Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

Grouse ha scritto:
Cercherò di seguire i vostri consigli..spero che con il tempo migliorerà. Io non pretendo di avere un cane eccezionale ma che svolga almeno il minimo indispensabile. Domani giornata di caccia, staremo a vedere...
Cosa hai fatto per migliorare le prestazioni del cucciolo? Secondo me il cucciolo non è ancora pronto a fare questo tipo di lavoro. Ogni volta che il cane rifiuta di eseguire, lui diventa più forte e tu più debole. Per esempio: hai visto che il cane prende e scappa via, prima di riprovare devi correggere questo comportamento altrimenti dopo la correzione diventerà più difficile. Ogni volta che ordini il "porta" devi essere sicuro che il cucciolo possa eseguire l'ordine, questo è importantissimo se lo esponi a dei fallimenti lui non si impegnerà con determinazione, andrà sul punto se non trova subito incomincerà a perdersi dietro ad altri odori. I primi riporti devono essere eseguiti in zone con scarsa vegetazione, devono essere elementari. Il tordo è troppo piccolo non va bene, devi incominciare con una tortora o un colombo, fagli abboccare la gazza, la ghiandai, la cornacchia, sono animali che emanano uno strano adore, se il cane abbocca questi abboccherà qualsiasi tipo di selvatico. Il cucciolo deve imparare a marcare e memorizzare il punto di caduta, prima con riporti corti, dopo con quelli medi, ed infine con riporti lunghi. Per insegnare bene il riporto al cane ci vogliono minimo due anni. Devi lavorare prima con la selvaggina fredda, ma non di frigorifero, una volta che il cane esegue bene puoi provare a fargli qualche abbattimento facile, possibilmente senza rovinare il capo di selvaggina. Non puoi pretendere che il cane ti riporti perfettamente solo perchè è di razza cocker. Non esporre il cucciolo ad insuccessi, il tempo per lavorare lo hai, il cane impara finchè non incomincia a regredire, un cocker fino ad otto nove anni è disposto ad imparare, tutto dipende dal rapporto che si è instaurato fra padrone e cane. Senza offesa il tuo rapporto con il cane non è proprio idilliaco, le mie sono solo supposizioni, l'ho dedotto dal fatto che il cane prende e scappa via. Io non ho mai addestrato un cane con la longhina, (corda lunga di una quindicina di metri) ma non critico chi lo fa. Quindi se non hai altri argomenti quando lanci il selvatico la longhina legata al collare può aiutarti a recuperare il cane e a farti guadagnare la sua fiducia. Ciao e datti da fare
 
Il riporto per un cane deve essere " rifiuto al cibo per il padrone"..........
Questa frase la lessi molti anni fa in un vecchio libro di cinofilia ma credo non ci sia niente di più vero.
Personalmente ho sempre pensato che per quanto riguarda il riporto ,un cane è "fatto" quando effettivamente ti "cede" quello che ha tra i denti.....e cioè "ti" riporta tutto.......vivo,morto,congelato,pallina e ......salsiccia!!!!!

Questo potrà sembrare esagerato ma può far capire tante cose.............anche se nel tuo caso potrebbe trattarsi di "fiducia"......fiducia che per il momento non ha nei tuoi confronti...........prova con un piccolo premio ad ogni riporto ( pezzettino di wurstel o del semplice mangime).
Mi raccomando , pochi riporti/premi per volta ma parecchie volte al giorno........prova e......auguri.

Ciao,Paolo
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

la fretta non deve esistere con il cane,
se permetti la longhina la attacchi al riporto,
non per nulla...tirando il cane lui può cmq sputare il selvatico!In più hai anche la senzazione della costrizione,
mentre col riporto legato lo tiri pian piano e te lo fai lasciare in bocca.
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

quando ti allontani non perdere il cane di vista.....ti consiglio di usare il collare a strozzo così quando va ad inghiottire sente tirare il collo e sputa il selvatico
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

con uno dei miei cani, che anche lui in giovane età stentava a riportare la selvaggina e si comportava come la tua, ho risolto semplicemente, allontanandomi da lui quando raccoglieva la preda, era lui che cercava me, controlla solo che non abbandoni la preda, e quando ti trova se puoi ricompensala con un bocconcino in cambio della preda, poche uscite e ho risolto il problema (che io sia stato fortunato?????)..........in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

