 
Re: Taglio code

Da piccolo ho assistito al taglio delle code "fai da te" ricordo bene che come cicatrizzante usavano la cenere del camino. La coda veniva spuntata anche ai meticci, di una o due falangi, questo per evitare la rottura della punta.
 
Purtroppo questo fatto della coda sta diventando odioso e ingiusto. Io non concepisco un cocker o springer a coda lunga...cosi mi tolgono il piacere di vedere un bel cane a caccia. Inoltre le razze più penalizzate dal divieto del taglio sono gli spaniel appunto perché esteticamente pagano un dazio pesante secondo me.poi ovviamente c'e il discorso sicurezza anche, da non sottovalutare

Considerato l'interesse manifestato da alcuni forumisti, mi sembra interessante affrontare questo argomento di grande attualita'.

Premetto subito che ormai viviamo in un Paese cosi "civile" che sta ormai passando la "cultura" che tagliare un pezzo di coda ad un cane da caccia di 6/7 gg di eta' (oltretutto x evitare ben + gravi complicanze in eta' adulta) costituisce un atto di inaudita barbarie, mentre tagliarli le palle od estirparli l'utero in eta' adulta costituisce un atto di amore!?!

Certo che da un Paese con un livello di "civilta'" cosi ... suprema, c'e' ben poco da sperare!

Sembra infatti che le cose si stiano mettendo male: in questa occasione, come in tante altre prese di mira dal fondamentalismo animalista, complice anche la silenza e/o l'incapacita' delle ns associazioni quali AAVV ed Enci, nubi buie si addensano all'orizzone, le quali vanno innanzi tutto ad offuscare le ns + fondamentali Liberta' di liberi cittadini in Libero Stato.

X entrate nello specifico, fino a Novembre il taglio era consentito con 2 deroghe:
1 - Taglio CURATIVO effettuato dal vet quando le altre cure risultassero vane;
2 - Taglio PREVENTIVO effettuato sempre dal vet entro la prima settimana di vita in anestesia, x quei tipi di cani sottoposti ad impieghi che esponessero l'appendice a gravi lesioni in eta' adulta.

Con l'entrata in vigore a Novembre della Convenzione Europea, recepita dall'Italia senza eccezioni, x il principio della precedenza delle fonti di Diritto sembra che la deroga di cui al punto 2 si attualmente "sospesa", in attesa che a Maggio si entri nel merito x l'eventuale e tutt'altro che scontato recepimento della deroga stessa.

Insomma, al momento sembra che stiamo messi con il cu*lo all'aria, poi... e' probabile che vada a finire pure peggio!
 
Re: Taglio code

Da piccolo ho assistito al taglio delle code "fai da te" ricordo bene che come cicatrizzante usavano la cenere del camino. La coda veniva spuntata anche ai meticci, di una o due falangi, questo per evitare la rottura della punta.
.
...è così che nacque la..." coda alla vaccinara "...
...scherzo...la cenere ha proprietà cicatrizzanti ed antisettiche...
 
C'era questa sentenza, non è più valida?


1.
Integrale della sentenza

N. 07759/2012 REG.PROV.COLL.
N. 07164/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Terza Quater)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 7164 del 2011, proposto da:
Massimiliano Giardino, Domenico Muia' e Monica Oliva, rappresentati e difesi dagli avv.ti Massimo Occhiena e Aristide Police, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Roma, via di Villa Sacchetti, 11;

contro
Ministero della Salute, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di
Associazione Ente Protezione Animali (ENPA), non costituito;

per l'annullamento
dell'ordinanza con tingibile e urgente del 22.3.2011, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 maggio 2011, avente ad oggetto: "differimento del termine di efficacia e modificazioni dell'ordinanza del ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 3.3.2009, concernente la tutela dell'incolumita' pubblica dall'aggressione dei cani";

