I cani da cerca sono adatti a cacciare in terreni difficili, la loro velocità la devono dimostrare nel folto della vegetazione dove qualsiasi altro cane messo a confronto deve sembrare fermo. Sui terreni puliti tipo prati è normale che si allunghi più del dovuto, è comunque collegato a vista, il cane non sa cosa sono i metri e la distanza utile al fucile, su questi tipi di terreni bisogna adattarli, altrimenti bisogna cacciare con i cani da ferma. Sul terreno pulito si insegna al cucciolo il percorso, questo lo si deve fare prima che il cane venga a contatto con la selvaggina. Si mette il cucciolo a buon vento e lo si incita a correre insieme al padrone prima a sinistra e dopo a destra o al contrario, bastano pochi metri al giorno e si arriva ai 25 metri per lato. Sul pulito purtroppo il cane da cerca non può avere iniziative: per esempio se vede un cespuglio a 70 metri non può lasciare il percorso per andarlo ad esplorare. Dopo che il cane ha imparato il percorso (lo springer per esempio ha il vizio che alla fine dei 20/25 metri gira nel verso sbagliato, credo che il rientro sia dovuto ad un forte collegamento che ha con il padrone, questo si può correggere) gli si incomoncia a mettere la selvaggina ben disposta sui lati, questo per evitare al cane che sfondi in profondità, il cane dopo qualche incontro si condiziona e regolerà la sua azione sui lati e in base alla sua potenza olfattiva si regolerà sulla profondità dei passaggi che effettuerà a sinistra e a destra. Io personalmente non faccio una tragedia se il cane allarga sui lati più della gittata utile del fucile, anche se alza fuori tiro, quel selvatico era comunque perso, perchè era fuori dal percorso dei 25 metri, anzi il cane se è corretto e non rincorre mi da la possibilità di andarlo a ribattere. Il discorso è diverso se il cane sfonda in profondità e si mette fuori la portata del fucile, in questo caso mi tocca intervenire molto fermamente, specialmente se il cane ha il vento a favore. Certamente a caccia non si può andare con il vento sempre a favore, se il vento è contrario lo springer metterà il naso a terra e l'emanazione la prenderà dal terreno, oppure sfondera in profondità ma sempre rimanendo a tiro di fucile è prenderà l'emanazione dall'aria venendomi incontro. Io nelle gare Sant'Uberto, dove si corre su terreni puliti e senza distinzione di razza lo springer lo faccio allargare oltre le sue possibilità, qualche volta gli faccio riaprire i lacets per farlo coprire più terreno possibile. Gareggiare con i setter e i pointer per avere possibilità di riuscita il cane deve coprire un fronte di almeno 170/180 metri. Su terreni puliti dove il cane è sempre a vista e su dei selvatici appena messi non è difficile far sedere il cane quando entra in emanazione. I risultati mi danno ragione, anche se a qualcuno può sembrare una forzatura per me non lo è, in quel contesto il cane è più utile al fucile, e lo springer come il coker devono essere utili al fucile.