Sono d'accordo con quello che hai scritto. Un cane collegato è un cane che colabora ed interagisce con il padrone, non ha bisogno di eccessivi comandi. I troppi fischi e comandi tolgono al cane l'autonomia di pensare, oltre a non farlo concentrare nel lavoro che ha da svolgere. Le doti naturali del cane non possono essere insegnate con l'addestramento, possono essere solo incentivate. Per doti naturali io intendo tutto quello che fa parte della predazione, il riporto non fa parte della predazione per questo si può perdere molto tempo con l'addestramento senza rovinare le doti naturali del cane. Dipende anche dalla razza e dal singolo soggetto, non tutti riescono a riportare in modo perfetto. Gli inglesi non mandavano i cani da ferma al riporto perchè gli rovinava la presa di punto, loro il cane con il naso a terra non lo volevano mai vedere. Io consiglio di impegnarsi fin dai primi mesi di vita con gli esercizi di riporto, almeno per i cani che devono essere utilizzati a caccia, spesso il riporto non viene tenuto in grande considerazione, invece deve essere una delle cose fatte con scrupolo ed impegno, il riporto è una cosa maledettamente seria, un cane senza ferma può essere anche utilizzato a caccia, un cane senza riporto può essere utilizzato al 30% e non sempre, in alcune zone è impossibile utilizzarlo.
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

only28 ha scritto:
Mi sono letto tutti i messaggi di questo argomento in quanto cokerista convinto da anni , sono al terzo , i consigli dati da germano e gli altri amici sono preziosi e li condivido tutti , vorrei solo dare rilievo ad un difetto che abbiamo tutti , quando si ha da addestrare un cucciolo , specialmente se si ha solo quello , LA FRETTA , siamo tutti uguali vorremmo inparasse tutto e subito , ci si accorge che per anni si son dati buoni consigli agli amici ma quando si tratta del nostro cane si va in confusione , il riporto come ti hanno spiegato è importantissimo ma insegnarlo ha le sue modalita' , solo dopo che il cane ha acquisito le prime regole si puo' procedere alle nuove , invece spesso si accavalcano e il cane va in confusione .
Io solitamente per prima cosa insegno il terra , questo mi permette di bloccare il cane in ogni circostanza o quasi , essendo migratorista puro il recupero e il riporto sono indispensabili quindi gli dedico il massimo che il tempo mi permette .
Confesso pero' che mi è capitato piu' volte di vedere bastardini riportare palline od altro ai padroni in modo impeccabile suscitandomi una sorta di invidia per la precisione che i miei cani non hanno mai avuto , probabilmente per colpa mia , comunque io non pretendo l'inchino quando mi riportano , l'importante è che lo faccia bene . Una cosa su tutte non devi MAI fare , andargli incontro , anzi allontanati fino a farti perdere di vista , vedrai che viene lui a cercarti e se non ha il selvatico in bocca lo riaccompagni al recupero e ricominci . Ciao
P.S. Ma un tordo adesso dove l'hai trovato ?

Condivido quello che dici: la fretta è una cattiva consigliera, purtroppo non riesco a dedicare molto tempo all'addestramento ed è per questo che non pretendo che il mio cane sia un fenomeno, ma che faccia il minimo indispensabile si.
Comunque ieri sono rimasto senza parole. Stavo tornando a casa (giornata amara) quando sono riuscito ad abbattere un tordo ed è successo l'incredibile: la mia cockerina è partita al recupero senza dirgli nulla, lo ha ritrovato subito e me l'ha riportato senza esitare un secondo e me lo ha lasciato in mano! ovviamente premio e tanti complimenti. Non capisco questo cambiamento, non ho fatto nulla di diverso dal solito, comunque essendo solo il primo meglio andare con i piedi di piombo. Speriamo bene.

