Maurizio a costo di essere noioso e ripetitivo: “L addestramento del cane da ferma” di Felice Delfino, da quello hanno imparto e copiato tutti, spero che tu riesca a trovarlo perché Editrice Olimpia non lo stampa più, fossimo vicini te lo prestavo😉
 
Un cane da caccia deve cercare e trovare la selvaggina che popola i terreni dove lo portiamo?
Se sì, allora le due cose più importanti che deve avere sono l'istinto predatorio e la passione, poi i frequenti e ripetuti incontri con la selvaggina faranno il resto.

Ricevetti in regalo il mio primo cucciolo da caccia quando avevo cinque anni e senza aver mai letto nessun libro lo addestrai facilmente, faceva tutto da solo.
Il secondo lo acquistai a sette anni e pure questo lo addestrai, un pò meno facilmente perchè era un pò testardo.
La mia prima cucciolata a 11 anni, dei due che tenni per me non riuscii ad addestrarne nemmeno uno, di caccia non ne volevano sapere nulla... come stallone avevo scelto un magnifico esemplare di una corrente di sangue da expo. Dopo aver perso tanto tempo per due anni, li eliminai entrambi.
La cucciolata successiva, con la stessa femmina, ma questa volta con un soggetto di provate qualità venatorie, fu un successo, diventarono tutti ottimi cacciatori.

In altre parole la cosa più importante sono le qualità naturali del soggetto da addestrare, poi serve tempo, terreni e selvaggina. FINE! ;)

L'esperienza la si farà con il tempo e/o con l'aiuto di chi ne ha già maturata parecchia sul campo.
 
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non per scoraggiarti, ma puoi leggere tutti i libri che vuoi, ma addestrare un cane è un'arte che non puoi leggere sui libri!
PS senza alcuna polemica
 
non per scoraggiarti, ma puoi leggere tutti i libri che vuoi, ma addestrare un cane è un'arte che non puoi leggere sui libri!
PS senza alcuna polemica
Nemmeno io voglio far polemica ma questa sistematica rinuncia ad informarsi è il male italico,questa avversione ad acculturarsi leggendo non la capisco , d’altronde non è un mistero che siamo la nazione che legge meno in Europa , con tutte le conseguenze del caso, però siamo sempre pronti a sputare sentenze su qualsiasi argomento magari senza aver mai letto un rigo sull argomento.🙋‍♂️
 
Martino, io ho interpretato diversamente quello che ha scritto, Zappavigna. Fermo restando che sapere è meglio di non sapere. Leggere è meglio di non leggere. Però difficilmente si riesce ad addestra un cane leggendo un libro. Ogni cane ha un suo carattere e una sua indole, il libro non può spiegare tutte le problematiche di ogni singolo cane. Bisognerebbe leggere e prima di mettere in pratica bisognerebbe chiedere a qualcuno che ha una minima esperienza pratica di addestramento, altrimenti si potrebbero fare danni difficilmente risolvibili. Per evitare grosse problematiche, le prime volte bisogna fare cose molto facili. Per portare il cane a caccia da qualsiasi parte, senza sfigurare, basterebbe concentrarsi sull'addestramento alla chiamata, quando il cane risponde bene e rientra immediatamente dopo il fischio è addestrato per andare a caccia. Un poco di addestramento al riporto, sempre molto facile e senza stancare il cane basta e avanza, il resto lo farà il buon rapporto che si è instaurato fra cane e padrone, così si faceva una volta dalle nostre parti. Il problema che hanno in molti e quello di non saper condurre il cane a caccia, tutto l'addestramento va a farsi benedire se il cane non lo si sa condurre. Ogni cane andrebbe capito e condotto in base alle sue possibilità, questo eviterebbe di prendersela con il cane quando ci capita di sfrullare la selvaggina con i piedi, oppure non si capisce perchè il cane ferma la pastura e non il selvatico, sono solo esempi. E' tutto l'insieme che fa diventare l'addestrare e il condurre il cane a caccia arte. Però non dobbiamo dimenticare che per completare l'opera e sfruttare tutto il possibile, bisogna conoscere molto bene il selvatico che stiamo cacciando. Te lo dico per esperienza, ho visto portare via cani che stavano vicino a risolvere i casini che i loro padroni li avevano creato.:):)
 
Nicola non è isolato ciò che ha scritto Zappavigna, purtroppo è il sentire comune, e non va bene sia per quanto riguarda il cane che per altre situazioni : dall economia al calcio alla scienza ecc ecc, basta leggere ciò che scrivono quelli che girando il sugo la domenica mattina scoprono il complotto mondiale di Soros , giusto per citarne una di queste perle.
Cosa c è di male nel leggere un libro per informarsi? Io non lo capisco nè lo capirò mai , non è logico sostenere l inutilità dell informazione , ci si forma sui libri per la miseria, poi si mette in pratica , ma prima ci si informa e forma sui LIBRI! Chiedere consiglio a chi conosce la pratica viene dopo una formazione di base, non prima, altrimenti anche chi sarà così benevolo da mettere a disposizione la sua esperienza sprecherà il suo tempo, sarebbe come seminare in un terreno brullo e arido ....🙋‍♂️
 
