E come dicevo, è stata una giornata bellissima, indimenticabile proprio per le avventure che mi sono capitate, ma meno per il risultato che avrei voluto portare a casa
VOglio condividere con voi questa giornata sperando di non annoiarvi.
Ieri, 6 Dicembre, decido di prendere ferie a lavoro dato che qui a Milano c'è il ponte di Sant'Ambrogio. Per questo motivo decido di andare a caccia cercando nuovi posti, sfruttando il fatto che di lunedì non c'è molta gente in giro. Prima però, vado nel solito posto per fare sgambare un po' il cane sperando di incontrare qualche anatra, ma niente. Così decido di spostarmi più su, verso la cascina, zona in cui ci sono due risaie stupende per i beccaccini e frullini costeggiando le cosiddette rogge d'acqua di risaia. Ne riesco ad abbattere 6, 3 fermati dal mio cane, gli altri due partiti come fulmini a 30 metri e passa.
Si sono fatte le 12, decido di andare in un bosco in cui non sono mai andato ma, arrivando sul posto, mi accorgo di un trattore che lavora nei campi confinanti. Per questo motivo, decido di non mangiare niente per non perdere tempo, e mi sposto a Besate, zona in cui c'è la possibilità di incontrare qualche fagiano uscito dalla riserva o dal parco del Ticino.
Cosi parcheggio la macchina, mangio un tarallo al volo, mi tiro su gli stivali lunghi e sciolgo il cane entrando in un boschetto di 50 metri quadrati, con all'interno un laghetto e dei canneti alti.
Passano dieci minuti di orologio e sento il beeper del cane. Cerco di andare incontro a lui, sarà circa a 30 metri da me, ma non appena cerco di evitare i rami negli occhi chinandomi leggermente, la sento partire.. "po' po' po' poppo ".. in un primo momento non vedo niente, subito dopo alzo la testa e la vedo passare sopra di me. È stupenda, riesco a vederle il becco lungo, il petto color bianco sporco e quello sfarfallio d'ali che mi manda fuori di testa. Mi abbaglia troppo, tant'è che la sbaglio la prima volta. Tre tiri, niente. Lei va via più bella che mai. Cerco quindi il punto di rimessa e, dato che erano le 12.30 circa, decido di andare in un bosco paludoso a 300 metri circa dal punto in cui l'ho involata pensando avesse tirato questo bosco e si fosse messa giù. Il nervoso e l'emozione del momento non mi facettero ragionare, perché la beccaccia quando alzata e sparata, difficilmente cerca lo sporco di bosco, ma punti di rimessa in cui lei possa vedere subito il pericolo ed involarsi.
Fatto sta che entro in questo bosco, veramente molto paludoso, dove i miei amici più grandi ed esperti di me mi dicono sempre di non andarci da solo perché si rischia di rimanere impantanati. Ma la voglia era troppa, la mia bramosia era giunta a livelli non definibili ed entrai in questo bosco, non trovando niente. Quindi dopo circa un ora e mezza e dopo 5/6 scivolate uscii da questo bosco e mi avviai verso la macchina che si trovava praticamente a venti metri dal primo boschetto in cui l'ho alzata la prima volta. Mentre camminavo stanco, arrabbiato ma allo stesso tempo felice di averla vista, mi venne in mente una cosa che mi era stato detto in passato "la beccaccia quando alzata esce sempre dallo sporco, fa un sette rovesciato in volo e si ributta a 100/150 metri dal punto iniziale." Quindi non dovevo cercarla lontano, lei era ancora lì in quel c***o di canneto!!!
Il contapassi segnava 29 chilometri e l'orologio le 15.30 circa. Avevo i crampi alle gambe e una fame bestia dato che ero in piedi con un tarallo, ma non volevo perdere tempo. Decisi di entrare in questa macchia partendo da quel canneto. Non finii nemmeno di pensare al fatto che quei canneti erano proprio sulla traiettoria del famoso "7", che il cane entra nel fitto e, stavolta non fermandola, la vedo partire a dieci metri a dir tanto da me. Lo so, lo so, a quella distanza deve venire giù. Ma credetemi, anche la prima volta era super a tiro. Non ricordo nemmeno con precisione, ma probabilmente quando la sbagliai la prima volta caricai il fucile mettendo i 5 di prima e seconda e il 7 disperante di terza... Insomma ho fatto un casino!! Comunque sia, lei parte indiavolata, velocissima e ad un metro da terra. È un fulmine ed è indiavolata. "Poppopoppo", tre tiri ed ancora niente. Anche se fosse vero che avevo di prima canna un 5, lei doveva cadere. Bastava stare calmi ed accompagnarla ma la maledettissima fretta di sparare incalzata dall'emozione mi fregò. Stanotte, ovviamente l'ho sognata
Che dire, hai vinto tu amica mia, spero di rivederti sabato.
Questa è una giornata che non dimenticherò mai, la chiamerò, "La becca dell'Immacolata".
So che sono uscito fuori tema, ma sentivo il bisogno di condividere con voi questa giornata, spero di non avervi annoiato.