P.s. Caccio in zona alpi a circa 1500 mt di altitudine quindi qui i tordi sono un pochino più avanti come passo.
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

germano56 ha scritto:
Sono d'accordo con quello che hai scritto. Un cane collegato è un cane che colabora ed interagisce con il padrone, non ha bisogno di eccessivi comandi. I troppi fischi e comandi tolgono al cane l'autonomia di pensare, oltre a non farlo concentrare nel lavoro che ha da svolgere. Le doti naturali del cane non possono essere insegnate con l'addestramento, possono essere solo incentivate. Per doti naturali io intendo tutto quello che fa parte della predazione, il riporto non fa parte della predazione per questo si può perdere molto tempo con l'addestramento senza rovinare le doti naturali del cane. Dipende anche dalla razza e dal singolo soggetto, non tutti riescono a riportare in modo perfetto. Gli inglesi non mandavano i cani da ferma al riporto perchè gli rovinava la presa di punto, loro il cane con il naso a terra non lo volevano mai vedere. Io consiglio di impegnarsi fin dai primi mesi di vita con gli esercizi di riporto, almeno per i cani che devono essere utilizzati a caccia, spesso il riporto non viene tenuto in grande considerazione, invece deve essere una delle cose fatte con scrupolo ed impegno, il riporto è una cosa maledettamente seria, un cane senza ferma può essere anche utilizzato a caccia, un cane senza riporto può essere utilizzato al 30% e non sempre, in alcune zone è impossibile utilizzarlo.


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Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

Non deve essere MAI il cacciatore ad andare verso il cane ma l'opposto. Quando deve riportare cammina all'indietro non andare verso di lui è sbagliatissimo.
 
Il mio consiglio è di interrompere subito qualsiasi esercizio di riporto ne palline, ne surgelati , ne animali e quindi niente caccia adesso...
l'atteggiamento del tuo cane potrebbe essere sintomo di scarsa fiducia, di un addestramento non perfetto e sicuramente di scarsa sottomissione nei tuoi confronti ( attenzione , sottomissione non significa paura di te , significa più semplicemente scarsa attitudine a
la collaborazione )
riparti dalla chiamata , a costo di condizionare il cane anche in maniera eccessiva col premio sulla chiamata , chiami e premi , chiami e premi ...fai sedere il cane e premi il seduto ( in tempi diversi dalla chiamata perché altrimenti premieresti il seduto e non la chiamata )...
al momento è meglio che tu renda il cane un robot pronto a recepire la chiamata piuttosto che non cercare interazione, per quello verrà il tempo ...quando avrai il cane totalmente in mano da questo punto di vista potrai iniziare di nuovo con esercizi di riporto, dapprima in ambiente circoscritto e con oggetti e poi allargandoti in spazi maggiori e inserendo il selvatico , tutto deve avvenire per gradi, finché non hai consolidato una fase non passare alla successiva ...se vedrai risultati come credo potrai gradualmente iniziare a sottrarre il premio ad ogni chiamata , premiando qualche volta si e qualche volta no, così potrai fare per il riporto ....
hai bisogno di ricreare col cane un filo conduttore più stabile, se non c'è una collaborazione più spontanea da parte del cane e' meglio condizionarlo fino quasi alla noia per ricreare quel legame , la collaborazione verrà quando il cane avrà più fiducia è più rispetto di te ...
la cucciolona che ho di un anno e mezzo ha passato una fase abbastanza simile un annetto fa , sono ripartito così come ti ho detto, anche se io sono stato in passato sempre abbastanza contrario al giochino " fai e ti premio " ma a volte si può rendere necessario, per avere dei risultati certi ...quando poi arrivano i risultati puoi rimodellare le cose meccaniche lasciando che il cane pensi di più...
adesso la cagna riporta in maniera eccellente senza essere premiata , non mi perde di vista con lo sguardo e lavora con me facendo quello che io mi aspetto da lei ....ti premetto che la strada potrebbe essere anche molto lunga, anzi non aspettarti risultati a breve ...
ci vuole tempo, pazienza e capacità di interpretare miglioramenti e peggioramenti del cane per agire di conseguenza ...
In bocca al lupo
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

i cocker per esperienza t dico che sn cani con cui ci vuole pazienza....per prima cosa falle fare il riporto tenendola con una corda molto lunga in modo che possa cercare in autonomia (quindi falle fare ritrovamenti semplici all'inizio)...poi quando vedi piano piano che nn tende ad allontanarsi la liberi...il selvatico nn è il riportello e ingolosisce molto di piu i cani.... un'altro consiglio che ti do è di utilizzare il collare a strozzo
 