Capisco che a 5 anni avendo appena iniziato a leggere l’aiuto di un buon libro sarebbe stato difficoltoso ottenerlo ma successivamente ti avrebbe aiutato a commetterne di meno di errori.
Questa è una mia opinione, condivisibile o meno, esattamente come le tue.🙋‍♂️
 
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Addestro cani da caccia da quasi 30 anni e ti posso assicurare che l'addestramento non lo fai leggendo un libro, pur essendo il libro ben fatto, sai i danni che può fare un neofita che "CERCA" di mettere in pratica ciò che ha letto ed interpretato a sio modo? Io si! Non ho detto che non bisogna leggere, non ho detto che non bisogna informarsi!!! Ma ognuno dovrebbe fare il suo mestiere, per questo esistono i professionisti di settore, costruire un cane non è cosi semplice, fare danni per mancanza di esperienza invece è MOLTO semplice e non sempre li riesci a riparare.
Questo è il mio pensiero che non è detto che debba essere condiviso da tutti
 
costruire un cane non è cosi semplice,
Salvatore, condivido tutto, tranne quello che ho quotato, nel senso che il cacciatore non pretende di "costruire" il suo cane, intende portare il cane a caccia, senza doversi sgolare o imprecare. Per fare questo non credo che dovrebbe avere bisogno del professionista addestratore. Salvatore, la tua professionalità potresti metterla a disposizione degli amici che frequentano il Forum. Certamente non pretendo che sveli segreti che hai acquisito in tutti questi anni di addestramento, ma le cose basilari potresti divulgarle a beneficio di tutti. Ti auguro una buona giornata.
 
Ars, hai detto veramente bene. Aggiungo: se addestrare un cane e' un'arte, ricordiamoci che tutti i migliori artisti veri sono andati a scuola da maestri, hanno letto, hanno studiato. Senza una base teorica non si puo' fare nulla, e si rischia di fare sbagli che comprometteranno l'addestramento del cane.
 
Un libro sull addestramento non può contenere tutto sull'argomento. Ci vorrebbero migliaia di pagine per riportare tutto.
l'utilità di leggerlo e prendere spunti dalle proprie esigenze, e adattarle a quel cane ed evitare di fare errori.
 
Ok ragazzi vi ringrazio per i vostri commenti, li apprezzo tutti e comprendo chi dice che un libro non serva per addestrare un cane, condividendo che bisogna capire in primis il carattere del nostro ausiliare e modellare l'addestramento in funzione di ciò e di come risponde. Detto questo capirete che per un ragazzo (mio figlio) di 22 anni, al secondo anno di caccia col cane da ferma ed al suo primo cane in assoluto, qualche nozione di base sia buona cosa per capire soprattutto i concetti che spesso Germano ha ribadito come ad es. che il cane deve riconoscere in te il capobranco ecc. ecc.
La mia scelta è caduta su "Il cane da ferma" di Vincenzo Celano, vista l'impossibilità di reperire il primo libro suggeritomi, spero che sia prodromo al successo nel tirar fuori le qualità di un cucciolotto di 5 mesi.
 
Maurizio la miglior ''medicina'' per addestrare un cane è portarlo fuori il piu possibile, magari partendo da un grande prato e metterlo a vento giusto. La cosa principale deve imparare a prendere l' aria. Come inizio basta questo poi pian piano si procede ma ricordaglielo a Davide deve imparare a tenere alta la testa
 
Parlo da ignorante...ignorante ma che caccia con i cani da ferma....prima del naso al vento, prima della cerca, prima di tutto due sono le cose che ritengo indispensabili in un cane da caccia.....che obbedisca,primo....il cane deve tornare al richaimo, non si può andare per i campi e cercare di insegnare qualcosa a una cane che non controlliamo....secondo e non per importanza, che il cane venga introdotto correttamente allo sparo...un cane da caccia che ha paura delle fucilate sarà inservibile.
 
E' importante portarlo fuori quando è il periodo più opportuno, questo aiuta molto il cucciolone a tenere la testa alta, altrimenti il cucciolone metterà il naso su qualsiasi porcheria. Però prima di portalo fuori l'addestramento all'obbedienza è indispensabile. Nulla di macchinoso e complicato, basterebbe concentrarsi sull'obbedienza alla chiamata, che potrebbe sembrare facile, ma non lo è, specialmente per chi non è abituato a ponderare bene e sottolineo bene ogni chiamata. Bisogna sempre valutare se il cucciolone in quel preciso momento potrebbe non rispondere benne alla chiamata, se abbiamo dubbi basterebbe non chiamarlo, questo per evitare il rifiuto del cucciolone. Ogni volta che rifiuta, lui prende forza e noi la perdiamo. Per le prime volte una sola chiamata a bassa voce, il tono di voce più alto lo conserveremo per interrompergli l'azione, prima di chiamarlo. Voce alta per interrompere l'azione, chiamata e premio. In questo modo quando ci farà incazzare e lo sgrideremo, il cane non metterà mai la coda fra le gambe, con questo metodo lo avremo sempre prontamente a nostra disposizione. Ne possiamo riparlare.
 
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