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero della Salute;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore designato per l'udienza pubblica del giorno 30 maggio 2012 il Cons. Domenico Lundini e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO
I ricorrenti sono proprietari e allevatori di cani di razza dobermann ed impugnano, assumendo di esserne gravemente pregiudicati, l’ordinanza del Ministero della Salute in data 22.03.2011 (avente ad oggetto: “Differimento del termine di efficacia e modificazioni dell'ordinanza del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 03.03.2009, concernente la tutela dell'incolumita' pubblica dall'aggressione dei cani).
La contestazione involge, stando a una sostanziale lettura del ricorso che ne occupa, l’ordinanza predetta del 22.3.2011 nella parte in cui, nel modificare appunto la precedente ordinanza contingibile ed urgente del 3.3.2009, da un lato sostituisce, all’art. 2, comma 1, la lettera d), conseguentemente vietando “gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi in conformità della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata con la legge 4 novembre 2010, n. 201”, dall’altro, modifica la lettera e), vietando, oltre alla vendita e alla commercializzazione, la stessa esposizione dei cani sottoposti agli interventi chirurgici di cui alla precedente lettera d).
La specifica e prioritaria questione che viene in rilievo nel ricorso di cui trattasi, con riferimento alla contestata ordinanza, è quella del taglio di parti anatomiche dei cani (per i dobermann, in particolare, il taglio della coda e delle orecchie) che i ricorrenti assumono peraltro essere pratica seguita, nella prima settimana di vita dei cuccioli, per esemplari di certe razze di cani a pelo raso (come il bracco italiano o il dobermann), al fine di ovviare alle continue ferite difficili da curare che altrimenti il cane si procurerebbe nell’attività di ricerca da essi praticata e dovute a rovi, sterpi ed arbusti. Inoltre, precisano ancora i ricorrenti, le pratiche in questione rispondono agli stessi standard della razza canina specifica di cui è custode la Federazione Cinologica Internazionale ed il cui rispetto è fondamentale per chi si occupa, come appunto gli opponenti, di allevamento e riproduzione di cani. Di modo che, prospettano ancora i ricorrenti, è chiaro lo stravolgimento determinato dall’ordinanza impugnata che, apportando modifiche all’O. M. del 2009:
- vieta in tutto e per tutto il taglio delle code e delle orecchie, a fronte del rinvio all’art. 10 della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata con L. 4.11.2010, n. 201 (art. 1, lett. b, primo trattino, dell’ordinanza impugnata);
- vieta anche l’esposizione, oltre che la vendita e commercializzazione, di cani sottoposti a conchectomia o caudotomia (art. 1, lett. b, secondo trattino, dell’ordinanza impugnata).
Ciò posto, gli istanti deducono, avverso l’ordinanza in impugnativa (la quale fa seguito ad una serie di precedenti ordinanze, contenenti peraltro disposizioni, in tema di caudotomia, non sempre radicalmente inibitorie, come invece quella che ne occupa, considerato, in particolare, che con ordinanza del 28.3.2007, confermata sul punto dalla successiva ordinanza del 3.3.2009, il Ministero, nel mantenere il divieto del taglio della coda dei cani, ha tuttavia inserito specifica eccezione al riguardo per i cani appartenenti alle razze canine con caudotomia prevista dallo standard, da eseguirsi e certificarsi da parte di un medico veterinario entro la prima settimana di vita dell’animale), nove articolati motivi di censura, ex adverso ai quali controdeduce tuttavia l’Amministrazione intimata e costituita in giudizio, chiedendo il rigetto del ricorso.
Tanto premesso, rileva il Collegio che l’ordinanza in contestazione (avente natura di ordinanza contingibile e urgente, essendo fondata sul concorrente richiamo delle esigenze di tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani e degli artt. 32 della legge n. 833/1978 e 117 del D.Lgs. n. 112/1998, in tema di sanità pubblica e polizia veterinaria) è stata già sospesa in via cautelare da questo Tribunale, nell’ambito del presente giudizio, con ordinanza n. 3967 del 27.10.2011, con riferimento, tra l’altro, sotto il profilo del fumus, alla contraddittorietà con altri provvedimenti, di poco antecedenti o successivi, della medesima amministrazione ed all’insussistenza, altresì, dei presupposti giustificativi dell’atto costituiti dalla sua indifferibilità ed urgenza.