Il mio consiglio è di interrompere subito qualsiasi esercizio di riporto ne palline, ne surgelati , ne animali e quindi niente caccia adesso...
l'atteggiamento del tuo cane potrebbe essere sintomo di scarsa fiducia, di un addestramento non perfetto e sicuramente di scarsa sottomissione nei tuoi confronti ( attenzione , sottomissione non significa paura di te , significa più semplicemente scarsa attitudine a
la collaborazione )
riparti dalla chiamata , a costo di condizionare il cane anche in maniera eccessiva col premio sulla chiamata , chiami e premi , chiami e premi ...fai sedere il cane e premi il seduto ( in tempi diversi dalla chiamata perché altrimenti premieresti il seduto e non la chiamata )...
al momento è meglio che tu renda il cane un robot pronto a recepire la chiamata piuttosto che non cercare interazione, per quello verrà il tempo ...quando avrai il cane totalmente in mano da questo punto di vista potrai iniziare di nuovo con esercizi di riporto, dapprima in ambiente circoscritto e con oggetti e poi allargandoti in spazi maggiori e inserendo il selvatico , tutto deve avvenire per gradi, finché non hai consolidato una fase non passare alla successiva ...se vedrai risultati come credo potrai gradualmente iniziare a sottrarre il premio ad ogni chiamata , premiando qualche volta si e qualche volta no, così potrai fare per il riporto ....
hai bisogno di ricreare col cane un filo conduttore più stabile, se non c'è una collaborazione più spontanea da parte del cane e' meglio condizionarlo fino quasi alla noia per ricreare quel legame , la collaborazione verrà quando il cane avrà più fiducia è più rispetto di te ...
la cucciolona che ho di un anno e mezzo ha passato una fase abbastanza simile un annetto fa , sono ripartito così come ti ho detto, anche se io sono stato in passato sempre abbastanza contrario al giochino " fai e ti premio " ma a volte si può rendere necessario, per avere dei risultati certi ...quando poi arrivano i risultati puoi rimodellare le cose meccaniche lasciando che il cane pensi di più...
adesso la cagna riporta in maniera eccellente senza essere premiata , non mi perde di vista con lo sguardo e lavora con me facendo quello che io mi aspetto da lei ....ti premetto che la strada potrebbe essere anche molto lunga, anzi non aspettarti risultati a breve ...
ci vuole tempo, pazienza e capacità di interpretare miglioramenti e peggioramenti del cane per agire di conseguenza ...
In bocca al lupo

Ti ringrazio innanzitutto per la risposta. Tutte quelle cose che hai scritto io le ho fatte, per gradi con calma e sempre con ottimi risultati. La chiamata, il seduto, il fatto che non mi perde mai di vista... non c'è nulla che posso rimproverare. Le ho fatto sentire il selvatico solo dopo che tutte le altre prove erano andate a buon fine, e solo quando le faccio sentire l'animale appena abbattuto iniziano i problemi. Comunque adesso la studierò un po' e penso anche io che portarla a caccia in questo momento non sia migliorativo, anche perché ogni volta che le levo un tordo la situazione ovviamente peggiora.

Grazie comunque per i preziosi consigli
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

QUANDO trova la preda mai e poi mai andare incontro al cane ti giri e vai nella direzione opposta(se non ti viene incontro) quando avrà finito di giocare verrà nella tua direzione con il selvatico in bocca....Allora tu ti abbasserai la chiamerai intensamente in poche volte dovresti riuscire...calcola che ha 10 mesi e sono le prime uscite su selvaggina vera!!!!!!pazienza....I cani di mio papà x farti un esempio la prima volta che ho abbattuto una quaglia al quagliodromo, è partita col selvatico in bocca e sarà andata circa a200 -250 metri ci giocava e se la strofinava addosso io l'ho sempre chiamata e mi c'è voluto 15 minuti abbondanti prima che venisse nella mia direzione.....Quindi non sei l'unico non ti scoraggiare abbi pazienza i consigli dei altri amici sono corretti fanne buon uso

