In effetti il mio comportamento è circa l"opposto di quanto da te indicato, avendo sempre dispensato coccole senza alcun motivo. Il mattino li libero dal box dove stanno in tre, i due maschi e la femmina che pero non è interessata alla caccia. Il più piccolo ovvero il maschio dominato esce di fretta e scappa senza nemmeno guardarmi, mentre il dominante si appresta subito a venire da me a prendersi le coccole. Questo soprattutto dopo che è stato operato ed in convalescenza ha vissuto con noi in casa per sei mesi, da lì è diventato ancora più morbido ed è aumentata la gelosia verso gli altri cani. Proverò con un cane alla volta come suggerito ad eseguire richiamo, seduto e poi premio. Oltre a questo lavoro posso aggiungere anche la condotta al guinzaglio? Come sempre, grazie infinite
 
Diciamo che in zona molti cacciatori hanno Breton di questo allevatore. Sono tutti molto avidi di caccia ma allo stesso tempo testardi e allungano molto. I miei rispecchiano quanto descritto con in più il difetto di seguirmi poco.....ma grazie a voi sono convinto che li migliorerò fino a poterli portare in tranquillità e sicurezza ...ora mi preparo per il rientro, che senza cani e senza tordi sarà un po' triste, ma vale sempre la pena! Grazie
 
Buongiorno, chiedo umilmente aiuto a chi piu esperto di me possa consigliarmi...
Ho due breton maschi, di 3 anni e mezzo uno e l'altro di 2 anni e mezzo. Per non dilungarmi ad oggi i cani hanno problemi sia nel riporto che nella
gestione caratteriale. Premetto che hanno incontrato pochi animali e nelle ultime due stagioni di caccia sono usciti raramente per problemi vari.
E' soprattutto nei primi due-tre anni che si addestra un cane, in seguito si perfezionano e maturano esperienza.
Recuperare i primi due tre anni è difficile, non impossibile ma sicuramente difficile.

In bocca al lupo. ;)
 
Il piu piccolo invece ancora, dopo lo stress ricevuto dall'addestratore con collare educativo ( cosi lo chiama ma a me sembrava quasi collare a strozzo) quando vede il collare non è affatto contento, devo convincerlo con molta pazienza
Prova a chiamarlo e a premiarlo senza fargli vedere il collare. Dopo che lo hai premiato gli metti il collare, subito dopo glielo togli, lo ripremi e lo rimetti in libertà. Quando il cane risponde bene all'esercizio, gli lasci il collare attaccato al collo con un pezzo di corda che simula il guinzaglio. Lo chiami lo premi gli togli il collare e di conseguenza anche guinzaglio, lo ripremi e lo rimetti in libertà. Devi premiare la prima volta e l'ultima volta, soprattutto l'ultima volta, perchè il cane ricorda sempre l'ultima azione. Ci sono diversi modi per ricondizionare il cane, anche mettere il collare e il guinzaglio vicino la ciotola piena e lasciare che il cane mangi con il collare vicino alla ciotola. Se ricapitoli bene quello che hai fatto è meglio, così eviti a chi vuole darti una mano di rileggersi tutta la discussione. Ho capito che va bene la condotta al guinzaglio, il seduto e il resta, è giusto?
 
Non chiamare il cane per qualcosa a lui sgradevole. Se fosse solo paura del collare, questa gli passerà, il cane le cose spiacevoli le dimentica prima, preferisce ricordare quelle piacevoli. Fai questa prova: chiama il cane, in una mano metti il collare e l'altra il bocconcino, se fosse più interessato al bocconcino, vuol dire che il rinforzo positivo è superiore a quello negativo, il problema è di facile risoluzione, gli puoi far vedere il bocconcino e infilargli il collare con l'altra mano. Quando addestri deve tenere in massima considerazione l'interesse del cane, altrimenti non premi come dovresti. Quando devi premiare lo devi fare sempre con il premio (rinforzo) più potente, prima premi meglio è. Ho visto persone che in una mano hanno il bocconcino e prima di premiare il cane lo accarezzano, tempo sprecato, il cane la carezza non se la fila neanche di striscio se davanti ha il bocconcino.
 