Passando al merito, ritiene il Collegio di dover prioritariamente rimarcare che il proposto ricorso presenterebbe aspetti d’improcedibilità, per sopravvenuta carenza di interesse, dato che, nella stessa odierna camera di consiglio, dopo la discussione in pubblica udienza, è già stato esaminato ed accolto, con annullamento delle disposizioni dell’ordinanza del 22.3.2011 anche in questa sede oggetto d’impugnativa, altro ricorso (n. 6502/2011), avente ad oggetto analoga questione d’illegittimità del divieto generalizzato di taglio di parti anatomiche dei cani pur in presenza delle eccezioni consentite da altri coevi atti ministeriali e dalla stessa Convenzione Europea ratificata con L. n. 201/2010. Ebbene, tale annullamento potrebbe ritenersi giovare anche agli stessi proponenti il gravame in trattazione, sulla base del principio per cui la decisione di annullamento, che per i limiti soggettivi del giudicato esplica in via ordinaria effetti soltanto fra le parti in causa, acquista efficacia erga omnes nei casi in cui gli atti impugnati siano (come appunto nella concreta fattispecie all’esame) a contenuto generale inscindibile ovvero a contenuto normativo, nei quali gli effetti dell'annullamento non sono circoscrivibili ai soli ricorrenti, essendosi in presenza di un atto sostanzialmente e strutturalmente unitario, il quale non può esistere per taluni e non esistere per altri (cfr. CdS, sez. III, 20 aprile 2012, n. 2350).
Ritiene tuttavia il Collegio di poter prescindere da una definizione del ricorso de quo nei termini d’improcedibilità sopra cennati, poiché la valutazione favorevole, in punto di fumus boni iuris, dell’impugnativa mossa dagli istanti, già espressa nella fase cautelare, può essere confermata anche in questa sede di merito, nei termini qui di seguito sinteticamente esposti.
Invero, sono in particolare condivisibili i rilievi dei ricorrenti relativi alla mancanza, nell’atto impugnato (in parte qua), della grave, improvvisa ed impellente necessità pubblica che sostanzi nella specie i necessari caratteri dell’indifferibilità e dell’urgenza, trattandosi del divieto immotivato di una pratica seguita da lungo tempo per cani di determinate razze (e non quindi di esigenze improvvisamente e inaspettatamente intervenute) attraverso un provvedimento (peraltro di proroga di precedenti ordinanze ed incidente anche su aspetti –quali quelli di cui alla lettera e)- aventi riflessi economico imprenditoriali) destinato durare nel tempo per un periodo (di 24 mesi) che non sembra compatibile con la straordinarietà insita nelle ordinanze della specie. Al riguardo, va infatti considerato che il requisito della contingibilità -di cui anche all'art. 32 della legge 23 dicembre 1978 n. 833- implica che la situazione di emergenza sia oggettivamente tale da poter essere fronteggiata con un provvedimento la cui esecuzione non duri più di un breve lasso di tempo (cfr., al riguardo, CdS, IV, n. 605 del 06-12-1985). Né risulta adeguatamente specificato, nell’atto, l’eventuale pericolo per l’incolumità pubblica.
Sulla base delle considerazioni di cui sopra e con assorbimento di ogni profilo di censura non esaminato, il proposto ricorso dev’essere accolto, con annullamento, per l’effetto, dell’O. M. 22.3.2011, limitatamente alle disposizioni contestate e fatti salvi gli eventuali ulteriori provvedimenti dell’Amministrazione.
La peculiarità della questione trattata induce tuttavia il Collegio a ravvisare sufficienti ragioni giustificative per la compensazione delle spese.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie ed annulla, per l’effetto, il provvedimento impugnato, nei termini e limiti specificati in motivazione.
Compensa le spese.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 30 maggio 2012 con l'intervento dei magistrati:

Italo Riggio, Presidente
Maria Luisa De Leoni, Consigliere
Domenico Lundini, Consigliere, Estensore







L'ESTENSORE
IL PRESIDENTE















DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 13/09/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)


Riprendo questo post, la sentenza del TAR sopracitata, ha definitivamente chiarito le problematiche relative alla caudotomia, o ci sono state ulteriori novità?

Grazie

Maurizio
 
Ok, grazie.
Volevo giusto sapere se non c'erano stati altri step in questa diatriba, dopo la sentenza del TAR che chiariva su quali razze, come e per quale motivo potesse essere praticata la caudoctomia. Chiaro che mi avvalerò di un veterinario disposto a praticare il taglio della coda (sempre che la mia springer, sia rimasta gravida e partorisca).
Non so se ci possano essere delle divergenze a livello regionale, perché come sempre capita in Italia ci sono magari 10 regioni e 10 leggi , però ti posso garantire che se così non fosse, con la procedura che ti ho detto, ne te ne i futuri proprietari incorrerete in nessun tipo di contestazione ...
oltretutto per quanto riguarda certe razze ed in particolare gli spaniel trovo questo tipo di deroga molto sensata e logica, perché al di la del fattore estetico le code si rovinano molto in certi casi, a seconda della lunghezza e del modo di portarla e del movimento...ho una cagna che nonostante la coda sia tagliata, anche se non corta, ha costantemente sanguinamento sulla punta e col tempo si creano vere e proprie piaghe di difficile controllo che poi spariscono soltanto a stagione di caccia finita, figuriamoci se la coda fosse intera...
 
Re: Taglio code

kiedo scusa se ho scritto inesattezze.... ho detto dell'elastico xke ho sempre sentito parlare di qsta tecnica e dalle mie parti è molto usata... ho parlato con il vet e mi ha detto ke mi puo fare qsto intervento in anestesia locale e non totale anke xke io vorrei spuntarla di 5/6cm, non mozzarla stile breton....! puo subire qlk trauma il cane in futuro, con l'intervento o l'anestesia locale a 2 mesi?? kiedo scusa ancora, di certo io non sono x il maltrattamento animale, e cerco il meglio x il mio futuro cucciolo, e in generale x gli animali... ho kiesto qui appunto prima di agire...
 
Pochi giorni fa ero dal veterinario e nella sala D attesa c'era un dobermann con coda lunga e orecchie pendenti ..... non si può guardare !
Sono d'accordo che non si debba far soffrire gli animali per il nostro gusto estetico ma hanno veramente distrutto delle razze.
 
io ero indeciso se tagliarla oppure no,ho seguito questo argomento e ho chiesto informazioni,anche se la legge lo permette ho deciso di non tagliarla,il cane e' bello uguslmente,a caccia anche se cio' cacciato solo una stagione la coda non gli ha impedito niente e neanche si e' fatto male,o meglio ad un orecchio si e' fatto un po male,mi ci sono talmente abituato alla coda che neanche ci faccio caso anzi non c'e' cosa piu bella vedere il mio cane che scodinzola quando mi vede che esco o torno a casa,ti comunica tutto il suo bene
 
Pochi giorni fa ero dal veterinario e nella sala D attesa c'era un dobermann con coda lunga e orecchie pendenti ..... non si può guardare !
Sono d'accordo che non si debba far soffrire gli animali per il nostro gusto estetico ma hanno veramente distrutto delle razze.

su questo hai ragione, dobermann e boxer con coda lunga e orecchie pendenti sembrano dei segugi....

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io ero indeciso se tagliarla oppure no,ho seguito questo argomento e ho chiesto informazioni,anche se la legge lo permette ho deciso di non tagliarla,il cane e' bello uguslmente,a caccia anche se cio' cacciato solo una stagione la coda non gli ha impedito niente e neanche si e' fatto male,o meglio ad un orecchio si e' fatto un po male,mi ci sono talmente abituato alla coda che neanche ci faccio caso anzi non c'e' cosa piu bella vedere il mio cane che scodinzola quando mi vede che esco o torno a casa,ti comunica tutto il suo bene

Dipende anche dalla caccia che fai, se cacci la stanziale come me tutto l'anno nel bosco vedrai che la coda si rovina, anche quelle gia tagliate...
poi sullo springer la tendenza e' cambiata rispetto a qualche anno fa, prima si asportavano i 2/3 adesso si lasciano i 2/3...
comunque voglio precisare che il taglio effettuato a pochi giorni di vita, se lo fa un veterinario sotto anestesia locale, e' del tutto indolore per i cuccioli e la ferita si rimargina in pochissimi giorni, gia a distanza di ore si vede poco o nulla...
 