ciuao ross78
 
Ti ringrazio innanzitutto per la risposta. Tutte quelle cose che hai scritto io le ho fatte, per gradi con calma e sempre con ottimi risultati. La chiamata, il seduto, il fatto che non mi perde mai di vista... non c'è nulla che posso rimproverare. Le ho fatto sentire il selvatico solo dopo che tutte le altre prove erano andate a buon fine, e solo quando le faccio sentire l'animale appena abbattuto iniziano i problemi. Comunque adesso la studierò un po' e penso anche io che portarla a caccia in questo momento non sia migliorativo, anche perché ogni volta che le levo un tordo la situazione ovviamente peggiora.

Grazie comunque per i preziosi consigli
Seguiti gli stessi consigli di jack70 e le cose sono drasticamente cambiate...ibal e non perdere la pazienza è la peggior cosa esperienza personale
 
Ti ringrazio innanzitutto per la risposta. Tutte quelle cose che hai scritto io le ho fatte, per gradi con calma e sempre con ottimi risultati. La chiamata, il seduto, il fatto che non mi perde mai di vista... non c'è nulla che posso rimproverare. Le ho fatto sentire il selvatico solo dopo che tutte le altre prove erano andate a buon fine, e solo quando le faccio sentire l'animale appena abbattuto iniziano i problemi. Comunque adesso la studierò un po' e penso anche io che portarla a caccia in questo momento non sia migliorativo, anche perché ogni volta che le levo un tordo la situazione ovviamente peggiora.

Grazie comunque per i preziosi consigli
Io credo che tu pensavi di aver fatto tutto bene ma c'è stato qualche intoppo che non hai capito al momento giusto....
io non sono esattamente un principiante in materia di cani eppure non ho mai avuto tanti problemi tutti insieme come con l'ultimo cane ...ogni cane ha il suo carattere ma ogni carattere si può decifrare , spesso la fretta, il Poco tempo e la troppa sicurezza ci inducono in errori banali dai quali scaturiscono grandi problemi lunghi da risolvere , parlo per me ovviamente ....coi cani non si può parlare , bisogna sempre avere delle contromosse da mettere in pratica, spesso la soluzione è anche molto più semplice di quanto si pensi , l'importante è porsi di fronte al cane ben disposti, rilassati e con una buona dose di pazienza da spendere ....il cane percepisce il nostro umore e la nostra adrenalina , per questo ti ho scritto di interrompere tutto momentaneamente , perché credo che ti stai innervosendo e il cane lo sente , questo non porterà a nessun risultato se non in peggio....parlo per esperienza personale ....spesso e' meglio fermarsi e perdere qualche giornata o una stagione di caccia per non perdere le 10 stagioni future che potresti goderti col tuo cane ....
 
Io credo che tu pensavi di aver fatto tutto bene ma c'è stato qualche intoppo che non hai capito al momento giusto....
io non sono esattamente un principiante in materia di cani eppure non ho mai avuto tanti problemi tutti insieme come con l'ultimo cane ...ogni cane ha il suo carattere ma ogni carattere si può decifrare , spesso la fretta, il Poco tempo e la troppa sicurezza ci inducono in errori banali dai quali scaturiscono grandi problemi lunghi da risolvere , parlo per me ovviamente ....coi cani non si può parlare , bisogna sempre avere delle contromosse da mettere in pratica, spesso la soluzione è anche molto più semplice di quanto si pensi , l'importante è porsi di fronte al cane ben disposti, rilassati e con una buona dose di pazienza da spendere ....il cane percepisce il nostro umore e la nostra adrenalina , per questo ti ho scritto di interrompere tutto momentaneamente , perché credo che ti stai innervosendo e il cane lo sente , questo non porterà a nessun risultato se non in peggio....parlo per esperienza personale ....spesso e' meglio fermarsi e perdere qualche giornata o una stagione di caccia per non perdere le 10 stagioni future che potresti goderti col tuo cane ....

Analisi correttissima la tua, infatti non credo che continuare a portarlo a caccia sia la cosa giusta perché già gli animali scarseggiano se quei pochi me li rovina è chiaro che io mi innervosisco anche non volendo... Devo organizzare delle giornate dedicate esclusivamente a lei.