Ogni cane ed ogni padrone hanno una loro "personalità" a volte compatibili a volte no.
Poi c'è l'esperienza del cacciatore/conduttore, se scarsa può compromettere pesantemente le prestazioni dell'ausiliare, soprattutto se cucciolo o cucciolone.
Per chi è alle prime armi suggerirei un soggetto adulto già ben addestrato, in questo caso si invertirebbero facilmente i ruoli, sarebbe il cacciatore l'allievo che potrebbe imparare molto dal cane. :confused:

Cane vecchio, cacciatore giovane, cane giovane cacciatore vecchio. Il fatto che il cacciatore giovane va dietro al cane vecchio, non vuol dire che impara a capire di cani per poterlo condurre in modo proficuo a caccia. Prima di capire di cani, bisognerebbe capire il cane. E' vero che il cane insegna, ma per capirlo bisogna imparare il linguaggio del cane. Altrimenti continueremo a dire "il cane mi ama e mi vuole bene, perchè quando mi vede muove la coda."
 

palomba

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Buongiorno, chiedo umilmente aiuto a chi piu esperto di me possa consigliarmi...
Ho due breton maschi, di 3 anni e mezzo uno e l'altro di 2 anni e mezzo. Per non dilungarmi ad oggi i cani hanno problemi sia nel riporto che nella
gestione caratteriale. Premetto che hanno incontrato pochi animali e nelle ultime due stagioni di caccia sono usciti raramente per problemi vari.
Ad oggi nel riporto dopo aver abboccato l'animale, lo lasciano dopo pochi metri e se ne vanno disinteressati. Il problema comportamentale più evidente
è invece che tardano un pò al richiamo. Ho provato con un addestratore ma il risultato è stato pessimo...chiusura del carattere del cane e null'altro di buono.
Ora non li faccio uscire perchè ho pensato che potrebbe peggiorare la situazione e mi limito per pochi minuti al giorno a lavorare un pò sul richiamo e sul riporto
nel giardino di casa che essendo molto grande gli permette di muoversi molto. La mia idea è quella di provare a ripartire da zero, ma sono sinceramente in difficoltà.
In ultimo preciso che sono due maschi e che il piu grande domina il piu piccolo che ne è intimorito.
Grazie a chiunque sappia darmi consigli.
Un saluto
 
Il mattino li libero dal box dove stanno in tre, i due maschi e la femmina che pero non è interessata alla caccia. Il più piccolo ovvero il maschio dominato esce di fretta e scappa senza nemmeno guardarmi, mentre il dominante si appresta subito a venire da me a prendersi le coccole
Logicamente ognuno è libero di addestrarsi il cane come gli pare e piace. Per me è importante che il potere decisionale sia costantemente del padrone, il cane non deve decidere niente. Quindi non bisogna permettere al cane di anticipare la nostra decisione, voglio dire che andare vicino al box, per il cane non deve voler dire libertà e apertura della porta. Il sottomesso se ne va per fatti suoi, molto probabilmente va a sfogare qualche sua frustrazione. Il maschio dominante ti chiede la carezza per ristabilire la gerarchia, succede ogni volta nel momento del ricongiungimento. Ogni volta che c'è qualcosa che divide il branco, in questo caso divide il padrone dai cani o dal cane bisogna ristabilire la gerarchia. Se il cane chiede e tu dai ti stai sottomettendo al cane. Il cane non ti chiede la carezza o ti fa le feste per gratitudine, non ti sta ringraziano perchè gli hai aperto la porta del box, fa questo per un suo tornaconto. I miei cani, non si lamentano quando mi vedono uscire e neanche mi fanno le feste quando mi vedono entrare, per quado li chiamo scattano letteralmente come molle. Il cane che decide di venire senza essere invitato, allo stesso modo decide di non venire quando viene chiamato. Spero che questo concetto sia chiaro. Si puoi aggiungere anche la condotta con e senza guinzaglio, è importante iniziare sempre da dove si è finito. Se l'addestramento finisce con la condotta al guinzaglio, il giorno dopo devi iniziare con la condotta al guinzaglio. E' importante ridurre il più possibile i tempi morti. Quindi seduto, velocemente premi, resta, velocemente ti allontani di pochi metri, vieni, seduto, premio, resta, ti allontani di pochi metri, lo chiami seduto, premio, resta, vieni........ sempre di continuo, il cane interagisce solo giocando. Tutto deve sembrare un gioco, dove cane e padrone si divertono. Quando c'è coinvolgimento l'addestramento è molto più veloce di quando c'è imposizione, cioè da una parte c'è il padrone che ordina e dall'altra parte c'è il cane che obbedisce, fra i due attori, non c'è nessuna interazione. Se hai dubbi faccelo sapere, ciao e buon lavoro.
 