Re: Taglio code

Riprendo qsta discussione x un consiglio... devo prendere un cucciolo di springer ke ad oggi ha 53 giorni... il proprietario nn gli ha tagliatola coda appena nati... ora vi kiedo, se gli metto l elastico adx a 2 mesi c sono possibilita ke la coda cada, e il cane nn soffre il dolore??? O è meglio tagliare con anestesia locale?? Grazie
 
Re: Taglio code

Purtroppo gli anuri hanno il pelo anche all'estremità della coda, perciò l'elastico credo serva a poco, sempre di amputazione si tratta....
Il punto è che dovrebbero fare un passo IN DIETRO!!! E le associazioni venatorie che organizzano gare per cani caccia, e l'Enci dovrebbero schierarsi in maniera degna almeno sappiamo con chi stanno!! Così una volta per tutte chiudiamo i rubinetti delle tessere.
Immaginate uno Spinone con la coda lunga (ma anche tante altre razze che come prerogativa muovono la coda in cerca) che fine faranno!!!
 
Re: Taglio code

Riprendo qsta discussione x un consiglio... devo prendere un cucciolo di springer ke ad oggi ha 53 giorni... il proprietario nn gli ha tagliatola coda appena nati... ora vi kiedo, se gli metto l elastico adx a 2 mesi c sono possibilita ke la coda cada, e il cane nn soffre il dolore??? O è meglio tagliare con anestesia locale?? Grazie
???????? [28] Ma stai scherzando, vero?!
Il taglio della coda si effettua SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dal veterinario!!! Le legature strette, elastici , tagli con forbicioni sono tutte barbarie in voga in passato, che servivano solo a far soffrire il cane esponendolo oltretutto al rischio di infezioni,cancrene, cisti di vario genere e va a capire cosa....le code tagliano in anestesia locale entrò i primi 5/6 giorni di vita del cucciolo, per un cane di un mese e mezzo ci vuole un vero e proprio intervento chirurgico in anestesia totale, perché ormai la vascolarizzazione e sensibilizzazione della coda e' completa, te lo dico perché molti anni fa presi un breton di due mesi al quale non era stata tagliata la coda, e l iter fu questo ....addirittura qualche veterinario ti potrebbe anche sconsigliare l intervento...l applicazione Dell elastico e' una cosa da nemmeno pensare, figurarsi a scriverla anche....
 
Re: Taglio code

Purtroppo gli anuri hanno il pelo anche all'estremità della coda, perciò l'elastico credo serva a poco, sempre di amputazione si tratta....
Il punto è che dovrebbero fare un passo IN DIETRO!!! E le associazioni venatorie che organizzano gare per cani caccia, e l'Enci dovrebbero schierarsi in maniera degna almeno sappiamo con chi stanno!! Così una volta per tutte chiudiamo i rubinetti delle tessere.
Immaginate uno Spinone con la coda lunga (ma anche tante altre razze che come prerogativa muovono la coda in cerca) che fine faranno!!!
i peli ricrescono ,a 2\3 mesi hanno il loro ciuffettino.
pap
 
Re: Taglio code

Secondo me, ci dobiamo rassegnare. Arriverà il momento(purtroppo) che la coda non si potrà più tagliare. Cosi quando accadra che ai nostri amici a quattro zampe, verrnno infezioni varie dovute proprio a ferite della coda.....sapremo chi ringraziare.
 
Re: Taglio code

Bastava ratificare con riserva la convenzione, e ora tutto questo non sarebbe successo, l'enci quando gli è stato chiesto un parere non si è schierato a favore della riserva cioè divieto di cautomia eccetto razze da caccia, per non inamicarsi chissa chi.....
chi dovrebbe tutelare le razze ha tutelato i proprio interessi.
 
Re: Taglio code

Scusate,quindi chi prende un cane ora non puo' essere fatto il taglio della coda giusto?

Mi associo alla richiesta, poichè la cucciola di cocker che ho preso la settimana scorsa, ha la coda tagliata, non proprio cortissima, ma tagliata. L' allevatore mi ha detto che insieme ai fogli, mi arriverà anche il certificato del veterinario, che lui a scopo preventivo si fà fare. Come stà realmente questa cosa??
 
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