Grazie ancora
 
Spero drasticamente in meglio almeno...
Sisi in meglio...prima per riportarlo a casa era una missione (l ultima volta ho perso le staffe e da quel giorno ho capito che il problema ero io non il cane)idem per farlo venire...dagli 8 mesi in su è diventato un altro cane e ho dovuto reiniziare da 0...ora è ubbidiente insomma è un piacere uscire con lui per le campagne..bisognerà vedere come si comporterà con la selvaggina e la caccia...purtroppo per problemi di salute non posso usare l arma..scusate il piccolo off topic
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

germano56 ha scritto:
Giovanni, il cane che calpesta o sorpassa la selvaggina morta non ha esperienza, una volta acquisita prendere le misure giuste, si dirigerà sul punto preciso solo con la vista, userà il naso nella zona di caduta del selvatico solo se dovesse fallire il punto. Questo per un cane corretto al frullo e con un minimo di addestramento. Il cane non coretto e con poca esperienza usa il naso per reperire e fermare, dopo incomincia ad inseguire a vista dimenticandosi del naso, quando il selvatico cade lui ha il naso spento e cerca freneticamente solo con gli occhi, solo dopo capisce che deve riaccendere il naso che oltre a farlo respirare gli deve servire anche a farlo fiutare. E' solo una mia interpretazione supportata da qualche piccolo riscontro. Giovanni, se hai fatto caso il cane inesperto cerca il selvatico morto allo stesso modo del vivo, questo non succede con un cane esperto che dopo lo sparo va al riporto con un movimento e un atteggiamento totalmente diverso. Per il resto sono d'accordo con te, solo che io il lavoro lo interpreto in un modo leggermente diverso dal tuo. Io sto lavorando con una cucciola di sette mesi, ha riportato il colombo, l'alzavola, il fagiano, tutto in giardino, adesso gli stessi animali li deve riportare anche fuori in campagna dove la cucciola può sottrarsi al mio controllo a suo piacimento, penso che farà le stesse cose che faceva prima con gli oggetti ed i vari riportelli. Io non uso la corda di ritegno voglio che il riporto sia gioioso e senza condizionamenti, per questo controllo anche il tono di voce. Prima dell'abbattimento per evitare sorprese il cane deve aver già riportato il selvatico che è stato abbattutto, si incomincia con selvatici di media grandezza dopo si passa a quelli grandi ed in fine a quelli piccoli e delicati. Il lavoro di riporto è lungo, non è una questione di mesi. Per convincere un cane a riportare spontaneamente (specialmente con cani dominanti) ci possono volere anche dei mesi, in alcuni casi è preferibile sfruttare come rinforzo positivo l'interesse del cane, che nel caso specifico è la selvaggina e non il bocconcino.