Grazie infinite! Mi hai aperto un mondo, in precedenza ho sempre avuto un cane da solo ed ora che ne ho tre insieme le cose si sono complicate insieme ai problemi di salute del dominante e le mie poche uscite quando ancora erano intorno ai 12/16 mesi. Oggi e ieri ho notato che con meno mia interazione sono più vigili alla mia presenza e a ciò che faccio, come se fossero più interessati dalla mia figura. Sto lavorando in giardino solo richiamo ed infine condotta al guinzaglio, da domani inverto e riparto con la condotta. Rispetto il lavoro due / tre volte e non di più , ma con costanza quotidiana e sempre premiando . Sto notan
 
Sto notando che il richiamo è più immediato anche se vedo che la prima cosa che il cane fa quando arriva è di cercare il premio. Da domani ignorerò il contatto con il dominante all"uscita dal box come da te consigliato. Ho ancora problemi al seduto che non viene automaticamente, anzi a volte non lo eseguono. Attendo i tuoi preziosi consigli, sperando di migliorare la situazione e di poter in qualche modo esserti riconoscente di quanto stai facendo. Buona serata!
 
Nicola leggo che non hai consigliato di usare il guinzaglio per condurre il cane fuori dal box, ritengo che nel caso dell amico palomba mettere il guinzaglio per far uscire il cane possa avere un duplice effetto: il cane si deve sedere per ricevere il guinzaglio, il cane imparerà che la “ libertà” non è un diritto ma una concessione, questo servirà anche in campagna evitando il precipitarsi fuori dal trasportino .Altra domanda per palomba: i cani rientrano spontaneamente nel box se glielo comandi?
 
Da dove iniziamo? Io direi dal saperne di più, non preoccuparti se ti dilunghi, in questi casi più se ne sa e meglio è,raccontaci un po’ la vita di questi cani😉🙋‍♂️
 
Nicola leggo che non hai consigliato di usare il guinzaglio per condurre il cane fuori dal box, ritengo che nel caso dell amico palomba mettere il guinzaglio per far uscire il cane possa avere un duplice effetto: il cane si deve sedere per ricevere il guinzaglio,
Martino, come sai non sono un addestratore di professione, non ho un mio metodo, o una "scaletta" da seguire. Quello che hai suggerito è un buon consiglio, io non ho il box, quello che tu hai suggerito, lo faccio quando porto i cani fuori dal cancello. L'importante è che per il cane non diventa tutto automatico, cioè guinzaglio = passeggiata. Con un cane di 3 anni e uno di due bisogna sapersi accontentare.
 
Ho ancora problemi al seduto che non viene automaticamente, anzi a volte non lo eseguono.
Ci vuole tempo per disciplinare un cane adulto, per adesso gli devi dare sempre l'ordine di seduto, appena esegue lo premi. Una cosa per volta, con il tempo gli farai capire che tu non sei un distributore di bocconcini, la sua attenzione la deve rivolgere a te, non ti devi far bypassare. Palomba non possiamo mettere troppa carne al fuoco. La vita del cane è fatta a periodi, superati questi periodi è difficile recuperare quello che non si è potuto fare nei periodi giusti, bisogna cercare di salvare il salvabile. Come ho detto più volte, ci sono cani che prima vanno addestrati bene e dopo portati sul terreno di caccia e quelli che vanno prima portati e dopo addestrati. L'esuberanza del cucciolone, va contenuta e mai repressa. Con cuccioli dal carattere molto forte non bisogna concedergli niente. Bisogna far capire al cane che il padrone è più importante di qualsiasi cosa, anche più importante della selvaggina. L'autonomia che diamo al cane bisogna saperla dosare, altrimenti si trasforma in indipendenza. Ogni azione di comando va esercitata con un assiduo e costante controllo. Il cucciolone non va mai slegato e lasciarlo far fare quello che vuole, deve imparare ad interagire prima con il padrone e dopo con l'ambiente. Altrimenti metterà il padrone al secondo posto, cioè la selvaggina diventa più importante del padrone. Forse ho messo troppa carne al fuoco.
 
Nelle ultime parole hai centrato il problema durante l"azione di caccia. I cani sono entrambi più interessati a cacciare da soli che a seguire il mio percorso. Magari tornano se chiamati ed incitati alla cerca e dopo poco riprendono a cacciare da soli. Questo anche perché gli incontri sono stati veramente pochi e seguiti da pochi abbattimenti. Ritornando alla vita quotidiana la sera tornano subito al box quando chiamati, diciamo che per la gestione in casa ogni comando viene eseguito tranne il seduto. Anche in casa avendo tante siepi giardino con piante ad alto fusto il loro passatempo preferito è inseguire e fermare qualsiasi volatile....tortore gazze storni e anche uccellini non hanno tregua. Consapevole che forse non è un comportamento adeguato sono sempre stato dubbioso se reprime questo loro andazzo. Dopo il problema di chiusura del più piccolo a seguito dell" intervento dell'addestratore, ho difficoltà nel mettergli il guinzaglio che associa ad un evento spiacevole. Insomma, per buon parte di colpa mia ho molte situazioni da risolvere, o almeno migliorare. Grazie ad entrambi per il vostro tempo...
 
Dimenticavo il cane adulto, che è anche il padre del più giovane, proviene da un allevatore che ha questa genealogia di cani molto avidi a caccia ma particolarmente testardi...chi conosco ha cani di tale allevamento ha avuto qualche problema di obbedienza. Ciò non toglie ovviamente che lo stato attuale dipende da mia negligenza e da fatti avversi durante il periodo di formazione del cane. Grazie
 
Dimenticavo il cane adulto, che è anche il padre del più giovane, proviene da un allevatore che ha questa genealogia di cani molto avidi a caccia ma particolarmente testardi...chi conosco ha cani di tale allevamento ha avuto qualche problema di obbedienza.
La "testardaggine" del cane dipende anche dalla linea di sangue, ma soprattutto dipende dalla scarsa socializzazione che il cane riceve quando viene staccato dalla madre e dai fratelli. Quindi la colpa non è solo della genealogia è anche dell'allevatore e del futuro proprietario. Il compito dell'allevatore è trattare bene la cagna già nel periodo prenatale, nel periodo natale, e soprattutto quando i cuccioli incominciano ad aprire gli occhi, cioè prima che acquisiscono le capacità sensoriali. In questo periodo è importante far sentire ai cuccioli la presenza umana. I cuccioli che in questo importante periodo hanno visto poco il padrone o la presenza dell'allevatore, saranno sempre testardi, non c'è addestramento o socializzazione che li possa far diventare ubbidienti. Quindi non dipende solo dalla linea di sangue.
 
Io incomincerei a rispettare l'ordine gerarchico che i cani hanno stabilito fra loro. Dove vivono i cani? Vivono in box, hanno la cuccia in giardino? vivono in casa?
Ho provato con un addestratore ma il risultato è stato pessimo...chiusura del carattere del cane e null'altro di buono.
Ora non li faccio uscire perchè ho pensato che potrebbe peggiorare la situazione e mi limito per pochi minuti al giorno a lavorare un pò sul richiamo e sul riporto
Cosa intendi per "chiusura del carattere del cane" Il cane eseguiva per costrizione? Premetto che non è facile con un cane di tre anni, ma non impossibile. Fai bene a non farli uscire, oltre alla "chiamata" e al "riporto" sarebbe utile fargli la condotta al guinzaglio e senza guinzaglio. Logicamente l'esuberanza del cane al gunzaglio e senza guinzaglio va sempre controllata e mai repressa. Quando riuscirai a tenere al piede il cane senza guinzaglio, sul territorio di caccia, hai raggiunto un buon risultato, logicamente sempre senza reprimere.
 