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Germano, non mi succedeva con cani inesperti. Shila, una pointer di 5 anni, aveva sulle spalle un bardello di quaglie e beccacce, cercate, trovate, fermate, trattate (anche becche a gennaio) e recuperate e riportate; che non ti immaggini e che non posso dire :mrgreen: . Hai raggione a dire che capita a cani inesperti che cercano a vista, ma questa no te lo assicuro. Il 26 dicembre, non ricordo di quale anno una beccaccia impaesata in una scopaia, che conoscevamo bene io e lei, (infatti andai apposta di S. Stefano) ci aveva fatto tribolare per due mesi buoni. Ogni volta, puntualmente trovata, fermata, ma partiva sempre dove io non c'ero. Quel giorno si doveva compiere il suo destino. Per non farla lunga, volò verso di me. Mi feci sorvolare, mi girai e tirai, la cagna l'aveva fermata nella scopaia e non vide dove cadde, io non la recuperai, era ferita, la vedevo a terra, ma aspettavo che fosse Shila a recuperarla e riportarla. La chiamai e la indirizzai verso la becca sfortunata. La becca all'avicinarsi del cane cambiò attegiamento, si appiatti al terreno abbassando la coda. La cagna la sentiva nell'aria, ma non la trovava, la stava quasi calpestando, ma niente, la becca stava immobile, tanto che io ero pronto per un eventuale tiro di recupero se si sarebbe involata. Per quattro volte gli passò vicino, la quinta volta, talmente vicino che la becca tentò il volo, allora la vide e l'abbocco.
Altri due episodi, (una quaglia e una becca) mi capitarono con Dory una kurzhaar, di 5 anni, bravissima a quaglie, un pò meno a beccacce. Stavolta i selvatici erano morti e ti dico che li calpestò sotto le zampe, non li sentiva. L'amico che era con me, arrivò con un setter di sette anni, un campione sul vero senso della parola, Informai dell'accaduto e quindi incitò il cane alla cerca. Anche lui calpestò la selvagina e non la sentì.
Ora, vecchi cacciatori, dicono che la quaglia e la beccaccia, se ferite, non emanano più, non sò se questo sia il motivo, ma a me è successo, e non avevo in mano cani inesperti te lo assicuro...anzi!!!
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I cani vanno lavorati maneggiati,viziati sgridati ,tutto nel momento giusto,il riporto è questione di insegnamento,come l' ubbidienza ecc. ecc.
passo ore nel canile insieme a loro così da interporre un filo diretto,io sono il capobranco,gioco,insegno,e tutti insieme x creare una sorta di gerarchia x eliminare qualsiasi forma di gelosia ,a volte somministro un po di cibo in un unica ciottola,tutti mangiano e senza il minimo accenno di gelosia,per il resto "jack ha dato un ottima risoluzione x il tuo problema"
ps. i Cocker a volte sono un po piu impegnativi rispettto ad altre razze,x il riporto sarebbe meglio un piccione o un anatra che è meno facile da masticare,altra cosa quando abbocca e non viene,prova ad allontanarti.
 
Re: RIPORTO COCKER: SONO DELUSO

Può sempre creare una pista e vedere come và a finire,
io la porterei con calma da solo e con l aiuto di un battitore sparerei un paio di fagiani e in quel momento c lavorerei sulla consegna.
La giornata di caccia su un soggetto giovane e insicuro o cmq non ancora maturo può creagli confusione,
il cane generalmente sà il suo lavoro,
potrebbe darsi che vedendo qualche cane anziano impari..cmq
si và per tentativi.
Certo è che insegnare poi il riporto si va in salita,
basilare al rientro del cane supercoccole e superpremio!
 
Uso questa vecchia discussione perché ci sono molti consigli interessanti e ho bisogno di chiedere qualcosa a chi ne sa sicuramente più di me. La mia cockerina di 13 mesi trova subito qualunque tipo di selvatico, non si allontana mai da me, però per i riporti non ci siamo proprio... Per la precisione, mi riporta qualunque tipo di riportino o animale freddo/congelato, ma ovviamente come avete già scritto con l'animale appena abbattuto cambia completamente il suo atteggiamento. Premetto che è in assoluto il primo cane che addestro, quindi come dice Germano le sue mancanze sono i miei fallimenti. Appena abbattuto il tordo il cane lo trova subito, poi lo tiene lì come a fargli la guardia, posso chiamarla anche per ore ma non ha intenzione di muoversi da lì; se alla fine cedo e mi avvicino si ingelosisce, raccoglie il tordo e prova a portarlo via o addirittura a masticarlo rovinandolo completamente.
Il suo comportamento non è di chi vuole cibarsi del selvatico ma di chi è talmente geloso dell'animale che pur di non consegnarlo ad altri preferisce rovinarlo.
Se provo con una corda lunga a farla riportare è peggio, perché si sente costretta ed inizia subito a masticare l'animale. Una volta che l'ha preso in bocca non c'è ricompensa che possa persuaderla a lasciare il selvatico, ho provato formaggio, mortadella e ogni altra specialità, lei il selvatico non lo lascia!
Quindi la mia domanda è: come posso sbloccare questa situazione di stallo? Io ho tutta la pazienza del mondo col mio cane, ma continuando così non vedo come possa migliorare, visto che né aspettarla all'infinito né cercando di accelerare la presa avvicinandomi ha portato i suoi frutti.
Ringrazio chiunque voglia rispondermi, so che mi leggete con occhio critico per gli errori che sto facendo, ma vi assicuro che ce la sto mettendo tutta per migliorarmi.
 
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