Situazione complessa che non può avere soluzioni semplici , tra l’altro anche a distanza ...., comunque io userei il “potere della ciotola” per rafforzare il comando “seduto” .
 
La "testardaggine" del cane dipende anche dalla linea di sangue, ma soprattutto dipende dalla scarsa socializzazione che il cane riceve quando viene staccato dalla madre e dai fratelli. Quindi la colpa non è solo della genealogia è anche dell'allevatore e del futuro proprietario. Il compito dell'allevatore è trattare bene la cagna già nel periodo prenatale, nel periodo natale, e soprattutto quando i cuccioli incominciano ad aprire gli occhi, cioè prima che acquisiscono le capacità sensoriali. In questo periodo è importante far sentire ai cuccioli la presenza umana. I cuccioli che in questo importante periodo hanno visto poco il padrone o la presenza dell'allevatore, saranno sempre testardi, non c'è addestramento o socializzazione che li possa far diventare ubbidienti. Quindi non dipende solo dalla linea di sangue.

Purtroppo sono completamente ignorante, come potete vedere in materia. Ho "rovinato" il rapporto con i due cani non sapendo quanto fosse importante tutto il lavoro da voi suggerito. Con i precedenti oltre a lavorare un pò sul riporto i cani venivano discreti ausiliari avendo spesso incontri e riportando un numero cospicuo di selvaggina, cosa che aime non è successa con gli attuali. Cmq sono testardo e proverò in ogni modo a correggerne gli errori piu evidenti.
 
Situazione complessa che non può avere soluzioni semplici , tra l’altro anche a distanza ...., comunque io userei il “potere della ciotola” per rafforzare il comando “seduto” .

Intendi la privazione del cibo se non risponde al seduto? Scusa ma come detto prima annaspo al buio in queste cose.. grazie
 
La "testardaggine" del cane dipende anche dalla linea di sangue, ma soprattutto dipende dalla scarsa socializzazione che il cane riceve quando viene staccato dalla madre e dai fratelli. Quindi la colpa non è solo della genealogia è anche dell'allevatore e del futuro proprietario. Il compito dell'allevatore è trattare bene la cagna già nel periodo prenatale, nel periodo natale, e soprattutto quando i cuccioli incominciano ad aprire gli occhi, cioè prima che acquisiscono le capacità sensoriali. In questo periodo è importante far sentire ai cuccioli la presenza umana. I cuccioli che in questo importante periodo hanno visto poco il padrone o la presenza dell'allevatore, saranno sempre testardi, non c'è addestramento o socializzazione che li possa far diventare ubbidienti. Quindi non dipende solo dalla linea di sangue.

Ora che ci penso il piu piccolo, che è nato a casa nostra, ha ricevuto le attenzioni e la nostra presenza durante la gestazione della madre e durante lo svezzamento, è meno testardo del padre e molto piu remissivo anche nei miei confronti. Il problema che uscendo insieme ha seguito un pò il comportamento del piu grande prendendone i difetti..
 
Buongiorno e grazie per le risposte!
i cani vivono in giardino liberi, dal mattino presto sono liberi e tornano nel box la sera. Interagiscono con tante persone che frequentano casa e ovviamente vengono spesso coccolati....la gerarchia viene rispettata da noi, quando il più grande sottomette l"altro maschio nessuno si intromette. Purtroppo hanno avuto un addestramento compromesso dalla malattia del più grande e poi da miei problemi che ha impedito di avere tempo per continuare con il livello raggiunto. Eravamo un anno e mezzo fa ad un buon riporto, anche se non sempre corretto ed un controllo nella sessione di caccia non continuo ed eccelso ma nemmeno così male. Allungavano un po' nella cerca, ma credo non sia nulla di così sbagliato. Ad oggi le poche uscite fatte hanno evidenziato i problemi del precedente messaggio. Per chiusura del più piccolo intendo che nel momento che l'addesteatore proponeva esercizi di richiamo il cane si schiacciava in terra o addirittura una volta si è allontanato per tornare alla.macchia, non sono stati mai usati metodi coercitivi comunque.
 
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